Il video che hai postato caro Dexj è illuminante, per i giovani che non conoscono Venturato potremmo dire che di fatto è colui che ha rivoluzionato la "fisicità" del bber italiano, un passo avanti, seconod un mio modesto parere, dall'esperto Massaroni, una definizione e arte nel posing veramente uniche.
Ora potremmo porci la domanda se il metodo Venturato è ancora efficace?
Posso ripsondere in modo affermativo, in quanto il metodo è stato condiviso per anni dalla comunità "mondiale" anche dai big del bbing, ma potrei rispondere anche in modo negativo, perchè le generazioni, come sottolinea Venturato stesso, sono cambiate, dunque è avvenuta una "evoluzione" generazionale.
La teoria di Venturato, che devo dire mi appartiene, non contraddice però le attuali metodologie allenanti, se queste prese alla lettera fossero applicate alla generazione di 30/40 anni or sono, Il funzionamento o il rendimento di un metodo non è nel metodo stesso, quanto piuttosto nella generazione che utilizza un metodo.
L'incapacità di sostenere un allenamento duro di tipo massivo, (una nota personale Venturato parla di anaerobico/lattacido ma le pause brevi lo indirizzano verso uno sforzo più "aerobico massivo") : carichi medio/alti, lunghe reps, recuperi brevi con un occhio verso un carico importante, è proprio di chi potrebbe essere in grado, ma non può farlo perchè chi dovrebbe insegnare non ne è assolutamente capace.
l' allenamento del futuro per l'ipertrofia specifica: la monofrequenza
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Come dice anche Pier Venturato, è tutto soggettivo ovviamente, io però credo che oggi il rischio di superallenamento sia troppo sopravvalutato, ormai è diventato quasi una scusante per faticare di meno.
Io sono stato abituato a portare tutte le serie al massimo, fine anni 90 ed inizio 2000, almeno per quel che riguarda la mia esperienza, ci si allenava tutti così e stavamo tutti bene, qualità e durezza che oggi non vedo in giro e soprattutto senza sostanze.
Ho sentito tante volte gente come Presti o Curtolo denigrare il buffer e dire che le serie vanno tirate tutte, cercando di raggiungere sempre il massimo effort possibile. Che poi, come diceva anche il buon Platz, quando credi di essere arrivato a cedimento e di non averne più, di sicuro ne hai altre 2/3 in canna, molto spesso è più un fattore mentale che fisico, cede sempre prima il sistema nervoso e quindi la testa e poi il corpo.
Prima di parlare di superallenamento e quindi mettere le mani avanti, io direi almeno di provare prima certe cose, è davvero tutto soggettivo ed oggi, probabilmente per la troppa teoria e le troppe informazioni sbagliate dai social, c'è gente che si allena tanto al di sotto del proprio limite.Last edited by DexJ; Oggi, 10:24:58.
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Anche se certi concetti ormai li conosciamo (parla anche di carico allenante), posto sto video (che non sapevo dove mettere) perchè è sempre bello e soprattutto raro, specie su youtube (piattaforma di buffoni), ascoltare gente di questo calibro.
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Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggio
Non è tanto il pt quanto la gente che si informa su tiktok, quello è il problema
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Originariamente Scritto da DexJ Visualizza Messaggio
Se, come detto da Menez, ci sono davvero tanti PT che spiegano di giungere sempre per ogni esercizio al cedimento sul carico e non sulle reps, allora c'è un serio problema di fondo, quindi spero vivamente che questi neofiti siano tutti degli autodidatti.
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Sui Pt non so dirlo.
nella mia (poca) esperienza in palestra "commerciale", pur facendomi prettamente gli affari miei quando mi alleno, certe cose si vedono
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Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
Sai quanti neofiti vedo dopo un mese a fare singole/doppie in panca in palestra quando ancora il bilanciere non gli sale neanche simmetricamente
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Originariamente Scritto da DexJ Visualizza Messaggio
C'è davvero ancora gente che non ha capito certi concetti?
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Originariamente Scritto da DexJ Visualizza Messaggio
C'è davvero ancora gente che non ha capito certi concetti?
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Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggioora occorre chiarire un concetto importante, la tensione prodotta dal muscolo è correlata al carico utilizzato.
La fisiologia muscolare ci dice che maggiore è la tensione che viene percepita dai recettori maggiore è lo stimolo per la crescita muscolare.
Per certi versi è corretto supporre, che più alta è la tensione, più alta la resa ipertrofica.
Ma il carico non deve tendere al massimo del massimo, piuttosto deve posizionarsi entro ampi intervalli: basso, intermedio, elevato, massimale.
L'idea di mettere su ipertrofia da bodybuilder con allenamenti da powerlifiting è una verità da riporre nell'armadio delle idee che "non funzionano".
Eppure ancora oggi vedo tabelle in cui il PT spiega di giungere sempre per ogni esercizio al cedimento sul carico e non sulle reps.
C'è una sottile differenza in questo.
Il cedimento sul carico si basa sul principio che sarà l'entità del carico a far giungere al "collasso" il sistema.
Questo metodo è quello che tutti gli aspiranti giovani bbers intendono, più carico, poche reps e "collasso"
Nel cedimento sulle reps, il carico avrà un ruolo indiretto, in quanto saranno le reps a condurre al "collasso" il sistema, meno carico più reps fino al "collasso".
Nel primo modello avviene un accumulo di elevata fatica nervosa da compensare, nel secondo una fatica nervosa più bassa e uno stimolo specifico più efficace.
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ora occorre chiarire un concetto importante, la tensione prodotta dal muscolo è correlata al carico utilizzato.
La fisiologia muscolare ci dice che maggiore è la tensione che viene percepita dai recettori maggiore è lo stimolo per la crescita muscolare.
Per certi versi è corretto supporre, che più alta è la tensione, più alta la resa ipertrofica.
Ma il carico non deve tendere al massimo del massimo, piuttosto deve posizionarsi entro ampi intervalli: basso, intermedio, elevato, massimale.
L'idea di mettere su ipertrofia da bodybuilder con allenamenti da powerlifiting è una verità da riporre nell'armadio delle idee che "non funzionano".
Eppure ancora oggi vedo tabelle in cui il PT spiega di giungere sempre per ogni esercizio al cedimento sul carico e non sulle reps.
C'è una sottile differenza in questo.
Il cedimento sul carico si basa sul principio che sarà l'entità del carico a far giungere al "collasso" il sistema.
Questo metodo è quello che tutti gli aspiranti giovani bbers intendono, più carico, poche reps e "collasso"
Nel cedimento sulle reps, il carico avrà un ruolo indiretto, in quanto saranno le reps a condurre al "collasso" il sistema, meno carico più reps fino al "collasso".
Nel primo modello avviene un accumulo di elevata fatica nervosa da compensare, nel secondo una fatica nervosa più bassa e uno stimolo specifico più efficace.
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La gente oggi si fa troppe pippe mentali ed alla fine manca sempre la cosa più importante, dare il massimo durante la sessione di allenamento.
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggiociao Menez , due domande di curiosità :
è vero che il tempo sotto tensione riguardante lo stimolo ipertrofico si aggira intorno ai 30-40 secondi per serie ?
può avere senso secondo te allenarsi contando il TUT , e non le ripetizioni ?
Nella palestra che attualmente frequento forse a causa di personal-fisioterapisti vedo lavorare tutti con ritmo lento, controllato e con pause eterne.
Ultimamente ho visionato, ma non sarò l'unico qui, alcuni video che circolano in rete in cui si confrontano i ritmi esecutivi degli anni 80 e quelli attuali: prima esprimevano, ed esprimevo perchè faccio parte più o meno di quella generazione, gesti "potenti", ritmi in crescendo alla ricerca ossessiva del cedimento sviluppato da un carico medio portato avanti quanto possibile con molte reps.
Una serie media di anni 80 si colloca tra i 20/25 secondi, ma il numero di reps contenuto è elevato, una serie "moderna" dura fino a 30/35 secondi con un numero simile di reps.
Non vedo grandi fisici in circolazione, vedo forza e appanzamenti, mancanza di definizione e uso spropositato di carichi fuori range e dei recuperi infiniti con lettura messaggi dal cellulare.
Pochissimi si allenano e questi li individui subito, tutto il resto si diverte, la palestra è diventato il luogo "dell'aperitivo fisico".
Per rispondere alla tua domanda allenarsi contando il tut è fuorviante, la mente non può concnetrarsi su troppe cose simultaneamente e queste cose devono essere "facili da controllare", il conteggio è complesso, imposta il tuo ritmo non pensarci troppo per esempio se vuoi contare e non complicarti la vita pensa "uno-due" a scendere e "uno" a salire". Concentrati sulle reps, o meglio sulla tensione che si accumula rep dopo rep, in teoria se tu non contassi e se tu volessi assegnare un numero ad una certa rep, lo indovineresti dalla tensione che percepisci sul muscolo in quella rep.
Allenati anche a rep di 30/40 secondi ma non devono essere la priorità, la rep concreta ed efficace per l'ipertrofia dura dai 20 ai 25 secondi, oltre si apre un capitolo allenante definito "slow" o "superslow" il quale richiede molta energia nervosa.
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ciao Menez , due domande di curiosità :
è vero che il tempo sotto tensione riguardante lo stimolo ipertrofico si aggira intorno ai 30-40 secondi per serie ?
può avere senso secondo te allenarsi contando il TUT , e non le ripetizioni ?
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Originariamente Scritto da Lucas84 Visualizza MessaggioBuongiorno menez
l allenamento ipertrofico dell addome funzione come gli altri gruppi? 15 20 serie? Grazie
In genere l'addome è partecipe dei grandi movimenti in cui sono attivati altre porzioni muscolari, per cui l'impegno è sempre presente.
Per esempio nelle ripetizioni finali di lat machine di pullover di trazioni alla sbarra o curl ecc la tensione addominale raggiunge elevati livelli per cui non è raro avere dolori post allenamento circoscritti alla zona addominale dopo esercizi impegnativi.
Ma detto ciò conviene dedicare una o due sedute settimanali al retto addominale, agli obliqui e al trasverso.
In genere mi sento di consigliare dopo alcuni anni di allenamento, lavori con sovraccarico cercando di raggiungere dalle 6 alle 12 serie totali, per 15 20 reps a serie.Last edited by menez; 06-12-2024, 09:11:41.
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