il louvre continua a regalare soddisfazioni
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Gli elettori bypassano il partito democratico e si buttano nella sinistra socialista, cioè estrema...un pò come quella di Melenchon in Francia. La politica si polarizza verso le ali radicali e al tempo stesso si personalizza, altro indice del declino dei partiti "classici", in quanto è chiaro che qua è stata votata la novità Mamdani che non è espressione di nessun partito.
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Mamdani: “Con me vince chi non si riconosce nei democratici”
La vittoria di Zohran Mamdani è quella di chi "non si riconosce" nel partito democratico come è oggi. Lo ha detto il sindaco eletto di New York alla folla che gremiva il Brooklyn Paramount Theater dopo la schiacciante vittoria sull'ex governatore Andrew Cuomo e sul candidato repubblicano Curtis Sliwa. Il suo elettorato, ha detto il primo sindaco musulmano della città e il secondo dichiaratamente socialista, è composto da elettori progressisti della classe operaia, immigrati e persone di colore e ha assicurato che la politica nella Grande Mela cambierà presto per riflettere meglio i bisogni delle persone
“Questa nuova era sarà definita da una competenza e una compassione che per troppo tempo sono state messe in contrasto tra loro. Dimostreremo che non esiste problema troppo grande per essere risolto dal governo e preoccupazione troppo piccola per non doversi preoccupare”, ha detto nel suo discorso della vittoria. “Per anni, i cittadini hanno aiutato solo chi poteva aiutarli, ma il 1 gennaio inaugureremo un governo cittadino che aiuta tutti”, ha detto ancora, secondo quanto riporta The Hill.
Mamdani è riuscito a mobilitare più di 100mila volontari per bussare a oltre 3 milioni di case in 273 quartieri di New York durante la campagna elettorale, un'iniziativa che ha avuto un forte impatto in città, provocando un'onda d'urto tra i politici tradizionalisti che hanno criticato aspramente i suoi piani di creare supermercati gestiti dal comune, asili nido gratuiti e trasporti pubblici.
Il neo sindaco ha assicurato che la sua amministrazione traccerà "l'agenda più ambiziosa per affrontare la crisi del costo della vita", citando nel suo discorso di accettazione i predecessori socialisti Eugene Debs e Fiorello La Guardia. "Staremo al fianco dei sindacati e amplieremo le tutele del lavoro perché sappiamo, proprio come Donald Trump, che quando i lavoratori hanno diritti incrollabili, i datori di lavoro che cercano di estorcerli si annichiliscono - ha detto – New York rimarrà una città di immigrati. Una città costruita da immigrati, una città alimentata da immigrati e, da stasera, una città guidata da un immigrato. Quindi, ascoltatemi, Presidente Trump, quando dico questo: per arrivare a uno qualsiasi di noi, dovrete passare attraverso tutti noi".
Mentre la Casa Bianca intensifica i controlli sull'immigrazione, Mamdani si è scagliato contro le espulsioni e ha ringraziato "coloro che, così spesso dimenticati dalla politica della nostra città, hanno fatto proprio questo movimento. Parlo dei proprietari di bodegas yemeniti e delle nonne messicane, dei tassisti senegalesi e delle infermiere uzbeke, dei cuochi di Trinidad e Tobago e delle zie etiopi. A ogni newyorkese di Kensington, Midwood e Hunts Point, sappiate che questa città è la vostra città, e anche questa democrazia è vostra".
Il voto, banco di prova per il Midterm, premia i democratici. Il socialista vince con il 50,39%, Cuomo si ferma 41,59%. I Maga all'attacco: “È un terrorista”. …
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Elezioni a New York, Mamdani è il nuovo sindaco: «Il futuro è nelle nostre mani». Ira di Trump, lui lo sfida: «Ci stai guardando? Allora alza il volume»
Zohran Mamdani, 34 anni, è il 111° sindaco di New York: è stato dichiarato vincitore appena mezz’ora dopo la chiusura dei seggi. Non solo al Paramount Theatre di Brooklyn dove ha tenuto il suo discorso, ma nelle strade si sentivano grida di gioia e gente che suonava il clacson per festeggiare. Mamdani si è rivolto direttamente a Trump, sfidandolo: «Donald Trump, siccome so che stai guardando, ho quattro parole per te: Turn the volume up!» (alza il volume). Ha affermato che New York sarà «la luce in questo momento di oscurità». Lo ha chiamato «despota» e ha aggiunto: «Se un luogo al mondo può mostrare come sconfiggere Donald Trump, è la città che lo ha creato». New York è «una città di immigrati, supportata da immigrati e da oggi guidata da un immigrato» ha concluso Mamdani: «Ascolta, Trump: per arrivare a uno di noi, dovrai passare attraverso tutti noi».
La sua vittoria è stata possibile grazie soprattutto a 104.000 volontari, molti dei quali giovani, che hanno bussato a 3 milioni di porte e hanno fatto 4,4 milioni di telefonate. Il nuovo sindaco - il primo musulmano della Grande Mela, nato in Uganda, da padre (docente) di origini ugandesi e madre (regista) di origini indiane -, ha ringraziato infatti «la nuova generazione di newyorchesi», i giovani che hanno «eroso il cinismo che ha finito per definire la nostra politica». E ha promesso: «Lotteremo per voi perché siamo voi». Poi, rivolgendosi a tutti i newyorkesi, dai bottegai yemeniti ai tassisti senegalesi: «Questa città è anche vostra, e così lo è questa democrazia».
L’affluenza ha già superato i due milioni (e si stanno ancora contando i voti): è stata definita la maggiore dal 1969. Quando sono stati scrutinati il 98% dei voti, Mamdani ha ottenuto il 50,4% delle preferenze (oltre un milione di voti), Andrew Cuomo il 41,6% e Curtis Sliwa il 7,1%. Il vincitore è vicino ad ottenere più voti del totale di tutti i candidati nelle elezioni per il sindaco nel 2021.
«The red Apple, la Mela rossa», titola il New York Post, con un disegno del vincitore che solleva la falce e il martello.
Mamdani ha subito abbracciato, nel suo discorso, la promessa di una «nuova era» caratterizzata da «un governo municipale che aiuta tutti». Hadetto che il suo programma sociale sarà il più ambizioso dopo quello del sindaco italo-americano Fiorello La Guardia. Ha promesso anche che City Hall combatterà l’antisemitismo e che non sarà «mai più possibile usare l’islamofobia per vincere una elezione». Si è detto consapevole che le aspettative sono alte per il suo ingresso tra 58 giorni a City Hall: «Ma le rispetteremo».
«Sono musulmano, sono socialista democratico e rifiuto di scusarmi per queste cose», ha detto Mamdani. È il primo sindaco musulmano di New York, il primo del sudest asiatico. Non è il più giovane: Hugh J. Grant aveva 31 anni quando fu eletto nel 1889. Non è il primo socialista: David Dinkins era anche lui membro dei Democratic Socialists of America.
https://www.corriere.it/esteri/25_no...tml?refresh_ce
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Allende era quello delle ''espropriazioni proletarie'' agli Indios Mapuche (ma non solo) e che avrebbe trasformato il Cile in una Cuba e di conseguenza in un Venezuela 2.0 nel XXI secolo.Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLa Cia e i piani segreti per rovesciare Maduro: il tentativo di corrompere il suo pilota (e il «finto attentato» a Trinidad)
Riemergono alcuni piani tesi a favorire un golpe, mentre il Congresso mostra dubbi sulle barche affondate nei giorni scorsi dall'esercito americano. Ma la Cia ha una lunghissima storia di ingerenza in Sud America: dall'operazione Condor al rovesciamento di Allende, dalla Baia dei Porci ai contras
Ieri come oggi. La Cia agisce nel «cortile di casa» affiancando il Pentagono nella campagna contro il Venezuela e i narcos. Lo hanno rivelato da settimane le fonti ufficiali confermando un ordine diretto di Donald Trump e lo hanno ribadito diverse fughe di notizie.
L’intelligence — secondo una ricostruzione apparsa su The Guardian il 21 ottobre — ha contribuito alla prima fase di raid che hanno portato alla distruzione di alcuni presunti battelli di contrabbandieri.
Un aiuto condotto lungo quattro direttrici:
1) Foto satellitari e informazioni sui possibili bersagli.
2) Intercettazione e lavoro sul terreno al fine di raccogliere dati sui trafficanti.
3) Tracciamento di motoscafi, semisommergibili.
4) Probabili missioni all’interno dell’establishment politico/militare di Caracas.
Il coinvolgimento, sempre in base a quanto scritto dal quotidiano, sarebbe stato subito ampio, proprio per accrescere l’offensiva contro gli avversari. Le notizie hanno subito avuto delle code. L’Associated Press ha svelato un piano risalente al 2024 e rilanciato nella nuova fase che prevedeva il reclutamento del pilota di Nicolas Maduro, Bitner Villareal. Gli americani avrebbero agganciato l’ufficiale per convincerlo a dirottare l’aereo con il leader a bordo in un Paese dove sarebbe stato possibile per gli Usa arrestarlo. Una manovra ricompensata in modo generoso. Ma Villareal non è stato al gioco.
Poi sono state le autorità di Caracas a sostenere che i servizi statunitensi avevano preparato una provocazione: un’unità della Navy, il Gravely, doveva essere colpita da un’esplosione durante uno scalo a Trinidad e Tobago, un attentato da «attribuire» ai venezuelani così da giustificare una rappresaglia.
Dagli archivi è poi spuntata la storia di un’incursione di hacker della Cia alla fine del primo mandato di The Donald: gli intrusi avevano preso di mira gli apparati di sicurezza del Venezuela. Uno scenario che potrebbe ripetersi su più livelli in parallelo ad eventuali raid in profondità da parte della flotta ammassata nelle acque caraibiche.
Si è parlato di iniziative per favorire golpe, ribellioni nell’esercito, fratture nella società. Alcuni spunti sono parte della guerra di propaganda, altri rappresentano obiettivi concreti.
Non sono mancati dubbi da parte dei congressisti americani sulla designazione degli scafi affondati, già 15 dall’inizio dell’offensiva. Dopo aver seguito un briefing a porte chiuse una parlamentare democratica ha affermato che non sempre vi sarebbe certezza su cosa abbiano mandato a picco. Tesi respinta dal segretario alla Difesa Pete Hegseth che intanto ha imposto regole strette ai sottoposti: vietato parlare di questa crisi — come di altre — senza previa autorizzazione.
Sullo sfondo c’è il passato che ritorna, con le attività clandestine in America Latina negli anni 60-70: dall’Operazione Condor in appoggio a militari di estrema destra al rovesciamento di Salvador Allende in Cile. La storia è densa di fatti, di successi e rovesci per gli Stati Uniti. Il disastro nella Baia dei Porci e lo sbarco a Santo Domingo, l’invasione di Grenada, la destituzione di Noriega, il sostegno ai contras del Nicaragua e i legami con l’Irangate. Ma soprattutto l’infinita serie di intrighi tesi ad eliminare Fidel Castro. Pensarono a veleni, strani sabotaggi, «contratti» d’omicidio con il coinvolgimento della mafia. Sentieri tortuosi che, a volte, si sono intrecciati con l’indagine sull’attentato a John Kennedy.
Il lato oscuro della lotta politica, il paradiso delle ombre.
CorSera
Ancora la stampa nostranucola ha quel piagnucolio per questa storia, come per molte altre, da 50 anni, ebbasta
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La fanno la tacchinella ?Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggio50k qui mangi alla caritas
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per BW sei alla stregua di un senzatettoOriginariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggio50k qui mangi alla caritas
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ma io non sto parlando di destra e di sinistra, né del premio nobel per la pace 2025
dico che il Venezuela da più di 20 anni è un Paese completamente azzerato da un punto di vista economico e sociale.
E la colpa è ovviamente di chi lo ha mal governato.
questo ovviamente non giustifica in alcun modo l'atteggiamento USA
dico solo che il fallimento del modello venezuelano è sotto gli occhi di tutti
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Si ma il Venezuela non è uno stato qualsiasi e soprattutto ha già affrontato un golpe dichiarato dove la tizia era tra i golpisti. Il popolo ha coscienza di classe, sa quindi cosa voglia dire il liberalismo e il liberismo economico e banalmente non voterebbe mai chi gli dice di privatizzare qualsiasi cosa, non solo il petrolio. La tizia prendeva robe intorno al 2% dei voti, di fatto la destra in Venezuela non esiste, esiste però un grosso problema di tenuta sociale perchè Chavez lasciò ai ricchi diversi settori, senza espropriarli: tra questi il settore alimentare, motivo per cui ci sono stati momenti in cui lo stato controllava l'economia ma non il cibo, e i ricconi alzavano i prezzi o buttavano il cibo per far rivoltare la popolazione contro il governo, e non riuscì neanche quello. Faccio difficoltà a vedere basi sociali per la più grande macchina sovversiva e terroristica del mondo dopo il Mossad, ovvero la CIA, e infatti gli Usa non riescono, per ora, neanche a fare chissà quale campagna denigratoria contro Maduro. Certo, gli hanno messo una taglia sulla testa, ma lo vedo come un segno di impotenza al momento, così come lo sparare missili su navi civili.Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggio
c'è praticamente una guerra civile in corso da dieci anni
criminalità fuori controllo
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Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
Tu di questo ne sei sicuro? Domando seria, non sto facendo coglionella, perchè io ho un ex collega che ci abita da 4 anni, e tornare in Italia proprio non se ne parla.
Ovviamente non parliamo di un poraccio che vive di stenti, ma di un normale lavoratore con una buona RAL, penso intorno ai 50K qui (per carità, per Bodyweb deve chiedere il reddito di cittadinanza, ma soprassediamo).
c'è praticamente una guerra civile in corso da dieci anni
criminalità fuori controllo
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Anche perche chatgpt mi da come RAL media di tecnico- dirigente 5 k $
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Tu di questo ne sei sicuro? Domando seria, non sto facendo coglionella, perchè io ho un ex collega che ci abita da 4 anni, e tornare in Italia proprio non se ne parla.Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza MessaggioVogliamo però anche non dimenticare che i leader venezuelani negli ultimi 20 anni hanno completamente RASO AL SUOLO un Paese che tra materie prime e turismo avrebbe potuto trovarsi in una situazione economica assolutamente invidiabile?
Ovviamente non parliamo di un poraccio che vive di stenti, ma di un normale lavoratore con una buona RAL, penso intorno ai 50K qui (per carità, per Bodyweb deve chiedere il reddito di cittadinanza, ma soprassediamo).
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