Guardare l'albero e perdere di vista il bosco.

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  • Fondo
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    Originariamente Scritto da Motorama Visualizza Messaggio
    Non deve finire perché sono troppi i neofiti che ancora vanno avanti a "incubi degli anni 90" con 6 pasti, una fonte proteica magra per ogni pasto, carboidrati più simili alle cortecce degli alberi... sì insomma quelle cose tipo:

    PASTO 1: 6 bianco d'uovo + 4 gallette al kamut 300kcal,
    PASTO 2: pesce bollito scondito + riso integratel 300Kcal,
    PASTO 3 tonno al naturale + grissini integrali 300KCal

    Io ormai non solo sono convinto che mangiando liberamente rispettando i macronutrienti che si sono settati si vive meglio, si ha più tempo libero, si gode di più del cibo che ricordiamolo è un piacere al pari del sesso o della musica e la più grande forma di socializzazione per l'essere umano, , si risulta più simpatici agli altri, si risparmia ma penso ormai che si ottengano risultati migliori. Forse perché si vanno meno a sottoregolare certi meccanismi metabolici legati alla leptina e grelina e anche perché l'apporto nutrizionale forse è più a 360 gradi.

    Due importanti approcci fondamentali di cui non parlai quando il thread iniziò sono:
    1) stop alla ripartizione dei nutrienti nel singolo pasto
    2) stop all'idea che ogni pasto è un mondo a se con la sua proteine dedicata

    Spesso mi trovo a consigliare ragazzi che mi chiedono:
    "okay, ma se io ho il pollo come proteina nel pasto 2 e il nasello al pasto 4 e le uova al pasto 5, che fonte proteica decente posso mettere nel pasto 3?"


    E infatti è altrettanto assurdo che ogni pasto sia ad esempio: 45% cho/25% pro/30% fat
    Al corpo non frega niente di come è composto un pasto. Mangia quello che c'è in casa e nel piatto e poi bilancia i nutrienti in modo da arrivare al tuo obbiettivo a fine giornata.

    Ecco la mia giornata ieri:
    colazione: non pervenuta
    pranzo: cotoletta di manzo (140g la carne, 15g il pangrattato, 5g l'olio assorbito) No la frittura non fa male e si assorbe meno olio che "ungere la padella", 2 uova in camicia e 1 carota grattuggiata
    snack pomeridiano: muller mix India (in offerta a 45 cents) con yogurt al the e palline di cioccolato, 25g di plumcake al cioccolato
    cena (che ha coinciso con il postworkout) tagliatelle ai fagioli (bune, fatte da zia) 2 fette di pane con salsa alle olive e salsa di pomodorini secchi,
    insalata favolosa con rape, ravanelli, cipolline, sedano grattuggiate poi radicchio rosso, rucola, iceberg e romana, cuori di carciofo, 10 olive, 5 g di olio, 150g di fettina di bovino adulto tagliata a listarelle e cotta e il tutto accompagno con 50g di piadina scaldata alla piastra.
    150g di fragole con 30g di panna montata, gelato pistacchio e crema carte d'or (pure questo in offerta) 120g
    dopo cena: 3 pancake giganti fatti con 30g di fiocchi di avena, 100g di fiocchi Alpina, 30g di whey ON alla fragola, 2 uova, cannella e spolverizzati con 5g di zucchero a velo. 200g di yogurt bianco. Altri 50g di piadina con 20g (6 fette) di salame buono del contadino che mi ha portato un amico

    2400 calorie, 160g di proteine, 210g carboidraiti, 100g grassi
    Questi post mi sollevano da tanti dubbi che mi fanno venire molte altre persone che conosco e che io personalmente non mi sono mai fatto fin da quando ho iniziato la mia nuova dieta (1 mese fa).

    Originariamente Scritto da Motorama Visualizza Messaggio
    Ecco come la vedo io. Mangia, usa un software per il calcolo della calorie e controllo a che punto sei. Non stare a vedere ogni pasto come costituito dalla proteina fulcro e poi il resto ruota intorno ad essa. Mischia le proteine, mangia quello che ti ha preparato nonna, tieni d'occhio sul cellullare quello che stai facendo e regolati per il prossimo pasto.
    Quello che sto facendo io con il mio telefono. Vedo il totale, non il singolo e fino a questo post, sentendo gli altri, credevo fossi un matto.

    Mi segno. E sarò il prossimo vostro esperimento vivente
    Last edited by Fondo; 25-07-2014, 15:30:02.

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  • jonny94
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    Originariamente Scritto da spot86 Visualizza Messaggio
    Credo che queste cose dovrebbero essere diffuse in un forum come questo, gli albumi non sono affatto un'eccellente fonte proteica. Quelli in brick sono, inoltre, di pessima qualità in termini di processazione/conservazione.

    Sempre meglio uova fresche e sempre meglio, se uno vuole contenere i grassi, comunque non escludere tutti i rossi (che poi, in termini pratici, si "risparmiano" 10-15 grammi di grassi).
    che siano meglio le uova fresche sono d'accordo....però se uno si mangia 250-300 gr di albume in un pasto come fonte proteica.....dovrebbe usare almeno 7-8-9 uova( in base alla grandezza) e quindi il costo aumenterebbe....e se si lasciassero tutti i tuorli sarebbero tanti grassi...quindi anche lasciandone un metà non sono proprio pochi..

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  • mr oat
    replied
    si ma perche non sono affatto un eccellente fonte proteica? in base a cosa dici questo? non mi sembra il loro VB sia basso...

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  • spot86
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    Credo che queste cose dovrebbero essere diffuse in un forum come questo, gli albumi non sono affatto un'eccellente fonte proteica. Quelli in brick sono, inoltre, di pessima qualità in termini di processazione/conservazione.

    Sempre meglio uova fresche e sempre meglio, se uno vuole contenere i grassi, comunque non escludere tutti i rossi (che poi, in termini pratici, si "risparmiano" 10-15 grammi di grassi).

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  • mr oat
    replied
    Originariamente Scritto da spot86 Visualizza Messaggio
    Bell'intervento

    ma sinceramente non mi trovi d'accordo sul contare calorie e macro. Come il corpo non conta le %, così non conta i nutrienti. Ci sono precisi momenti in cui potresti dargli TANTO e lui ne trarrebbe solo giovamento, altri momenti in cui una semplice cavolatina disregola i suoi equilibri.

    Tutto questo ha a che fare con i nostri clock interni che regolano i ritmi circadiani.

    Io credo che il contare ci faccia perdere di vista (in linea con la discussione) le cose importanti: gli alimenti. Bisogna contare il cibo, non le calorie. Sotto l'influenza di media e disinformazione noi (soprattutto chi fa sport) siamo costantemente SOTTO-ALIMENTATI.

    Poi... pensare ancora, nel 2014, che gli albumi siano una buona fonte proteica... pensare che lo sia il tonno in scatola pensare che lo sia il tacchino arrosto imbustato

    Ovviamente tutto questo è "colpa" della disinformazione mediatica, se io non del campo ascolto un presunto guru, logico che sono influenzato dal suo messaggio, perché non ho altri riferimenti.

    Tornando al mio personale approccio (su di me e su - soprattutto alcune - persone che seguo), mi baso quasi solo sul timing inteso come riconoscere gli stimoli della fame, della sazietà e quelli sensori-specifici (ovvero, se impariamo ad acquistare una certa consapevolezza, ci accorgiamo che riusciamo a capire se vogliamo carne o vogliamo riso o vogliamo uova).

    La mia giornata di ieri

    12.30 pre-wo 40 g whey
    15.30 post-wo 40 g whey

    21.00 cena 500 g pasta+pesto+zucchine; 750 ml di latte+2 cucchiaioni di Nutella.

    cosa avrebbero gli albumi?

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  • spot86
    replied
    Il punto è che ciò che guardi oggi potrebbe influenzarti in ciò che farai domani

    Mio personale consiglio: se proprio ti piace guardare/analizzare per curiosità, segna le cose e i conteggi falli ogni 10-15 giorni

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  • Motorama
    replied
    Sicuramente in IF è più facile smettere di contare, perché con quell'unico pasto è più facile lasciarsi guidare dalla sazietà e non esagerare.
    Diciamo che con un approccio tipo il mio diventa quasi necessario contare le calorie, però voglio evidenziare il fatto che non limito quello che mangio ad un calcolo preimpostato ma mangio in base a istinto e poi conto per tenere d'occhio dove sono. Tante volte mangio fino a sazietà e poi conto tutto alla fine e scopro che sono rimasto istintivamente all'interno di quello che reputo i miei fabbisogni nutrizionali di quel momento; un po come quando devi alzarti ad un certo orario la mattina e il tuo corpo si sveglia esattamente quando deve senza bisogno di usare la sveglia.

    E infatti penso che il mangiare istintivamente rimanga intatto in quanto non ho un'alimentazione preimpostata, ma mangio quello che di cui sento di aver bisogno in quel determinato momento, mangio quello che mi offrono se in quel momento mi aggrada, mangio quello che mi fa venire l'acquolina in bocca.

    Infatti oggi potrebbe venire una giornata molto diversa da quella di ieri, potrebbero non andarmi per niente i dolci e la pasta e avere voglia di pollo arrosto e patate o cozze.
    Aggiungo anche che il calcolo dei nutrienti non mi costa fatica e non diventa ossessione, mi porta via al massimo 4 minuti al giorno compreso ricordare di pesare il piatto con il cibo dentro ai pasti.

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  • spot86
    replied
    Bell'intervento

    ma sinceramente non mi trovi d'accordo sul contare calorie e macro. Come il corpo non conta le %, così non conta i nutrienti. Ci sono precisi momenti in cui potresti dargli TANTO e lui ne trarrebbe solo giovamento, altri momenti in cui una semplice cavolatina disregola i suoi equilibri.

    Tutto questo ha a che fare con i nostri clock interni che regolano i ritmi circadiani.

    Io credo che il contare ci faccia perdere di vista (in linea con la discussione) le cose importanti: gli alimenti. Bisogna contare il cibo, non le calorie. Sotto l'influenza di media e disinformazione noi (soprattutto chi fa sport) siamo costantemente SOTTO-ALIMENTATI.

    Poi... pensare ancora, nel 2014, che gli albumi siano una buona fonte proteica... pensare che lo sia il tonno in scatola pensare che lo sia il tacchino arrosto imbustato

    Ovviamente tutto questo è "colpa" della disinformazione mediatica, se io non del campo ascolto un presunto guru, logico che sono influenzato dal suo messaggio, perché non ho altri riferimenti.

    Tornando al mio personale approccio (su di me e su - soprattutto alcune - persone che seguo), mi baso quasi solo sul timing inteso come riconoscere gli stimoli della fame, della sazietà e quelli sensori-specifici (ovvero, se impariamo ad acquistare una certa consapevolezza, ci accorgiamo che riusciamo a capire se vogliamo carne o vogliamo riso o vogliamo uova).

    La mia giornata di ieri

    12.30 pre-wo 40 g whey
    15.30 post-wo 40 g whey

    21.00 cena 500 g pasta+pesto+zucchine; 750 ml di latte+2 cucchiaioni di Nutella.

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  • Motorama
    replied
    Questo thread non deve finire, ed eccomi, fui uno dei primi ad intervenire, torno per essere il primo del 2014 a contribuire e questa immensa discussione
    Non deve finire perché sono troppi i neofiti che ancora vanno avanti a "incubi degli anni 90" con 6 pasti, una fonte proteica magra per ogni pasto, carboidrati più simili alle cortecce degli alberi... sì insomma quelle cose tipo:

    PASTO 1: 6 bianco d'uovo + 4 gallette al kamut 300kcal,
    PASTO 2: pesce bollito scondito + riso integratel 300Kcal,
    PASTO 3 tonno al naturale + grissini integrali 300KCal

    Provo orrore solo a leggerlo, un po come quando leggi di un fatto storico dove hanno sofferto tante persone e pensi "per fortuna che l'ho scampato" e poi ti rattristi per chi c'è passato. E comunque in Italia siamo ancora indietro e quindi nelle nostre palestre si respira ancora aria 1998 e tanti sono ancora vittima di false credenze.

    Io ormai non solo sono convinto che mangiando liberamente rispettando i macronutrienti che si sono settati si vive meglio, si ha più tempo libero, si gode di più del cibo che ricordiamolo è un piacere al pari del sesso o della musica e la più grande forma di socializzazione per l'essere umano, , si risulta più simpatici agli altri, si risparmia ma penso ormai che si ottengano risultati migliori. Forse perché si vanno meno a sottoregolare certi meccanismi metabolici legati alla leptina e grelina e anche perché l'apporto nutrizionale forse è più a 360 gradi.

    Due importanti approcci fondamentali di cui non parlai quando il thread iniziò sono:
    1) stop alla ripartizione dei nutrienti nel singolo pasto
    2) stop all'idea che ogni pasto è un mondo a se con la sua proteine dedicata

    Spesso mi trovo a consigliare ragazzi che mi chiedono:
    "okay, ma se io ho il pollo come proteina nel pasto 2 e il nasello al pasto 4 e le uova al pasto 5, che fonte proteica decente posso mettere nel pasto 3?"

    Ecco come la vedo io. Mangia, usa un software per il calcolo della calorie e controllo a che punto sei. Non stare a vedere ogni pasto come costituito dalla proteina fulcro e poi il resto ruota intorno ad essa. Mischia le proteine, mangia quello che ti ha preparato nonna, tieni d'occhio sul cellullare quello che stai facendo e regolati per il prossimo pasto.

    E infatti è altrettanto assurdo che ogni pasto sia ad esempio: 45% cho/25% pro/30% fat
    Al corpo non frega niente di come è composto un pasto. Mangia quello che c'è in casa e nel piatto e poi bilancia i nutrienti in modo da arrivare al tuo obbiettivo a fine giornata.

    Non si sta più parlando come fu inizialmente di "aumentare gli sgarri" ma di un modo completamente diverso di intendere l'atto di nutrirsi senza i tupperware, senza i pasti tutti con la stessa ripartizione di macronutrienti, senza le 6 diverse fonti proteiche quotidiane. Però la bilancia da cucina rimane l'attrezzo più importante che c'è.

    Manteniamo aggiornato questo thread, così che tanti neofiti possano fin da subito stabilire un rapporto sano e tollerabile con il cibo e se proprio non abbiamo nulla da dire in ambito di ricerche e studi scientifici, contribuiamo postando i nostri esempi di dieta.

    Ecco la mia giornata ieri:
    colazione: non pervenuta
    pranzo: cotoletta di manzo (140g la carne, 15g il pangrattato, 5g l'olio assorbito) No la frittura non fa male e si assorbe meno olio che "ungere la padella", 2 uova in camicia e 1 carota grattuggiata
    snack pomeridiano: muller mix India (in offerta a 45 cents) con yogurt al the e palline di cioccolato, 25g di plumcake al cioccolato
    cena (che ha coinciso con il postworkout) tagliatelle ai fagioli (bune, fatte da zia) 2 fette di pane con salsa alle olive e salsa di pomodorini secchi,
    insalata favolosa con rape, ravanelli, cipolline, sedano grattuggiate poi radicchio rosso, rucola, iceberg e romana, cuori di carciofo, 10 olive, 5 g di olio, 150g di fettina di bovino adulto tagliata a listarelle e cotta e il tutto accompagno con 50g di piadina scaldata alla piastra.
    150g di fragole con 30g di panna montata, gelato pistacchio e crema carte d'or (pure questo in offerta) 120g
    dopo cena: 3 pancake giganti fatti con 30g di fiocchi di avena, 100g di fiocchi Alpina, 30g di whey ON alla fragola, 2 uova, cannella e spolverizzati con 5g di zucchero a velo. 200g di yogurt bianco. Altri 50g di piadina con 20g (6 fette) di salame buono del contadino che mi ha portato un amico

    2400 calorie, 160g di proteine, 210g carboidraiti, 100g grassi

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  • spot86
    replied
    Originariamente Scritto da Kanzi Visualizza Messaggio
    Condivido pienamente su tutto, ma non sul neretto.

    Senza stare a fare tanti sofismi mi limito a mettere una frase che mi ripeto sempre quando, per esempio, preparo un esame.

    "Stefano, preparati al 100% e studia pure quello che non serve, perché poi quando vai all'esame rendi di meno".
    Insomma fai le cose al massimo delle tue possibilità per ottenere magari l'80%, il 90%… E questo dipende da tanti fattori.

    Laddove però una dieta da 100% non è detto sia solamente il calcolo del milligrammo o lo stare attento alla frazione di secondo (perché poi nessuno ci dice che quei milligrammi e quel timing siano corretti), quanto piuttosto il considerare la dieta come un insieme di serietà e sostenibilità.

    Cercare l'equilibrio non esclude la possibilità di mettere il proprio 100% in quello che si fa.
    D'accordo

    Solo che è difficile far capire il concetto da te espresso.

    Io faccio la stessa considerazione: per me o per chi seguo, una dieta "all'80"" della perfezione, in realtà è il 100% se inserita nel mio/suo contesto personale. Dunque paradossalmente ciò che si discosta un pochino dalla perfezione è in realtà perfetto se si considera un certo contesto!



    ---------- Post added at 16:39:00 ---------- Previous post was at 16:37:40 ----------

    Originariamente Scritto da Kanzi Visualizza Messaggio
    Condivido pienamente su tutto, ma non sul neretto.

    Senza stare a fare tanti sofismi mi limito a mettere una frase che mi ripeto sempre quando, per esempio, preparo un esame.

    "Stefano, preparati al 100% e studia pure quello che non serve, perché poi quando vai all'esame rendi di meno".
    Insomma fai le cose al massimo delle tue possibilità per ottenere magari l'80%, il 90%… E questo dipende da tanti fattori.

    Laddove però una dieta da 100% non è detto sia solamente il calcolo del milligrammo o lo stare attento alla frazione di secondo (perché poi nessuno ci dice che quei milligrammi e quel timing siano corretti), quanto piuttosto il considerare la dieta come un insieme di serietà e sostenibilità.

    Cercare l'equilibrio non esclude la possibilità di mettere il proprio 100% in quello che si fa.
    D'accordo

    Solo che è difficile far capire il concetto da te espresso.

    Io faccio la stessa considerazione: per me o per chi seguo, una dieta "all'80"" della perfezione, in realtà è il 100% se inserita nel mio/suo contesto personale. Dunque paradossalmente ciò che si discosta un pochino dalla perfezione è in realtà perfetto se si considera un certo contesto!

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  • DavidMichelangelo
    replied
    Ciao a tutti, a distanza di molto tempo rientro in questo Forum attratto da questo Post, (grazie soprattutto a Vincenzo/Spot86 conosciuto seppur solo virtualmente su FB ) che mi sono letto in questi giorni pagina per pagina , cercando piano piano di apprendere più possibile ed arricchire il mio bagaglio che nel frattempo si è fatto più ricco. Premetto che questa filosofia alimentare applicata all'IF (sulla quale mi documento da ormai due mesetti) 16/8 da circa 3 settimana mi sta giovando parecchio sia in termini fisici (mi alleno 3 / 4 volte la settimana rigorosamente a corpo libero e senza pensi a digiuno saltando la colazione, senza nessun obiettivo di Massa) sia in termini psichici e/o mentali o che dir si voglia. Mi sono fatto i miei "calcoletti" , quello che non apprendo bene me lo segno e via per la mia strada...calcolo BMI/TDEE (da guardare sempre come un buon punto di riferimento e da li muoverci di conseguenza) ecc. Lo scrivo ora, ma avrei dovuto metterlo come premessa, prima di ciò ho avuto seri "problemi" legati al cibo (fame nervosa che poi andava a colpire in buona parte il fattore sociale) che ora piano piano, giorno per giorno ormai stanno scomparendo ...e sottolineo, tutto da SOLO, mollando "pasticche" miracolose e quant'altro che l'Industria Farmaceutica fa per i "pazzi", si perché alla fine poi si viene etichettati come tali ! questo mio intervento non vuole assolutamente essere di esempio a chi si sente di vivere la situazione come l'ho vissuta io attenzione, come per la dieta vale la regola che non tutto funziona su tutti, bisogna provare e rendersi conto se la strada che si sta percorrendo è quella giusta o si sta solo seguendo il gregge ...non aspettarsi i miracoli in 16 ore di digiuno ma ascoltare il corpo. Pensate che ora abbia eliminato magari i carboidrati che tempo fa mi facevo fuori di nascosto ? niente di tutto ciò , solamente li inserisco a mia discrezione e giostro i macro e le K/cal. Tutto mi sta venendo molto "easy" e senza pensare troppo...cerchiamo di sviluppare una buona elasticità anche con il cibo ;-) Monitorando il mio andamento sto seriamente valutando l'idea di riprendere anche con i pesi, magari con l'anno nuovo giusto per vedere ancora di più come può reagire il mio corpo. Sono davvero molto curioso ...essendo poi "Ectomorph" c'è da lavorare sodo ! riassumendo ? Fisico e mente stanno riprendendo ossigeno ...Forse il mio intervento potrà sembrare superfluo, banale, senza senso... ma ci tenevo a farlo presente tutto qui. Come diceva un famoso scrittore Francese che ora mi sfugge il nome ...cit. "La tua eredità è ciò che si condivide, non ciò che si sa o porto dentro di te." ed io l'ho appena fatto con Voi tutti anche seppur solo virtualmente. (Non mi permette di andare a capo con i tasti Invio se qualcuno può aiutarmi magari sto sbagliando qualcosa). Grazie

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  • Kanzi
    replied
    Originariamente Scritto da spot86 Visualizza Messaggio
    Sia la IIFYM ("If It Fits Your Macros", espressione che sta ad indicare un modo di alimentarsi in cui quel che conta è che l'introito di nutrienti sia rispettato [leggi NOTA 1]) che l'intermittent fasing sono importanti più che per COSA sono, per quello che ci hanno fatto capire, pari a quello che ho detto in un intervento sopra: tra 0 (fare le cose a caso, in modo non sano, etc.) e 100 (fare tutto perfetto, contare dieta e attività al microgrammo e al microsecondo) ci sono i numeri 1, 2, 3...99, e loro frazioni ... 70,1-70,2-70,3...70,9-80,0, etc. Perché, se non si vuole fare 100, ci si comporta come chi vuole fare 100?

    Non serve, basta fare meno.
    Ciò non vuol dire che sia ESSENZIALE fare meno. Vuol dire semplicemente che mangiare in modo più sereno sia per qualità che per timing è una POSSIBILITA', se uno vuole fare 18 pasti al giorno perché COSI' gli piace, può farlo senza conseguenze negative.
    Condivido pienamente su tutto, ma non sul neretto.

    Senza stare a fare tanti sofismi mi limito a mettere una frase che mi ripeto sempre quando, per esempio, preparo un esame.

    "Stefano, preparati al 100% e studia pure quello che non serve, perché poi quando vai all'esame rendi di meno".
    Insomma fai le cose al massimo delle tue possibilità per ottenere magari l'80%, il 90%… E questo dipende da tanti fattori.

    Laddove però una dieta da 100% non è detto sia solamente il calcolo del milligrammo o lo stare attento alla frazione di secondo (perché poi nessuno ci dice che quei milligrammi e quel timing siano corretti), quanto piuttosto il considerare la dieta come un insieme di serietà e sostenibilità.

    Cercare l'equilibrio non esclude la possibilità di mettere il proprio 100% in quello che si fa.

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  • thomasif
    replied
    Come per tutti gli altri aspetti della nostra esistenza la vita non è ne bianca ne nera ma sempre una sfumatura di grigio....
    A mio parere comunque una dieta va settata "bene" e seguita in maniera meticolosa (il tuo 100%) per un po....poi quando so che effetto ha sul MIO fisico ( in base allo scopo che mi sono prefissato), allora si può lasciare un po di spazio all' "improvvisazione".
    Tengo sempre un certo schema di riferimento ma magari mi concedo qualche sgarro in più....il dolcetto o il pasto libero ecc.
    Certo è che se non parto da uno schema ben settato e soprattuto poi non ho gli strumenti per poter "misurare" come procede il tutto e fare le opportune modifiche i risultati di un certo tipo non vengono.....o se vengono sono frutto del caso...

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  • Manx
    replied
    ottimo intervento...sarebbe da copia incollarne il link all'inizio del primo post del 3d.

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  • spot86
    replied
    Originariamente Scritto da ACID ANGEL Visualizza Messaggio
    Il senso di questo thread, più o meno, è chiaro a tutti, e fin qui ci siamo.
    Non dobbiamo prenderlo però per scusa per fissare le pro e il resto "si vedrà", sentendosi giustificati dal fatto che chi fa' l'IF ha risultati, chi mangia cheese cake post wo ha comunque risultati, perché i pro fanno così e colà eccetera.

    Se mettiamo insieme tutto e ci concediamo tutte le licenze sommandole, beh, allora non recuperiamo un rapporto sano e rilassato con i cibo, ci giustifichiamo in una condotta alimentare del tutto anarchica.

    Contare le kcal, checché se ne dica, è il modo migliore (insieme al conteggio dei macro) per chi non ha basi alimentari e vuole costruirsi una coscienza alimentare, per chi deve perdere peso e non ha il senso delle porzioni, per chi vuol prendere peso e, convinto di mangiar tanto, non sa che invece il cibo che sta dando al suo corpo è insufficiente.

    Logico che tecnicismi estremi e privazioni eccessive poi ci facciano potenzialmente sfogare verso l'eccesso opposto. Ma il senso di questo thread non è il voler dare una licenza alla "pazza gioia una volta che hai fissato le pro".

    Perché? Beh, perché il senso primario di un'alimentazione così detta pulita è la salute, e le analisi del sangue, la regolarità intestinale, la pulizia delle nostre arterie sono parametri che rimangono entro certi range di efficienza solo se mangiamo cibo che sia il meno possibile processed.
    Il rapporto 80% - 20% riguardo a pasti puliti - pasti non puliti mi sembra sostenibile e accettabile, anche perché mangiare NON deve essere sempre una fonte di puro piacere edonistico; se attendiamo il momento del pasto per provare piacere, beh, c'è sicuramente qualcosa che non va' in noi.
    Con questo non dico di assumere alimenti non graditi, affatto, ma il gradimento medio/normale di un piatto di riso con salmone al naturale, verdura, olio EVO e un frutto, pasto sicuramente palatabile MA non paragonabile ad altri cibi che la cucina tradizionale (o il panorama del junk food) offre, è qualcosa che sazia senza lasciare voglia di altro, SE il pasto è vissuto con equilibrio psicologico.

    Insomma, non credo sia il caso di pesare tutto al milligrammo se la cosa ci stressa, ma, se il nostro livello è quello di neofiti o abbiamo un obiettivo fisico di un certo tipo, raggiungibile solo con determinati sacrifici, facciamoci delle domande: Perché mangiare così mi stressa molto? L'obiettivo che mi sono posto vale la pena dello stress alimentare cui mi sto sottoponendo? E in tal caso… non è il caso di trovare una via di mezzo o darmi tempi più lunghi per raggiungere lo stesso obiettivo?

    Un'ultima cosa: chi ha avuto disordini alimentari rilevanti, se ancora non è tranquillo nel proprio rapporto con il cibo, forse dovrebbe recuperare un rapporto sereno con l'alimentazione attraverso un percorso un minimo strutturato, in quanto i meccanismi di fame-sazietà sono spesso sballati.

    In realtà l'ascolto della sazietà e di se stessi è qualcosa cui io credo poco in generale; funziona per poche persone che dall'infanzia si autoregolano mantenendo più o meno lo stesso peso tutta la vita, ma in generale sono convinta che una programmazione a lungo termine, con osservazioni empiriche sulle reazioni del proprio corpo ai macro, agli sbalzi calorici, allo stimolo allenante e con delle elasticità che evitino di far sentire il soggetto in gabbia (vedi la modalità sopra menzionata 80%- 20% ad esempio) sia la strategia vincente per ammirare le meraviglie del bosco, osservando nel frattempo i singoli alberi nel sentiero.

    Il tutto, appunto, vale a maggior ragione per chi, a causa di disordini alimentari, ha sballato completamente tutti i meccanismi di fame-sazietà e ricorre al cibo come sfogo, punizione, piacere.

    Concordo pienamente con tutto questo e mi preme fare una nota.

    In tempi passati ho fatto diversi interventi "hot" (passatemelo ), come questo thread che continua da anni e che magari ha avuto qualche influenza in questo mini-mondo all'interno di un altro piccolo mondo (i.e. il mondo forum relativo al mondo BB); così come altre "pubblicazioni" relative per esempio alla frequenza dei pasti.

    Bene, mi rendo conto che ad ogni "sgretolamento" di un mito è corrisposta la nascita di un altro mito, opposto.

    Prima si andava con riso e pollo ogni 3 ore.

    Poi qualcuno ha detto "Non serve essere così precisi, basta avere una base proteica e mangiare ***serenamente*** per il resto."

    Quel ***serenamente*** è stato travisato con "Tutto quello che vuoi"; così non è. Si parla sempre all'interno di un contesto SANO, come detto da Angel.

    Ma il falso mito è già nato: "Una volta settate le proteine, puoi mangiare SEMPRE E SOLO junk food e stare bene." Così non è.

    Sulla frequenza dei pasti idem.

    Prima se uno non mangiava ogni 3 ore pare che moriva.

    Poi uno ha detto "Non serve, si può mangiare 1-2 volte al giorno e stare bene."

    Qualcuno ha travisato: "Per stare bene DEVO mangiare SOLO 1-2 volte al giorno."
    Così non è.

    Sia la IIFYM ("If It Fits Your Macros", espressione che sta ad indicare un modo di alimentarsi in cui quel che conta è che l'introito di nutrienti sia rispettato [leggi NOTA 1]) che l'intermittent fasing sono importanti più che per COSA sono, per quello che ci hanno fatto capire, pari a quello che ho detto in un intervento sopra: tra 0 (fare le cose a caso, in modo non sano, etc.) e 100 (fare tutto perfetto, contare dieta e attività al microgrammo e al microsecondo) ci sono i numeri 1, 2, 3...99, e loro frazioni ... 70,1-70,2-70,3...70,9-80,0, etc. Perché, se non si vuole fare 100, ci si comporta come chi vuole fare 100?

    Non serve, basta fare meno. Ciò non vuol dire che sia ESSENZIALE fare meno. Vuol dire semplicemente che mangiare in modo più sereno sia per qualità che per timing è una POSSIBILITA', se uno vuole fare 18 pasti al giorno perché COSI' gli piace, può farlo senza conseguenze negative.

    NOTA1: IIFYM

    Una persona che sceglie una vita "sana", di sport, movimento etc. sa già che è bene che assuma una certa quantità di nutrienti... proteine/carboidrati/grassi... abbastanza proteine, non troppi grassi, abbastanza carboidrati...

    Ora, se non sbaglio l'IIFYM è nato in ambito BB... dove la media proteica è 120-150 grammi/die. Ora, se è vero che IIFYM significa "Mangia quel che vuoi a patto di assumere tutti i nutrienti" e non "Mangia qualsiasi junk food", ed è anche vero che per assumere 120-150 grammi/die di proteine senza assumere tonnelate di carboidrati e grassi bisogna scegliere alimenti abbastanza sani, non è per caso semplicemente un altro modo per dire "Mangia in modo prevalentemente sano, ma sereno, con poche paranoie" ? Io credo di si.

    Questo per dire che tutto va contestualizzato in un'ottica di mangiar sano. Certamente a un obeso americano medio non gli si può dire "Esiste la dieta del guerriero, puoi mangiare tutto quel che vuoi a patto di farlo in un pasto" ma gli si dovrebbe dire "Esiste un modo in cui puoi mangiare veramente tanto MA DEVI 1) fare meno pasti 2) elevare la salubrità della tua alimentazione".

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