Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Arturo Bandini
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    sì su questo sono daccordo. Mi infastidisce che grazie alla palestina abbiano trovato un modo di compattarsi imponendo all'occidente un ricatto emotivo per cui i disagi, il degrado e i crimini commessi dagli islamici sono giustificati

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  • Sean
    replied
    Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio

    Infine, per quanto sappia che i Palestinesi non sono interessati a migrare, è sotto la bandiera di Palestina che in occidente i Musulmani (insieme ai propal di sinistra) stanno rivendicando le loro istanze. Nelle piazze delle proteste violente non vedrai bandiere italiane o francesi, ma solo palestinesi.
    Io credo che quella palestinese sia la "giusta causa" dietro cui l'islamismo tenta di forzare la mano anche a livello politico, come ad esempio sta accadendo un uk
    Che la sinistra e gli immigrati si siano appropriati della bandiera palestinese ciascuno per suo comodo o scopo, questo lo hanno fatto al di là e al di sopra dei palestinesi, ovvero strumentalmente rispetto ad essi, perchè per l'appunto i palestinesi non vogliono emigrare e semmai vorrebbero che quella loro terra fosse trasformata in uno stato.

    Intendo dire che non possiamo dare la croce addosso ai palestinesi se la sinistra ne fa un mezzo politico od ideologico o le masse di immigrati un feticcio "identitario" dietro al quale promuovere delle manifestazioni o una "lotta di classe".

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  • Sean
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    Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
    e allora non ha senso parlare di nessuna ammissione, se rileggi la frase che avevo messo in grassetto è tutta sbagliata:
    Machine ma tu stai a fare le pulci sui verbi ed i sostantivi usati in un post? Che siamo al tribunale dell'Aja dove ogni virgola ha un peso?

    Si parla di un report dell'esercito israeliano, dove secondo chi ne è entrato in possesso (il magazine israeliano +972 e il Guardian) viene scritto (ad uso interno, va meglio?) che il numero dei miliziani ammazzati è di circa 9mila. Ho invece completamente travisato il resto dell'articolo, ma questo perchè qualche volta vado appunto di fretta, non sto a pesare tutto al millimetro, come nel caso del passaggio sull'ammissione, che in quel contesto è sinonimia di comunicazione ad uso interno di quelle cifre: se il report c'è è comunque ufficiale, non destinato al pubblico ma all'uso interno per i funzionari politici e militari, ma che cambia?

    Quindi i morti quanti sono? Secondo Haaretz stanno sui 100mila: se 9mila sono miliziani, il resto sono civili. L'ex capo dell'IDF parla di 200mila tra morti e feriti: https://www.repubblica.it/esteri/202...one-424845263/

    Sono tutti numeri offerti dagli "amici di Israele" quelli.

    Se guardiamo alla entità della distruzione, e alla densità abitativa di quella striscia di terra, penso che venga a tutti facile concludere che di civili si sia fatta strage, morto più morto meno.

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  • M K K
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    Bored Cookie Monster GIF.

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  • The_machine
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    e allora non ha senso parlare di nessuna ammissione, se rileggi la frase che avevo messo in grassetto è tutta sbagliata:

    l'esercito ammette che di tutte le vittime civili solo il 17% (8900 morti) era da classificarsi come "terroristi": il restante 83% delle vittime sono civili

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  • Sean
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    Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio

    Ecco, questo è ciò a cui mi riferivo prima: appena leggi qualcosa che sembra confermare la tua tesi, perdi ogni filtro critico.

    Le prime criticità che vengono in mente:

    - Non sono "gli amici israeliani" ad aver pubblicato un report sull’83% di civili. Quel dato non arriva da un comunicato ufficiale israeliano: deriva da documenti interni che sono stati fatti trapelare al Guardian. Non sappiamo chi sia la fonte né quanto sia completo il materiale. È legittimo usarlo come elemento di discussione, ma non come ammissione diretta dell’IDF.

    - Il documento non dice da nessuna parte che l’83% dei morti siano civili. Il file elenca circa 8.900 combattenti uccisi o probabilmente uccisi, dentro una lista israeliana di circa 47.000 persone considerate militanti.
    L'83% nasce solo incrociando quei 8.900 con il numero totale dei morti fornito dal Ministero della Salute di Gaza, che però è sotto controllo de facto di Hamas. È una deduzione giornalistica, non una dichiarazione israeliana.

    - Il fatto che nel database risultino 8.900 "militanti uccisi" non implica automaticamente che tutto il resto siano "civili". Se un civile imbraccia un’arma per difendersi, non risulta nel database, e allo stesso tempo non è più tecnicamente "civile".

    - altro punto dell'articolo interessante che eviti di menzionare è come il rapporto civili/morti sia stato più durante l'assedio russo a Mariupol.
    Non deriva da documenti ufficiali, è ovvio, proviene da un "documento interno" se prendiamo per vera la pubblicazione del Guardian...ma era implicito che non si parla di numeri "ufficiali", non esistono "morti ufficiali", anche perchè non esistono parti terze: i soggetti sono solo due: palestinesi e israeliani, le due "fonti" da cui possiamo attingere sono solo quelle...se vogliamo lasciare da parte le varie organizzazioni umanitarie sul campo.

    La parte su Mariupol mi è sfuggita, rileggerò da capo con calma l'articolo.

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  • Arturo Bandini
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    avevo letto che sono contati anche i morti per cause naturali

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  • The_machine
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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Andrea B. Nardi de Il Riformista scrive in una pagina che ha per titolazione: "le ragioni di Israele", però si scaglia contro "la propaganda" (la sua ovviamente non lo è)...e pure lui si chiede "che fine abbiano fatto i morti"...già, che fine fanno i morti? Di solito si portano al cimitero (l'Islam prescrive la sepoltura entro le 24 ore), ma se iniziano a diventare tanti, troppi, si scavano le fosse comuni...altrimenti, come nel caso di Gaza, restano dove stanno, cioè sotto alle macerie: è Gaza la fossa comune che ricopre le migliaia di cadaveri.

    Siccome quel Nardi fa parte del gruppo degli amici di Israele, forse gli è sfuggita questa notiziola che uno dei più importanti quotidiani di Israele ha pubblicato non molto tempo fa: per Haaretz i morti potrebbero essere molti di più di quelli dichiarati da parte palestinese:



    Sempre dagli "amici israeliani" arriva il famoso report dell'IDF (ad Andrea B. Nardi deve essere sfuggito) in cui l'esercito ammette che di tutte le vittime civili solo il 17% (8900 morti) era da classificarsi come "terroristi": il restante 83% delle vittime sono civili: https://lespresso.it/c/mondo/2025/8/...raeliano/56323

    Ora anche da un calcolo fatto alla buona si ricava che se per l'IDF il 17% del totale corrisponde a circa 9mila morti, vuol dire che le vittime civili per l'IDF sarebbero 40mila circa, per un complessivo (miliziani di Hamas e civili, il 17 e l'83%) di circa 50mila morti...e non si è distanti dai 60/70mila delle fonti palestinesi.

    Dove sono? Non so, potremmo chiedere all'esercito israeliano dove sono anche solo i circa 10mila miliziani morti ammazzati...o potremmo andare ad estumulare i cadaveri dai cimiteri...o potremmo cercare le fosse comuni...o forse potremmo mandare i Nardi e gli youtuber a scavare sotto alle macerie, l'immenso ammasso di macerie che è diventata metà Striscia...sempre che Sion acconsenta, perchè lì non entra nessuno senza il permesso degli "amici israeliani", questo è il problema...che però pare non sfiorare le menti "illuminate".
    Ecco, questo è ciò a cui mi riferivo prima: appena leggi qualcosa che sembra confermare la tua tesi, perdi ogni filtro critico.

    Le prime criticità che vengono in mente:

    - Non sono "gli amici israeliani" ad aver pubblicato un report sull’83% di civili. Quel dato non arriva da un comunicato ufficiale israeliano: deriva da documenti interni che sono stati fatti trapelare al Guardian. Non sappiamo chi sia la fonte né quanto sia completo il materiale. È legittimo usarlo come elemento di discussione, ma non come ammissione diretta dell’IDF.

    - Il documento non dice da nessuna parte che l’83% dei morti siano civili. Il file elenca circa 8.900 combattenti uccisi o probabilmente uccisi, dentro una lista israeliana di circa 47.000 persone considerate militanti.
    L'83% nasce solo incrociando quei 8.900 con il numero totale dei morti fornito dal Ministero della Salute di Gaza, che però è sotto controllo de facto di Hamas. È una deduzione giornalistica, non una dichiarazione israeliana.

    - Il fatto che nel database risultino 8.900 "militanti uccisi" non implica automaticamente che tutto il resto siano "civili". Se un civile imbraccia un’arma per difendersi, non risulta nel database, e allo stesso tempo non è più tecnicamente "civile".

    - altro punto dell'articolo interessante che eviti di menzionare è come il rapporto civili/morti sia stato più durante l'assedio russo a Mariupol.

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  • Arturo Bandini
    replied
    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

    Andiamo per ordine:

    - il negazionismo sull'olocausto non è portato avanti da un paio di improvvisati come gli youtuber o giornalisti "amici di Israele", che chiedono di essere creduti "sulla fiducia" o per fede, ma da storici (si pensi ad Irving, che nasce come storico e solo poi si è "convertito" alle tesi negazioniste) o "studiosi" che hanno molti più argomenti per instillare il seme del dubbio entro la verità "ufficiale" che non "dove sono i cadaveri?" o "con 60mila morti a Gaza l'aria dovrebbe essere irrespirabile", e gli argomenti dei negazionisti li ho elencati sopra: camere a gas ricostruite di sana pianta; balletto dei numeri; gas che serviva per sanificare gli abiti dei prigionieri; testimonianze estorte con la "tortura" (quella di Hoss, il comandante di Auschwitz); le contraddizioni in tante testimianze dei sopravvissuti ecc...Per cui volendo tutto può essere "negato": un esempio recente le Torri Gemelle: grattacieli, secondo una certa vulgata, fatti crollare da entità non meglio specificate e anche lì, guarda caso, morti "scomparsi", spariti - e anche lì non si tiene in conto che il crollo e le macere hanno sepolto centinaia di cadaveri, e gli incendi li hanno come dissolti.

    - l'unico argomento serio sarebbe invece quello di capire se a Gaza c'è o no un genocidio, perchè sicuramente ci sono crimini di guerra e volontà omicida che travalica la semplice "reazione" all'8 ottobre, questo almeno mi pare fuor di dubbio...ma non si può opporre che "a Gaza non c'è stato genocidio perchè la notizia è sparita dai media" essù...Circa il genocidio, facciamo attenzione a tener presente che non è il portarlo a termine la prova provata dello stesso, ma la volontà e i mezzi messi in atto a tal fine; e che la tesi del "non c'è genocidio nella Striscia perchè altrimenti li avrebbero fatti tutti fuori, e invece sono ancora lì" è la stessa che porta avanti Irving: «Non credo che ci fosse una politica generale del Reich per sterminare gli ebrei. Se ci fosse stata, sarebbero stati uccisi e ora non ci sarebbero così tanti milioni di sopravvissuti. E credetemi, sono contento per ogni sopravvissuto che c'è stato.» https://it.wikipedia.org/wiki/David_Irving

    Siamo sempre su quel solco come si vede quando si tratta di argomenti negazionisti.

    Sul resto trovo forzati i collegamenti con l'uso suppostamente "strumentale" da parte dei progressisti della tragedia di Gaza per "promuovere" le politiche immigrazioniste: queste ultime sono completamente svincolate da quanto accade in Palestina, e, come detto tante volte, afferiscono ad ideologie proprie delle democrazie liberaliste e alle ideologie progressiste ed indifferentiste, le stesse del globalismo, quelle che promuovono la negazione della identità, delle radici culturali, dei confini e dunque delle tradizioni e specificazioni (anche etniche) nazionali e locali: se esiste l'immigrazionismo deregolato è perchè esistono delle politiche e delle ideologie che in occidente lo permettono, è dal marcio interno al tronco che la pianta poi diventa fragile fino a crollare.

    I palestinesi, come ho detto tante volte, non c'entrano nulla, anzi semmai sono una patente smentita delle politiche ed ideologie immigrazioniste, in quanto musulmani che voglio starsene a casa loro: i palestinesi, a differenza dei magrebini, egiziani, tunisini ecc...non vogliono emigrare: semmai ribadiscono che la terra propria è bene prezioso, da difendere fino al sacrificio della vita; che non vogliono essere nè dissolti e nè assimilati in un "altrove" che non gli appartiene (i piani per "esfiltrarli" da Gaza e "riposizionarli" chissà dove, forse in Libano o in Africa); che se anche tutto viene distrutto, e non resta un mezzo edificio in piedi, quella è comunque casa propria, radice da cui non ci si distacca.

    Se c'è un popolo musulmano che smentisce in toto la narrativa immigrazionista e progressista delle genti "come fluido" che può essere travasato da un vaso all'altro, senza che il composto muti di essenza e sostanza, perchè il "mondo è una casa unica" anzi, una lavagna pulita su cui si può di volta in volta ricreare una realtà, sovrascrivere storie cancellandone delle altre, ebbene quello è proprio il popolo palestinese, che in Europa non ci vuole venire e che vuole restare lì dove è nato e dove ci sono i suoi morti.
    mi sembra difficile si possa seriamente negare l'olocausto, a parte che ci sono le foto, le testimonianze dei sonderkommando, e tutti gli ebrei che furono registrati in ingresso nei campi, poi dov'erano finiti?
    credo che per Gaza sia ancora presto per dare un numero preciso perchè una propaganda di Hamas, comunque esiste: in video che si capisce essere preparati e in foto fatte con AI. Almeno il dubbio che la propaganda abbia messo le mani anche sul numero dei morti, a me viene.
    Rifiuto l'espressione genocidio proprio ritengo che non ci sia l'intenzione di sterminare un gruppo etnico: si può dire che la risposta sia stata violenta e forse anche eccessiva, ma per me lo scopo è annientare Hamas, non il popolo palestinese, perchè coi palestinesi, dentro Israele ci convivono abbastanza pacificamente, sono il 20% degli israeliani
    Infine, per quanto sappia che i Palestinesi non sono interessati a migrare, è sotto la bandiera di Palestina che in occidente i Musulmani (insieme ai propal di sinistra) stanno rivendicando le loro istanze. Nelle piazze delle proteste violente non vedrai bandiere italiane o francesi, ma solo palestinesi.
    Io credo che quella palestinese sia la "giusta causa" dietro cui l'islamismo tenta di forzare la mano anche a livello politico, come ad esempio sta accadendo un uk

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  • M K K
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    Ci vorrebbe Anthonov Di Pietrovan

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  • zuse
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    Ho inviato mio IBAN a governo ucraino affinché mi ridia indietro i MIEI soldi

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  • Sean
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    Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
    negare la shoah è una cosa da terrapiattisti, nel caso di gaza è diverso
    prima di tutto non è comunque un genocidio, perchè quando il genocidio si tentò ai danni degli ebrei lo scopo era eliminarli tutti, e se non fosse che alla fine dovettero scappare dai campi prima di terminare l'opera, sarebbe andata così. Gli ebrei europei sono quasi stati estinti; i palestinesi, malgrado si parli da anni di genocidio, sono sempre lì. Se lo scopo fosse stato annientarli, questo sarebbe stato fatto come accaduto e accade tuttora ai danni di vari gruppi etnici. La guerra poteva finire molto presto, se lo scopo fosse stato quello e non la necessità di operare chirurgicamente per stanare i terroristi, che si nascondono tra il popolo e spesso sono indistinguibili (quasi tutti gli abitanti di gaza hanno esultato dopo le strafi del 7 ottobre e in questi giorni stanno arrivando in europa minori con magliette che recano disegni di kalashnikov)
    Come mai poi di altre guerre importa poco mentre si è fatto tanto rumore per gaza?
    perchè sotto la bandiera Palestinese ora si nasconde l'islamismo che vuole sottomettere l'occidente e i loro complici immigrazionisti. Gaza è servita a rendere tabù l'avversione contro l'islam, è servita a eleggere il sindaco di new york o, storia nostrana, la ragazzina eletta dal nulla vicepresidente della toscana, con simpatie filo hamas. Gaza è stata provocata, col 7 ottobre, da Hamas, per veicolare l'odio verso gli ebrei del mondo occidentale, che odiando gli ebrei finisce per odiare se stesso, difendendo i palestinesi spalanca le porte ai tagiagole islamici e ai loro riti di sangue
    Nessuna sopresa che l'ultrasinistra ora faccia comunella con i musulmani in un cortocircuito in cui sono associati anche cultura woke e femminismo?
    Andiamo per ordine:

    - il negazionismo sull'olocausto non è portato avanti da un paio di improvvisati come gli youtuber o giornalisti "amici di Israele", che chiedono di essere creduti "sulla fiducia" o per fede, ma da storici (si pensi ad Irving, che nasce come storico e solo poi si è "convertito" alle tesi negazioniste) o "studiosi" che hanno molti più argomenti per instillare il seme del dubbio entro la verità "ufficiale" che non "dove sono i cadaveri?" o "con 60mila morti a Gaza l'aria dovrebbe essere irrespirabile", e gli argomenti dei negazionisti li ho elencati sopra: camere a gas ricostruite di sana pianta; balletto dei numeri; gas che serviva per sanificare gli abiti dei prigionieri; testimonianze estorte con la "tortura" (quella di Hoss, il comandante di Auschwitz); le contraddizioni in tante testimianze dei sopravvissuti ecc...Per cui volendo tutto può essere "negato": un esempio recente le Torri Gemelle: grattacieli, secondo una certa vulgata, fatti crollare da entità non meglio specificate e anche lì, guarda caso, morti "scomparsi", spariti - e anche lì non si tiene in conto che il crollo e le macere hanno sepolto centinaia di cadaveri, e gli incendi li hanno come dissolti.

    - l'unico argomento serio sarebbe invece quello di capire se a Gaza c'è o no un genocidio, perchè sicuramente ci sono crimini di guerra e volontà omicida che travalica la semplice "reazione" all'8 ottobre, questo almeno mi pare fuor di dubbio...ma non si può opporre che "a Gaza non c'è stato genocidio perchè la notizia è sparita dai media" essù...Circa il genocidio, facciamo attenzione a tener presente che non è il portarlo a termine la prova provata dello stesso, ma la volontà e i mezzi messi in atto a tal fine; e che la tesi del "non c'è genocidio nella Striscia perchè altrimenti li avrebbero fatti tutti fuori, e invece sono ancora lì" è la stessa che porta avanti Irving: «Non credo che ci fosse una politica generale del Reich per sterminare gli ebrei. Se ci fosse stata, sarebbero stati uccisi e ora non ci sarebbero così tanti milioni di sopravvissuti. E credetemi, sono contento per ogni sopravvissuto che c'è stato.» https://it.wikipedia.org/wiki/David_Irving

    Siamo sempre su quel solco come si vede quando si tratta di argomenti negazionisti.

    Sul resto trovo forzati i collegamenti con l'uso suppostamente "strumentale" da parte dei progressisti della tragedia di Gaza per "promuovere" le politiche immigrazioniste: queste ultime sono completamente svincolate da quanto accade in Palestina, e, come detto tante volte, afferiscono ad ideologie proprie delle democrazie liberaliste e alle ideologie progressiste ed indifferentiste, le stesse del globalismo, quelle che promuovono la negazione della identità, delle radici culturali, dei confini e dunque delle tradizioni e specificazioni (anche etniche) nazionali e locali: se esiste l'immigrazionismo deregolato è perchè esistono delle politiche e delle ideologie che in occidente lo permettono, è dal marcio interno al tronco che la pianta poi diventa fragile fino a crollare.

    I palestinesi, come ho detto tante volte, non c'entrano nulla, anzi semmai sono una patente smentita delle politiche ed ideologie immigrazioniste, in quanto musulmani che voglio starsene a casa loro: i palestinesi, a differenza dei magrebini, egiziani, tunisini ecc...non vogliono emigrare: semmai ribadiscono che la terra propria è bene prezioso, da difendere fino al sacrificio della vita; che non vogliono essere nè dissolti e nè assimilati in un "altrove" che non gli appartiene (i piani per "esfiltrarli" da Gaza e "riposizionarli" chissà dove, forse in Libano o in Africa); che se anche tutto viene distrutto, e non resta un mezzo edificio in piedi, quella è comunque casa propria, radice da cui non ci si distacca.

    Se c'è un popolo musulmano che smentisce in toto la narrativa immigrazionista e progressista delle genti "come fluido" che può essere travasato da un vaso all'altro, senza che il composto muti di essenza e sostanza, perchè il "mondo è una casa unica" anzi, una lavagna pulita su cui si può di volta in volta ricreare una realtà, sovrascrivere storie cancellandone delle altre, ebbene quello è proprio il popolo palestinese, che in Europa non ci vuole venire e che vuole restare lì dove è nato e dove ci sono i suoi morti.

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  • Arturo Bandini
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    negare la shoah è una cosa da terrapiattisti, nel caso di gaza è diverso
    prima di tutto non è comunque un genocidio, perchè quando il genocidio si tentò ai danni degli ebrei lo scopo era eliminarli tutti, e se non fosse che alla fine dovettero scappare dai campi prima di terminare l'opera, sarebbe andata così. Gli ebrei europei sono quasi stati estinti; i palestinesi, malgrado si parli da anni di genocidio, sono sempre lì. Se lo scopo fosse stato annientarli, questo sarebbe stato fatto come accaduto e accade tuttora ai danni di vari gruppi etnici. La guerra poteva finire molto presto, se lo scopo fosse stato quello e non la necessità di operare chirurgicamente per stanare i terroristi, che si nascondono tra il popolo e spesso sono indistinguibili (quasi tutti gli abitanti di gaza hanno esultato dopo le strafi del 7 ottobre e in questi giorni stanno arrivando in europa minori con magliette che recano disegni di kalashnikov)
    Come mai poi di altre guerre importa poco mentre si è fatto tanto rumore per gaza?
    perchè sotto la bandiera Palestinese ora si nasconde l'islamismo che vuole sottomettere l'occidente e i loro complici immigrazionisti. Gaza è servita a rendere tabù l'avversione contro l'islam, è servita a eleggere il sindaco di new york o, storia nostrana, la ragazzina eletta dal nulla vicepresidente della toscana, con simpatie filo hamas. Gaza è stata provocata, col 7 ottobre, da Hamas, per veicolare l'odio verso gli ebrei del mondo occidentale, che odiando gli ebrei finisce per odiare se stesso, difendendo i palestinesi spalanca le porte ai tagiagole islamici e ai loro riti di sangue
    Nessuna sopresa che l'ultrasinistra ora faccia comunella con i musulmani in un cortocircuito in cui sono associati anche cultura woke e femminismo?

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  • Sean
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    Ai Nardi ed agli illuminati di qualunque genere e specie, che magari da uno sgabuzzino con microfono diffondono la Verità, vorrei ricordare che il negazionismo è una pratica (che si fa forte di passare come veritativa in sè, in quanto demolitrice degli assunti delle verità "ufficiali") che entra in campo in corrispondenza proprio dei grandi crimini.

    L'olocausto ne è l'esempio più eclatante: dove sono finiti i 6 milioni di ebrei morti sterminati? Le camere a gas erano camere a gas o stanze di disinfestazione per gli abiti? Le vittime sono morte per un piano intenzionale o per malattia, denutrizione, condizioni di vita nei lager? E potremmo continuare su quella falsariga degli interrogativi alla Nardi.

    Ci sono tomi da opera enciclopedica eh, a "sostegno" di quelle domande e a favore della contro-Verità, quelli di Mattogno sono tra i più famosi, con planimetrie, foto, calcoli ingegneristici, chimici, di ogni sorta, per "dimostrare" la falsità di tutto l'assunto dell'olocausto: i morti sono morti di freddo, le camere a gas non sono mai esistite, la cifra di 6 milioni è irrealistica e inventata di sana pianta, frutto di propaganda sovietica prima, occidentale poi.

    D'altro canto anche il museo di Auschwitz, dopo ricerche interne, cambiò i numeri: dai famosi 4 milioni di vittime ammazzate lì al milione e mezzo/2 milioni: https://it.wikipedia.org/wiki/Campo_..._delle_vittime

    Pubblicato a Varsavia uno studio che cerca di smentire il numero delle vittime Il direttore “rimuove” di sua iniziativa la targa ricordo. La cifra ufficiale è tre volte superiore. Dura reazione degli ebrei tedeschi: “Deridete l’Olocausto” I nostri telegrammi   Varsavia – Soffia ancora il vento della polemica su Auschwitz. A riportare d’attualità uno dei […]


    Però, come sanno i Nardi, per il totale della Shoa si continua a parlare di 6 milioni...ma se ad Auschwitz non sono più 4 milioni i morti, come ci si arriva a 6? Dove sono i 4 milioni che mancano?

    Potremmo continuare fino a domani mattina col giochino dei perchè, di negazione in negazione, ma il fatto che non si trovi un osso di quei morti gasati, e che le camere a gas siano ricostruzioni museali (quelle vere furono fatte saltare per aria dai tedeschi in ritirata), e che in effetti lo Zyklon B veniva usato anche per sterminare le cimici ed i pidocchi, è sufficiente ad affermare che l'olocausto "non è mai avvenuto"? No, non lo è - la realtà dell'olocausto non poggia sul balletto delle cifre o sui cadaveri spariti o sul tipo di veleno usato, ma su altro, a cui servirebbe dedicare un post apposito, e per questo la patina negazionista non regge e non convince, almeno a me.

    Però, come si vede, i Nardi non sono novità odierna ma di sempre...con assurdità quali "a Gaza dovrebbe puzzare di morte, l'aria dovrebbe essere irrespirabile"...è andato forse ad annusare l'aria di Gaza? A scavare e ad annusare? Potremmo andare tutti, se gli "amici di Israele" dessero il permesso, così da toglierci ogni dubbio...dubbio che non sfiora, sia mai, gli illuminati con microfono o penna, ai quali l'aria di Gaza arriva direttamente in salotto, potendoci assicurare che è purissima, non v'è traccia di olezzo cadaverico...un pò come con i 6 milioni di ebrei morti gasati: Nardi ci chiederebbe se qualcuno li ha mai visti.

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  • Sean
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    Andrea B. Nardi de Il Riformista scrive in una pagina che ha per titolazione: "le ragioni di Israele", però si scaglia contro "la propaganda" (la sua ovviamente non lo è)...e pure lui si chiede "che fine abbiano fatto i morti"...già, che fine fanno i morti? Di solito si portano al cimitero (l'Islam prescrive la sepoltura entro le 24 ore), ma se iniziano a diventare tanti, troppi, si scavano le fosse comuni...altrimenti, come nel caso di Gaza, restano dove stanno, cioè sotto alle macerie: è Gaza la fossa comune che ricopre le migliaia di cadaveri.

    Siccome quel Nardi fa parte del gruppo degli amici di Israele, forse gli è sfuggita questa notiziola che uno dei più importanti quotidiani di Israele ha pubblicato non molto tempo fa: per Haaretz i morti potrebbero essere molti di più di quelli dichiarati da parte palestinese:


    100,000 Dead: What We Know About Gaza's True Death Toll

    The death toll in Gaza, as reported by the Palestinian Health Ministry, understates the true scale of the crisis, researchers say. Hunger, disease, and Israeli gunfire at food distribution centers have made the war in the Strip one of the bloodiest of the 21st century

    The Death Toll in Gaza, as Reported by the Palestinian Health Ministry, Understates the True Scale of the Crisis, Researchers Say. Hunger, Disease, and Israeli Gunfire at Food Distribution Centers Have Made the War in the Strip One of the Bloodiest of the 21st Century
    Sempre dagli "amici israeliani" arriva il famoso report dell'IDF (ad Andrea B. Nardi deve essere sfuggito) in cui l'esercito ammette che di tutte le vittime civili solo il 17% (8900 morti) era da classificarsi come "terroristi": il restante 83% delle vittime sono civili: https://lespresso.it/c/mondo/2025/8/...raeliano/56323

    Ora anche da un calcolo fatto alla buona si ricava che se per l'IDF il 17% del totale corrisponde a circa 9mila morti, vuol dire che le vittime civili per l'IDF sarebbero 40mila circa, per un complessivo (miliziani di Hamas e civili, il 17 e l'83%) di circa 50mila morti...e non si è distanti dai 60/70mila delle fonti palestinesi.

    Dove sono? Non so, potremmo chiedere all'esercito israeliano dove sono anche solo i circa 10mila miliziani morti ammazzati...o potremmo andare ad estumulare i cadaveri dai cimiteri...o potremmo cercare le fosse comuni...o forse potremmo mandare i Nardi e gli youtuber a scavare sotto alle macerie, l'immenso ammasso di macerie che è diventata metà Striscia...sempre che Sion acconsenta, perchè lì non entra nessuno senza il permesso degli "amici israeliani", questo è il problema...che però pare non sfiorare le menti "illuminate".

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