Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Di Spalletti mi preoccupa un po' che quando le cose non vanno bene diventi nevrastenico, ma come detto preferisco affidarmi a uno con la sua esperienza che a un giovane allenatore di belle speranze. Speriamo parta con il piede giusto. L'ipotesi Zidane è affascinante, ma un mister che ha allenato solo le stelle del Real lo vedo male passare ai caproni nostrani
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Intanto De Bruyne si è fatto male. Infortunio non lieve, forse 4 mesi di stop.
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Se, come scrivono alcuni, Spalletti sarebbe disposto ad accettare un contratto fino a giugno, con opzione solo in caso di champions, sarebbe una buona cosa...anche se personalmente trovo (in senso generale) dannoso assumere allenatori in corsa che abbiano una mezza idea di restare anche l'anno dopo, perchè, costretto da una situazione emergenziale (il cambio di panchina), prendi ora un allenatore che a giugno prossimo, disegnando la nuova stagione, magari non avresti scelto: per dire, questa dirigenza si troverebbe in due mercati a non aver assunto un allenatore "suo": è condinzionante e non porta in genere mai bene.
La realtà però ti costringe a fare una scelta, e Spalletti è il meno peggio di quanto c'è a disposizione, pur non avendo verso questo tecnico un personale trasporto, per via del carattere, del fatto che non si sa bene se abbia staccato mentalmente...però ha indubbiamente l'esperienza giusta per affrontare il marasma, in quanto ne ha viste e vissute di ogni data la sua ormai lunghissima carriera.
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Lecce-Napoli
(ore 18.30 su Dazn)
Dopo la sosta, il Lecce ha conquistato un solo punto in due gare. Con il Napoli Eusebio Di Francesco cerca una reazione: «Non ci saranno De Bruyne e Lukaku. Cambia il modo di attaccare, con McTominay e Anguissa più vicini all’area. Prima della gara con l’Inter sembrava una squadra in difficoltà, ora è al top. Ma il calcio è questo». Da parte sua, il Napoli vuole dare continuità alla vittoria per 3-1 con i nerazzurri (25 ottobre). Antonio Conte potrebbe rispolverare Lucca in attacco.
Atalanta-Milan
(ore 20.45 su Dazn)
L’Atalanta arriva da cinque pareggi nelle ultime sei partite tra campionato e Champions League. Cerca la vittoria con il Milan: «Loro avvantaggiati senza coppe? Siamo abituati ormai a giocare con questi ritmi», ha detto Ivan Juric. Così, invece, Massimiliano Allegri: «Giocare a Bergamo è sempre difficile, sarà uno scontro diretto perché l’Atalanta è una delle candidate ai primi quattro posti. Se Rafael Leao può fare 20-25 gol? Sì». Il Milan recupera Loftus-Cheek, che dovrebbe partire dalla panchina dopo aver saltato — per un affaticamento muscolare — le gare contro Fiorentina e Pisa.
CorSera
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Le colpe della Juventus e quelle di Tudor, allenatore braccato e alfiere di una controriforma fallita
Il tecnico croato non ha potuto scegliere i giocatori e ha pagato con decisioni sbagliate come Thuram in panchina e Yildiz fuori posizione. Ma i problemi vengono da lontano: contratti sbagliati, liti in dinastia, conti zavorrati, e una Juventus che da anni fa 70-72 punti qualsiasi cosa accada
di Paolo Condò
Nella liturgia di un esonero le frasi «non leggo i giornali» o «non guardo la tv», pronunciate da Igor Tudor martedì prima della gara di Madrid, costituiscono la penultima stazione di un precipizio che ha ormai superato il punto di non ritorno. L’ultima è il classico «non dovete chiederlo a me» in risposta alla domanda se sia finita, cui generalmente fa seguito l’esonero a stretto giro di posta.
L’allenatore braccato affonda a un certo punto la testa nella sabbia, come se in questo modo potesse sfuggire al suo destino, e non vede arrivare la sentenza. E quindi l’ultima ribellione vera di Tudor rimane quella frase scappatagli a Como su Fabregas «che ha potuto scegliersi i giocatori», letta erroneamente come una polemica verso lo spagnolo, e invece acido memento rivolto ai suoi dirigenti: guardate che io non ho potuto scegliere nessuno. Fosse stato in suo potere avrebbe preso altri uomini, ben diversi da quelli che domenica sera a Roma hanno finito di affossarlo.
Igor Tudor era il migliore degli allenatori possibili per la Juve? Naturalmente no. Le colpe di questa nuova disperazione bianconera sono tutte sue? Naturalmente nemmeno. Le colpe sono soprattutto distanti e antiche, dalla Fiat che non è più la Fiat allo sfarinamento di una dinastia — che famiglia è una in cui la madre e i figli sono in causa? —, da un ciclo di scudetti storico e irripetibile agli illusori tentativi di riprenderlo nel giro di un solo mercato, dallo sproposito CR7 che non ha finito di zavorrare i conti (a gennaio nuova udienza) al contrattone quadriennale regalato a un Pogba rotto, alla folle dinamica ascensionale di quello di Vlahovic.
In tutto questo, e in una Juve che da anni fa 70/72 punti qualsiasi cosa accada, Tudor è entrato come alfiere dell’ennesima controrivoluzione seguita a una rivoluzione fallita. Da ieri e potenzialmente fino al 2027 il suo nome figura alla voce bonifici sprecati, accanto a quello di Thiago Motta.
Esaurito l’elenco delle colpe di sistema, è chiaro che anche lui ci ha messo del suo: nella rosa della Juve c’è una voragine in mezzo al campo e nella gara per lui decisiva — lo sapeva, dai, stiamo comunque parlando di un uomo di calcio — lascia in panca Thuram, unico centrocampista elettrico a sua disposizione. E poi quell’Yildiz che da inizio stagione sta silenziosamente implorando, o almeno così vogliamo credere, lo spostamento al centro, nel cuore del gioco, dove devono stare i leader presenti ma anche quelli futuri, e invece viene lasciato a disegnare ghirigori nel suo monolocale in periferia.
E sì che Nico Paz giusto una settimana fa aveva mostrato a Kenan, a Tudor e alla Juve tutta cosa possa fare e dove debba farlo un talento cristallino. Comolli deve aver rotto gli indugi anche per evitare che un’avversaria meno spaventosa, l’Udinese, lasciandosi battere prolungasse l’agonia di Tudor.
Con sei punti di distanza dalla vetta, tre dall’irrinunciabile quarto posto, e due in tre gare nella Champions in corso, non era il caso di perdere altro tempo. Vedremo se sarà proprio Luciano Spalletti, che schiuma voglia di rivincita dopo il fallimento azzurro, l’incaricato della prossima rivoluzione. Perché è chiaro che il pendolo volge di nuovo da quella parte.
CorSera
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Spalleti ha già parlato con la Juve e, questa mattina, parlerà di persona con Comolli: se tra i due non accadrà l’irreparabile a livello empatico, l’accordo potrà portare alla fumata bianca. L’interesse della Juve gli ha trasmesso l’adrenalina di una volta: per questo, il tecnico toscano non farà barricate davanti all’eventuale contratto fino al termine della stagione con rinnovo automatico di uno o due anni in caso di arrivo tra le prime quattro. Spalletti, da osservatore esterno, si è convinto della bontà della rosa bianconera perché ha capito come il potenziale della squadra possa essere più alto: in carriera, Luciano ha attraversato moduli e difficoltà di ogni genere, variabile che gli fanno apprezzare la duttilità di diversi tra gli interpreti alla Continassa
Gazzetta
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sembra proprio che prendano Spalletti ...
io non lo posso vedere questo , boh.
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vi rendete conto di quanti soldi stanno sputt4nando ? perchè se ho capito bene , c'è pure lo stipendio di Motta ancora sul groppone
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Il punto è quello, cioè non puoi per subentrante buttare dentro un giovane...rischi il disastro completo. Un subentrante deve avere le spalle larghe...a me Spalletti pare un pò bollito, però l'esperienza ce l'ha. Palladino lo bruci.Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza MessaggioDopo Motta (e prima Pirlo e dopo Tudor) ho timore ad affidarmi a tecnici senza esperienza in una big. Per questo motivo tra Palladino e Spalletti mi prenderei il secondo
La vera catastrofe nasce però con Motta, perchè il suo era un progetto triennale, scelto a tavolino, su cui ci si puntava...e Tudor è una conseguenza di quel naufragio, come in fondo adesso chiunque dovesse venire...tra l'altro con Motta è stato segato anche Giuntoli; Comolli è arrivato a luglio in pratica...e anzi, appoggio in toto l'esonero ora senza aspettare il classico dicembre, perchè almeno non si perde tempo, questa la trovo una scelta saggia.
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ma serio madonna adesso cambiano allenatore ogni anno combrano bidoni su bidoni che cosa oscena è diventata la juveOriginariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggio
Esatto.
ma a leggere gli juventini bisognava fare largo ai 40enni terribili (e HANDICAPPATI)
Il tutto mentre sono 4 anni che Marotta con 4 spicci continua ad allestire la rosa migliore della serie A
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Dopo Motta (e prima Pirlo e dopo Tudor) ho timore ad affidarmi a tecnici senza esperienza in una big. Per questo motivo tra Palladino e Spalletti mi prenderei il secondo
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Pessima notiziaOriginariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioJuventus shock: Igor Tudor esonerato dopo il ko con la Lazio. Tutti gli aggiornamenti Di
Eurosport
Aggiornato 27/10/2025 alle 12:25 GMT+1
CALCIO - Lo riporta SkySport: Igor Tudor non sarà più l'allenatore della Juventus. A breve dovrebbe arrivare anche l'annuncio ufficiale. Massimo Brambilla della Next Gen è il favorito come prima soluzione interna, in attesa dell'effettivo prossimo allenatore bianconero.
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Esatto.Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
Da quando è andato via Marotta ogni anno è sempre peggio o quasi
ma a leggere gli juventini bisognava fare largo ai 40enni terribili (e HANDICAPPATI)
Il tutto mentre sono 4 anni che Marotta con 4 spicci continua ad allestire la rosa migliore della serie A
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