Originariamente Scritto da Sean
Visualizza Messaggio
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
Collapse
X
-
Finchè non si faranno cambi profondi non cambierà nulla. Non è certo il cambio dell'allenatore il problema, se non cambiano le poltrone in alto (Gravina pdm) e non cambiano campionati e regole
-
-
magari fossimo da serie B!!Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioNon appena si alza un attimo l'asticella delle difficoltà, si torna ad essere quello che siamo: una nazionale dispersa nella mediocrità da anni ed anni...e svaniscono le fanfare dei tromboni e trombettieri mediatici.
Ne fai 5 all'Estonia ma ne prendi 4 in casa tua dalla Norvegia. Se l'Estonia è la serie C delle nazionali, e la Norvegia quella A, allora tu sei (da quasi 20 anni) nella serie B...e infatti vai ai playoff per l'ennesima volta.
Quel che però è peggio è il diffuso senso di rassegnazione, come se la mediocrità fosse ormai un destino dato e irrimediabile...uno stato mentale, e difatti si continua a colare a picco senza nemmeno provarci a fare, che so, delle riforme, a prendere il problema di petto...problema che ormai è strutturale, travalica la nazionale in se stessa e coinvolge tutto il movimento, basti guardare a come è ridotta la serie A.
occhio che quelle squadre che troviamo negli spareggi io non le vedo inferiori a noi.........
Leave a comment:
-
-
ah ma non sarà una partita sola ma pure semifinale e finale...Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLe avversarie dell’Italia ai play-off: Irlanda del Nord, Svezia e Romania già sicure
Nella semifinale del 26 marzo gli azzurri affronteranno in casa una delle nazionali ripescate grazie alla Nations League. L’ultima possibile rivale uscirà da Galles-Macedonia del Nord
https://www.repubblica.it/sport/calc...gio-424983775/
speriamo bene perchè quelle squadre se la possono giocare eccome contro questa italia
Leave a comment:
-
-
Non appena si alza un attimo l'asticella delle difficoltà, si torna ad essere quello che siamo: una nazionale dispersa nella mediocrità da anni ed anni...e svaniscono le fanfare dei tromboni e trombettieri mediatici.
Ne fai 5 all'Estonia ma ne prendi 4 in casa tua dalla Norvegia. Se l'Estonia è la serie C delle nazionali, e la Norvegia quella A, allora tu sei (da quasi 20 anni) nella serie B...e infatti vai ai playoff per l'ennesima volta.
Quel che però è peggio è il diffuso senso di rassegnazione, come se la mediocrità fosse ormai un destino dato e irrimediabile...uno stato mentale, e difatti si continua a colare a picco senza nemmeno provarci a fare, che so, delle riforme, a prendere il problema di petto...problema che ormai è strutturale, travalica la nazionale in se stessa e coinvolge tutto il movimento, basti guardare a come è ridotta la serie A.
Leave a comment:
-
-
Gattuso si era anche lamentato dei fischi contro la Moldavia poverino.
Leggevo poi un articolo su Repubblica, a firma di un ubriaco, in cui ipotizzava un 9-0 ripercorrendo le partite nella storia, roba da impiccarsi.
Leave a comment:
-
-
Le avversarie dell’Italia ai play-off: Irlanda del Nord, Svezia e Romania già sicure
Nella semifinale del 26 marzo gli azzurri affronteranno in casa una delle nazionali ripescate grazie alla Nations League. L’ultima possibile rivale uscirà da Galles-Macedonia del Nord
Leave a comment:
-
-
Italia brava solo con gli avversari meno bravi: ai playoff scottata da un incendio
Contro la Norvegia, una squadra vera, l'Italia di Gattuso è tornata esattamente dove era stata lasciata da Spalletti. Va affrontato il problema della difesa
di Paolo Condò
Erling Braut Haaland ha messo la parola fine a ogni rimpianto, giustificazione, retropensiero del clan azzurro. La Norvegia è molto più forte e completa dell’Italia, si qualifica al Mondiale con le fanfare, a punteggio pieno e senza bisogno di ricorrere alla differenza reti, lasciandoci in mano non la scottatura di un cerino, ma di un incendio che sarebbe stato bene evitare (terzo e quarto gol sono due regali) perché il suo ricordo ci appesantirà fino ai playoff di marzo.
La Norvegia è calata a San Siro con i muscoli ancora intorpiditi dal riflusso di sollievo dopo la tensione dei primi 50 minuti con l’Estonia giovedì scorso: nel primo tempo sembrava voler soltanto accompagnare l’orologio fino al 90’, l’ora della grande festa con i suoi tifosi. Siccome però l’Italia in quei 45 minuti l’ha presa a pallate, la Norvegia nella ripresa ha alzato il pressing, e senza dannarsi l’anima — almeno in apparenza — ha completato il filotto delle otto vittorie su otto mettendo in vetrina non soltanto il miglior centravanti del mondo, ma tutta una batteria di protagonisti che valgono oggi un quarto di finale al Mondiale.
Finché giocava svagata, però, la Norvegia era stata messa sotto dall’Italia, che al gol sinceramente bello di Pio Esposito avrebbe potuto e dovuto aggiungerne almeno un altro (la verticale di gioco fra Dimarco e il centravanti ci è andata vicina). È chiaro che la pesantezza del rovescio finale praticamente azzera le positive annotazioni del primo tempo, siamo stati bravi finché gli avversari erano in gita premio, quando si sono tolti la tuta non c’è stata partita.
Ma siccome la botta è stata forte, perché questo era il primo match di Gattuso contro una squadra vera, e la realtà è che siamo tornati esattamente dove ci aveva lasciato Spalletti, adesso occorre evitare di gettare il bambino con l’acqua sporca.
Ieri mancavano tre uomini chiave, Calafiori, Tonali e Kean in ordine di reparto: non può essere un alibi, ma certo è un invito a ridisegnare l’Italia per gli spareggi partendo da questi uomini, e se Tonali e Kean sono centralità scontate Calafiori non è ancora considerato fondamentale in azzurro. Vorremmo vederlo terzino sinistro come in Premier, con Dimarco davanti a lui a creare una catena mancina di alto livello.
Detto che Esposito si è confermato anche in una serata così infelice, va affrontato il problema della difesa, dove Di Lorenzo, Mancini e Bastoni illudono per la qualità in fase d’impostazione, ma quando si tratta di tenere un attaccante valido in area mostrano i loro limiti. L’ultimo turno dei gironi era cominciato nel pomeriggio con un’impresa autentica, la vittoria dell’Irlanda all’ultimo respiro in casa dell’Ungheria, risultato che toglie di torno un giocatore forte, Szoboszlai, e uno stadio caldo, la Puskas Arena. È uscita di scena anche l’Islanda a favore dell’Ucraina, che non ci riguarderà, come la Turchia, in quanto testa di serie come noi. Oggi e domani finiranno di riempirsi le urne per il sorteggio di giovedì, la cui importanza sarà centrale per il futuro del calcio italiano. Sperare nella benevolenza della sorte non è mai una buona politica, ma tant’è.
CorSera
Leave a comment:
-
-
camminavano e facevano finta di giocare per tutto il primo tempo per poi ficcarcene 4 da freschi nel secondo , un umiliazione imbarazzanteOriginariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggioabbiamo sfiorato l'impresa
Leave a comment:
-
-
poveraccio Gattuso , a fine partita faceva quasi pena , non c'entra una mazza lui , è una squadra di pippe assurde
Leave a comment:
-
-
infatti Gattuso non ha tutti i torti, negli anni 90 le squadre africane che andavano ai mondiali erano 2 adesso 8, le squadre europee non hanno avuto lo stesso aumento in proporzione.Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
Certo è pure vero che con una sola sconfitta fin qui, ti toccano gli spareggi.
La Nazionale fa schifo e questo è un fatto...però te rode er culo.
con tutto il rispetto per le africane ma non sono quelle che poi vincono.
e ribadisco che nel 2016 fare un girone con spagna ed italia assieme è stata una cosa FOLLE
Leave a comment:
-
-
sta Norvegia potrebbe avere le potenzialità per arrivare parecchio avanti al mondiale
Leave a comment:
-
Leave a comment: