comunque è noto per devastare i giocatori in allenamento , per forza che capitano ste cose
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Juventus-Cagliari
(ore 18 su Dazn)
Il successo in Norvegia contro il Bodo Glimt, in Champions League, ha ridato fiducia alla Juventus. Con il Cagliari torna titolare Yildiz. Il turco giocherà con Conceicao alle spalle di Vlahovic. Da parte sua, il Cagliari si presenta con Esposito e Borrelli in attacco. Out Mina, Mazzitelli, Rog, Belotti e Zé Pedro.
Milan-Lazio
(ore 20.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4k e in streaming su Sky Go e Now)
Massimiliano Allegri deve rinunciare a Pulisic. Lo statunitense alza bandiera bianca. Il match winner dell’ultimo derby vinto contro l’Inter (1-0, 23 novembre) rimane fuori dalla lista dei convocati per la sfida con la Lazio. Così, invece, Maurizio Sarri a Dazn: «Quando ho accettato di tornare, sapevo che sarebbe stato un anno difficilissimo».
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Juve-Cagliari 2-1: decisiva una doppietta di Yildiz
Torna al successo la Juventus, è il primo in casa per Luciano Spalletti. Succede tutto nel primo tempo, i bianconeri devono rincorrere dopo il vantaggio del Cagliari firmato da Esposito, rete propiziata dall'ottimo Palestra. Immediato il pareggio di Yildiz, il quale si ripete allo scadere della frazione su assist di Kalulu. Nella ripresa il Cagliari ci prova con qualche iniziativa, ma è la Juventus ad andare maggiormente vicina alla rete del 3-1...ma di noi
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Leao riporta il Milan in testa, Lazio battuta 1-0. Finale rovente, Var e arbitro protagonisti
Decisivo il portoghese, ma nel recupero succede di tutto: un fallo di mano di Pavlovic fa arrabbiare i biancocelesti. Allegri e il vice di Sarri espulsi
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Accade tutto in pieno recupero al 94’ in Milan-Lazio. L’arbitro Collu, dalla sezione di Cagliari, perde il controllo del match proprio alla fine quando viene richiamato dalla Var per esaminare il tocco di braccio di Pavlovic su una deviazione di Romagnoli. Massimiliano Allegri in panchina diventa una furia e viene espulso. C’è anche, a bordocampo, un accenno di rissa tra le panchine del Milan e quella della Lazio. Nel frattempo, in mezzo al campo, i giocatori inseguono l’arbitro per protestare.
Quando le cose, in apparenza sembrano essersi calmate, Collu va al monitor per visionare le immagini all’on field review: il tutto dura sei minuti abbondanti. Poi il fischietto di Cagliari si dirige al centro del campo per spiegare la sua decisione: Pavlovic la tocca sì di braccio, ma prima subisce un fallo. San Siro esulta, i giocatori del Milan tirano un sospiro di sollievo e il match va avanti. Finisce 1-0 per il Diavolo con il gol di Rafael Leao e la squadra di Allegri è prima per almeno una notte.
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Atalanta-Fiorentina
(ore 18 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio e in streaming su Sky Go e Now)
Raffaele Palladino ritrova il suo passato. A Bergamo l’Atalanta sfida la Fiorentina, che il tecnico ha allenato nella scorsa stagione dopo l’esperienza al Monza. La Dea vuole dare continuità alla vittoria in Champions League ottenuta contro l’Eintracht Francoforte (3-0, 26 novembre). La viola è in un momento delicato: ultima in classifica con il Verona e due sconfitte di fila in Conference League, che rischiano di compromettere il cammino europeo.
Roma-Napoli
(ore 20.45 su Dazn)
La Roma arriva da quattro vittorie di fila tra campionato ed Europa League. Vuole il quinto successo per andare a +5 dal Napoli. Gian Piero Gasperini ha potuto tirare un sospiro di sollievo: niente lesione per Koné, che può anche giocare dall’inizio. Soulé e Pellegrini giocheranno alle spalle di Dybala unica punta. Da parte sua, il Napoli si è rialzato sia in campionato con il 3-1 all’Atalanta (22 novembre) sia in Champions League con il 2-0 al Qarabag (25 novembre). Ora Antonio Conte è atteso alla prova del nove.
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Ma come si fa a dire che quel braccio è fuori sede? Si stavano trattenendo a vicenda, gli ha tirato il pallone addosso da 30 cm quello non è MAI rigoreOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Il Var va abolito e il calcio restituito alla sua realtà ed autenticità, che è quella del campo e non potrà mai essere quella di un video. Non si può riavvolgere il nastro di una partita (così come della vita) per andare a trovare e "sanare" un (vero o presunto) fallo di minuti (o anni) prima per cancellare quanto sta accadendo lì dove si sta tutti, cioè nel presente di un'area di rigore e non nel trascorso del "passato", dove nessuno può più stare se non nella finzione del "video review".
Anni di var e tutto quello a cui abbiamo assistito è un continuo scadimento della classe arbitrale, ormai confusa oltre il tollerabile; polemiche, regolamenti sempre più complicati e che favoriscono il caos normativo, coi tifosi a cui sfugge del tutto la ratio di un gioco, e dell'applicazione di un regolamento, un tempo semplici.
I casi si moltiplicheranno e peseranno sempre di più, perchè questo sarà un campionato dove la quota scudetto sarà bassa e con un arrivo probabilmente a due o forse anche a tre squadre, per cui peseranno i minimi errori, figuriamoci quelli grossi....ma di noi
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Conte non sbaglia uno scontro diretto.
Il Napoli è primo per aver battuto Atalanta Inter e Roma
nel momento più difficile della stagione Conte è tornato al 3-5-2 (l'anno scorso ha vinto lo scudetto con il 4-3-3) e ha sigillato la difesa
chapeau, come sempre
fenomenoOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Il Napoli batte 1-0 la Roma e sale in vetta insieme al Milan: decide Neres
Partita perfetta dei campioni d’Italia, che concedono poco ai giallorossi e conquistano tre punti pesantissimi all’Olimpico
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La pausa di riflessione di Conte ha fatto bene al Napoli, nell'Inter di Chivu stanno cambiando le gerarchie
Gli azzurri, riemersi dalle macerie di Eindhoven e Bologna e dalla perdita di De Bruyne e Anguissa, sono una squadra totalmente nuova. Nei nerazzurri il misterioso Diouf in 20 minuti s’è guadagnato più elogi rispetto a Luis Henrique, ancora anonimo
di Paolo Condò
La terza prova è definitiva. Dopo la rinascita con l’Atalanta e la riscossa europea a spese del Qarabag, il Napoli vince anche in casa della Roma, l’avvicenda in testa alla classifica assieme al Milan, e cesella il tutto con un abito tattico di rara efficacia. È una squadra totalmente nuova, quella riemersa dalle macerie di Eindhoven e Bologna, dalla perdita di De Bruyne e Anguissa e dall’insolita - ma quanto proficua - pausa di riflessione di Conte. Una formazione che ha blindato la difesa, capace di concedere alla capolista soltanto la chance di Baldanzi al tramonto del match, che si gode McTominay e Lobotka affiancati, che affida a Hojlund l’attivazione di Neres (vedi il gol) e del convincente Lang. Napoli e Roma si sono affrontate uomo contro uomo in purezza, e andando a spanne i duelli vinti dai campioni d’Italia saranno stati 8-2. Una vittoria con la quale Conte ricorda a tutti la sua qualità, in parallelo al modo in cui Allegri ha trasformato il Milan penoso dell’anno scorso in una candidata seria al titolo. L’alternanza fra capoliste è talmente fluida da aver rallentato l’andatura a una quota (28 punti) che così bassa non si vedeva dal 2011. Ma è un equilibrio di buon livello, come vedremo.
L’altro vincitore di giornata è Cristian Chivu, perché il momento dell’Inter s’era fatto delicato dopo i k.o. del derby e di Madrid, il Pisa in casa non subiva gol dal 14 settembre, e il nuvolone che spesso grava su Lautaro stava assumendo tonalità da Stranger Things. In queste condizioni Chivu l’ha vinta soffrendo e intuendo che una nuova sostituzione del capitano avrebbe scavato un rischioso fossato: ritirando invece Thuram, scelta peraltro corretta, ha rinfrancato Lautaro, non a caso due volte in gol nei minuti successivi. Merito suo, di Pio Esposito subito utile, e di un altro cambio, il misterioso Diouf, che in 20 minuti s’è guadagnato più elogi rispetto a Luis Henrique, ancora anonimo. Nell’Inter stanno cambiando gerarchie, oltre che tattiche: Bisseck dietro ricopre più ruoli, Zielinski è finalmente una presenza, Frattesi vede ulteriormente ridotto il suo spazio, proprio Diouf è un candidato a sostituirlo come antidoto rapido.
In attesa che il Bologna esprima stasera la sua maturità d’alta classifica - occhio, la Cremonese è più viva dei suoi risultati recenti - si è comunque creato un treno molto affollato (7 squadre in 5 punti) che viaggia compatto verso la qualificazione alle coppe. Difficile immaginare reinserimenti: l’Atalanta avrebbe i titoli per salirci, ma per ora è un tuono lontano. Vedremo. Di certo Como e Bologna sono lì per restare. Il Como, poi, è un esperimento unico: una squadra “spagnola” - per cultura e anche uomini - nel campionato italiano. Tecnica, palleggio e giovinezza all’assalto di gerarchie traballanti, ridiscusse ogni settimana. Ci fosse anche una squadra “inglese”, nel senso di ritmo, coraggio e forza fisica, sarebbe una serie A di insospettabile spessore. L’assenza di una big spender ci penalizza a livello di Champions - non la vinciamo dal 2010 - ma ricambia in termini di competizione. La Bundesliga, per dirne una, pare già finita a dicembre.
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Pasticcio arbitrale, un episodio, tre errori: “Il Var non serviva”
L’episodio a San Siro ha generato una lunga revisione, ma la decisione iniziale era quella più giusta. Di Paolo fermato un turno. L’ex fischietto Calvarese: “Sui falli di mano c’è incoerenza”. Tagliavento: “Sbagliato utilizzare il Var come fosse uno strumento dei Ris”
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Conte conosce la psicologia dei calciatori. La sua sceneggiata di prima della sosta, quando per una settimana ha mollato il Napoli, è stata propedeutica al riprendere il controllo di uno spogliatoio che aveva perso mordente, e ovviamente a liberarsi dello stress accumulato, perchè Conte nelle sue nevrosi non finge: la vive proprio così.
Vittoria pesante quella di ieri non tanto perchè era uno scontro diretto (saranno quelli del ritorno ad essere determinanti) ma perchè in un momento di difficoltà, con pezzi importanti della rosa infortunati (Lukaku, De Bruyne, Anguissa ecc...) vince a Roma e non perde punti in questa fase emergenziale: siccome da gennaio inizierà a riavere i pezzi mancanti della rosa, se ne conclude che il Napoli resta l'indiziato numero uno alla vittoria finale.
La Roma ha un problema con gli scontri diretti, il che alla lunga rappresenta un gravame per eventuali ambizioni da vetta. La sua marcia regolare con le medio-piccole la conforta però per l'obiettivo champions....ma di noi
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Con l'attuale rosa, e con i 3 impegni tra campionato, EL e Coppa Italia, sarebbe un miracolo arrivarci.Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioConte conosce la psicologia dei calciatori. La sua sceneggiata di prima della sosta, quando per una settimana ha mollato il Napoli, è stata propedeutica al riprendere il controllo di uno spogliatoio che aveva perso mordente, e ovviamente a liberarsi dello stress accumulato, perchè Conte nelle sue nevrosi non finge: la vive proprio così.
Vittoria pesante quella di ieri non tanto perchè era uno scontro diretto (saranno quelli del ritorno ad essere determinanti) ma perchè in un momento di difficoltà, con pezzi importanti della rosa infortunati (Lukaku, De Bruyne, Anguissa ecc...) vince a Roma e non perde punti in questa fase emergenziale: siccome da gennaio inizierà a riavere i pezzi mancanti della rosa, se ne conclude che il Napoli resta l'indiziato numero uno alla vittoria finale.
La Roma ha un problema con gli scontri diretti, il che alla lunga rappresenta un gravame per eventuali ambizioni da vetta. La sua marcia regolare con le medio-piccole la conforta però per l'obiettivo champions.
sigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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