Originariamente Scritto da Sean
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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Psv Eindhoven-Napoli
(ore 21 su Sky Sport, Sky Sport Calcio e in streaming su Sky Go e Now)
La sconfitta con il Torino in campionato brucia ancora, ma il Napoli ora deve pensare alla trasferta olandese in casa del Psv. Non ci sarà ancora Hojlund: «McTominay? Deciderà Scott, domenica ha fatto lavoro differenziato, ieri ha fatto parte dell’allenamento in gruppo. Ha avuto questo taglio alla caviglia, starà a lui prendersi la responsabilità della decisione». Una sua eventuale assenza non sarebbe comunque un dramma: «Ho fatto il calciatore, forzarli non va mai bene, aspettiamo la sua scelta. Per noi è un giocatore importante, se ci sarà saremo ben contenti, altrimenti abbiamo già la soluzione pronta», ha fatto sapere Antonio Conte.
Union Saint Gilloise-Inter
(ore 21 su Sky Sport, Sky Sport Uno e in streaming su Sky Go e Now)
L’Inter arriva da sei successi di fila tra campionato e Champions League. I nerazzurri non vogliono fermarsi. In Belgio, in casa dell’Union SG, puntano a mantenere l’imbattibilità europea. «Noi, essendo l’Inter, abbiamo l’obbligo di pensare in grande. Dalle parole ai fatti, poi, la strada è lunga. La società, però, ci sostiene, ci permette di lavorare sereni — ha detto Cristian Chivu in conferenza —. Dobbiamo essere la miglior versione nostra, dobbiamo provare a vincere tutte le partite per essere in primavera ancora in corsa in tutte le competizioni». Su Thuram, Chivu ha concluso: «A Napoli — sabato, nella prossima giornata di campionato, ndr — Marcus non ci sarà».
CorSera
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I giorni di fuoco di Tudor, vertice in casa Juve
Il tecnico per ora non rischia la panchina, nonostante la sconfitta di Como. Non saranno decisive le sfide in trasferta con il Real Madrid in Champions e con la Lazio in campionato
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però c'è da spararsi nei coglioni solo a sentirloOriginariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza MessaggioSe la Juventus prende Luciano...vola.
non so , Tudor è inadatto ma io a sto punto non sono neanche così sicuro che il vero problema sia l'allenatore
anche sti acquisti non convincono per nulla ... pure sto David pare un bidonazzo
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Ma RobyBaggio l'aveva pronosticato che a questo punto del Campionato il Milan sarebbe stato primo? o per lui saremmo stati decimi?
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sono d'accordo Tudor va cambiato subito ma nomi seri disponibili non è che ne vedo tanti....
forse Zidane?
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Si ma NON SCEGLIERE Spalletti, con la merda che c'è in giro e la deriva che pare aver preso la Juventus ora...è da stronzi fotonici.
Se la Exor non scuce e la società non torna agli Agnelli veri, la Juve li allenatori non "li fa più" come una volta.
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A me però Spalletti pare mezzo cotto ormai...ma meglio di Tudor è sicuro, almeno sa come si schierano 11 giocatori.
Il fatto è che Spalletti ti chiede un biennale come minimo...per cui entri (anzi continui) nel tragico circolo vizioso di fare contratti lunghi a tutti allenatori presi in corsa e quindi nessuno che abbia scelto tu, nessuno da "progetto" insomma...e questo non ti porta da nessuna parte, come funziona il calcio lo sappiamo
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Beh ieri erano assenti Rabiot e Pulisic, se vai a leggere la rosa di ieri prendi paura.Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggio
è tornato alla grande
scappati di casa no, ma non ha una rosa da scudetto
sta facendo un lavoro egregio
Non ha minimamente una rosa da scudetto e non è scontato che arrivi tra i primi 4
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In un campionato asfittico di goal, il saper capitalizzare quelli che si fanno diventa una importante virtù...e quindi non stupisce che Allegri, con la sua scuola del corto muso, sia in testa alla classifica (per quel che vale ora, cioè con sole 7 partite giocate). Tra l'altro si è svegliato pare anche Leao, il che aiuterà ad alzare il tasso qualitativo e inventivo dell'attacco.
Per le posizioni di testa ne sapremo di più verso dicembre...per adesso è più agevole dire chi va male...e in questo caso in testa c'è la Juventus di Tudor, come da facili analisi estive.
L'attacco non segna, il centrocampo fa pietà e non aiuta l'attacco, la difesa ha riperso Bremer e non regge la pressione degli avversari, chiunque essi siano: ti fanno goal tutti e non ti teme nessuno: il ritratto sputato di una squadra da metà classifica.
Da metà classifica è anche l'allenatore, come ripetuto allo sfinimento. Il riconfermare un subentrante non ha mai portato bene, la lista dei precedenti è infinita. Unica eccezione recente Pioli, ma già di partenza era più bravo di Tudor...il quale alla settima giornata già non ci capisce più un cazzio...e se hai una banda di mediocri, che già ci capiscono poco per conto loro, il risultato non può che essere la notte fonda.
L'esonero va fatto ora, prima di perdere altro tempo e altri punti. Non so chi si dovrebbe prendere, ma questo non riguarda me.
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è tornato alla grandeOriginariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioAllegri in testa al campionato con una rosa di scappati di casa.
Non so quanto durerà però da suo estimatore dico una cosa sola:
GODOOOOO
scappati di casa no, ma non ha una rosa da scudetto
sta facendo un lavoro egregio
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Weekend all’asciutto: nove partite, appena nove gol e tanta noia. Solo Allegri sorride
Dal Meazza ai campi di provincia, la Serie A vive una carestia di reti che racconta più di mille tattiche. Nove gol in nove partite e un solo sorriso: quello del tecnico rossonero, tornato capolista con il suo cavallo dal “corto muso”
Dal Meazza ai campi di provincia, la Serie A vive una carestia di reti che racconta più di mille tattiche. Nove gol in nove partite e un solo sorriso: quello d…
Gol cercansi: la serie A ha già perso 40 reti, così smarrisce l'appeal
La Serie A soffre di una crisi offensiva: -40 gol rispetto al 2023, con sole 9 reti nell’ultimo turno (aspettando l'Udinese). Le difese chiuse e la scarsa qualità tecnica limitano lo spettacolo
di Paolo Condò
Nelle prime sette giornate la serie A ha smarrito 40 gol rispetto all’anno scorso. È un’enormità che balza all’occhio in un weekend esageratamente povero — nove reti nelle nove partite giocate fin qui — ma è da agosto che si procede in questa nevrotica siccità.
Nessuno sembra più in grado di attaccare una difesa schierata: o la si coglie spettinata, come ha fatto l’Inter con la Roma nell’occasione verticale in cui Bonny ha risolto il match più importante della giornata, o si assiste a lunghi assedi in stile Far West, con le difese disposte in semicerchio e gli attacchi che girano loro attorno in orizzontale cercando uno spiraglio. E quando infine lo trovano, come ha fatto l’Atalanta nella ripresa di ieri con la Lazio, mancano le energie per restare freddi davanti alla porta.
La qualità, o meglio la sua assenza, è un elemento chiave del discorso: in questo settimo turno le squadre della metà bassa della classifica hanno segnato due soli gol, Simeone e Gosens. Due gol per nove squadre (l’Udinese gioca stasera): non è un problema piccolo, ma un gorgo che rischia di inghiottire la serie A. Non abbiamo l’anello al naso, siamo consapevoli che il livello di una partita — e di un campionato — non si misura soltanto dalla quantità di reti: non a caso il famoso 4-3 di Juve-Inter sollevò diverse perplessità per le amnesie difensive.
Ma è inutile nascondersi, ragionando in termini industriali, che con quei risultati vendi bene all’estero i diritti tv del tuo torneo — come riesce alla Premier — mentre quattro 0-0 in un turno tengono lontano qualsiasi acquirente. È un serpente che si morde la coda: il sistema cerca soldi in tutti i modi per spenderli alla ricerca di giocatori migliori per aumentare lo spettacolo, e così vendersi meglio per spenderli alla ricerca di giocatori migliori, e così via.
La grande ammucchiata in testa alla classifica è un’ovvia conseguenza della siccità, perché delle otto squadre ammassate in cinque punti soltanto l’Inter (+2) e il Bologna (+4) hanno segnato più dell’anno scorso. Le altre sono tutte in perdita, persino la Roma (-1) che pure ha cinque punti in più, persino il Como (-1) che da una stagione all’altra è cresciuto di quattro punti, addirittura il Milan che ha raggiunto il primato solitario pur avendo segnato quattro reti in meno rispetto alla pallida partenza del 2024.
Buon per lui che Leao, investito delle massime responsabilità dalle molte assenze, abbia risposto in azione con lo splendido diagonale del pareggio, e da fermo col rigore della vittoria. Se al settimo anno col Milan questo è il primo rigore tirato dal portoghese in campionato — ne ricordiamo un altro nella serie interminabile del 2020 contro il Rio Ave in coppa — risulta evidente che ieri sera sia stato abbattuto un tabù, e chissà che non sia finalmente un nuovo inizio.
Qualche appunto dall’ingorgo dell’alta classifica. L’Inter viaggia forte grazie alle punte di scorta, il semi-reparto che l’anno scorso le costò il crollo finale. Se Lukaku sembrava insostituibile, Hojlund lo è con certezza. Tudor è ufficialmente entrato in zona pericolo. I migliori giocatori del torneo hanno età opposte: Luka Modric e Nico Paz. Chissà quanto è casuale che a Perth, nella discussa trasferta promozionale, vadano loro due.
CorSera
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Tudor non sta più a galla, Nico Paz scoperchia la crisi della Juventus
Prima sconfitta in campionato per i bianconeri: il Como vince dopo 73 anni. Il tecnico croato è nervoso e confuso: “Preoccupato? Devo esserlo”. Spalletti alla finestra
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