Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sean
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    Water e bidet d'oro, mucchi di banconote da 200 euro nella credenza: chi è Timur Mindich, il re delle tangenti che ora imbarazza Zelensky

    Latitante da lunedì grazie a una soffiata, Mindich produceva gli show dell'ex comico. Avrebbe orchestrato l’intero schema di tangenti: 86 milioni di euro in totale, il 10-15% su ogni contratto energetico

    Un water d’oro massiccio, un bidet d’oro massiccio, credenze di cucina straripanti di sacchetti di banconote da 200 euro (e non di grivne ucraine), in una casa dove indagini avrebbero intercettato la presenza recente del presidente Zelensky, che nel 2021 ci avrebbe anche festeggiato un compleanno. Sono i simboli più sfacciati del potere e della ricchezza accumulati da Timur Mindich, uomo chiave dell’inchiesta anticorruzione in Ucraina, ora alla macchia grazie a una fuga di notizie.

    Timur Mindich l’affarista protetto a lungo dal re degli oligarchi ucraini Ihor Kolomoyskyi (in carcere dal 2023 per riciclaggio); Timur Mindich imprenditore che ciò che tocca diventa oro — di qui il nome dell’indagine, «operazione Mida» — dai fertilizzanti ai diamanti, dalla finanza all’immobiliare, dall’energia ai media. Timur Mindich, ora, anche tangentiere che Zelensky deve sbrigarsi a scaricare, e infatti chiede «pulizia» e annuncia sanzioni personali per gli imputati.

    ​ Un epiteto accompagna infatti il nome Mindich in ogni ricostruzione dell’accaduto sui giornali di tutto il mondo, ed è proprio «stretto alleato di Zelensky»: suo amico, comproprietario tuttora della casa di produzione Kvartal 95 che fino al 2019, quando l’allora comico Zelensky vinse le elezioni, ne produceva gli show.

    Tangenti per 86 milioni

    Soprattutto, sarebbe stato proprio Mindich a presentare al futuro presidente il miliardario Kolomoyskyi, tra i finanziatori della sua campagna elettorale nel 2019. Per le indagini della Nabu, l’agenzia ucraina anticorruzione, Mindich avrebbe orchestrato l’intero schema di tangenti, del valore di 86 milioni di euro, il 10-15% su ogni contratto energetico in un Paese che i bombardamenti russi lasciano sempre più spesso senza luce e al freddo.

    La procura anticorruzione (Sapo, per i media internazionali) sintetizza il suo ruolo così: «Controllava l’accumulo, la distribuzione e il riciclaggio di soldi ottenuti illecitamente nel settore energetico». Usando, naturalmente, le «relazioni amichevoli» con il suo amico più potente: l’ex comico che prima gli doveva la fama e che ora gli sarebbe stato utile anche solo menzionare.

    I ministri di Mindich

    A Mindich si riconducono diverse nomine politiche degli ultimi governi, come l’ex ministro della Giustizia German Galushchenko, ma anche l’ex vicepremier Oleksiy Chernyshov, fatto fuori a giugno per corruzione. Ma l’influenza di Mindich sulla politica sarebbe stata tale, secondo fonti riportate dal Kyiv Independent, da aver addirittura «ispirato» il tentativo del governo, a luglio, di azzerare le prerogative della Nabu, che già da agosto 2024 indagava attivamente proprio su di lui.

    E a giugno aveva disposto l’arresto di un suo parente, Leonid Mindich, che stava fuggendo all’estero con 14 milioni di euro intascati dalla compagna energetica di Kharkiv.

    La soffiata e la fuga

    Mindich non si difende, per ora: il 10 novembre, meno di ventiquattr’ore prima della notifica delle indagini, è fuggito grazie a una soffiata; si dice sia in Israele, dove va spesso, nonostante la sua età — nato a Dnipro, ha 46 anni — lo renda inabile all’espatrio, perché passibile come tutti gli uomini del Paese di essere richiamato al fronte.

    E si indaga anche sulla soffiata, il cui «uccellino», secondo la Ukrainska Pravda, sarebbe il vicedirettore della procura speciale anticorruzione, Andriy Synyuk, filmato mentre si incontra con un avvocato che avrebbe poi visitato il condominio di Mindich; e anche scontento per aver perso nel 2021 la nomina, tutta politica, a direttore della procura speciale. Timur Mindich ha sempre potuto contare su molti amici.

    https://www.corriere.it/esteri/25_no...cbb1bxlk.shtml

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    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Sean
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      Un ex (?) comico del drive in ucraino circondato da amici corrotti e corruttori: questo il governo ucraino che l'occidente dei degenerati, debosciati, saltimbanchi, giocolieri, pinocchi e pagliacci ha scelto di sovvenzionare a fondo perduto per agitare quel cane di paglia contro la Russia: lenoni, puttanieri e mignotte, cessi d'oro e liquami organici nei quali però sono costretti, da una cricca di pervertiti senza più senno, ad annegare i molti, cioè a dire tutta quella gran parte dei popoli europei a cui repelle questa fogna che prorompe a cielo aperto direttamente dai mondi inferi.

      A Mindich si riconducono diverse nomine politiche degli ultimi governi, come l’ex ministro della Giustizia German Galushchenko, ma anche l’ex vicepremier Oleksiy Chernyshov, fatto fuori a giugno per corruzione. Ma l’influenza di Mindich sulla politica sarebbe stata tale, secondo fonti riportate dal Kyiv Independent, da aver addirittura «ispirato» il tentativo del governo, a luglio, di azzerare le prerogative della Nabu, che già da agosto 2024 indagava attivamente proprio su di lui.
      Bene. Il produttore del comico influenzava anche le nomine governative e starebbe dietro al tentativo (poi abortito per la rivolta di piazza) estivo di abolire l'agenzia anticorruzione...e in Ucraina chi è che nomina i ministri (ed ogni altra cosa) e chi ha firmato il decreto di abolizione della agenzia anticorruzione? Il comico, che come negli spettacoli di Ridolini ha assunto la maschera del "presidente" dietro alla quale si cela quella del dittatore senza scandenza con pieni poteri.

      Questa la compagnia di giro che secondo i nostri di comici starebbe "difendendo i valori europei" (...)

      Mindich per una soffiata (ma tu pensa) sarebbe scappato in Israele. E dove sennò? In quanto ebreo può usufruire della "legge del ritorno", quella norma sionista che statuisce l'accoglienza di tutti gli ebrei nella farlocca "terra promessa" chiunque essi siano, qualunque cittadinanza abbiano.

      In un qualche kibbutz si troverà bene, a godersi i milioni regalatigli dagli europei per difendere "i nostri valori", protetto da un governo non meno fanatico di quello che si lascia alle spalle a Kiev, e non meno adoratore del vitello (cesso) d'oro: https://it.euronews.com/2025/03/04/i...ode-a-suo-cari

      Pure il comico "presidente" ucraino, in quanto ebreo, avrebbe diritto al suo kibbutz: quando finirà tutta questa storia, non è detto che lui e Mindich non si ritroveranno vicini di casa, in un perfetto finale di questa tragicommedia che l'occidente ha deciso di proiettare sui propri schermi e che stiamo pagando e pagheremo tutti a caro prezzo.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
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      • zuse
        Macumbico divinatore
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        E noi vorremmo fare entrare il paese più corrotto d'Europa in Europa (che non poteva, ancora prima della guerra, sognarsi di entrare proprio perché non in linea con criteri minimi anti corruzione).

        Figuriamoci ora dopo anni di guerra, miliardi inviati a buffo, miliardi di armamenti.

        L'unico paese ad avere attaccato l'Europa con un'operazione da terroristi destabilizzando il paese/ economia traino del continente.


        E noi vorremo dare a questi la possibilità in EU di voto e di veto , vista l'unanimità richiesta (che a sto punto non ci conviene forse nemmeno togliere od i paesi slavo-nordico - baltici ci inculeranno alla prossima votazione...)




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        • fede79
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          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          Un ex (?) comico del drive in ucraino circondato da amici corrotti e corruttori: questo il governo ucraino che l'occidente dei degenerati, debosciati, saltimbanchi, giocolieri, pinocchi e pagliacci ha scelto di sovvenzionare a fondo perduto per agitare quel cane di paglia contro la Russia: lenoni, puttanieri e mignotte, cessi d'oro e liquami organici nei quali però sono costretti, da una cricca di pervertiti senza più senno, ad annegare i molti, cioè a dire tutta quella gran parte dei popoli europei a cui repelle questa fogna che prorompe a cielo aperto direttamente dai mondi inferi.



          Bene. Il produttore del comico influenzava anche le nomine governative e starebbe dietro al tentativo (poi abortito per la rivolta di piazza) estivo di abolire l'agenzia anticorruzione...e in Ucraina chi è che nomina i ministri (ed ogni altra cosa) e chi ha firmato il decreto di abolizione della agenzia anticorruzione? Il comico, che come negli spettacoli di Ridolini ha assunto la maschera del "presidente" dietro alla quale si cela quella del dittatore senza scandenza con pieni poteri.

          Questa la compagnia di giro che secondo i nostri di comici starebbe "difendendo i valori europei" (...)

          Mindich per una soffiata (ma tu pensa) sarebbe scappato in Israele. E dove sennò? In quanto ebreo può usufruire della "legge del ritorno", quella norma sionista che statuisce l'accoglienza di tutti gli ebrei nella farlocca "terra promessa" chiunque essi siano, qualunque cittadinanza abbiano.

          In un qualche kibbutz si troverà bene, a godersi i milioni regalatigli dagli europei per difendere "i nostri valori", protetto da un governo non meno fanatico di quello che si lascia alle spalle a Kiev, e non meno adoratore del vitello (cesso) d'oro: https://it.euronews.com/2025/03/04/i...ode-a-suo-cari

          Pure il comico "presidente" ucraino, in quanto ebreo, avrebbe diritto al suo kibbutz: quando finirà tutta questa storia, non è detto che lui e Mindich non si ritroveranno vicini di casa, in un perfetto finale di questa tragicommedia che l'occidente ha deciso di proiettare sui propri schermi e che stiamo pagando e pagheremo tutti a caro prezzo.
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          E noi vorremmo fare entrare il paese più corrotto d'Europa in Europa (che non poteva, ancora prima della guerra, sognarsi di entrare proprio perché non in linea con criteri minimi anti corruzione).

          Figuriamoci ora dopo anni di guerra, miliardi inviati a buffo, miliardi di armamenti.

          L'unico paese ad avere attaccato l'Europa con un'operazione da terroristi destabilizzando il paese/ economia traino del continente.


          E noi vorremo dare a questi la possibilità in EU di voto e di veto , vista l'unanimità richiesta (che a sto punto non ci conviene forse nemmeno togliere od i paesi slavo-nordico - baltici ci inculeranno alla prossima votazione...)
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          They could not take your PRIDE

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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            • In piedi tra le rovine
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            Il "Purl" non è "una colonna della politica americana per l'assistenza militare all'Ucraina" ma più veracemente una colonna portante per il flusso di soldi che le aziende (e lo stato) belliche americane incassano, grazie agli europei, per far fruttare economicamente quella guerra lunghissima.

            Trump per guadagnare agisce su diversi fronti, tutti convergenti a sostenere l'economia USA:

            - vendita di armi all'Ucraina via miliardi europei

            - dazi per mezzo mondo (nel caso della UE non vi è stato nemmeno un controdazio)

            - appalto del ferrovecchio Nato all'Europa, sgravandosi di quelle spese

            - accordi, dietro minaccia di dazi altissimi, con alcune nazioni (tipo la Cina) per terre rare e simili; all'Ucraina hanno invece fatto firmare un vero e proprio contratto di futuro sfruttamento coloniale delle sue risorse

            - vendita agli europei di gas liquido, "invitandoli" ad abbandonare quello russo (chiaramente meno costoso in quanto a due passi)

            Spilla soldi o affari ovunque. Chiamalo scemo...gli scemi sono gli altri, in primo luogo gli europei, che si fanno pelare a sangue come docili conigli, lasciandosi scorrere sotto agli occhi questo snodo epocale del mondo che si scompone in una multipolarità, e restando passivi senza approfittare per dare uno scossone all'ormai arrugginita catena che ti lega al decadente impero che sta al di là dell'Atlantico.

            Trump sta cercando di mettere il culo dell'America in salvo o almeno aprendogli dei paracadute, in questa fase di declino americano. La guerra in Ucraina sarà per gli americani comunque un affare: nel caso di stallo, un incasso perpetuo di soldi per le fabbriche di armi; in caso di "vittoria" russa, chance di:

            - chiudere con le sanzioni alla Russia e aprire con i russi degli accordi commerciali e industriali di vari genere

            - accordarsi con la Russia per sfruttare le risorse minerarie ed energetiche ucraine, sulla scorta dell'accordo capestro fatto firmare a Zelensky per avere gli "aiuti" americani ed in risarcimento di quelli regalati dall'amministrazione Biden.
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              Apriamo gli occhi


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              • Sergio
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                Perdonate l'intervento, ma è tecnicamente interessante l'auto-dubbing in inglese; io lo sento parlare in Inglese. Il lip-sink è totalmente cannato, ma si capisce perfettamente.
                In un futuro a breve termine credo le barriere linguistiche cadranno completamente con l'aiuto dell'AI.



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                • Sean
                  Csar
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                  Gli occhi si aprono ragionando con la propria testa e il proprio senso critico, questo vuol dire tenere "gli occhi aperti": stare dietro all'ennesimo guru youtuber non mi pare un aprire gli occhi, ma semmai un appaltare i propri a qualcun altro.

                  Se la guerra si è fermata, perchè per ora la tregua regge, da questo come si fa a concludere, come fa quel signore lì, che a Gaza non c'è mai stato un "genocidio"? Ma qualcuno ha davvero tutto questo tempo da perdere dietro al primo che passa?

                  Circa i morti: ma cosa va delirando quel tizio? Ma a Gaza non ci sono i cimiteri? Non sono state scavate delle fosse comuni? https://www.repubblica.it/esteri/202...eri-424707081/

                  il resto è un immane cumulo di macerie: è quella la "fossa comune". Quell'appaltatore di occhi in leasing, è andato a rimuovere le macerie per vedere quanti resti umani ci sono lì sotto? Ma che logica usa e che discorsi fa quell'ennesimo fachiro indiano?

                  ...ma di noi
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                    Gli occhi si aprono ragionando con la propria testa e il proprio senso critico, questo vuol dire tenere "gli occhi aperti": stare dietro all'ennesimo guru youtuber non mi pare un aprire gli occhi, ma semmai un appaltare i propri a qualcun altro.

                    Se la guerra si è fermata, perchè per ora la tregua regge, da questo come si fa a concludere, come fa quel signore lì, che a Gaza non c'è mai stato un "genocidio"? Ma qualcuno ha davvero tutto questo tempo da perdere dietro al primo che passa?

                    Circa i morti: ma cosa va delirando quel tizio? Ma a Gaza non ci sono i cimiteri? Non sono state scavate delle fosse comuni? https://www.repubblica.it/esteri/202...eri-424707081/

                    il resto è un immane cumulo di macerie: è quella la "fossa comune". Quell'appaltatore di occhi in leasing, è andato a rimuovere le macerie per vedere quanti resti umani ci sono lì sotto? Ma che logica usa e che discorsi fa quell'ennesimo fachiro indiano?
                    Sono le stesse considerazioni che ho fatto nella mia testa ascoltandolo. Mancano dei passaggi logici in ciò che dice, eppure appare molto convincente e nei commenti nessuno solleva dei dubbi.
                    Il punto è il seguente, ve ne sareste accorti quando eravate in accordo con lui, che magari sosteneva che a Bucha avessero messo in piedi un set cinematografico con dei manichini?

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                    • Arturo Bandini
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                      dubito che ci sia uno spropositato numero di morti sotto le macerie, e comunque ogni guerra ha avuto le sue macerie, durante la seconda guerra interi quartieri e città furono rasi al suolo, ma i corpi, per quanto possibile, furono cercati, disseppelliti... come si fa in ogni terremoto o catastrofe, se non altro per cercare i sopravvissuti. Invece a gaza non avrebbero scavato, cercato e seppellito, e là sotto ci sarebbero 60k morti?
                      e delle centinaia di video simbolo di questo "sterminio", quanti risulta subito evidente che siano sceneggiate, con bambini che vagano o si disperano filmati "apposta", come in uno spot
                      e quante immagini si vede che sono state fatte in AI?
                      il boom dell'AI è coinciso proprio con l'inizio della guerra, e quante mani strane e deformate hanno quei bambini

                      La mitizzazione e santificazione di Gaza e della Palestina ha avuto il solo scopo di veicolare l'empatia dell'occidente verso l'islam e oggi l'islamizzazione dell'occidente ha luogo sotto il vessillo ipocrita della bandiera palestinese

                      livello Mario Merola https://x.com/i/status/1989318477534974274
                      Last edited by Arturo Bandini; 15-11-2025, 00:14:23.

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                      • Arturo Bandini
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                          Csar
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                          La parabola di Zelensky, da eroe a presidente in balia dei corrotti. «Mai così vicini al collasso, se si votasse oggi non sarebbe mai rieletto»

                          C’è chi pensa a Zaluzhny o Budanov per sostituirlo: «Ma attenti alla propaganda russa»​

                          La carriera politica futura di Volodymyr Zelensky è seriamente pregiudicata. Il presidente annaspa mentre cerca di controllare le conseguenze dello scandalo corruzione, mazzette e malaffare che ha investito i responsabili delle agenzie statali per l’energia, oltre a ministri e alti funzionari, in un momento delicatissimo per l’Ucraina.

                          La sua parabola pare segnata: da presidente eroe del coraggio e della resistenza contro l’invasione russa nel febbraio 2022, a cattivo amministratore degli affari di Stato, non in grado di gestire il Paese in guerra nel lungo periodo. «Il suo problema principale era e rimane che non ha esperienza politica. Quando venne eletto non ancora 40enne nel 2019 non aveva un partito dietro si sé. Sino a pochi mesi prima aveva fatto l’attore e così mise i suoi amici e collaboratori più fedeli sulle poltrone più importanti. Per lui valeva più la fedeltà e il legame personale che la professionalità», spiegano quasi in coro giornalisti e commentatori a Kiev.

                          Il caso più eclatante è quello di Timur Mindich, il 46enne impresario che fu socio di Zelensky nella compagnia di produzione e lo lanciò come attore di fama tra Mosca e Kiev. «Zelensky non ha avuto la forza di disfarsi di personaggi come Mindich, che ora lo stanno portando a fondo», sostiene il politologo Taras Semenyuk.

                          Negli ambienti universitari parlano di un tasso di popolarità in caduta libera. In crisi di simpatie un anno fa, i sondaggi lo davano al 90 per cento dei consensi dopo lo scontro con Trump e Vance il 28 febbraio scorso alla Casa Bianca, lo stesso plauso che aveva ottenuto incarnando lo spirito di resistenza contro i russi. Ma tra maggio e agosto i consensi erano scesi dal 65 al 58 per cento.

                          «Se si votasse oggi non verrebbe mai rieletto. L’unico modo che ha per cercare simpatie è favorire le inchieste e sostituire subito i corrotti, oltre a promettere che non si ricandiderà mai più alle elezioni», ci dice Katya Nesterenko conduttrice del canale televisivo 1+1. Ancora per Semenyuk, il governo britannico starebbe lavorando per sostituire al più presto Zelensky con l’ex capo di stato maggiore, il popolarissimo Valery Zaluzhny, che il presidente in persona volle licenziare nel febbraio 2024, scatenando una forte ondata di critiche che non si è ancora sedata. Da allora, Zaluzhny è ambasciatore a Londra. A oggi è ancora possibile trovare le immagini del suo volto stampigliate dai soldati sui muri delle case vicino alle prime linee del Donbass.

                          Un giudizio al vetriolo e molto preoccupato arriva dallo storico Yaroslav Hrytsak. «Non siamo mai stati così vicini al rischio del collasso nazionale. Il Paese potrebbe implodere per tre motivi principali: i russi che avanzano sui fronti di guerra facilitati dalla presidenza Trump, che ha ridotto gli aiuti militari e il sostegno politico; la crisi economica aggravata dai bombardamenti sulla rete energetica; la crisi morale e politica per lo scandalo delle mazzette. Il problema resta che non possiamo tenere le elezioni sotto le bombe russe, dovremo attendere la fine della guerra, ma Zelensky non ci aiuta per nulla a vincerla», afferma.

                          A suo dire, ci sono tre figure nazionali che potrebbero sostituirlo: il già nominato Zaluzhny, il capo dell’intelligence militare Kyrylo Budanov e Andry Biletsky, un politico della destra nazionalista legata ai circoli del battaglione Azov e che oggi combatte sul fronte con il grado di brigadiere generale.

                          Negli ambienti militari c’è chi sostiene che, proprio a causa della crisi morale innescata dallo scandalo, la sopravvivenza dell’Ucraina è sempre più a rischio. «Sarà un miracolo se passeremo l’inverno», dicono. D’altro canto, ci sono ancora unità militari motivate a combattere a tutti i costi e senza curarsi di chi governa a Kiev.

                          Allo stato maggiore sostengono che, a prescindere dalla presenza o meno di Zelensky, il fronte resta solido e, se dovesse cadere Pokrovsk, la guerra continuerà per Kostantinivka, poi Kramatorsk e Sloviansk. Chiosa Hrytsak: «Dobbiamo stare attenti alla propaganda russa: approfitterà per diffondere il vecchio slogan disfattista per cui la resistenza contro Putin è combattuta dai ricchi a svantaggio dei poveri. Adesso troverà più facile ascolto».​

                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
                            Csar
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                            Andrea B. Nardi de Il Riformista scrive in una pagina che ha per titolazione: "le ragioni di Israele", però si scaglia contro "la propaganda" (la sua ovviamente non lo è)...e pure lui si chiede "che fine abbiano fatto i morti"...già, che fine fanno i morti? Di solito si portano al cimitero (l'Islam prescrive la sepoltura entro le 24 ore), ma se iniziano a diventare tanti, troppi, si scavano le fosse comuni...altrimenti, come nel caso di Gaza, restano dove stanno, cioè sotto alle macerie: è Gaza la fossa comune che ricopre le migliaia di cadaveri.

                            Siccome quel Nardi fa parte del gruppo degli amici di Israele, forse gli è sfuggita questa notiziola che uno dei più importanti quotidiani di Israele ha pubblicato non molto tempo fa: per Haaretz i morti potrebbero essere molti di più di quelli dichiarati da parte palestinese:


                            100,000 Dead: What We Know About Gaza's True Death Toll

                            The death toll in Gaza, as reported by the Palestinian Health Ministry, understates the true scale of the crisis, researchers say. Hunger, disease, and Israeli gunfire at food distribution centers have made the war in the Strip one of the bloodiest of the 21st century

                            The Death Toll in Gaza, as Reported by the Palestinian Health Ministry, Understates the True Scale of the Crisis, Researchers Say. Hunger, Disease, and Israeli Gunfire at Food Distribution Centers Have Made the War in the Strip One of the Bloodiest of the 21st Century
                            Sempre dagli "amici israeliani" arriva il famoso report dell'IDF (ad Andrea B. Nardi deve essere sfuggito) in cui l'esercito ammette che di tutte le vittime civili solo il 17% (8900 morti) era da classificarsi come "terroristi": il restante 83% delle vittime sono civili: https://lespresso.it/c/mondo/2025/8/...raeliano/56323

                            Ora anche da un calcolo fatto alla buona si ricava che se per l'IDF il 17% del totale corrisponde a circa 9mila morti, vuol dire che le vittime civili per l'IDF sarebbero 40mila circa, per un complessivo (miliziani di Hamas e civili, il 17 e l'83%) di circa 50mila morti...e non si è distanti dai 60/70mila delle fonti palestinesi.

                            Dove sono? Non so, potremmo chiedere all'esercito israeliano dove sono anche solo i circa 10mila miliziani morti ammazzati...o potremmo andare ad estumulare i cadaveri dai cimiteri...o potremmo cercare le fosse comuni...o forse potremmo mandare i Nardi e gli youtuber a scavare sotto alle macerie, l'immenso ammasso di macerie che è diventata metà Striscia...sempre che Sion acconsenta, perchè lì non entra nessuno senza il permesso degli "amici israeliani", questo è il problema...che però pare non sfiorare le menti "illuminate".
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
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                              • Sep 2007
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                              Ai Nardi ed agli illuminati di qualunque genere e specie, che magari da uno sgabuzzino con microfono diffondono la Verità, vorrei ricordare che il negazionismo è una pratica (che si fa forte di passare come veritativa in sè, in quanto demolitrice degli assunti delle verità "ufficiali") che entra in campo in corrispondenza proprio dei grandi crimini.

                              L'olocausto ne è l'esempio più eclatante: dove sono finiti i 6 milioni di ebrei morti sterminati? Le camere a gas erano camere a gas o stanze di disinfestazione per gli abiti? Le vittime sono morte per un piano intenzionale o per malattia, denutrizione, condizioni di vita nei lager? E potremmo continuare su quella falsariga degli interrogativi alla Nardi.

                              Ci sono tomi da opera enciclopedica eh, a "sostegno" di quelle domande e a favore della contro-Verità, quelli di Mattogno sono tra i più famosi, con planimetrie, foto, calcoli ingegneristici, chimici, di ogni sorta, per "dimostrare" la falsità di tutto l'assunto dell'olocausto: i morti sono morti di freddo, le camere a gas non sono mai esistite, la cifra di 6 milioni è irrealistica e inventata di sana pianta, frutto di propaganda sovietica prima, occidentale poi.

                              D'altro canto anche il museo di Auschwitz, dopo ricerche interne, cambiò i numeri: dai famosi 4 milioni di vittime ammazzate lì al milione e mezzo/2 milioni: https://it.wikipedia.org/wiki/Campo_..._delle_vittime

                              Pubblicato a Varsavia uno studio che cerca di smentire il numero delle vittime Il direttore “rimuove” di sua iniziativa la targa ricordo. La cifra ufficiale è tre volte superiore. Dura reazione degli ebrei tedeschi: “Deridete l’Olocausto” I nostri telegrammi   Varsavia – Soffia ancora il vento della polemica su Auschwitz. A riportare d’attualità uno dei […]


                              Però, come sanno i Nardi, per il totale della Shoa si continua a parlare di 6 milioni...ma se ad Auschwitz non sono più 4 milioni i morti, come ci si arriva a 6? Dove sono i 4 milioni che mancano?

                              Potremmo continuare fino a domani mattina col giochino dei perchè, di negazione in negazione, ma il fatto che non si trovi un osso di quei morti gasati, e che le camere a gas siano ricostruzioni museali (quelle vere furono fatte saltare per aria dai tedeschi in ritirata), e che in effetti lo Zyklon B veniva usato anche per sterminare le cimici ed i pidocchi, è sufficiente ad affermare che l'olocausto "non è mai avvenuto"? No, non lo è - la realtà dell'olocausto non poggia sul balletto delle cifre o sui cadaveri spariti o sul tipo di veleno usato, ma su altro, a cui servirebbe dedicare un post apposito, e per questo la patina negazionista non regge e non convince, almeno a me.

                              Però, come si vede, i Nardi non sono novità odierna ma di sempre...con assurdità quali "a Gaza dovrebbe puzzare di morte, l'aria dovrebbe essere irrespirabile"...è andato forse ad annusare l'aria di Gaza? A scavare e ad annusare? Potremmo andare tutti, se gli "amici di Israele" dessero il permesso, così da toglierci ogni dubbio...dubbio che non sfiora, sia mai, gli illuminati con microfono o penna, ai quali l'aria di Gaza arriva direttamente in salotto, potendoci assicurare che è purissima, non v'è traccia di olezzo cadaverico...un pò come con i 6 milioni di ebrei morti gasati: Nardi ci chiederebbe se qualcuno li ha mai visti.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Arturo Bandini
                                million dollar boy
                                • Aug 2003
                                • 32850
                                • 1,111
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                                negare la shoah è una cosa da terrapiattisti, nel caso di gaza è diverso
                                prima di tutto non è comunque un genocidio, perchè quando il genocidio si tentò ai danni degli ebrei lo scopo era eliminarli tutti, e se non fosse che alla fine dovettero scappare dai campi prima di terminare l'opera, sarebbe andata così. Gli ebrei europei sono quasi stati estinti; i palestinesi, malgrado si parli da anni di genocidio, sono sempre lì. Se lo scopo fosse stato annientarli, questo sarebbe stato fatto come accaduto e accade tuttora ai danni di vari gruppi etnici. La guerra poteva finire molto presto, se lo scopo fosse stato quello e non la necessità di operare chirurgicamente per stanare i terroristi, che si nascondono tra il popolo e spesso sono indistinguibili (quasi tutti gli abitanti di gaza hanno esultato dopo le strafi del 7 ottobre e in questi giorni stanno arrivando in europa minori con magliette che recano disegni di kalashnikov)
                                Come mai poi di altre guerre importa poco mentre si è fatto tanto rumore per gaza?
                                perchè sotto la bandiera Palestinese ora si nasconde l'islamismo che vuole sottomettere l'occidente e i loro complici immigrazionisti. Gaza è servita a rendere tabù l'avversione contro l'islam, è servita a eleggere il sindaco di new york o, storia nostrana, la ragazzina eletta dal nulla vicepresidente della toscana, con simpatie filo hamas. Gaza è stata provocata, col 7 ottobre, da Hamas, per veicolare l'odio verso gli ebrei del mondo occidentale, che odiando gli ebrei finisce per odiare se stesso, difendendo i palestinesi spalanca le porte ai tagiagole islamici e ai loro riti di sangue
                                Nessuna sopresa che l'ultrasinistra ora faccia comunella con i musulmani in un cortocircuito in cui sono associati anche cultura woke e femminismo?

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