Cronaca Italiana [Thread unico]

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  • LARRY SCOTT2
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    • Sep 2021
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    ''Bentornato signor Scott''

    ''E' passato il ''pericolo fascismo''? ??

    ''ehm no''

    ''Mi ricongeli!''

    *CLANG*

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    • Sean
      Csar
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      • In piedi tra le rovine
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      Omicida in fuga a Milano: ha accoltellato un collega durante un permesso per lavorare. Era in cella per avere assassinato una 23enne e ora è scomparsa un'altra donna

      L'aggressore è Emanuele De Maria, originario di Napoli: doveva rientrare in carcere ma è scappato dopo avere colpito il collega egiziano. Entrambi lavorano all'hotel Berna. L'uomo nel 2016 ha assassinato una ragazza in un albergo nel Casertano

      L’ha aspettato fuori dall’hotel. Sapeva che la vittima, un collega di lavoro, stava per iniziare il turno all’alba di sabato 10 maggio. Poi le coltellate al collo e al petto. A terra - in via Napo Torriani, a un isolato dalla stazione Centrale di Milano - è rimasto un 50enne italiano, con origini egiziane. È in gravi condizioni. In fuga, invece, l’aggressore. Si tratta di Emanuele De Maria, 35 anni, detenuto nel carcere di Bollate per l’omicidio di Oumaima Rache, una 23enne tunisina uccisa nel 2016 a Castel Volturno, in provincia di Caserta.

      De Maria, ora ricercato dalle forze dell’ordine, ha un permesso di lavoro diurno per cui può uscire di cella. Da poco meno di due anni era impiegato nella reception dell’hotel Berna. Ma venerdì pomeriggio non si era presentato. L’alert era scattato subito, prima ancora che il 35enne omicida non rientrasse in carcere alle 23. Quando è stata diffusa una seconda segnalazione. La vittima dell’aggressione di sabato mattina, invece, lavora nella caffetteria del bar della struttura a quattro stelle. Sul posto, poco dopo le 6 di sabato, si sono precipitate i sanitari del 118 con un’ambulanza e un’automedica e le volanti della polizia che ora danno la caccia all’uomo. Gli investigatori hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona e dell’hotel che potrebbero aver ripreso la scena e la direzione di fuga di De Maria. Già nel 2016, dopo l’omicidio nel Casertano, il 35enne si era nascosto nella cittadina di Weener (nord della Germania, confine con i Paesi Bassi), prima di essere catturato ed estradato.

      La vittima-collega è stata portata e operata d’urgenza dal trauma team dell’ospedale Niguarda dov’è ricoverata in gravi condizioni. La speranza è che se dovesse riprendersi possa fornire dettagli utili per le indagini. Gli investigatori stanno approfondendo le ragioni che possono aver portato De Maria ad aspettare e ad accoltellare il collega. Alla base potrebbero esserci discussioni precedenti tra i due.

      E mentre le indagini proseguono prende corpo un terribile sospetto dietro l’accoltellamento ad opera del detenuto evaso Emanuele De Maria. Si sta infatti verificando la denuncia di scomparsa di una collega di lavoro, 51 anni, originaria dello Sri Lanka. La donna lavorava al bar dell’hotel Berna, ed era collega dell’egiziano accoltellato all’alba di sabato e di De Maria. Da ieri pomeriggio se ne sono perse le tracce, non si è presentata al lavoro né in palestra dove aveva detto che si sarebbe recata.

      Per questo motivo, il marito e il figlio hanno sporto denuncia ai carabinieri di Cinisello Balsamo, dove la famiglia vive. Una circostanza inquietante, tanto che le indagini sul caso stanno procedendo congiuntamente tra Squadra Mobile della polizia, Nucleo investigativo e compagnia di Sesto san Giovanni dell’Arma dei carabinieri, insieme alla penitenziaria. Il cellulare della donna è spento da ieri e il sospetto degli investigatori è che possa esserle accaduto qualcosa di tragico.

      ​CorSera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
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        • In piedi tra le rovine
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        Non ho davvero più parole, che vuoi o puoi commentare ormai? Voglio dire...ma come è possibile tutto questo? Perchè non è nemmeno il primo caso...

        L'accoltellatore era un omicida in permesso lavoro...ammazza una ragazza nel 2016, scrivono che è da 2 anni che di giorno può uscire dal carcere, dunque per omicidio è stato in galera per 7 anni, poi già il permesso per uscire...7 anni...un individuo tale, socialmente pericoloso, e difatti ha colpito ancora: che cosa non funziona in questa magistratura? Cosa nel codice? Cosa in tutto il sistema?

        Tra l'altro quel tizio anche dopo il primo omicidio era scappato in Germania...e tu (tu giudice o commissione che decide se dare o no i permessi) lo fai uscire dal carcere dopo soli 7 anni? Ma chi è che decide queste cose? Vogliono una buona volta sbattere in prima pagina i nomi di quei giudici? Vogliano far pagare anche a quella categoria le conseguenze dei loro errori? In Italia pagano tutti tranne i giudici...i politici almeno puoi non votarli, i giudici sono la casta delle caste, la super casta.

        Adesso Nordio manda gli ispettori, come da recita, e poi si ricomincia da capo.
        ...ma di noi
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Emanuele De Maria, il killer in fuga a Milano, si è suicidato buttandosi dal Duomo: riconosciuto dai tatuaggi

          Emanuele De Maria è il 35enne evaso dal carcere di Bollate e ricercato da venerdì dopo aver accoltellato un collega di lavoro. Sospetti sulla sparizione di un'altra collega. Sul posto la polizia

          Si sarebbe gettato dalla terrazza del Duomo Emanuele De Maria, il 35enne evaso dal carcere di Bollate e ricercato da venerdì dopo aver accoltellato un collega di lavoro con il sospetto che possa aver ucciso un’altra collega.

          Secondo le prime informazioni, l’uomo sarebbe deceduto in seguito ad un volo di decine di metri finendo sul sagrato della cattedrale. Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118 che hanno cercato di rianimarlo, ma non c’era più nulla da fare. Si trovano anche gli agenti della polizia che avrebbero trovato in una tasca la fotocopia di un documento d’identità che rimanda appunto a De Maria. L'uomo è stato ricoinosciuto dai tatuaggi.

          De Maria lavorava all'Hotel Berna di via Napo Torriani: era in permesso di lavoro dal carcere quando ha accoltellato un collega (ora fuoroi pericolo). Da quel momento era sparito ed era scattata la caccia all'uomo. Si sospetta di lui anche per la sparizione di un'altra collega che non dà notizie da venerdì pomeriggio.

          https://milano.corriere.it/notizie/c...tml?refresh_ce
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          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • marcu9
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            Il film della strage di Monreale e quella collanina in ricordo di Lino Celesia



            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            • Sean
              Csar
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              • In piedi tra le rovine
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              Forse una clamorosa svolta nel famoso caso di cronaca nera della povera Chiara Poggi. Condannato in via definitiva il suo fidanzato di allora, Alberto Stasi, secondo alcuni sarebbe spuntato un supertestimone che ribalterebbe completamente la vicenda:

              _________

              Delitto di Garlasco, carabinieri a casa di Andrea Sempio: sequestrati telefoni e pc. «Si cerca l'arma del delitto, un attizzatoio»

              L’operazione è coordinata dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone, dall’aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano. Le perquisizioni sono state estese alle abitazioni dei due amici di Sempio, Roberto Freddi e Mattia Capra

              Blitz dei carabinieri a Garlasco nell’ambito delle nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi. Sono in corso dalla prima mattina di mercoledì 14 maggio alcune perquisizioni ordinate dalla procura di Pavia. Nel mirino le abitazioni del nuovo indagato Andrea Sempio, 37 anni, a Voghera e quella dei suoi genitori nel paese dove avvenne il delitto 18 anni fa. L’operazione è coordinata dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone, dall’aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano. Ad eseguire i decreti di perquisizione firmati dai magistrati sono i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano che indagano sulla cosiddetta ricostruzione alternativa al delitto per il quale è stato condannato in via definitiva nel 2015 l’ex compagno della vittima Alberto Stasi. Le perquisizioni sono state estese alle abitazioni dei due amici di Sempio, Roberto Freddi e Mattia Capra: lui li avrebbe sentiti la mattina in cui è stata uccisa Chiara. Entrambi frequentavano l’abitazione di via Pascoli in quanto amici di Marco Poggi, fratello della vittima. Sequestrati anche cellulari e pc.

              Una perquisizione è in corso anche in un’area campestre e in un canale di Tromello, piccolo centro alle porte di Garlasco. Qui i carabinieri si starebbero muovendo alla ricerca della possibile arma del delitto, che potrebbe essere un attizzatoio dei Poggi.

              Una indagine che sta riscrivendo completamente la storia del delitto e delle indagini dell’epoca nella convinzione che il vero assassino non sia Stasi, da poco in semilibertà dopo avere scontato 10 dei 16 anni di pena. A dare il via all’inchiesta era stata l’ennesima istanza dei suoi legali, gli avvocati Antonio De Rensis e Giada Bocellari. Ma Stasi già nel 2017 si era visto respingere le sue richieste, basate soprattutto sulla presenza sotto le unghie della vittima del materiale genetico di Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, dalla procura di Pavia nelle indagini coordinate dall’allora aggiunto Mario Venditti. Inchiesta che però, l’attuale reggenza della procura pavese, sta completamente rivalutando nella convinzione che ci siano state errate valutazioni dei magistrati, oltre che sottovalutazioni e incongruenze.

              Venerdì 16 maggio, proprio a Pavia, si terrà la nuova udienza di conferimento dell’incarico per l’incidente probatorio sul Dna disposto dalla gip Garlaschelli. Oggi però sono scattate le perquisizioni alla famiglia Sempio. Nelle scorse settimane la mamma del 37enne era anche stata convocata dai carabinieri a Milano per essere sentita ma il suo interrogatorio di fatto era durato pochi minuti con la donna che si era avvalsa della facoltà di non rispondere e poi interrotto quando era stata colpita da un lieve malore alla domanda sulla sua conoscenza con un vigile del fuoco all’epoca in servizio a Vigevano. Quell’Antonio B., già sentito dagli investigatori, intorno al quale ruoterebbe la questione della ricostruzione di quella mattina fornita agli inquirenti dalla mamma dell’indagato. Di fatto l’alibi del figlio nelle ore del delitto, legato anche all’ormai famoso biglietto del parking di Vigevano conservato per un anno e consegnato nel 2008 agli inquirenti.

              ​ Le perquisizioni effettuate mercoledì mattina segnano un passo in avanti nelle indagini che starebbero sempre più stringendo il cerchio sul trentasettenne difeso dai legali Angela Taccia e Massimo Lovati. Lui finora, davanti alle telecamere si è sempre dichiarato innocente e totalmente estraneo al delitto. Ma negli ultimi mesi gli investigatori avrebbero raccolto altri indizi nei suoi confronti, sui quali viene mantenuto il massimo riserbo, tanto da aver accresciuto la convinzione di un suo ruolo nelle fasi esecutive del delitto.

              Non è chiaro il motivo per il quale a così grande distanza dall’omicidio siano scattate le nuove perquisizioni ma evidentemente gli inquirenti sono convinti di poter trovare materiale utile a chiarire ulteriormente il quadro delle indagini. La nuova inchiesta della procura di Pavia è stata in questi mesi fortemente osteggiata dalla famiglia poggi e dai suoi legali, l’avvocato Gian Luigi Tizzoni e il collega Francesco Compagno. A loro parere non esistono ricostruzioni alternative e il colpevole della morte della figlia non è altri che Alberto Stasi già condannato in via definitiva «oltre ogni ragionevole dubbio». Mentre quella su Sempio sarebbe una ingiusta «gogna giudiziaria e mediatica».

              ​CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • M K K
                finte ferie user
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                Attizzatoio d assalto
                Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                • marcu9
                  Bodyweb Senior
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                  Roma, neonato nel tombino: l'orrore della nigeriana


                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                  • M K K
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                    Il corpo è suo , decide lei ..o no ?
                    Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                    Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                    • Mario12
                      Bodyweb Advanced
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                      che ne pensate ?

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                      • germanomosconi
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                        • pordenone
                        • Send PM

                        che Stasi sia stato condannato più per inizi che per prove certe, non per niente in primo grado fu assolto...
                        in questi casi nel dubbio uno va assolto punto e basta, ci vuole la certezza prima di mandare dentro uno, nel dubbio è meglio un assassino fuori, lo dice proprio il nostro ordinamento giuridico, poi queste nuova indagini sembrano proprio dimostrare che qualche dubbio c'era.
                        ovviamente la verità la sanno solo i diretti interessati...
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                        • Irrlicht
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                          • Aug 2021
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                          Che Corona, anche avesse ragione, è un pagliaccio

                          Furbo, ma clown
                          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                          "Un acceso silenzio
                          brucerà la campagna
                          come i falò la sera."

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                          • Mario12
                            Bodyweb Advanced
                            • Nov 2014
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                            Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                            Che Corona, anche avesse ragione, è un pagliaccio

                            Furbo, ma clown
                            non saprei neanche sul furbo , fosse stato furbo non si sarebbe fatto tutti quegli anni di galera

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                            • Mario12
                              Bodyweb Advanced
                              • Nov 2014
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                              in un altro video Corona dice che in caso di errore giudiziario la famiglia della vittima dovrebbe ridare indietro gli 850k di risarcimento a Stasi … e che praticamente questi non vorrebbero.

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                              • Mario12
                                Bodyweb Advanced
                                • Nov 2014
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                                Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                                che Stasi sia stato condannato più per inizi che per prove certe, non per niente in primo grado fu assolto...
                                in questi casi nel dubbio uno va assolto punto e basta, ci vuole la certezza prima di mandare dentro uno, nel dubbio è meglio un assassino fuori, lo dice proprio il nostro ordinamento giuridico, poi queste nuova indagini sembrano proprio dimostrare che qualche dubbio c'era.
                                ovviamente la verità la sanno solo i diretti interessati...
                                comunque non so voi ma colpevole o meno sto Stasi non mi è mai piaciuto , avevo pure guardato i video con l’audio della telefonata al 118 che era qualcosa di assurdo.

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