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Casa occupata da un senzatetto romeno, parte lo sgombero lampo: è il primo caso di applicazione del nuovo decreto sicurezza Giorgia Meloni: «Dicevano che era inutile, sbagliato, persino disumano. Il risultato concreto è il ripristino della legalità». Il primo sgombero a Mestre
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Spero che gli diano una casa popolare al più presto
questa brava gente se la merita
ma per me possono anche stare in mezzo ad una strada, mica possiamo accollarci i problemi dell'africa.
ma per il nostro ordinamento giuridico e per come ragiona la magistratura ci credo davvero poco che potranno essere sbattuti fuori così come niente
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Cosa c'è nel decreto sicurezza: i nuovi reati su case occupate, accattonaggio e resistenza passiva in strada
Occupazione delle case
Viene istituito il nuovo reato di «occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui» punibile con la reclusione da 2 a 7 anni. Prevista la possibilità per la polizia giudiziaria di disporre il rilascio immediato dell’immobile occupato, anche senza mandato del giudice, in caso di occupazioni illegittime. Una misura che mira ad accelerare le tempistiche di sgombero, spesso rallentate da iter giudiziari complessi.
«Norma anti-Gandhi»
Nel decreto è inserita quella che le opposizioni hanno ribattezzato come «norma anti-Gandhi» e che istituisce pene severe anche per chi protesta pacificamente bloccando il traffico o scende in piazza contro un'opera pubblica. In sostanza, diventa illecito penale il blocco stradale o ferroviario. La misura prevede il carcere fino a un mese per chi da solo blocca una strada o una ferrovia e da sei mesi a due anni se il reato viene commesso da più persone riunite.
Detenute madri
È una delle norme più contestate del decreto, al centro anche dei rilievi del Quirinale sul precedente ddl del 2023. Il testo è stato modificato allentando la «stretta» voluta dall'esecutivo. Diventa facoltativo- e non più obbligatorio come è attualmente - il rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli sotto i tre anni che sconteranno la condanna negli Icam, gli istituti a custodia attenuata.
Previsti anche incentivi all'apprendistato per i detenuti e semplificazioni per l’accesso al lavoro esterno.
Schede sim per i migranti
Si tratta di una norma controversa (oggetto dei rilievi del Colle) modificata rispetto al testo precedente: per acquistare una sim telefonica, un migrante dovrà presentare un documento d'identità (non più il permesso di soggiorno come prevedeva il ddl) e si introduce la sanzione amministrativa della chiusura dell'esercizio o dell'attività da 5 a 30 giorni per i casi in cui i gestori non osservino gli obblighi di identificazione dei clienti.
Rivolte in carcere e nei Cpr
Si introduce nuovo reato della rivolta in carcere e prevede la punibilità con la reclusione da 1 a 5 anni. Si puniscono non solo gli atti di violenza o minaccia, ma anche forme di resistenza passiva che impediscano il corretto svolgimento delle attività di sicurezza interna. Nel testo si prevede anche un'aggravante per reato di istigazione a disobbedire alle leggi, applicabile se commesso all'interno di un penitenziario o a mezzo di comunicazione dirette a persone detenute. Pene più severe per chi partecipa a rivolte nei centri di trattenimento per migranti, con reclusione fino a 18 anni nei casi più gravi. Semplificate anche le procedure per costruire nuovi centri.
Cannabis Light
Novità anche sul fronte della cannabis. L'art. 18 modifica ed integra gli articoli 1 e 2 della legge n. 242 del 2016, in tema di promozione della coltivazione della filiera agroalimentare della canapa, in particolare si chiarisce che la promozione della coltivazione della canapa è ammessa soltanto a livello di filiera industriale e per le finalità espressamente previste dalla legge, senza possibilità di interpretazioni estensive. Stop quindi alla coltivazione e la vendita delle infiorescenze, anche di cannabis a basso contenuto di Thc, per usi diversi da quelli industriali consentiti. Il commercio o la cessione di infiorescenze viene punito con le norme del Testo Unico sulle sostanze stupefacenti, parificando, dunque, la cannabis light a quella non light.
Bodycam
Sì alle bodycam ( anche se non come dotazione obbligatoria) per le forze di polizia impegnate nel mantenimento dell'ordine pubblico, controllo del territorio, vigilanza di siti sensibili, in ambito ferroviario e a bordo treno, con un investimento statale da oltre 20 milioni nel triennio. Si prevede anche la possibilità dell'uso della videosorveglianza nei luoghi in cui vengono trattenute persone sottoposte a restrizione della libertà personale.
Misure su NoTav e NoPonte
Arriva un'aggravante per punire la violenza o la minaccia a un pubblico ufficiale commessa per impedire la realizzazione di un'opera pubblica strategica. La norma è stata ribattezzata dalle opposizioni «no-Tav e no-Ponte» .
Tutela legale per le forze dell'ordine
Il decreto prevede il raddoppio delle spese legali, con un tetto fino a 10mila euro, per forze dell'ordine, forze armate o agenti indagati per fatti inerenti al servizio svolto. Il beneficio è riconosciuto a decorrere dal 2025. Viene rafforzata la tutela penale per le forze di polizia: aumentano le pene per lesioni, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, con aggravanti specifiche.
Attività di sicurezza
Il testo rende permanenti alcune norme di garanzia per gli agenti di sicurezza, inserita però tra queste condotte anche la «direzione e organizzazione di associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico».
Terrorismo
Si introducono nuove fattispecie di reato in materia di detenzione di materiale contenente istruzioni per il compimento di atti di terrorismo e di divulgazione di istruzioni sulla preparazione e l'uso di sostanze esplosive o tossiche ai fini del compimento di delitti.
Truffe agli anziani
Il decreto introduce pene più severe per chi commette le truffe agli anziani (un'aggravante che comporta detenzione da 2 a 6 anni e multe fino a 3mila euro).
Accattonaggio
Si inaspriscono le pene per chi impiega minori nell’accattonaggio (fino a 5 anni di reclusione) e per le truffe commesse in aree pubbliche o su mezzi di trasporto. La truffa con l’aggravante dell’abuso di minorata difesa sarà ora punibile con arresto in flagranza.
Reati vicino a stazioni treni e metro
Il decreto interviene con forza anche sulle manifestazioni di piazza. Viene introdotta una nuova aggravante per i reati commessi nelle stazioni, nei mezzi pubblici o nelle loro adiacenze. Si aggrava la pena per danneggiamenti in occasione di manifestazioni pubbliche, e si estende il Daspo urbano anche a chi sia stato denunciato o condannato (anche senza sentenza definitiva) per reati contro la persona o il patrimonio in ambito di trasporto pubblico. Il reato di blocco stradale o ferroviario -spesso associato alle proteste ambientaliste- non sarà più un illecito amministrativo ma un reato penale. Viene infine esteso l'arresto in flagranza differita nei casi di lesioni gravi o gravissime a pubblici ufficiali durante le manifestazioni.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Un decreto necessario, anzi per certi aspetti ancora troppo morbido, in quanto andava prevista o (ove presente) inasprita la caccia agli irregolari, con accompagnamento al confine ed espulsione, in presenza di un primo reato - la caccia ovviamente è da riservarsi a tutti gli irregolari con reati o fogli di via già pendenti sulle loro teste e che invece continuano a delinquere o vivacchiare qua.
Un decreto necessario...e la sinistra stupidista, puntuale, reagisce in senato come i pagliacci nel circo:
Fosse per quei signori, l'Italia dovrebbe diventare una giungla più di quanto non sia...ma visti così, nel loro stato brado, la somiglianza coi delinquenti e fuorilegge che vorrebbero proteggere è coincidente e sovrapponibile in maniera palmare.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
cosa votate al referendum semmai votate?A me sembra un referendum a prova di stupido
Sono la persona meno adatta a rispondere, visto che non partecipo al circo elettorale da quando avevo 18 anni, per cui ovviamente non perderò il (mio) tempo nemmeno stavolta...ma, da esterno, è difficile non pensare al referendum sul lavoro come un cavallo di Tr0ia per far passare quello sulla cittadinanza degli stranieri, il vero obiettivo: da 10 a 5 anni di permanenza in Italia per accedere alla cittadinanza...cercando di attirare la gente al quorum con i quesiti referendari sul lavoro.
Mi auguro non si raggiunga il quorum, e, se il referendum dovesse naufragare, seduta stante proporne un altro da parte delle forze di (ahimè finta) destra o, in subordine, un disegno di legge per inasprire i requisiti per accedere alla cittadinanza da 10 a 20 anni di soggiorno in Italia e solo sotto determinate condizioni, tipo il casellario giudiziario: la fedina dovrà essere immacolata: i deliquenti possono tenersi la loro di cittadinanza, di feccia abbiamo già la nostra.
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nella necropoli deserta»
Sono la persona meno adatta a rispondere, visto che non partecipo al circo elettorale da quando avevo 18 anni, per cui ovviamente non perderò il (mio) tempo nemmeno stavolta...ma, da esterno, è difficile non pensare al referendum sul lavoro come un cavallo di Tr0ia per far passare quello sulla cittadinanza degli stranieri, il vero obiettivo: da 10 a 5 anni di permanenza in Italia per accedere alla cittadinanza...cercando di attirare la gente al quorum con i quesiti referendari sul lavoro.
Mi auguro non si raggiunga il quorum, e, se il referendum dovesse naufragare, seduta stante proporne un altro da parte delle forze di (ahimè finta) destra o, in subordine, un disegno di legge per inasprire i requisiti per accedere alla cittadinanza da 10 a 20 anni di soggiorno in Italia e solo sotto determinate condizioni, tipo il casellario giudiziario: la fedina dovrà essere immacolata: i deliquenti possono tenersi la loro di cittadinanza, di feccia abbiamo già la nostra.
e di quello sul lavoro cosa ne pensi? La maggior parte di gente sta per il si,mi sembra una cosa banale,scontata dov'è l'inghippo?
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