Tribuna Politica-BW Edition PARTE II

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  • Sean
    Csar
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    Originariamente Scritto da miketyson Visualizza Messaggio

    e di quello sul lavoro cosa ne pensi? La maggior parte di gente sta per il si,mi sembra una cosa banale,scontata dov'è l'inghippo?

    Non so dire niente al riguardo perchè, ti dico la verità, ho letto soltanto il quesito sulla cittadinanza...per cui dovrei andare ad approfondire la questione e magari cercare dei pareri motivati sul perchè sì o perchè no.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Sean
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      Qua ci sono delle delucidazioni sui pro e i contro circa i quesiti referendari sul lavoro: https://www.avvenire.it/attualita/pa...-c-e-da-sapere

      Dipende dalle condizioni lavorative di ciascuno: ad esempio un referendum (scheda 2) riguarda le piccole aziende in caso di licenciamento illegittimo...ma se uno lavora nelle aziende grandi, non lo riguarda.

      Un altro (scheda 3) i contratti a termine, questo interesserebbe i precari...se sei assunto a tempo indeterminato no.

      Da valutare dunque quelli sugli infortuni (scheda 4) e quello controverso sui licenziamenti oltre i 15 dipendenti (scheda 1)

      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
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      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • Sean
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        Lavoro, i quesiti del referendum 2025: le ragioni del sì e del no, cosa cambia e le posizioni dei partiti

        I licenziamenti illegittimi

        Il primo, scheda verde, riguarda il Jobs act, riforma sul lavoro del governo Renzi, e chiede che sia cancellato il «contratto a tutele crescenti». Di che si tratta?

        Nelle imprese con più di 15 dipendenti, prima del 2015, in caso di licenziamenti illegittimi, cioè senza giusta causa, era previsto il reintegro sul posto di lavoro: l’azienda poteva essere obbligata a riprendere il lavoratore allontanato ingiustamente, se a dirlo era un giudice, in base al famoso articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, nella versione però, è bene sottolineare, già «depotenziata», mitigata dalla riforma Fornero.

        Il Jobs act ha mandato in soffitta l’obbligo di reintegro in diversi casi di licenziamento senza giusta causa. E lo ha sostituito - questo vale solo per gli assunti a tempo indeterminato dal 7 marzo 2015 - con un indennizzo economico, che varia da 6 a 36 mensilità in base agli anni di servizio: due mensilità per ogni anno trascorso in azienda, per questo si parla di «tutele crescenti».

        In alcuni casi, come i licenziamenti discriminatori o alcuni tipi di licenziamenti disciplinari ingiustificati, il reintegro è ancora previsto. Anche perché sono intervenute, intanto, alcune sentenze della Corte costituzionale a difesa del diritto a riavere il posto di lavoro.

        Per sintetizzare:
        Se vince il sì e il referendum raggiunge il quorum si cancella il contratto a tutele crescenti e si torna all’articolo 18, con il reintegro sul posto di lavoro, come modificato però, attenzione, dalla riforma Fornero, che aveva già introdotto, in alcuni casi, un’indennità economica al posto della tutela «piena» (in altri casi no: nei licenziamenti collettivi con criteri di scelta scorretti, ad esempio, la legge Fornero predispone il reintegro e la normativa attuale l'indennizzo).
        Se vince il No o se il referendum non raggiunge il quorum resta in vigore il contratto a tutele crescenti, così com’è oggi.

        Le ragioni del sì Dare agli assunti dopo il 7 marzo 2015, oltre 3,5 milioni di lavoratori, le stesse tutele dei più «anziani»: per la Cgil, con il Jobs act sono «penalizzati da una legge che impedisce il reintegro anche nel caso in cui il giudice dichiari ingiusta e infondata l'interruzione del rapporto».
        Le ragioni del no Il Jobs act ha reso più flessibile il mercato del lavoro, troppo rigido per le imprese con l'articolo 18, dando le giuste tutele. In alcuni casi l'indennizzo economico previsto dalla legge Fornero è inferiore nel massimo (24 mesi anziché 36) rispetto al contratto a tutele crescenti.

        A favore: Pd, M5S, Avs
        Contrari: FdI, FI, Lega, Noi moderati, Iv, Azione, +Eu

        Tetto alle indennità di licenziamento

        Il secondo quesito - scheda arancione - riguarda i lavoratori delle piccole imprese, quelle fino a 15 dipendenti, e chiede di cancellare il tetto massimo per le indennità in caso di licenziamento: oggi infatti è previsto che un lavoratore licenziato ingiustamente, cioè dopo che un giudice ha ritenuto l’allontanamento illegittimo, può ottenere al massimo 6 mensilità di risarcimento.

        Se vince il Sì, con quorum, il tetto viene cancellato e sarà il giudice a determinare il risarcimento senza alcun limite.
        Se vince il no o manca il quorum il tetto resta.

        Le ragioni del sì I circa 3 milioni e 700 mila dipendenti delle piccole imprese, secondo i calcoli della Cgil, avrebbero più tutele: cancellando il limite massimo, sarà il giudice a determinare il giusto risarcimento.
        Le ragioni del no L'assenza di limiti scoraggerebbe nuove assunzioni, aumentando il rischio per gli imprenditori.

        A favore: Pd, M5S, Avs
        Contrari: FdI, FI, Lega, Noi moderati, Iv, Azione, +Eu

        Contratti a termine

        Il terzo quesito è sui contratti a termine. Scheda grigia. I contratti a termine oggi possono essere instaurati fino a 12 mesi senza causali, ovvero senza l’obbligo, da parte dell’azienda, di indicare alcuna ragione specifica che giustifichi il lavoro temporaneo. L'obbligo di indicare una causale, come la sostituzione di una collega in maternità o lo sviluppo di un nuovo prodotto (i casi, per le diverse categorie, sono previsti nei contratti collettivi), era stato eliminato nel 2015 con il Jobs act.

        Se vince il sì, con quorum: anche per i contratti entro i 12 mesi servirà la causale
        Se vince il no o manca il quorum: resta tutto com’è

        Le ragioni del sì I promotori puntano a limitare il ricorso ai contratti a termine per ridurre quella che la Cgil definisce «la piaga del precariato»: in Italia, calcola il sindacato, circa 2 milioni e 300 mila persone hanno contratti di lavoro a tempo determinato.
        Le ragioni del no L'assenza di causali toglierebbe alle aziende la possibilità di adattarsi a improvvise esigenze di mercato e aumenterebbe il contenzioso. Citando gli ultimi dati Istat: nel IV trimestre 2024 rispetto al 2023 sono aumentati i dipendenti a tempo indeterminato (+3%) e diminuiti quelli a termine (-10%).

        A favore: Pd, M5S, Avs
        Contrari: FdI, FI, Lega, Noi moderati, Iv, Azione, +Eu

        Sicurezza negli appalti

        L’ultimo quesito in materia di lavoro, scheda rossa, riguarda la sicurezza, in alcuni casi particolari, quelli di appalto o subappalto. Chiede di cancellare le norme che impediscono in caso di infortunio per rischio specifico negli appalti di estendere la responsabilità all'impresa committente.

        Se vince il sì: l’impresa committente sarà responsabile in solido con l’appaltatore o il subappaltatore per tutti i danni subiti dal lavoratore nei quali questo non risulti indennizzato dall’Inail.
        Se vince il no o manca il quorum: resta tutto com’è.

        Le ragioni del sì La responsabilità solidale renderebbe l'impresa che affida un lavoro più attenta alle esigenze della sicurezza. Evitando, magari, scelte al massimo ribasso.
        Le ragioni del no La responsabilità che si chiede di estendere all'impresa committente riguarda i rischi specifici, aspetto che esula dalle sue competenze tecniche.

        A favore: Pd, M5S, Avs, +Eu
        Contrari: FdI, FI, Lega, Noi moderati, Azione

        ​CorSera
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • fede79
          Bass Player
          • Oct 2002
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          • Roma
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          CITTADINANZA


          Poter chiedere di essere cittadini italiani dopo cinque anni di residenza nel Paese anziché dopo dieci. Di questo tratta, andando a stringere, il quinto quesito, quello che si troverà sulla scheda gialla ai referendum dell'8 e 9 giugno, l'unico che non riguarda il lavoro. Meglio sgomberare il campo subito, allora, dicendo di cosa non si tratta: non si parla di ius soli, né di ius scholae, di minori che diventano cittadini italiani per nascita o per aver frequentato cicli scolastici. Il quesito riguarda la cittadinanza richiesta per residenza e si propone di accorciarne i tempi.

          Cosa cambia
          Oggi il cittadino di uno Stato che non appartiene all’Unione europea può richiedere la cittadinanza italiana se risiede legalmente da almeno dieci anninel Paese. Questo in base a una legge del 1992 che il referendum chiede di modificare (attraverso l'abrogazione di alcune parti della norma che avrebbero l'effetto di modificarla).

          Se vince il Sì e il referendum raggiunge il quorum: la richiesta potrà essere avanzata dopo 5 anni.
          Se vince il no o il referendum non raggiunge il quorum: la richiesta, come è oggi, continuerà a poter essere fatta solo dopo 10 anni.

          Cosa non cambia
          La richiesta, appunto, perché vinca il sì o il no, la procedura non cambia: la cittadinanza viene concessa dal Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del ministro dell’Interno. La concessione della cittadinanza resta, insomma, un atto discrezionale di «alta amministrazione».

          E restano, con il sì o con il no, tutti i requisiti necessari: la residenza deve essere legale e continuativa, bisogna dimostrare di avere una conoscenza della lingua italiana almeno di livello B1, avereun reddito minimo e non comportare pericoli per la sicurezza della Repubblica (quindi niente condanne per reati gravi).

          Già adesso ci sono delle categorie che possono richiedere la cittadinanza dopo 5 anni: rifugiati o apolidi; stranieri maggiorenni adottati; chi presta servizio, nei 5 anni, alle dipendenze dello Stato.

          Cosa cambia per i minori
          Con il referendum non si modificano, appunto, i termini per i minori stranieri (che oggi possono acquisire la cittadinanza italiana se lo richiedono al compimento dei 18 anni, purché abbia risieduto in Italia legalmente e ininterrottamente dalla nascita). Ma il dimezzamento dei tempi, in generale, per la richiesta di residenza indirettamente può riguardarli: i figli minori di chi acquista la cittadinanza italiana, se convivono con lui, la acquisiscono a loro volta.

          All'estero
          Il termine dei dieci anni è tra i più lunghi in Europa. Cinque sono gli anni che servono, ad esempio, in Francia, Germania, Portogallo, Paesi Bassi e Svezia. Dieci in Spagna.

          Le ragioni del Sì e del No
          I sostenitori del Sì ritengono che i 10 anni necessari alla richiesta di cittadinanza siano un periodo eccessivo, che crea discriminazioni per chi, già da tempo, risiede in Italia e per i loro figli che non godono di: diritto di voto, uguali condizioni per i concorsi pubblici, la possibilità di partecipare a agevolmente a percorsi di studio all'estero o di rappresentare l’Italia nelle competizioni sportive senza restrizioni. Riguarda circa 2,5 milioni di persone.

          I sostenitori del No, oltre a ritenere i 10 anni un periodo adeguato, sottolineano il numero alto di cittadinanze rilasciate dall'Italia rispetto ad altri Paesi: nel 2024 217 mila cittadini stranieri hanno l'hanno acquisita, dato in crescita rispetto all’anno precedente (circa 214 mila).
          sigpic
          Free at last, they took your life
          They could not take your PRIDE

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
            • 123581
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            • Italy [IT]
            • In piedi tra le rovine
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            Abbiamo visto che fine hanno fatto Germania e Francia...e pure in Svezia. Le leggi comunque non servono se non le si fanno applicare. In Italia ci sono migliaia di extracomunitari che compiono e reiterano delitti, ma, nonostante i fogli di via, restano qua...quindi è su questi punti che occorrerebbe agire, rendere le norme effettive e non lettera morta.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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            • zuse
              Macumbico divinatore
              • Oct 2010
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              • White House
              • Send PM

              Tutto dipende dal come viene rilasciata. Perché test severo per la lingua, stipendio adeguato e zero reati gravi ( vorrei sapere che si intende per grave , triplice omicidio? Dovrebbe bastare disturbo quiete pubblica ) puoi dargliela anche dopo 3 anni. Quelli che danno problemi sono altri




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              • germanomosconi
                Bodyweb Senior
                • Jan 2007
                • 16208
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                • pordenone
                • Send PM

                Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
                Tutto dipende dal come viene rilasciata. Perché test severo per la lingua, stipendio adeguato e zero reati gravi ( vorrei sapere che si intende per grave , triplice omicidio? Dovrebbe bastare disturbo quiete pubblica ) puoi dargliela anche dopo 3 anni. Quelli che danno problemi sono altri
                Ma infatti sarei il primo a darla ben volentieri nei casi del genere.
                Ma ormai abbiamo solo feccia le grandi città sono diventate un letamaio, non apportano nulla al benessere sociale ed economico del paese
                Originariamente Scritto da Marco pl
                i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                IO? Mai masturbato.
                Originariamente Scritto da master wallace
                Io sono drogato..

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                • centos
                  Bad Lieutenant
                  • Jan 2009
                  • 23283
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                  • Ducato di Parma
                  • Send PM

                  per non saper ne leggere ne scrivere io ci sono andato, specialmente per quello sulla cittadinanza
                  10 anni mi sembrano una cosa giusta e mi sembrano giusti i requisiti richiesti poi non per tutti sono necessari 10 anni solo per gli extracomunitari

                  da AI

                  Ottenere la cittadinanza italiana nel 2025 è possibile tramite diverse vie, e i requisiti variano a seconda del percorso scelto. Ci sono state anche delle recenti modifiche legislative che è importante conoscere.

                  Ecco un riepilogo dei principali requisiti per le diverse modalità:

                  1. Cittadinanza per residenza:
                  • Periodo di residenza legale e continuativa in Italia:
                    • 10 anni: per i cittadini extracomunitari.
                    • 4 anni: per i cittadini comunitari (UE).
                    • 5 anni: per gli apolidi e i rifugiati.
                    • 2 anni: per gli stranieri il cui genitore o nonno sia o sia stato cittadino italiano per nascita (questo è un requisito ridotto rispetto al passato, grazie al recente DL 36/2025 convertito nella Legge n. 74 del 23 maggio 2025).
                  • Reddito sufficiente: Devi dimostrare di avere un reddito stabile e adeguato. Gli importi di riferimento sono:
                    • € 8.263,31 per il solo richiedente senza persone a carico.
                    • € 11.362,05 per il richiedente con coniuge a carico.
                    • Aumenta di € 516,46 per ogni ulteriore persona a carico (figli, genitori, ecc.).
                    • Il reddito deve essere dimostrato con le dichiarazioni dei redditi (modello UNICO, 730, CUD) degli ultimi 3 anni.
                  • Assenza di precedenti penali: Sia in Italia che nel tuo paese di origine e in eventuali altri paesi in cui hai risieduto per lunghi periodi.
                  • Conoscenza della lingua italiana: Livello non inferiore al B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la Conoscenza delle Lingue. Sono esentati i titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e coloro che hanno sottoscritto l'accordo di integrazione.
                  • Registrazione presso il Comune: Devi essere iscritto all'anagrafe del Comune di residenza per tutto il periodo richiesto.


                  seguono altri modi



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                  • miketyson
                    Bodyweb Senior
                    • Jan 2002
                    • 10356
                    • 380
                    • 998
                    • impero romano
                    • Send PM

                    votato pure io va,giusto per......
                    Alboreto is nothing

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                    • centos
                      Bad Lieutenant
                      • Jan 2009
                      • 23283
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                      • Ducato di Parma
                      • Send PM

                      dubito fortemente che si raggiungerà il quorum
                      come sempre in italia c'è qualcuno che va al mare quando c'è da decidere o da esprimersi
                      con la solita tiritera "tanto fanno quello che vogliono" e poi ci si lamenta, che è lo sport nazionale che viene quasi prima del calcio, quasi eh
                      è sempre la solita storia



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                      • miketyson
                        Bodyweb Senior
                        • Jan 2002
                        • 10356
                        • 380
                        • 998
                        • impero romano
                        • Send PM

                        in effetti alle urne stamattina non c'era nessuno! Le spiagge invece stracolme già alle 9,vediamo stasera
                        Alboreto is nothing

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                        • zuse
                          Macumbico divinatore
                          • Oct 2010
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                          • Send PM

                          Ad ogni referendum (possibilmente con molti questionari in modo accorpare e andarci il giusto) dovrebbero togliere il quorum. Se non vai , vuol dire che ti sta bene qualsiasi risultato e bon.




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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
                            • 123581
                            • 3,952
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                            • In piedi tra le rovine
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                            L'affluenza alle 12 al 7,4% (in calo)

                            Il primo dato nazionale sull'affluenza alle 12, con 60 mila sezioni su 61 mila, è pari al 7,4%.

                            ​Un dato in calo rispetto al Referendum abrogativo sull'acqua del 2011, quando alla stessa ora aveva votato l'11,6%. Il confronto è significativo perché si tratta dell''ultimo referendum in cui si in cui si votò su due giorni (domenica 12 e lunedì 13 giugno) e dell'ultimo che raggiunse il quorum (57% circa).

                            ​CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • germanomosconi
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                              • pordenone
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                              Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
                              Ad ogni referendum (possibilmente con molti questionari in modo accorpare e andarci il giusto) dovrebbero togliere il quorum. Se non vai , vuol dire che ti sta bene qualsiasi risultato e bon.
                              Oppure abbassarlo
                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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                              • centos
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                                Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
                                Ad ogni referendum (possibilmente con molti questionari in modo accorpare e andarci il giusto) dovrebbero togliere il quorum. Se non vai , vuol dire che ti sta bene qualsiasi risultato e bon.
                                non è giusto nemmeno questo, non può un 20% decidere per tutti
                                piuttosto mettere l'obbligo di andare a votare( tranne per le categorie dei fragili, mia nonna ha 94 anni ed è in una rsa non ha la capacità di votare), la scheda si può annullare con un bel ghirogoro oppure se non hai un'idea puoi fare scheda bianca come un cagnolino spaventato che va alla maggioranza - ok non è questo il caso vale per le politiche
                                è una questione di responsabilità civile

                                in ogni caso il quorum non si raggiungerà, saranno felici le aziende che continueranno a fare quel caxxo che gli pare e i dem che urleranno allo scandalo del resto sanno fare solo quello



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