Cronaca Italiana [Thread unico]

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  • marcu9
    Bodyweb Senior
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    OMICIDIO A CATANIA: PARCHEGGIATORE ABUSIVO UCCIDE 30ENNE, PADRE DI UNA BIMBA DI 4 MESI

    Tragedia nel cuore di Catania: Santo Re, 30 anni, è stato ucciso a coltellate da un parcheggiatore abusivo zimbabwano in piazza Mancini Battaglia. La lite, nata per delle vaschette di alimenti, si è trasformata in un dramma irreparabile. L’aggressore, noto per precedenti di violenza e attività illecite, ha colpito mortalmente il giovane padre, impiegato in una nota pasticceria e padre di una bambina di 4 mesi. Soccorso d’urgenza, Santo Re è deceduto poco dopo all’ospedale Cannizzaro. Arrestato l’omicida, ora accusato di omicidio aggravato. La comunità è sconvolta da questa assurda tragedia.


    Partinico e-news
    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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    • marcu9
      Bodyweb Senior
      • May 2009
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      Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
      OMICIDIO A CATANIA: PARCHEGGIATORE ABUSIVO UCCIDE 30ENNE, PADRE DI UNA BIMBA DI 4 MESI

      Tragedia nel cuore di Catania: Santo Re, 30 anni, è stato ucciso a coltellate da un parcheggiatore abusivo zimbabwano in piazza Mancini Battaglia. La lite, nata per delle vaschette di alimenti, si è trasformata in un dramma irreparabile. L’aggressore, noto per precedenti di violenza e attività illecite, ha colpito mortalmente il giovane padre, impiegato in una nota pasticceria e padre di una bambina di 4 mesi. Soccorso d’urgenza, Santo Re è deceduto poco dopo all’ospedale Cannizzaro. Arrestato l’omicida, ora accusato di omicidio aggravato. La comunità è sconvolta da questa assurda tragedia.


      Partinico e-news
      Accoltellamento sul lungomare a Catania, un posteggiatore abusivo uccide un trentenne
      L'aggressore ha tentato di fuggire ma è stato bloccato dalla polizia. La vittima era dipendente di una pasticceria: sposato, lascia una figlia di quattro mesi


      Un posteggiatore abusivo di 37 anni, al culmine di una lite, ha ferito mortalmente a coltellate il dipendente di una delle più note pasticcerie di Catania, «Quaranta», colpendolo con coltellate a braccia, tronco e addome. Santo Salvatore Giambattista Re, 30 anni, residente a Mascalucia, sposato, padre di una bambina di 4 mesi, è morto dopo il suo trasferimento nell’ospedale Cannizzaro.

      L'aggressione è avvenuta sul lungomare Ognina, nella strada davanti alla pasticceria. Il posteggiatore, originario dello Zimbabwe, ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato da agenti delle Volanti della Questura e arrestato in flagranza di reato per omicidio aggravato. La lite non sarebbe collegata all’attività illegale del 37enne, ma a motivi ancora da chiarire.

      Secondo quanto si è appreso il posteggiatore abusivo sembra fosse in qualche modo «tollerato» nella zona, una delle più affollate e trafficate del lungomare di Catania per la presenza anche del bar pasticceria Quaranta, oltre a diversi ristoranti e punti vendita di prodotti ittici. Per questo la strada ha molte telecamere di sicurezza, quelle delle attività commerciali, che investigatori della squadra mobile della Questura stanno visionando per verificare se esistano filmati dell’omicidio, anche per cercare di chiarirne con certezza dinamica e, in qualche modo, ricostruire anche il movente.

      Il posteggiatore abusivo arrestato dalla polizia per l'omicidio non ha il permesso di soggiorno e in passato è stato sanzionato per l’attività illecita che esercitava ed è stato più volte arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale dalla polizia. Nel luglio del 2019, mentre faceva il posteggiatore abusivo in piazza Mancini Battaglia, nella stessa zona del lungomare Ognina dove è avvenuto l’omicidio, ha aggredito due vigili che stavano per sanzionarlo, colpendoli con pugni e calci, prima di essere bloccato da carabinieri e arrestato per lesioni volontarie e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Uno dei due agenti, colpito al volto, fu portato al pronto soccorso per delle medicazioni. Per questo reato è stato in carcere.

      Sull'omicidio il pool coordinato dal procuratore aggiunto Fabio Scavone ha aperto un’inchiesta indagando il 37enne per omicidio volontario aggravato, la procura disporrà l’autopsia.​

      L'aggressore ha tentato di fuggire ma è stato bloccato dalla polizia. La vittima era dipendente di una pasticceria: sposato, lascia una figlia di quattro mesi
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      • germanomosconi
        Bodyweb Senior
        • Jan 2007
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        • pordenone
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        uno che non ha il permesso di soggiorno non dovrebbe nemmeno esistere nel nostro paese, non solo questo ammazza una persona, si farà qualche anno di carcere e basta, tra l'altro i familiari non vedranno un euro (anche se in un caso del genere sarebbe giusto che risarcisse lo stato visto che in italia non ci doveva stare).
        sta cosa di quelli che senza il permesso di soggiorno stanno nel nostro paese a commettere crimini mi manda in bestia
        Originariamente Scritto da Marco pl
        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
        Originariamente Scritto da master wallace
        IO? Mai masturbato.
        Originariamente Scritto da master wallace
        Io sono drogato..

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        • Arturo Bandini
          million dollar boy
          • Aug 2003
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          appena ho sentito che si trattava di una prostituta ho pensato a un sk, e infatti ora confessa un secondo omicidio
          la donna, decapitata, è stata ritrovata in un posto che conosco benissimo, ci andavamo sempre in bici da ragazzini, un vecchio casolare abbandonato che noi chiamavamo la casa dei drogati. Andavamo per metterci paura e poi scappavamo pedalando velocissimi, eppure non c'era ragione
          io ora penso che quella nostra paura insensata avesse aperto uno squarcio in ciò che sarebbe stato

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          • Mario12
            Bodyweb Advanced
            • Nov 2014
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            • Italia
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            una dice che l'ha uccisa perchè lo minacciava di andare a dire tutto alla moglie se non le dava 10 mila euro , ma considerando che ne ha uccisa anche un'altra il tutto mi convince davvero poco.

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            • Arturo Bandini
              million dollar boy
              • Aug 2003
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              no, non esiste. Spero non ne vengano fuori altre

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              • Arturo Bandini
                million dollar boy
                • Aug 2003
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                L'ammissione choc ieri e poi dice: "Ho ucciso anche un'altra donna", trovati i resti, dove li aveva indicati agli investigatori. E scatta la ricerca ed il confronto con altre donne scomparse. L'ombra del serial killer

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                • Sean
                  Csar
                  • Sep 2007
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                  • In piedi tra le rovine
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                  Francavilla Fontana, carabiniere ucciso durante un inseguimento in campagna. Caccia a due uomini

                  Il militare era su un'auto di pattuglia in contrada Rosea, quando è iniziato un inseguimento. Dopo la collisione con una Lancia Ypsilon, da questa sono scesi due uomini, dei quali uno ha fatto fuoco

                  Un carabiniere è stato ucciso, giovedì poco dopo le 6, a Francavilla Fontana, nel Brindisino, durante un servizio di pattugliamento, poco lontano dal centro intermodale della città, in contrada Rosea.

                  L'auto dei militari del nucleo radiomobile sarebbe entrata in collisione, durante un inseguimento, con una Lancia Ypsilon, da cui sono scesi due uomini: uno ha sparato, colpendo uno dei due carabinieri che erano nell'auto di servizio. L'uomo, ferito, è caduto sull'asfalto.

                  Poi i due sono fuggiti a piedi. Il carabinieri rimasto illeso ha lanciato l'allarme: sul posto subito il 118, ma per il carabiniere ferito non c'era più niente da fare. Le pattuglie delle forze dell'ordine, convogliate subito in contrada Rosea, stanno battendo le campagne alla ricerca dei due. Sul posto anche il comandante provinciale dell'Arma, Leonardo Acquaro, e il magistrato di turno della procura di Brindisi, Raffaele Casto.

                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • Sean
                    Csar
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                    • In piedi tra le rovine
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                    Speriamo che il collega sopravvissuto sia riuscito a prendere il numero della targa dell'auto dei criminali...che magari sarà rubata, ma almeno è un punto di partenza per le indagini.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                    • Sean
                      Csar
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                      Francavilla Fontana, carabiniere ucciso durante un inseguimento in campagna: presi i rapinatori, uno è ferito grave

                      Carlo Legrottaglie, brigadiere quasi 60enne, era su un'auto di pattuglia quando è iniziato un inseguimento con una Lancia Ypsilon. Dopo la collisione con l'auto, i militari hanno inseguito i malviventi a piedi, ma uno di loro ha fatto fuoco uccidendo il brigadiere che era al suo ultimo giorno di lavoro

                      Un carabiniere è stato ucciso, oggi 12 giugno intorno alle 7, a Francavilla Fontana, nel Brindisino, durante un inseguimento, poco lontano dal centro intermodale della città, in contrada Rosea. Carlo Legrottaglie, brigadiere di 60 anni, era in servizio al nucleo radiomobile di Francavilla ed era prossimo alla pensione. Quello di oggi sarebbe stato l'ultimo giorno di lavoro: da domani sarebbe andato in licenza, prima del congedo a partire dall'1 luglio.

                      I due rapinatori sono stati raggiunti e catturati alcune ore dopo, in una masseria a Grottaglie, doppo un altro conflitto a fuoco. Uno dei due è gravemente ferito.

                      L'inseguimento e la sparatoria

                      Da quanto ricostruito finora, Legrottaglie e il collega di pattuglia erano intervenuti per scongiurare una rapina in un distributore di carburante. Ne è nato un inseguimento con una Lancia Y, poi entrata in collisione con l'auto di pattuglia. A quel punto gli uomini a bordo della Lancia - sembra almeno tre - sono scesi, inseguiti a piedi dai due militari della pattuglia: a quel punto uno dei malviventi ha sparato, colpendo Legrottaglie, che è caduto al suolo. Poi hanno proseguito la fuga per le strade di campagna, ma uno di loro sarebbe rimasto ferito.

                      Il carabiniere rimasto illeso ha lanciato l'allarme: sul posto subito il 118, ma per il brigadiere Legrottaglie non c'era più niente da fare. Le pattuglie delle forze dell'ordine, convogliate subito in contrada Rosea, stanno battendo le campagne alla ricerca dei due con il supporto di un elicottero. Mentre la zona è stata isolata per gli accertamenti. L'auto è risultata rubata qualche tempo prima a Locorotondo, nel Barese,

                      Le ricerche e le indagini

                      Senza tregua le ricerche dei responsabili della rapina, finita nel sangue. Dopo la fuga, i due malviventi si erano asserragliati in una masseria tra Grottaglie e Martina Franca. A stanarli sono stati due "falchi" della polizia arrivati a bordo di una moto. Quando i rapinatori li hanno visti hanno aperto il fuoco al quale hanno risposto gli agenti che poi li hanno arrestati.

                      ​CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Death Magnetic
                        Bodyweb Senior
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                        E madonna ultimo giorno di lavoro...

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                        • Mario12
                          Bodyweb Advanced
                          • Nov 2014
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                          secondo me è stato lui al 100%.

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                          • Arturo Bandini
                            million dollar boy
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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
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                              • In piedi tra le rovine
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                              Rubano 36mila euro da una cassaforte durante una perquisizione, ai domiciliari tre agenti di polizia

                              Le misure sono state eseguite dalla Squadra mobile. I poliziotti lavorano al commissariato Salario-Parioli e sono ora ai domiciliari. Arrestato anche un cittadino di origine albanese

                              Accusati di aver rubato 36mila euro da una cassaforte durante una perquisizione domiciliare. Per questo tre agenti di polizia in servizio presso il commissariato Salario-Parioli sono stati arrestati dai loro colleghi della Squadra mobile. Sono ai domiciliari. Con loro è finito in manette anche un pregiudicato di origini albanesi. Ai poliziotti è contestata anche la perquisizione non autorizzata effettuata il 27 maggio scorso.

                              Le misure sono state eseguite dalla Squadra mobile. I poliziotti lavorano al commissariato Salario-Parioli e sono ora ai domiciliari. Arrestato anche un cittadino di origine albanese. Hanno rapinato una coppia a Mostacciano


                              Traffico di droga dal Sudamerica e dalla Spagna, sedici arresti. Ci sono anche due poliziotti, indagati altri cinque agenti

                              ​Operazione del Gico della Guardia di Finanza, che ha sgominato una banda di nordafricani specializzati nell'importazione di grandi quantitativi di hashish. I poliziotti sequestravano la droga diminuendo i chili sui verbali

                              Sedici arresti per traffico di droga. Fra loro anche due poliziotti del commissariato San Lorenzo, mentre cinque colleghi - di cui uno in pensione - sono indagati. L'operazione è stata condotta a termine lunedì mattina dai finanzieri del Gico della Guardia di Finanza coordinati dalla Dda. In particolare ai poliziotti viene contestato il fatto di essersi appropriati e di aver ceduto droga (hashish) ai componenti della banda di marocchini tagliando i quantitativi sequestrati sui verbali. Al momento sono stati accertati circa 60 chili di stupefacente spariti durante le operazioni antidroga. La banda di trafficanti agiva fra Casal Boccone e Fonte Meravigliosa: lo stupefacente veniva rivenduto all'ingrosso ad altri gruppi attivi fra Castel Romano, Don Bosco, Pigneto, Spinaceto e Capannelle, oltre che in provincia Roma e Latina. Le misure cautelari sono state emesse dal gip Emanuela Attura su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.

                              Il ruolo degli agenti

                              La banda era guidata per chi indaga dai fratelli Mourad e Mohamed Rafia, detti «Khachba» e «Combat». I proventi del traffico di droga venivano trasferiti all'estero. Gli episodi contestati risalgono al 2022. In particolare agli agenti sono contestati di aver omesso di sequestrare chili di hashish durante le perquisizioni e l'arresto di uno dei componenti della banda, e di aver restituito quasi 60 chili di stupefacente nel parcheggio del centro commerciale alla Rustica a un informatore, sempre del gruppo, per aver consentito di arrestare un altro trafficante.

                              Come agiva la banda: i telefonini criptati

                              Dagli accertamenti investigativi è emerso che un complice della banda agiva da Spagna e Marocco organizzando trasporti di droga su strada per oltre 1,4 tonnellate in Italia. Ognuno aveva il suo compito: contatto con i fornitori, trasporto, custodia e distribuzione dello stupefacente, riscossione dei proventi e loro riciclaggio tramite canali di trasferimento. In più c'era una cassa comune per stipendiare i complici, ma anche fornire assistenza legale in caso di arresto, compresa quella economica, e reperire armi da fuoco nonché i veicoli con doppifondi. La banda comunicava con telefonini criptati.

                              https://roma.corriere.it/notizie/cro...tml?refresh_ce
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
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                                • Sep 2007
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                                Andiamo bene...se ci si mettono anche gli appartenenti alle forze dell'ordine (inquietante che in 24 ore vi siano due notizie di reato tra loro simili, il che vuol dire che il fenomeno è più esteso di quanto si pensi) allora ci sono dei grossi problemi...molto grossi.

                                Poi, di altro genere, la sconcertante e surreale notizia del killer di Villa Pamphili che, spacciandosi per un regista, era riuscito a farsi concedere un finanziamento per un inesistente film: 800mila euro a semplice richiesta: https://www.open.online/2025/06/19/f...gine-sanzioni/

                                norme messe su dai governi di sinistra...con gli attori che hanno pure il coraggio di lamentare le politiche del governo circa i tagli al cinema e a questi sperperi.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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