Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sean
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    Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
    La cosa importante

    L’Ucraina accetta di sancire nella propria Costituzione la sua non adesione alla NATO e la NATO accetta di includere nel proprio statuto una disposizione che specifichi che l’Ucraina non sarà integrata in futuro nell’alleanza.
    La NATO accetta di non schierare truppe in Ucraina.
    La cosa ridicola è che l'UE si muove con delle "controproposte" solo una volta che si è trovato sbattuto in faccia il "piano-Trump", per cui tutti di corsa ora si scatenano a cercare di rimodulare quel piano...ma in 4 anni di guerra nessuno dei tanti ha mai anche solo pensato o lavorato o favorito un accordo di "pace", questo è il punto...che rivela e determina l'andare a traino dell'UE rispetto agli USA e l'assoluto vuoto di sostanza politica di quella "unione"...e risponde anche al perchè l'America abbia trattato direttamente con la Russia scavalcando gli "alleati": perchè avresti dovuto parlarci con quelli?

    D'altro canto, qualcuno in UE ha mai alzato il telefono, o inviato una missione diplomatica, per parlare con Putin? Pensavano di fare la "pace" senza i russi? O forse pensavano di "vincere" la guerra?

    I "volenterosi" in questi mesi che hanno fatto? Un cazzio. Niente. Riunioni in favore di telecamera, ecco cosa hanno fatto...oltre ad accettare di aumentare le spese per la Nato al 5%, di prendersi i dazi senza mettere dei controdazi e campare alla giornata: ci si stupisce se poi il padrone va a parlare direttamente con Putin, o se gli arabi hanno un peso infinitamente maggiore del tuo e li si tratta coi guanti bianchi?

    Per quanto riguarda queste "controproposte", la difficoltà credo sia nel fatto che la Russia il Donbass lo vuole tutto e non fino a dove è l'attuale linea del fronte...ma ci sarebbero da leggere tutti e 24 i punti per intero.

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  • M K K
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    La cosa importante

    L’Ucraina accetta di sancire nella propria Costituzione la sua non adesione alla NATO e la NATO accetta di includere nel proprio statuto una disposizione che specifichi che l’Ucraina non sarà integrata in futuro nell’alleanza.
    La NATO accetta di non schierare truppe in Ucraina.

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  • Sean
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    Controproposta al piano Usa: 800 mila militari ucraini «in tempo di pace» e non 600 mila

    La controproposta europea al piano di pace di Trump propone che il numero di militari ucraini sia limitato a 800 mila «in tempo di pace» (contro i 600 mila del piano Usa). Lo riporta l'agenzia Reuters.

    «L'Ucraina si impegna a non recuperare territorio occupato con mezzi militari»

    La controproposta al piano di pace Usa discussa a Ginevra, propone di negoziare con Mosca partendo dalla linea del fronte. L'Ucraina si impegna così a non recuperare territorio occupato con mezzi militari. Lo riporta l'agenzia Reuters.​

    elezioni in Ucraina il prima possibile dopo le firme sul documento di pace, lo riporta Reuters.​

    Media, il piano Ue prevede la fine graduale delle sanzioni a Mosca

    Le sanzioni imposte alla Russia dal 2014 potrebbero essere soggette a un graduale e parziale allentamento una volta raggiunta una pace sostenibile e potrebbero essere ripristinate in caso di violazione dell'accordo di pace. Lo prevede uno dei 24 punti della controproposta Ue per l'accordo di pace per l'Ucraina secondo la versione trapelata al Daily Telegraph.​

    Per quanto riguarda la sovranità e le garanzie di sicurezza, oltre al fatto che nessuna restrizione sarà imposta alle forze di difesa ucraine nè all'industria della difesa, inclusa la cooperazione internazionale, nei punti pubblicati dal Daily Telegraph sul suo sito si legge che gli Stati garanti saranno «un raggruppamento ad hoc di Paesi europei e Paesi extraeuropei disponibili. L'Ucraina è libera di decidere sulla presenza, le armi e le operazioni delle forze amiche invitate dal governo ucraino sul suo territorio».​

    CorSera

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  • Sean
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    Ucraina, il piano-choc, oggi vertice a Ginevra: l’Europa si gioca tutto

    Trump: «La mia proposta non è definitiva». Vance: «La vittoria di Kiev è un’illusione»​

    Caccia il Cardinale, gli avevano detto i suoi deputati. Non mandarlo in missione, gli avevano suggerito i suoi collaboratori. Qualsiasi cosa è meglio che farcelo trovare di fronte, l’avevano avvertito da Bruxelles. Niente da fare: il Cardinale non si tocca e Volodymyr Zelensky se l’è portato in Spagna, in Turchia e ha deciso che anche oggi a Ginevra, nel conclave americano-ucraino-europeo convocato per discutere il Piano Trump, sarà proprio Andrii Yermak a guidare la delegazione di Kiev.​

    Troppo amico, Yermak, da quando quindici anni fa era il produttore tv del comico Zelensky. Troppo informato, da quando cinque anni fa venne nominato capo dello staff. Troppo coinvolto, ora che lo scandalo dei cento milioni di dollari — e delle villone costruite fuori Kiev coi soldi degli aiuti — infanga lui e schizza sul presidente ucraino.

    «Dobbiamo unirci, tornare in noi stessi, smetterla con le cretinate, smetterla coi giochi politici», intima Zelensky: «I nostri rappresentanti devono saper come difendere gli interessi nazionali e che cosa fare per impedire alla Russia di lanciare una terza invasione». Palazzo Marinskij ha aperto un’inchiesta interna sulle spese della Difesa: le beffe di Vladimir Putin sul «water d’oro» dell’amico di Zelensky hanno lasciato il segno. Ma la squadra di questi quattro anni di guerra, per ora, non si cambia. E dunque chi meglio di Yermak, detto il Cardinale, per negoziare i 28 punti del Piano col segretario americano Marco Rubio e con l’inviato trumpiano Steve Witkoff?

    L’Ucraina ha 5 giorni per dire sì. Anche se Donald Trump precisa che quella a Kiev non è un’offerta definitiva e servirà «ulteriore lavoro». Sul Piano, che sembra piacere solo a Putin, continuano a piovere critiche. Dal presidente francese Emmanuel Macron, per il quale «senza elementi di deterrenza, i russi ritorneranno». Dal cancelliere tedesco Friedrich Merz: «Se l’Ucraina perde questa guerra ed è possibile che collassi, ci sarà un impatto sull’intera politica europea».

    Ma pure da molti senatori americani, repubblicani e democratici: «Non raggiungeremo una pace duratura — dicono — offrendo concessioni a Putin e compromettendo la capacità dell’Ucraina di difendersi. La storia ci ha insegnato che Putin conosce solo la forza». Venerdì sera, il segretario americano all’Esercito, Dan Driscoll, ha incontrato gli ambasciatori europei a Kiev ed è stato un assaggio del menù d’oggi al vertice ginevrino. «Nessun accordo è perfetto, — ha cercato di calmare gli animi l’inviato Usa — ma deve essere concluso il prima possibile». L’atmosfera nella sala era cupa, dice chi c’era, coi diplomatici europei che contestavano i 28 punti e il modo in cui Washington ha condotto i negoziati, senza informare gli alleati. «Un incontro da incubo, — raccontano —, la solita discussione sul “non avete carte da giocarvi”», tipico refrain trumpiano.

    Il tono dell’amministrazione Usa non ammette molti spazi di trattativa: «Ogni critica al quadro di pace su cui stiamo lavorando — mette in chiaro il vicepresidente americano JD Vance — o fraintende il quadro, o travisa una realtà sul campo che è critica». Spiegando poi meglio: «C’è la fantasia che se solo dessimo più soldi, più armi o più sanzioni, la vittoria sarebbe a portata di mano. Ma la pace non sarà fatta da diplomatici o politici falliti che vivono in un mondo di fantasia. Potrebbe essere fatta da persone intelligenti che vivono nel mondo reale».​

    CorSera

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  • The_machine
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    Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
    Quindi il problema è Trump, non la paralizzata UE che non sa cosa fare se non proporre il kit d’emergenza della Kallas.
    Il problema resta la Russia, e Trump ha amplificato le difficoltà occidentali nel gestirla.

    L’Europa, a differenza degli Stati Uniti, non è un soggetto politico unitario: non ha ne un presidente con un mandato estero forte ne una politica estera unica. È inevitabile che abbia meno peso negoziale e reagisca più lentamente.

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  • Luke91
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    Trump è servito a smascherare ancor più i funzionari europei smidollati ed inetti

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  • Ponno
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    Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
    Abbiamo già esploso l'argomento.

    Trump fa Trump. Una benedizione per l'Europa perché dopo decenni di amministrazioni usa velenose e ipocrite, finalmente uno ci prende a schiaffi dicendolcelo e poi facendolo.

    I coglioni sono gli europei che non reagiscono.


    Vermi sudditi.
    questo! che tra l'altro é quello che si dice qua da sempre, gli USA sono il nemico. Altro che Putin e Russia. Gli USA sono il nemico dall'inizio, un po' di piú dalla WW1 e infinitamente di piú dalla WW2.
    Stessi USA ( turbocapitalista, tossica, bullizzante, ignorante pustola) che qualcuno qua difendeva. Dems, Repubblicani, tutti la stessa merd4

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  • fede79
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    Quindi il problema è Trump, non la paralizzata UE che non sa cosa fare se non proporre il kit d’emergenza della Kallas.

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  • zuse
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    Abbiamo già esploso l'argomento.

    Trump fa Trump. Una benedizione per l'Europa perché dopo decenni di amministrazioni usa velenose e ipocrite, finalmente uno ci prende a schiaffi dicendolcelo e poi facendolo.

    I coglioni sono gli europei che non reagiscono.


    Vermi sudditi.

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  • M K K
    replied
    Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio

    Si, però gli interessi possono anche combaciare, quantomeno su dossier specifici.
    Biden ha sostenuto l’Ucraina, mantenuto la continuità del soft power in Europa e cercato stabilità nei rapporti.
    Trump invece ha spinto in direzione opposta: dazi contro l’UE, scontro commerciale che ha colpito le esportazioni europee, richiesta di soldi tramite riarmo, stop e condizioni sugli aiuti a Kiev e un atteggiamento sempre molto accomodante verso Putin. In pratica, un mix che per l’Europa è stato decisamente sfavorevole.
    Si maaaa , non chiavi lo stesso

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  • The_machine
    replied
    Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
    L'europa l'avrebbe presa in quel posto anche se nn ci fosse stato Trump. L'amministrazione americana, da chiunque sia rappresentata, fa gli interessi degli Usa. La differenza è che Trump lo fa in maniera sfacciata, quasi grottesca a volte, altri avrebbero detto/fatto le cose in maniera meno diretta. L'europa invece non fa i propri interessi
    Si, però gli interessi possono anche combaciare, quantomeno su dossier specifici.
    Biden ha sostenuto l’Ucraina, mantenuto la continuità del soft power in Europa e cercato stabilità nei rapporti.
    Trump invece ha spinto in direzione opposta: dazi contro l’UE, scontro commerciale che ha colpito le esportazioni europee, richiesta di soldi tramite riarmo, stop e condizioni sugli aiuti a Kiev e un atteggiamento sempre molto accomodante verso Putin. In pratica, un mix che per l’Europa è stato decisamente sfavorevole.

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  • M K K
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    Serve una rappresaglia atomica su scala globale . Solo quella portera alla pace

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  • Mario12
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    Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
    Da quando Trump è tornato al potere ogni sua decisione ha recato il massimo danno all'Europa, e quindi a noi.
    fossi un americano lo stimerei , ma quelli non capiscono una mazza

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  • Steel77
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    L'europa l'avrebbe presa in quel posto anche se nn ci fosse stato Trump. L'amministrazione americana, da chiunque sia rappresentata, fa gli interessi degli Usa. La differenza è che Trump lo fa in maniera sfacciata, quasi grottesca a volte, altri avrebbero detto/fatto le cose in maniera meno diretta. L'europa invece non fa i propri interessi

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  • Sean
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    Guardian, Usa a alleati Nato: “Kiev firmi, rischia accordo peggiore”
    Funzionari statunitensi hanno detto agli alleati della Nato che Washington intende spingere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad accettare un accordo di pace nei prossimi giorni, sotto la minaccia che se Kiev non lo firmasse si troverebbe ad affrontare un accordo molto peggiore in futuro. Lo scrive il Guardian citando una fonte informata. Il segretario dell'esercito americano Dan Driscoll ha informato gli ambasciatori dei Paesi della Nato durante un incontro a Kiev venerdì sera, dopo i colloqui con Zelensky e una telefonata dalla Casa Bianca: "Nessun accordo è perfetto, ma deve essere concluso il prima possibile", ha detto loro, secondo una persona presente citata dal Guardian. L'atmosfera nella sala era cupa, con diversi ambasciatori europei che mettevano in discussione il contenuto dell'accordo e il modo in cui gli Stati Uniti avevano condotto i negoziati con la Russia senza tenere informati gli alleati, secondo la ricostruzione. "È stato un incontro da incubo. È stata di nuovo la solita discussione del 'non avete carte da giocare'", ha detto la fonte, riferendosi all'affermazione usata da Trump con riferimento a Zelensky durante il controverso incontro tra i due alla Casa Bianca dello scorso febbraio.

    La Stampa

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