Cronaca Italiana [Thread unico]

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  • The_machine
    Bodyweb Senior
    • Nov 2004
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    Da persona che conosce la realtà del mondo del lavoro vi posso dire che non si sta riuscendo a rimpiazzare nessuno con l'AI. Si continuano ad assumere nuove persone anche poco skillate.

    Ta l'altro recentemente è uscita la nuova versione di GPT (la 5) e, nonostante faccia meglio degli altri modelli, ha ricevuto molte critiche. Si sta diffondendo l'idea che i miglioramenti oramai siano marginali, insomma, c'è la possibilità che questa tecnologia abbia già raggiunto il plateau, almeno quella che si basa sui transformers.

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    • SimoneBW
      Bodyweb Advanced
      • Oct 2018
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      • Roma
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      Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
      Da persona che conosce la realtà del mondo del lavoro vi posso dire che non si sta riuscendo a rimpiazzare nessuno con l'AI. Si continuano ad assumere nuove persone anche poco skillate.

      Ta l'altro recentemente è uscita la nuova versione di GPT (la 5) e, nonostante faccia meglio degli altri modelli, ha ricevuto molte critiche. Si sta diffondendo l'idea che i miglioramenti oramai siano marginali, insomma, c'è la possibilità che questa tecnologia abbia già raggiunto il plateau, almeno quella che si basa sui transformers.
      Dai, tocca tenere duro per un'altra trentina di anni per la tanto agognata pensione. Tolte le battute, lato mio vedo una grande criticità riguardo l'AI, sono curioso di conoscere la tua posizione e quella di altri utenti. Come vedete la questione responsabilità? Mi spiego, parlando di un campo che mi appartiene, l'ingegneria, è da molto tempo che i calcoli vengono fatti con l'ausilio di "macchine". Ma è processo che va comunque alla fine validato dal professionista. Che se ne assume la responsabilità. Per i lavori che non richiedono validazione diretta, come gestisci la responsabilità? Penso anche alle auto a guida totalmente autonoma. C'è un incidente, chi paga?

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      • The_machine
        Bodyweb Senior
        • Nov 2004
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        Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio

        Dai, tocca tenere duro per un'altra trentina di anni per la tanto agognata pensione. Tolte le battute, lato mio vedo una grande criticità riguardo l'AI, sono curioso di conoscere la tua posizione e quella di altri utenti. Come vedete la questione responsabilità? Mi spiego, parlando di un campo che mi appartiene, l'ingegneria, è da molto tempo che i calcoli vengono fatti con l'ausilio di "macchine". Ma è processo che va comunque alla fine validato dal professionista. Che se ne assume la responsabilità. Per i lavori che non richiedono validazione diretta, come gestisci la responsabilità? Penso anche alle auto a guida totalmente autonoma. C'è un incidente, chi paga?
        Non lo so, credo dipenda da caso a caso, da quali accordi sono stati presi tra le parti.
        Se in una delle tante metropolitane senza conducente il software di guida autonoma ha un bug che causa la morte delle persone di chi è la responsabilità?
        Per quanto riguarda le automobili ho letto che Waymo già utilizza la guida autonoma e le responsabilità di eventuali problematiche ricadono sulla società stessa. L'assicurazione è intestata a Waymo.

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        • M K K
          finte ferie user
          • Dec 2005
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          • Macao [MO]
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          Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio

          Dai, tocca tenere duro per un'altra trentina di anni per la tanto agognata pensione. Tolte le battute, lato mio vedo una grande criticità riguardo l'AI, sono curioso di conoscere la tua posizione e quella di altri utenti. Come vedete la questione responsabilità? Mi spiego, parlando di un campo che mi appartiene, l'ingegneria, è da molto tempo che i calcoli vengono fatti con l'ausilio di "macchine". Ma è processo che va comunque alla fine validato dal professionista. Che se ne assume la responsabilità. Per i lavori che non richiedono validazione diretta, come gestisci la responsabilità? Penso anche alle auto a guida totalmente autonoma. C'è un incidente, chi paga?
          Molto semplice , sarà come sempre , ovvero il professionista abilitato e iscritto all albo a metterci timbro e firma con conseguenti responsabilità civili e penali.
          che un calcolo strutturale lo faccia una calcolatrice , un software o un ai , se è sbagliato sono sempre cazzi di chi lo fa.
          Sempre rimanendo nell' ambito , uno studio tecnico al posto di assumere un ing o equivalente userà un ai , mentre il geometra / tecniche va a misurare e fare sopralluoghi difficilmente sarà sostituito
          Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
          Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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          • zuse
            Macumbico divinatore
            • Oct 2010
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            • White House
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            Comunque molti ragionano sui lavori attuali che resisteranno al futuro ai...come fossero l opzione ideale per stare al sicuro e guadagnare bene, ma a quel punto l'offerta sarà altissima e quindi il tutto normalizzato con stupendi e guadagni da fame anche per i nostri cari idraulici




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            • The_machine
              Bodyweb Senior
              • Nov 2004
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              Vi ricordate 5 anni fa quando si diceva che saremmo entrati tutti nel metaverso?

              Adesso son già 2-3 annetti che si parla di AI che dovrebbe rubare il lavoro e ancora l'impatto è stato minimo.

              Ma soprattutto, se si dovesse realizzare uno scenario in cui l'AI riesce ad automatizzare tutto, assisteremmo allora ad un grandissimo incremento della produttività e delle risorse. Si tratterebbe solo poi di distribuirle al meglio, ma storicamente nonostante le grandi disuguaglianze il tenore di vita delle persone è cresciuto.

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              • Sean
                Csar
                • Sep 2007
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                • In piedi tra le rovine
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                È morto Pippo Baudo, gigante della televisione: aveva 89 anni

                Pippo Baudo, gigante della televisione italiana, è morto sabato 16 agosto, al Campus biomedico di Roma. Aveva 89 anni. Presentatore, recordman del Festival di Sanremo (guidato da palco per 13 edizioni), scopritore di talenti, per oltre 60 anni ha tenuto compagnia agli italiani dallo schermo della tv. Questo è il suo ritratto, firmato da Renato Franco.​

                Schermo buio, se è ne andato l’uomo catodico che ha segnato 60 anni di storia della tv e dunque — volenti o no, abbonati o ex evasori del canone — anche della nostra storia. Presentatore e inventore, perché tanti di quelli che hanno avuto successo li ha scoperti lui (da Beppe Grillo a Tullio Solenghi, da Heather Parisi a Lorella Cuccarini), lui si era scoperto da solo. Il padre sogna un futuro da avvocato, Baudo (era nato a Militello il 7 giugno 1936) non lo contraddice, ma pensa solo al mondo dello spettacolo.

                Il primo passo risale al 1959: «Debuttai in La conchiglia d’oro, un concorso musicale a Palermo: presentava Enzo Tortora. Io ero in veste di pianista, la mia prima apparizione in pubblico. Poi mi laureai in Legge, ma subito dopo arrivai a Roma per intraprendere la strada dello spettacolo». Ed ecco i primi test: «Feci il provino come pianista, cantante, imitatore e presentatore. Andò bene solo la quarta esibizione: era destino. Pino Procacci e Antonello Falqui mi chiesero: Immagina di trovarti al Festival di Sanremo e presentare Mina. Figuriamoci: sapevo tutto di Sanremo e di Mina. Fu un trionfo».

                Baudo sognava il teatro: «Turi Ferro mi scritturò per spettacoli importanti. Ma, essendo alto e magrissimo, appena entravo in scena, la gente rideva. Ricordo un Tutto per bene di Pirandello: impersonavo un ruolo drammatico ma, prima di pronunciare la battuta, il pubblico si mise ad applaudire e a ridere. Turi era furioso e mi disse: Il teatro serio non fa per te». La sua carriera svolta domenica 6 febbraio 1966, quando diventa presentatore per caso: «Avevo proposto un nuovo programma. Il dirigente Rai, dopo aver visto le puntate di prova, sentenzia: È una vaccata. Ma un giorno non arrivò la copia doppiata del telefilm Rin Tin Tin e, non avendo nulla da trasmettere, mandarono in onda il mio Settevoci. Un successo».

                Le reazioni alla morte di Pippo Baudo, in diretta

                Il quiz musicale con tanto di applausometro diventa un appuntamento fisso, le giacche sgargianti del conduttore di casa per lo spettatore che due anni dopo se lo ritrova sul palco del primo Sanremo (alla fine saranno 13). Baudo succede a Corrado come conduttore di Canzonissima (1972/73 e 73/74) e poi di Domenica in (dal 1979). Arriva il biennio (1984-86) da non scordare, che inizia con Fantastico 5 e Serata d’onore e si conclude con la settima edizione di Fantastico che ha punte di oltre 20 milioni di telespettatori.

                ​ Nel 1987, nel momento di massimo fulgore artistico, la prima crisi tra Baudo e la Rai: l’allora presidente, il socialista Enrico Manca, scomoda Gramsci e definisce «nazionalpopolare» la tv messa in onda da Baudo, accusato di solleticare i gusti più bassi degli spettatori. Baudo replica che allora farà «solo programmi regionali e impopolari», decide di lasciare il programma e l’azienda. Si aprono le porte di Mediaset: «Fu Berlusconi a farsi vivo. Mi offrì tantissimo, forse troppo. Ero diventato direttore artistico delle tre reti e i colleghi non gradivano: da Antonio Ricci a Costanzo, a Corrado».

                Esperienza breve e infelice che gli costa dal punto di vista professionale ed economico: «Per pagare la penale, cedetti un bel palazzetto all’Aventino, poi diventato sede del Tg5. Lo stesso Berlusconi ammise che mi avevano messo in mutande. Non faccio più quella strada da allora. Oggi varrà 20 milioni di euro», ricordava nel 2005. Nel 1989 è di nuovo su Rai2 con Serata d’onore, ma il purgatorio dura poco e l’anno successivo torna sull’ammiraglia Rai con Gran Premio e Fantastico.

                ​ È di nuovo in auge: il 1992 è l’anno di un superSanremo, quello in cui blocca «Cavallo pazzo» che vuol buttarsi dalla galleria dicendo che il Festival è truccato. Su e giù. La metà degli anni Novanta è in chiaroscuro e arriva la seconda crisi con Viale Mazzini: nel 1996 prima un Sanremo poco felice (dà le dimissioni ma tutto finisce in un abbraccio con l’allora presidente Letizia Moratti), poi lascia la direzione artistica delle reti Rai assunta due anni prima e il video per un’inchiesta sulle telepromozioni. La vicenda si conclude patteggiando una condanna a un anno e 9 mesi e rimborsando 200 milioni: «Non è vero che facevo un sorrisetto in più per intascare mazzette. Erano le società a chiedermi consigli pubblicitari, ma niente mi faceva supporre di commettere un atto vietato. Ora il regolamento è chiaro».

                Ancora peggio va quando decide di tornare a Mediaset, sei soli mesi a cavallo del 97-98: Una volta al mese, varietà a cadenza mensile, è un flop, così come poche tracce lasciano La canzone del secolo e Tiramisù.

                Lui, il siciliano dal carattere di ferro, non si butta giù, il rilancio arriva grazie a Rai3 che lo ripesca con Giorno dopo giorno sugli eventi principali del XX secolo: il programma, pomeridiano, ha successo e viene spostato in prima serata con il nuovo titolo di Novecento.

                ​ Il peggio è passato: Baudo torna di nuovo alla gloria con Sanremo 2002, nel 2005 è per l’ennesima volta in sella a Domenica in (l’ultima volta era stato nel 1991), due anni dopo ancora un Sanremo su (con Michelle Hunziker) e poi uno giù (affiancato da Piero Chiambretti, e da Bianca Guaccero e Andrea Osvart): «Ho avuto molto dal Festival, ma ho anche dato molto. Non lo considero un dominio esclusivo, ma non escludo di tornarci».

                Era il suo ultimo sogno. In compenso arriva un regalo: a 80 anni è di nuovo conduttore a Domenica In (anche qui sono 13), erede di se stesso. Non si sentiva ancora pronto per la pensione: «Se il vecchio Anchise riesce a scendere dalle spalle di Enea e riesce a camminare, lasciatelo camminare». Ora Enea se l’è ripreso.

                ​CorSera
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • germanomosconi
                  Bodyweb Senior
                  • Jan 2007
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                  • pordenone
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                  L'ultimo gigante storico della TV che se ne va....
                  Originariamente Scritto da Marco pl
                  i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  IO? Mai masturbato.
                  Originariamente Scritto da master wallace
                  Io sono drogato..

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                  • The_machine
                    Bodyweb Senior
                    • Nov 2004
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                    • Send PM

                    Ultimamente, quando muore un personaggio che ci sembra "sempre esistito", mi viene da pensare a quando non lo era: quando era giovane, sconosciuto, e aspettava ancora la sua occasione per diventare ciò che poi sarebbe rimasto nell’immaginario collettivo. È una prospettiva che spesso dimentichiamo: Pippo Baudo, che per decenni è stato una presenza fissa nella televisione italiana, negli anni 60 era la novità per chi era nato nei primi del 900. Un po' come oggi, nel mondo televisivo, potrebbe esserlo un Lundini (nome a caso, neanche la guardo più la televisione).
                    La differenza è che allora non era solo l’uomo a essere nuovo, ma il mezzo stesso: la televisione. Oggi il mezzo relativamente nuovo è il web con lo streaming.
                    E così penso che fra 50 anni potremmo assistere alla stessa dinamica: la morte di uno streamer che oggi percepiamo solo come un ragazzino davanti a una webcam sarà ricordata come la scomparsa di una figura che, per le generazioni future, sarà stata una presenza costante, "da sempre lì".

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                    • marcu9
                      Bodyweb Senior
                      • May 2009
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                      • Send PM

                      Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio

                      Io sono in Sicilia da fine luglio, di solito era medio pieno e poi le due centrali il panico. Oggi ancora niente. Si riempie a scoppiare nel weekend per quelli che scendono dai monti e basta. Questa settimana un po' più di gente ma manco troppa.
                      Secondo me è un misto di roba. I costi in parte soprattutto quelli non diretti, alias il farsi inculare. Sono stato a Palermo lunedì, le vie centrali sono ormai solo roba iper turistica di merd4 che manco a Roma e i bar hanno provato a chiedermi 2.70 un caffè (se ci leggi Marci zona Quattro Canti) allora perché devo farmi inculare?
                      Poi come dice giustamente Emme la gente si fa ormai più due weekend instagrammabili da ritardati che tre settimane in al solito posto dove è cresciuta.
                      In ogni caso andassero falliti tutti sti balneari ladri e annessi bar e ristoranti che "eh io lavoro ste due settimane per tutto l'anno" come se giustificasse il fottere il prossimo sarei felicissimo.
                      Da Palermitano non vado al centro storico da te citato da anni ormai.
                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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