Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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  • marcu9
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    A voi non infastidisce che Bonucci praticamente è sempre in mezzo accanto Gattuso a gesticolare, urlare, etc, e non si fa il suo dietro le quinte? a me sa tanto di primadonna che deve farsi vedere per forza.
    L'allenatore è Gattuso, abbi un po' di rispetto e stai un po' dietro a fare il tuo lavoro.
    Mi sembra anche strano che a Gattuso non dia fastidio.

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  • Sean
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    Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
    Questa mattina Gleison Bremer è stato sottoposto ad intervento chirurgico di meniscectomia artoscopica selettiva del menisco mediale del ginocchio sinistro. L’intervento, eseguito presso l’Hôpital Privé Jean Mermoz di Lione dal Dottor Bertrand Sonnery-Cottet alla presenza del medico sociale della Juventus, dott. Paolo Cavallo, è perfettamente riuscito. Il calciatore inizierà nei prossimi giorni l'iter riabilitativo volto alla ripresa dell'attività agonistica".

    (juventus.com)
    A me pare come di essere caduto dentro ad un film già visto: infortunio di Bremer, c'è pure quello di Cabal...esattamente come l'anno scorso, contestualmente ad una serie di pareggi: il tutto ha rappresentato il prologo poi della caduta a piombo.

    Quando dopo poche partite inizi a pensare che la stagione già ti ha rotto le palle, e che finirà a mignotte, diciamo che non stai messo benissimo.

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  • Sean
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    Per l'Italia non è un traguardo, ma almeno ci siamo rimessi in corsa

    Quattro vittorie in 39 giorni per Gattuso con all'attivo 16 gol in 4 gare, ma cambiare modulo è stato un errore

    di Paolo Condò​

    La conquista dei playoff di marzo non è un traguardo che entrerà nella bacheca della nostra Nazionale, ma un cammino si misura dal punto di partenza, e 39 giorni fa il debutto dell’Italia di Rino Gattuso avvenne da molto lontano. Da quella sera sono venute quattro vittorie, e se il successo di ieri non è stato convincente come altri - modesto il primo tempo, un po’ meglio la ripresa - la regola del centravanti esce comunque confermata dalla doppietta di Retegui. Il rigore in prossimità dell’intervallo è stato la chiave del match, perché andare in vantaggio in coda a un periodo nel quale avevamo rischiato ha cambiato tutto. Israele ci ha provato fino alla seconda parata super di Donnarumma, poi Retegui ha tirato fuori dal repertorio un arcobaleno che non gli conoscevamo, e alla fine con Gigio ha fatto match pari: due gol da una parte, due interventi splendidi dall’altra. Mancini nel finale ha dilatato il punteggio portando la media gol del periodo a quattro ogni 90’. Non è davvero male, e questo a prescindere dalle avversarie visto che la nostra cultura contempla lunghi periodi di imbattibilità, non goleade.

    Italia-Israele è stata la prima partita della gestione Gattuso ad avere un traguardo in fondo alla serata, ed è una differenza che si avvertiva nel palleggio prudente e faticoso in uscita dalla propria area. Gli avversari hanno pressato alti e aggressivi, l’atteggiamento giusto quando non hai più niente da perdere, e tutto ciò che devi fare è spaventare, che qualcosa magari ne ricavi. Non è così che nel primo tempo sono arrivate le sonanti palle gol di Gloukh e Solomon, due lunghi contropiede gestiti con ottima tecnica, ma è chiaro che Israele ha preparato un terreno alla ricerca delle insicurezze azzurre, e le ha trovate. Una scommessa figlia delle assurdità di Debrecen, dove in pratica ogni tiro finiva in porta, e che Gattuso in qualche modo ha agevolato cambiando modulo e togliendo così ai suoi due riferimenti preziosi, uno tattico e uno psicologico. Quello tattico è il doppio centravanti, salvagente preziosissimo quando le uscite dal basso vengono insidiate e un bel lancio lungo risolve la situazione; quello psicologico è il modulo cambiato davanti al primo obiettivo concreto, messaggio in controtendenza rispetto alla fiducia e alla personalità cresciuta nelle prime tre partite. Sarà un caso, e certo con il 4-4-2 non hai battuto Spagna e Argentina ma due volte l’Estonia, ma per la prima volta in quattro gare ci siamo dovuti ricordare che il nostro pezzo forte sta in porta.

    CorSera​




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  • Sean
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    L’Italia batte 3-0 Israele e si garantisce almeno i play-off: doppietta di Retegui

    Azzurri, che possono sperare comunque ancora nel primo posto del girone, sono comunque sicuri di giocare gli spareggi. In evidenza l’attaccante, poi Mancini firma il tris

    Gli azzurri, che possono sperare comunque ancora nel primo posto del girone, sono comunque sicuri di giocare gli spareggi. In evidenza l’attaccante, poi Mancin…

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  • fede79
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    Questa mattina Gleison Bremer è stato sottoposto ad intervento chirurgico di meniscectomia artoscopica selettiva del menisco mediale del ginocchio sinistro. L’intervento, eseguito presso l’Hôpital Privé Jean Mermoz di Lione dal Dottor Bertrand Sonnery-Cottet alla presenza del medico sociale della Juventus, dott. Paolo Cavallo, è perfettamente riuscito. Il calciatore inizierà nei prossimi giorni l'iter riabilitativo volto alla ripresa dell'attività agonistica".

    (juventus.com)

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  • marcu9
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    PUNTATE PODCAST MOLTO INTERESSANTI:



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    FABIO CAPELLO: IL MONDO VISTO DALLA PANCHINA

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  • Sean
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    Milan-Como a Perth andrà gratis su Dazn. Cinquanta tifosi per Fabregas a spese del club

    Trasmissione libera se l’incontro sarà programmato alle 12,30. Ma restano le polemiche, Maignan: “Incomprensibile, perdiamo una gara in casa”

    Trasmissione libera se l’incontro sarà programmato alle 12,30. Ma restano le polemiche, Maignan: “Incomprensibile, perdiamo una gara in casa”

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  • Sean
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    La verità sul girone della Nazionale: era già irrecuperabile. Ma con questi attaccanti, i playoff fanno meno paura

    Gattuso sta portando avanti la sua «missione»: preparare l’Italia per i playoff di fine marzo

    di Paolo Condò​

    La notizia più interessante della serata è la sconfitta casalinga della Serbia contro l’Albania, risultato che rovescia le gerarchie del girone K alle spalle dell’Inghilterra e probabilmente toglie di torno Vlahovic, Samardzic e Pavlovic, i più pericolosi dei potenziali avversari che ci spetteranno all’ultimo playoff. Sì, con la testa noi siamo già lì. Ci siamo da tempo, perché era intuibile fin dal giorno della nomina di Gattuso che la partecipazione azzurra ai Mondiali si sarebbe giocata a fine marzo, e così sarà. Da ieri il risultato dello scontro diretto del 16 novembre a San Siro necessario per sopravanzare la Norvegia è salito in zona 10-0. Spoiler (facile): non succederà.

    Dopo due partite, il girone era già irrecuperabile

    La terza vittoria della gestione Gattuso è stata la più lineare e serena. Il gol in apertura di Kean e il raddoppio di Retegui prima dell’intervallo hanno esorcizzato l’ansia per una partita che il risultato pomeridiano della Norvegia aveva svuotato di qualsiasi illusione, rendendola un puro obbligo. La verità di questo girone è che dopo due partite era già irrecuperabile: al k.o. di Oslo, infatti, è seguito lo striminzito 2-0 casalingo contro la rivale più friabile, la Moldova che in Norvegia avrebbe poi perso 11-1, rendendo irreale l’ipotesi di prevalere attraverso la differenza reti. Investito dell’incarico - meglio sarebbe chiamarlo missione - dopo quelle due gare, Rino Gattuso ha detto e continua a dire tutte le cose che è necessario enunciare in un mondo nel quale la concentrazione è il più inafferrabile dei tesori: ma la pochezza degli altri avversari rendeva allo stesso tempo impensabile sia un passo falso della Norvegia, sia un nostro inciampo nella corsa verso il secondo posto.

    Con un destino così scritto, il compito di Gattuso era quello di usare le sei partite del girone rimaste per costruire un’Italia in grado di passare il doppio playoff di marzo e andare ai Mondiali, e a metà di questo percorso si può dire che la tabella di marcia sia per ora rispettata. Forse anche qualcosa di più. La Nazionale sta crescendo in consapevolezza: dopo la tensione del debutto, con l’Estonia travolta negli ultimi minuti dopo un lungo assedio, e il rigetto del secondo match, vinto comunque ma in capo a una serie esagerata di emozioni, ecco una gara tranquilla vinta in sicurezza e malgrado una formazione difficilmente ripetibile in un Mondiale. Ma gli estoni andavano innanzitutto spaventati, e quattro attaccanti sono serviti alla bisogna anche perché Raspadori e Orsolini, come da copione, non si sono risparmiati negli aiuti, rendendo dominante il 4-2-4 e sostenibile la mole di lavoro di Barella e Tonali. Avrebbe potuto dilatare le distanze la Nazionale, tra il rigore sbagliato di Retegui, le occasioni mancate in contropiede e la papera finale di Donnarumma. Ma a questo punto non conta più, o meglio conta che i tre gol siano stati siglati dai tre centravanti - sempre un buon segnale - e che Pio Esposito si sia aggiunto a Kean e Retegui come sta facendo nell’Inter con Lautaro e Thuram. Se è vero che il Mondiale è ancora lontano, questo significa che c’è tempo per crescere ulteriormente.​


    ​CorSera​

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  • Sean
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    L’Italia vince 3-1 in Estonia: a segno Kean, Retegui e Pio Esposito, ma pesa la papera di Donnarumma

    Nel match di qualificazione al Mondiale 2026 gli azzurri portano a casa i 3 punti. Tre vittorie su tre per Gattuso, ma la Norvegia continua a volare

    Nel match di qualificazione al Mondiale 2026 gli azzurri portano a casa i 3 punti. Tre vittorie su tre per Gattuso, ma la Norvegia continua a volare

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  • Mario12
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    ve lo sareste mai immaginato che Haaland sarebbe diventato così forte ?

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  • Steel77
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    è di almeno un anno fa ormai

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  • Mario12
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  • Sean
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    Infatti...e dovrebbero essere tutti i calciatori a parlare come lui su quanto sta accadendo nel calcio...e non mi riferisco solo a Milan-Como ovviamente, ma a questo sistema che pare diventato quello degli allevamenti intensivi di polli...e infatti la ciccia ormai sa di plastica.

    Ovviamente Rabiot lasciato solo da tutti i suoi colleghi. De Servio abominevole: che significa, che se prendi i soldi devi eseguire e zitto? Ma che discorso è?

    Che poi in Australia faranno 40 gradi ho letto...tutta la trasferta, il riposo che va a puttane...e i tifosi italiani? Per De Servio dovranno andare in Australia pure quelli? Qui ormai sono tutti fuori di testa.

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  • robybaggio10
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    Ho letto l'intervista a Rabiot sulla Gazzetta. *****...e' stato perfetto. Mai letto un'intervista cosi' schietta e sincera. Ha detto le cose come stanno (il suo pensiero)...senza frasi di circostanza.

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  • Sean
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    Rabiot-De Siervo, botta e risposta su Milan-Como a Perth. Il calciatore: «Una follia», l'ad della Lega: «Rispetti i soldi che guadagna»

    Il centrocampista francese si sfoga contro la decisione di giocare la partita di serie A in Australia: «Dobbiamo adattarci, come sempre»

    «È completamente folle». Adrien Rabiot reagisce così all'annuncio della sfida tra Milan e Como a Perth, in Australia. Il centrocampista rossonero ha parlato dal ritiro della Francia in un'intervista rilasciata al quotidiano Le Figaro: «Sono rimasto sorpreso quando ho saputo che con il Milan giocheremo una partita di Serie A contro il Como… in Australia! È completamente folle. Ma si tratta di accordi economici per dare visibilità al campionato, cose che si superano».​

    E ancora: «Si parla molto dei calendari e della salute dei giocatori, ma tutto questo sembra davvero assurdo. È pazzesco fare così tanti chilometri per una partita tra due squadre italiane in Australia. Dobbiamo adattarci, come sempre». Il nuovo centrocampista del Milan è tutt'altro che d'accordo con la scelta di giocare in Australia, dunque. La replica di De Siervo, ad della Lega serie A è stata abbastanza immediata: «Rabiot dimentica, come tutti i calciatori che guadagnano milioni di euro, che sono pagati per svolgere un'attività, cioè giocare a calcio. Dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna e assecondare maggiormente il suo datore di lavoro, il Milan, che ha accettato e spinto perché questa partita si potesse giocare all'estero»

    CorSera

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