Poi, giusto per chiarire cose che tanto, visto che sei piu' polarizzato di un magnete, non sposteranno la tua opinione di una virgola.
I gobling avvelenatori di pozzi italiani (scusami, i giornalisti) hanno creato una polemichetta accusando la Albanese di aver millantato il titolo di avvocato per aver scritto sul suo profilo, in inglese, che lei e' un 'international lawyer'. In inglese 'lawyer' non significa avvocato, ma 'giurista', cosa che la Albanese e' a tutti gli effetti. Il termine 'avvocato' in inglese non esiste, si usano o 'barrister' o 'solicitor'. Pero' questo e' gia troppo complesso.
Il sito UN Watch, ed e' arcinoto, e' un gruppo di pressione creato e finanziato da lobby ebraiche, interamente controllato dall' American Jewish Committee, e da cui proviene gran parte della spazzatura con cui tentano di ammazzare (mediaticamente eh, per ora) Francesca Albanese. Se si arriva al punto da definire 'finanziato da Hamas' un consulente del ministero dell' economia della Palestina (che e' governata dalla straca**o di ANP, non da Hamas, per Dio!) vuol dire che si e' imboccata la strada del non ritorno.
Ma io mi chiedo...quale piacere si prova a farsi violentare l'intelletto, a rimanere cosi ostinatamente coglionabile?
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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LA BALESDINA GOVERNADA DA HAMAS
Arturo la tua fortuna e' che hai 50 anni e non sei piu' carne da drone per le guerre prossime venture. Avessi avuto 20 anni in meno saresti stato il bersaglio ideale
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senti, la Segre ce l'ha imposta la sinistra come santino, fino a poco fa se osavi criticarla sui social ti arrivava la digos
ora non la si può nominare senza che invasate gattare coi capelli grigio topo si mettano a sbraitare
a margine ricordo che il marito della albanese, Calì, lavora per il ministero dell'economia palestinese. Ricevere soldi dalla palestina governata da Hamas la rende molto imparziale
ricordo inoltre che è stata sottoposta a sanzioni, come lei stessa dice «Per via delle sanzioni non posso aprire un conto corrente, avere una carta di credito o affittare un’auto»
Chissà come le pagano le ospitate in tv
Infine millanta titoli
Lo ha ammesso lei stessa, dopo anni di ambiguità. In un’intervista a Vanity Fair Italia ha dichiarato: "Non ho fatto l’esame, non sono avvocato, e non ho mai voluto esserlo". Una frase che pesa come un macigno, perché stride con l’autodefinizione che ancora oggi utilizza nei canali pubblici. Il registro del Consiglio Nazionale Forense parla chiaro: due omonime risultano iscritte a Bolzano e Firenze, ma non c’è traccia della relatrice ONU. Nessuna abilitazione, nessuna toga, nessuna iscrizione all’albo. Eppure per anni il titolo di lawyer ha accompagnato la sua carriera, aprendo porte e consolidando l’immagine di giurista di spicco. Tanto che UN Watch, osservatorio critico delle Nazioni Unite, ha dedicato un’inchiesta dal titolo inequivocabile: “Francesca Albanese’s lies about legal credentials raise serious ethical concerns”. L’accusa: aver usato credenziali fuorvianti per rafforzare il proprio profilo internazionale.Last edited by Arturo Bandini; 07-10-2025, 10:51:44.
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Che poi ci sono diversi sopravvissuti all'Olocausto che accusano Israele di stare commettendo un genocidio.
Ma no, la Segre e le sue banalissime opinioni da quinta colonna no, non si toccano 😀
ridicolo
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Esatto. Il problema ulteriore è che le argomentazioni dei giuristi sionisti sono giuridicamente abnormi, ma sticazzi, non fa audience quindi chissenefott'
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Ma il problema è proprio questo. Se vuoi contestare l'albanese, che è lecito possa dire cazzate a prescindere dal cv, la metti quanto meno in un dibattito in mezzo ad altri giuristi ed esperti del settore.Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioLa differenza è che Albanese è una giurista di caratura internazionale, la quale sostiene quello che ormai tutti i giuristi e storici esperti di genocidio sostengono - e parlo anche di tanti studiosi ebrei e israeliani.
Orsini è un vanesio.
Purtroppo la TV italiana rende tutto una macchietta
Non contro due giornalisti meloniani solo per fare pollaio in studio.
Sarebbe come mettere a discutere un oncologo di fama Internazionale ed una casalinga che propone rimedi al bicarbonato.
Non è detto il primo sia incompetente e sErVo di Big Pharma, ma a dirglielo e creare un dibattito deve essere un collega, non un'oca con la terza elementare.
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Mi ero dimenticato che lo sport nazionale è l'avvelenamento dei pozzi, con una spruzzata di vilificazione del meritoLast edited by Barone Bizzio; 07-10-2025, 10:26:51.
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una giurista di fama internazionale che non è riuscita a passare l'esame di abilitazione per avvocatoOriginariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioLa differenza è che Albanese è una giurista di caratura internazionale, la quale sostiene quello che ormai tutti i giuristi e storici esperti di genocidio sostengono - e parlo anche di tanti studiosi ebrei e israeliani.
Orsini è un vanesio.
Purtroppo la TV italiana rende tutto una macchietta
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Lo e' eccome, sia in virtu' del suo ruolo, sia in virtu' dei suoi report, sia anche per il fatto che dovunque vada ci sono migliaia (se non decine di migliaia di persone). Per quanto riguarda quanto successo a la 7 lei aveva detto che non aveva tempo, che se ne sarebbe andata prima...pero' la trappola era gia' tesa. Poi bisogna capire che stiamo parlando di genocidio: e' una questione che non va memata, che va presa sul serio. Perche' una persona che ha dedicato preziosi anni della propria vita a studiare questo tema, e a causa di questo e' sotto sanzioni da parte degli USA, dovrebbe farsi andare bene una pantomima dove partecipano persone che non solo sono ignoranti, ma il cui unico scopo e' istigare, come Fubini e Giubilei? Ha fatto benissimo ad andarsene.Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioNon lo so se la Albanese sia o meno una "giurista" di caratura internazionale...non la conosco se non in virtù di questo ultimo periodo...però non mi piace il suo modo di porsi e di approcciare le (incandescenti) tematiche che, tra l'altro, la vedono rivestita anche di un ruolo "istituzionale" (è una relatrice dell'ONU), ovverosia noto dei tratti di intolleranza nei confronti di chi non la pensa come lei o di chi vorrebbe sfaccettare un pò le cose, descriverle nella loro complessità.
Prima il far inginocchiare sui ceci il sindaco di sinistra di Reggio Emilia; poi l'andarsene via dallo studio tv non appena un ospite afferma di essere d'accordo (sulla definizione di genocidio) con la Segre: io stesso sono un antisionista, un convinto assertore del sacrosanto diritto del popolo di Palestina al vivere nelle sue terre e a vedersi riconosciuto uno stato (come, ci si dimentica troppo spesso, era nei patti internazionali: dovevano sorgere due stati lì, quello ebraico e contestualmente quello palestinese), ed un feroce fustigatore della ipocrisia occidentale, che i "diritti umanitari" se li scorda per strada quando si tratta di Israele (che anzi finanzia ed arma)...ma mi rendo altresì conto che parliamo di una realtà complessissima, un intreccio di storia, di religione, di passioni, di odio che dura da decenni, o forse dovremmo dire secoli (allargando il discorso a musulmani ed ebrei)...per cui, proprio chi è un "giurista", non dovrebbe prendere e tagliare tutto con l'accetta o rendersi indisponibile all'ascolto di tesi o sfumature contrarie...anzi il controbattere a chi ti pone un pensiero contrario serve a dare robustezza ai propri argomenti, innervarli di una razionalità e non soltanto di una fede (che nelle sue forme estreme rischia di essere cieca).
E non si parla di indisponibilita' ad ascoltare tesi contrarie - lei stessa si e' detta meravigliata del fatto che non avessero invitato nessun giurista sionista, eppure ce ne sono. Si tratta di non prestarsi a squallidi giochetti mediatici contro chi non ce l'ha nemmeno una argomentazione.
Ripeto che stiamo parlando di genocidio, una questione che non va buttata in caciara.
Purtroppo, essendo un popolo prono a enormi slanci di idiozia, siamo riusciti anche a ridicolizzare questa tragedia, facendo gli schieramenti, da bravi idioti quali ci siamo dimostrati.
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Oggi si legge sul giornale, citando giorgia (non la chiamo più per cognome, essere inutile)
"Sono trascorsi due anni dall’ignominia del massacro compiuto dai terroristi di Hamas contro migliaia di civili inermi e innocenti israeliani, donne e bambini compresi. Crimini indicibili che fanno del 7 ottobre una delle pagine più buie della storia."
Chissà se, un giorno, commemorerà anche le 67000 vittime, quasi tutte civili, palestinesi?
Ricordando che, la Palestina ha prima accolto gli ebrei, che come parassiti, si sono insediati in uno stato ospite, si sono poi impossessati di terre palestinesi con i capitali e con la forza, creato il loro bello stato grazie all'aiuto degli inglesi, trovato il pretesto per liberarsi dei palestinesi, continuando a far capire al mondo perchè sono sempre stati odiati da tutti
Ma giorgia succube, come ha fatto con tutti i leader mondiali, si mette a pecora calpestando la dignità, verso i padroni sionisti con cui abbiamo accordi economici interessanti
Un leader fantoccio
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Non lo so se la Albanese sia o meno una "giurista" di caratura internazionale...non la conosco se non in virtù di questo ultimo periodo...però non mi piace il suo modo di porsi e di approcciare le (incandescenti) tematiche che, tra l'altro, la vedono rivestita anche di un ruolo "istituzionale" (è una relatrice dell'ONU), ovverosia noto dei tratti di intolleranza nei confronti di chi non la pensa come lei o di chi vorrebbe sfaccettare un pò le cose, descriverle nella loro complessità.
Prima il far inginocchiare sui ceci il sindaco di sinistra di Reggio Emilia; poi l'andarsene via dallo studio tv non appena un ospite afferma di essere d'accordo (sulla definizione di genocidio) con la Segre: io stesso sono un antisionista, un convinto assertore del sacrosanto diritto del popolo di Palestina al vivere nelle sue terre e a vedersi riconosciuto uno stato (come, ci si dimentica troppo spesso, era nei patti internazionali: dovevano sorgere due stati lì, quello ebraico e contestualmente quello palestinese), ed un feroce fustigatore della ipocrisia occidentale, che i "diritti umanitari" se li scorda per strada quando si tratta di Israele (che anzi finanzia ed arma)...ma mi rendo altresì conto che parliamo di una realtà complessissima, un intreccio di storia, di religione, di passioni, di odio che dura da decenni, o forse dovremmo dire secoli (allargando il discorso a musulmani ed ebrei)...per cui, proprio chi è un "giurista", non dovrebbe prendere e tagliare tutto con l'accetta o rendersi indisponibile all'ascolto di tesi o sfumature contrarie...anzi il controbattere a chi ti pone un pensiero contrario serve a dare robustezza ai propri argomenti, innervarli di una razionalità e non soltanto di una fede (che nelle sue forme estremizzate rischia di essere cieca).
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Ma anche se Hamas=popolo palestinese, questo non implica che popolo palestinese=bersaglio legittimo.
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Sinceramente avevo letto male il tuo post. Avevo inteso "citare" al posto di "criticare", da qui l'impostazione della mia risposta.
Torniamo indietro. Non è questione di criticare, ma di constatare come sia cambiata l'opinione dei pro-pal, si è passati dal prendere le distanza da Hamas e farlo anche per il popolo palestinese a sostenerne apertamente il connubio.
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