Il "Purl" non è "una colonna della politica americana per l'assistenza militare all'Ucraina" ma più veracemente una colonna portante per il flusso di soldi che le aziende (e lo stato) belliche americane incassano, grazie agli europei, per far fruttare economicamente quella guerra lunghissima.
Trump per guadagnare agisce su diversi fronti, tutti convergenti a sostenere l'economia USA:
- vendita di armi all'Ucraina via miliardi europei
- dazi per mezzo mondo (nel caso della UE non vi è stato nemmeno un controdazio)
- appalto del ferrovecchio Nato all'Europa, sgravandosi di quelle spese
- accordi, dietro minaccia di dazi altissimi, con alcune nazioni (tipo la Cina) per terre rare e simili; all'Ucraina hanno invece fatto firmare un vero e proprio contratto di futuro sfruttamento coloniale delle sue risorse
- vendita agli europei di gas liquido, "invitandoli" ad abbandonare quello russo (chiaramente meno costoso in quanto a due passi)
Spilla soldi o affari ovunque. Chiamalo scemo...gli scemi sono gli altri, in primo luogo gli europei, che si fanno pelare a sangue come docili conigli, lasciandosi scorrere sotto agli occhi questo snodo epocale del mondo che si scompone in una multipolarità, e restando passivi senza approfittare per dare uno scossone all'ormai arrugginita catena che ti lega al decadente impero che sta al di là dell'Atlantico.
Trump sta cercando di mettere il culo dell'America in salvo o almeno aprendogli dei paracadute, in questa fase di declino americano. La guerra in Ucraina sarà per gli americani comunque un affare: nel caso di stallo, un incasso perpetuo di soldi per le fabbriche di armi; in caso di "vittoria" russa, chance di:
- chiudere con le sanzioni alla Russia e aprire con i russi degli accordi commerciali e industriali di vari genere
- accordarsi con la Russia per sfruttare le risorse minerarie ed energetiche ucraine, sulla scorta dell'accordo capestro fatto firmare a Zelensky per avere gli "aiuti" americani ed in risarcimento di quelli regalati dall'amministrazione Biden.
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioUn ex (?) comico del drive in ucraino circondato da amici corrotti e corruttori: questo il governo ucraino che l'occidente dei degenerati, debosciati, saltimbanchi, giocolieri, pinocchi e pagliacci ha scelto di sovvenzionare a fondo perduto per agitare quel cane di paglia contro la Russia: lenoni, puttanieri e mignotte, cessi d'oro e liquami organici nei quali però sono costretti, da una cricca di pervertiti senza più senno, ad annegare i molti, cioè a dire tutta quella gran parte dei popoli europei a cui repelle questa fogna che prorompe a cielo aperto direttamente dai mondi inferi.
Bene. Il produttore del comico influenzava anche le nomine governative e starebbe dietro al tentativo (poi abortito per la rivolta di piazza) estivo di abolire l'agenzia anticorruzione...e in Ucraina chi è che nomina i ministri (ed ogni altra cosa) e chi ha firmato il decreto di abolizione della agenzia anticorruzione? Il comico, che come negli spettacoli di Ridolini ha assunto la maschera del "presidente" dietro alla quale si cela quella del dittatore senza scandenza con pieni poteri.
Questa la compagnia di giro che secondo i nostri di comici starebbe "difendendo i valori europei" (...)
Mindich per una soffiata (ma tu pensa) sarebbe scappato in Israele. E dove sennò? In quanto ebreo può usufruire della "legge del ritorno", quella norma sionista che statuisce l'accoglienza di tutti gli ebrei nella farlocca "terra promessa" chiunque essi siano, qualunque cittadinanza abbiano.
In un qualche kibbutz si troverà bene, a godersi i milioni regalatigli dagli europei per difendere "i nostri valori", protetto da un governo non meno fanatico di quello che si lascia alle spalle a Kiev, e non meno adoratore del vitello (cesso) d'oro: https://it.euronews.com/2025/03/04/i...ode-a-suo-cari
Pure il comico "presidente" ucraino, in quanto ebreo, avrebbe diritto al suo kibbutz: quando finirà tutta questa storia, non è detto che lui e Mindich non si ritroveranno vicini di casa, in un perfetto finale di questa tragicommedia che l'occidente ha deciso di proiettare sui propri schermi e che stiamo pagando e pagheremo tutti a caro prezzo..Originariamente Scritto da zuse Visualizza MessaggioE noi vorremmo fare entrare il paese più corrotto d'Europa in Europa (che non poteva, ancora prima della guerra, sognarsi di entrare proprio perché non in linea con criteri minimi anti corruzione).
Figuriamoci ora dopo anni di guerra, miliardi inviati a buffo, miliardi di armamenti.
L'unico paese ad avere attaccato l'Europa con un'operazione da terroristi destabilizzando il paese/ economia traino del continente.
E noi vorremo dare a questi la possibilità in EU di voto e di veto , vista l'unanimità richiesta (che a sto punto non ci conviene forse nemmeno togliere od i paesi slavo-nordico - baltici ci inculeranno alla prossima votazione...)
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E noi vorremmo fare entrare il paese più corrotto d'Europa in Europa (che non poteva, ancora prima della guerra, sognarsi di entrare proprio perché non in linea con criteri minimi anti corruzione).
Figuriamoci ora dopo anni di guerra, miliardi inviati a buffo, miliardi di armamenti.
L'unico paese ad avere attaccato l'Europa con un'operazione da terroristi destabilizzando il paese/ economia traino del continente.
E noi vorremo dare a questi la possibilità in EU di voto e di veto , vista l'unanimità richiesta (che a sto punto non ci conviene forse nemmeno togliere od i paesi slavo-nordico - baltici ci inculeranno alla prossima votazione...)
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Un ex (?) comico del drive in ucraino circondato da amici corrotti e corruttori: questo il governo ucraino che l'occidente dei degenerati, debosciati, saltimbanchi, giocolieri, pinocchi e pagliacci ha scelto di sovvenzionare a fondo perduto per agitare quel cane di paglia contro la Russia: lenoni, puttanieri e mignotte, cessi d'oro e liquami organici nei quali però sono costretti, da una cricca di pervertiti senza più senno, ad annegare i molti, cioè a dire tutta quella gran parte dei popoli europei a cui repelle questa fogna che prorompe a cielo aperto direttamente dai mondi inferi.
Bene. Il produttore del comico influenzava anche le nomine governative e starebbe dietro al tentativo (poi abortito per la rivolta di piazza) estivo di abolire l'agenzia anticorruzione...e in Ucraina chi è che nomina i ministri (ed ogni altra cosa) e chi ha firmato il decreto di abolizione della agenzia anticorruzione? Il comico, che come negli spettacoli di Ridolini ha assunto la maschera del "presidente" dietro alla quale si cela quella del dittatore senza scandenza con pieni poteri.A Mindich si riconducono diverse nomine politiche degli ultimi governi, come l’ex ministro della Giustizia German Galushchenko, ma anche l’ex vicepremier Oleksiy Chernyshov, fatto fuori a giugno per corruzione. Ma l’influenza di Mindich sulla politica sarebbe stata tale, secondo fonti riportate dal Kyiv Independent, da aver addirittura «ispirato» il tentativo del governo, a luglio, di azzerare le prerogative della Nabu, che già da agosto 2024 indagava attivamente proprio su di lui.
Questa la compagnia di giro che secondo i nostri di comici starebbe "difendendo i valori europei" (...)
Mindich per una soffiata (ma tu pensa) sarebbe scappato in Israele. E dove sennò? In quanto ebreo può usufruire della "legge del ritorno", quella norma sionista che statuisce l'accoglienza di tutti gli ebrei nella farlocca "terra promessa" chiunque essi siano, qualunque cittadinanza abbiano.
In un qualche kibbutz si troverà bene, a godersi i milioni regalatigli dagli europei per difendere "i nostri valori", protetto da un governo non meno fanatico di quello che si lascia alle spalle a Kiev, e non meno adoratore del vitello (cesso) d'oro: https://it.euronews.com/2025/03/04/i...ode-a-suo-cari
Pure il comico "presidente" ucraino, in quanto ebreo, avrebbe diritto al suo kibbutz: quando finirà tutta questa storia, non è detto che lui e Mindich non si ritroveranno vicini di casa, in un perfetto finale di questa tragicommedia che l'occidente ha deciso di proiettare sui propri schermi e che stiamo pagando e pagheremo tutti a caro prezzo.
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Water e bidet d'oro, mucchi di banconote da 200 euro nella credenza: chi è Timur Mindich, il re delle tangenti che ora imbarazza Zelensky
Latitante da lunedì grazie a una soffiata, Mindich produceva gli show dell'ex comico. Avrebbe orchestrato l’intero schema di tangenti: 86 milioni di euro in totale, il 10-15% su ogni contratto energetico
Un water d’oro massiccio, un bidet d’oro massiccio, credenze di cucina straripanti di sacchetti di banconote da 200 euro (e non di grivne ucraine), in una casa dove indagini avrebbero intercettato la presenza recente del presidente Zelensky, che nel 2021 ci avrebbe anche festeggiato un compleanno. Sono i simboli più sfacciati del potere e della ricchezza accumulati da Timur Mindich, uomo chiave dell’inchiesta anticorruzione in Ucraina, ora alla macchia grazie a una fuga di notizie.
Timur Mindich l’affarista protetto a lungo dal re degli oligarchi ucraini Ihor Kolomoyskyi (in carcere dal 2023 per riciclaggio); Timur Mindich imprenditore che ciò che tocca diventa oro — di qui il nome dell’indagine, «operazione Mida» — dai fertilizzanti ai diamanti, dalla finanza all’immobiliare, dall’energia ai media. Timur Mindich, ora, anche tangentiere che Zelensky deve sbrigarsi a scaricare, e infatti chiede «pulizia» e annuncia sanzioni personali per gli imputati.
Un epiteto accompagna infatti il nome Mindich in ogni ricostruzione dell’accaduto sui giornali di tutto il mondo, ed è proprio «stretto alleato di Zelensky»: suo amico, comproprietario tuttora della casa di produzione Kvartal 95 che fino al 2019, quando l’allora comico Zelensky vinse le elezioni, ne produceva gli show.
Tangenti per 86 milioni
Soprattutto, sarebbe stato proprio Mindich a presentare al futuro presidente il miliardario Kolomoyskyi, tra i finanziatori della sua campagna elettorale nel 2019. Per le indagini della Nabu, l’agenzia ucraina anticorruzione, Mindich avrebbe orchestrato l’intero schema di tangenti, del valore di 86 milioni di euro, il 10-15% su ogni contratto energetico in un Paese che i bombardamenti russi lasciano sempre più spesso senza luce e al freddo.
La procura anticorruzione (Sapo, per i media internazionali) sintetizza il suo ruolo così: «Controllava l’accumulo, la distribuzione e il riciclaggio di soldi ottenuti illecitamente nel settore energetico». Usando, naturalmente, le «relazioni amichevoli» con il suo amico più potente: l’ex comico che prima gli doveva la fama e che ora gli sarebbe stato utile anche solo menzionare.
I ministri di Mindich
A Mindich si riconducono diverse nomine politiche degli ultimi governi, come l’ex ministro della Giustizia German Galushchenko, ma anche l’ex vicepremier Oleksiy Chernyshov, fatto fuori a giugno per corruzione. Ma l’influenza di Mindich sulla politica sarebbe stata tale, secondo fonti riportate dal Kyiv Independent, da aver addirittura «ispirato» il tentativo del governo, a luglio, di azzerare le prerogative della Nabu, che già da agosto 2024 indagava attivamente proprio su di lui.
E a giugno aveva disposto l’arresto di un suo parente, Leonid Mindich, che stava fuggendo all’estero con 14 milioni di euro intascati dalla compagna energetica di Kharkiv.
La soffiata e la fuga
Mindich non si difende, per ora: il 10 novembre, meno di ventiquattr’ore prima della notifica delle indagini, è fuggito grazie a una soffiata; si dice sia in Israele, dove va spesso, nonostante la sua età — nato a Dnipro, ha 46 anni — lo renda inabile all’espatrio, perché passibile come tutti gli uomini del Paese di essere richiamato al fronte.
E si indaga anche sulla soffiata, il cui «uccellino», secondo la Ukrainska Pravda, sarebbe il vicedirettore della procura speciale anticorruzione, Andriy Synyuk, filmato mentre si incontra con un avvocato che avrebbe poi visitato il condominio di Mindich; e anche scontento per aver perso nel 2021 la nomina, tutta politica, a direttore della procura speciale. Timur Mindich ha sempre potuto contare su molti amici.
https://www.corriere.it/esteri/25_no...cbb1bxlk.shtml
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è un dittatore sean
pochi kazzi.
della stessa pasta di putin, lukashenko ecc.
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Zelensky per la verità in estate ci aveva provato a smantellare l'agenzia anticorruzione. Appose la sua firma al decreto che revocava l'indipendenza degli organi inquirenti in materia di corruzione. Solo le successive proteste di piazza, e la reazione della UE, lo hanno poi convinto a ritirare il decreto:Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggioa me in realtà meraviglia che ci sia ancora qualcuno che ha il coraggio di fare indagini del genere in Ucraina
In molte città ucraine migliaia di cittadini sono scesi in piazza per protestare contra la legge che allontana il Paese dall'Ue
Nuovo disegno di legge dopo quello che minacciava l’indipendenza dei due organismi nazionali anticorruzione, che ha causato proteste di piazza e critiche dell’Unione europea
Giustificò il suo consenso col fatto che in quelle agenzie fossero presenti "spie russe"...si vede che dopo qualche giorno le spie non c'erano più se poi ha revocato la firma.
Dunque occorre chiedersi: perchè in luglio firmò una legge che aboliva l'indipendenza di organi deputati alla lotta alla corruzione, male endemico dell'Ucraina (uno dei paesi più corrotti d'Europa)? Lo scandalo attuale è di novembre: luglio-novembre: 4 mesi. Mi pare evidente che l'agenzia già indagasse sui personaggi inquisiti, tutti vicinissimi al presidente: la domanda sorge spontanea: Zelensky voleva bloccare l'indagine e salvare il circoletto di amici (o se stesso)?
Il giornalista d'inchiesta Nikolov a domanda diretta non dice che Zelensky è "estraneo" al fattaccio ma risponde con un "ha l'immunità": c'è una certa differenza, come ci arriva chiunque.
Ministri dimessi, aiuti dirottati nelle tasche di amici del presidente: Zelensky poteva non sapere?
«No, non poteva. Che lì ci fossero furti e corruzione ne parlavano tutti, e pubblicamente. Noi, e tanti altri. Come faceva a non sapere? La domanda è se ne fosse complice. Ma dovremo chiederglielo quando si dimetterà. Finché è presidente non può essere perseguito penalmente per corruzione».
Non risulta indagato, comunque.
«Ha l’immunità».
Le garanzie democratiche in Ucraina sono sospese. Le elezioni sono sospese sine die. Organi di informazione sono stati chiusi, partiti di opposizione sciolti, Zelensky attualmente ha poteri dittatoriali, come accadeva in particolari occasioni nella Roma della Repubblica, solo che lì il dittatore era a tempo (solitamente 6 mesi), qua "finchè non finirà la guerra"...campa cavallo...
...Nel frattempo infatti il cavallo campa benissimo coi soldi che mandiano noi e che gli amichetti di Zelensky si intascano per spesucce personali. Anche Zelensky ha allungato le mani sulla immensa torta?
Ma forse chiederselo non ha nemmeno tutta questa importanza. Quando la guerra sarà "finita", l'Ucraina avrà altri e più immani problemi che sapere se qualcuno, foss'anche il presidente-dittatore, si è arricchito con gli aiuti: il paese smembrato, metà popolazione scappata all'estero (non è detto che i transfughi ritorneranno), industria, economia distrutte, e le promesse da marinaio della UE e della Nato: nella seconda non entrerà mai, ma è molto probabile che nemmeno nella UE.
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Nikolov: “Zelensky non poteva non sapere, l’indagine stabilirà se è complice”
L’intervista al giornalista d’inchiesta ucraino: “Dovremo chiederglielo quando si dimetterà. Finché è presidente non può essere perseguito penalmente per corruzione”
Lo scandalo sulla corruzione di Energoatom è costato già la testa a due ministri e sfiora il presidente Zelensky. Yuriy Nikolov è uno dei più celebri e premiati giornalisti d’inchiesta ucraini, fondatore di Nashi Groshi che indaga sugli appalti pubblici, per cui ha subito minacce e intimidazioni.
Sapeva dell’indagine in corso?
«Scrivo di corruzione a Energoatom da 15 anni, da quando è nato Nashi Groshi. Finalmente la Nabu si è degnata di occuparsene».
Ministri dimessi, aiuti dirottati nelle tasche di amici del presidente: Zelensky poteva non sapere?
«No, non poteva. Che lì ci fossero furti e corruzione ne parlavano tutti, e pubblicamente. Noi, e tanti altri. Come faceva a non sapere? La domanda è se ne fosse complice. Ma dovremo chiederglielo quando si dimetterà. Finché è presidente non può essere perseguito penalmente per corruzione».
Non risulta indagato, comunque.
«Ha l’immunità».
Timur Mindich, suo amico e socio, era già nelle vostre inchieste?
«Da diversi anni scriviamo di questo galantuomo. Già prima dell’invasione russa. Avevamo scoperto che lui e soci avevano mostrato interesse per il più grande giacimento di rame e ambra in Europa, in territorio ucraino. Già nel 2021 ci occupavamo di quella storia. Abbiamo visto come questo imprenditore diventasse una sorta di favorito del nuovo potere: quando i vecchi oligarchi cadono, i nuovi li sostituiscono. Mindich era già noto, ma è finito sotto i riflettori con l’invasione: il suo nome ha cominciato ad associarsi a molte aziende legate ai settori più ricchi e opachi dell’economia di guerra: energia e armamenti».
Zelensky ha varato sanzioni.
«Una sciocchezza inutile, non significano nulla. Aveva imposto sanzioni anche ad Andriy Derkach, il protettore degli attuali curatori del settore energetico. Facevano le stesse cose di cui parliamo ora, ma le sanzioni non gli hanno impedito di diventare senatore in Russia, di scappare e continuare lì l’attività. Le sanzioni sono una buffonata».
Ha anche lanciato un appello a collaborare con la Nabu.
«Cominci lui: vada a testimoniare».
Lo scandalo è una fase della guerra tra Nabu e Procura/Sbu?
«Non c’è nessuna guerra. Hanno cominciato a fare ciò per cui erano stati creati dieci anni fa: indagare la corruzione ai vertici del potere ucraino. E non appena hanno iniziato, contro di loro sono partiti gli attacchi. Quindi quale guerra? Procura e Sbu hanno attivato tutti i meccanismi di contrasto. Nabu e Sapo combattono la corruzione, Sbu e Procura combattono Nabu».
Anche Zelensky è negli audio?
«Ormai non importa. Se ci saranno elezioni democratiche, quando ci saranno, non ha alcuna possibilità di vincerle. Che ci siano o meno registrazioni compromettenti, perderà lo stesso: 3-0 o 5-0 che differenza fa?».
Perché difese Mindich e Chernyshov invece di allontanarli?
«È cresciuto così: difenderò i miei ragazzi fino alla fine. Non ha alcun senso razionale, in ogni caso nessuno lo arresterà, nessuno toccherà Zelensky. Con quel che resta del suo potere, potrebbe dare un segnale politico: ragazzi combattiamo la corruzione, non gli anticorruzione. Ma per quanto si sia abituato a questo ruolo che ‘lo Stato sono io’, non fa nulla del genere».
Si aspetta proteste in piazza?
«Per ora no. Zelensky rimuove gli intercettati, invece di distruggere la Nabu. Sono i primi passi giusti per mostrare all’Europa che stiamo combattendo la corruzione, non che ne siamo malati».
L’intervista al giornalista d’inchiesta ucraino: “Dovremo chiederglielo quando si dimetterà. Finché è presidente non può essere perseguito penalmente per corru…
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a me in realtà meraviglia che ci sia ancora qualcuno che ha il coraggio di fare indagini del genere in Ucraina
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Milioni e nomi in codice: la «mani pulite» ucraina coinvolge anche i fedelissimi di Zelensky
Si dimettono gli ultimi due ministri dell’Energia di Kiev, Grynchuk e Galushchenko
La «mani pulite» ucraina scuote il Paese e le fondamenta del governo di Volodymyr Zelensky come mai era avvenuto dall’inizio della sua presidenza nel 2019. Vi sono coinvolti alti ufficiali delle agenzie governative facenti capo alla Energoatom, la compagnia che gestisce le centrali atomiche, oltre a ministri e personaggi molto vicini al presidente. Uno scandalo di mazzette e affari illegali per valori di centinaia di milioni di euro che delegittimano la macchina statale proprio mentre l’esercito russo avanza nel sud-est e larga parte del Paese è al buio a causa dei continui bombardamenti sui gangli del sistema energetico.
«Come possiamo rischiare, soffrire e combattere in prima linea se poi scopriamo che a Kiev i corrotti conducono esistenze da nababbi alle nostre spalle?», ci dicevano poche settimane fa alcuni ufficiali nel Donbass, quando era già evidente che il giro di mazzette sarebbe venuto a galla. Per ora gli incriminati «eccellenti» sono una decina, ma il numero pare destinato a crescere.
Un terremoto
Gli sviluppi delle ultime ore hanno portato alle dimissioni della ministra dell’Energia, Svitlana Grynchuk, che le ha annunciate ieri sera su Facebook, mentre il ministro della Giustizia, German Galushchenko (fino a luglio all’Energia, ndr), aveva lasciato l’incarico già in mattinata. La stampa ucraina, che negli ultimi mesi ha abbandonato la politica del silenzio passivo in nome dell’unità nazionale e in sostegno dell’esecutivo mobilitato a combattere l’invasione, offre dettagli e inchieste al vetriolo contro i «responsabili degli scandali», come scrive tra gli altri il sito del Kyiv Independent. Il terremoto è di proporzioni così vaste che Zelensky abbandona il suo tradizionale atteggiamento difensivo a protezione dei suoi collaboratori e adesso si prodiga in dichiarazioni pubbliche in cui chiede con forza il proseguimento delle inchieste. Motore primo della caccia ai corrotti sono il National Anti-Corruption Bureau (Nabu) e lo Specialized Anti-Corruption Prosecutor’s Office (Sapo), gli stessi organismi investigativi pubblici che proprio Zelensky aveva cercato di far chiudere in luglio, prima di venire contrastato dalla reazione rabbiosa dell’opinione pubblica.
La lista dei sospetti
Uno dei punti deboli del presidente è sempre stata l’accusa di non fare abbastanza contro la tradizione del malgoverno ereditata sin dai tempi dell’amministrazione sovietica.
Ancora secondo Ukrainska Pravda e Kyiv Independent, al centro della rete di mazzette e brogli ai danni dell’erario ci sarebbe Timur Mindich che per Zelensky è sempre stato una figura quasi paterna. Fu infatti lui a guidarlo ai suoi esordi nella carriera di attore e assieme fondarono la Kvartal 95, la compagnia di produzione di film, eventi e spettacoli che lo rese famoso tra il pubblico di Mosca e Kiev. Mindich ha avuto una soffiata poco prima di essere arrestato ed è riuscito a fuggire all’estero mentre la polizia gli era già alle calcagna.
La lista degli indagati comprende l’ex vice-premier Olekiy Chernyshov e specialmente l’ex ministro della Difesa Rustem Umerov, che sino a ieri ricopriva la carica di segretario del Consiglio per la Difesa e la Sicurezza nazionale. Il Napu nomina nello specifico otto dirigenti con l’imputazione di corruzione, abuso d’ufficio e arricchimenti illeciti. Le accuse sono corredate da registrazioni in cui gli imputati utilizzano linguaggi in codice per discutere di mazzette e azioni criminose.
Dalle registrazioni emerge il nome di Ihor Myroniuk, il cui nome in codice è «Rocket», che nel passato fu assistente di Andrii Derkach, un ex avvocato ucraino accusato a sua volta di «alto tradimento», fuggito in Russia e oggi membro del Senato a Mosca. Gli accusati avrebbero tra l’altro versato 1,2 milioni di dollari e 100.000 euro a Chernyshov, noto come «Che Guevara». Questi era già stato incriminato in giugno e costretto alle dimissioni. A ieri sera degli otto incriminati almeno cinque sono stati arrestati.
La mancata protezione
Pare che il piano generale comprendesse la riscossione annuale del 10-15 per cento delle entrate delle compagnie fornitrici della Energoatom, che ha un fatturato annuo pari a circa 4,7 miliardi di dollari. Dalle registrazioni emerge tra l’altro che i complici fossero in un primo tempo riluttanti a costruire misure protettive per le centrali energetiche contro gli attacchi russi e poi abbiano deciso di installarle tramite compagnie disposte a pagare le bustarelle. Un dettaglio quest’ultimo destinato a creare ulteriore indignazione tra gli ucraini.
CorSera
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La Russia avanza e funzionari del governo ucraino si imbertano milioni che i gibboni europei (gli americani hanno smesso di mandare soldi aggratis, anzi si fanno pagare con gli interessi) inviano all'Ucraina: le notizie sono prese da media nostrani quali CorSera, Repubblica, La Stampa, Il Fatto, che a loro volta le ricavano da media e agenzie occidentali...ma si può sempre fare un taglia e cuci per far apparire una realtà differente, se serve a sentirsi meglio, un pò come fa la BBC...è che a cercare notizie "pro" anche volendo non si trovano, bisognerebbe appunto inventarsele.Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggioma sto topic è diventato l'Istituto Luce del Cremlino?
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