Originariamente Scritto da M K K
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Cronaca Italiana [Thread unico]
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La repressione della criminalità senza senso civico e presenza dei cittadini non potrà mai funzionare.
Se un potenziale criminale arriva in una città dove può fare e si sente legittimato a fare qualsiasi cosa la farà... Se invece appena scende dal treno inizia a prendere schiaffi e fogli di via certe situazioni degrado non si creerebbero .
Altrimenti simrimane in situazioni orami consociiute dove si fa la grande operazione di polizia dopo il fatto di cronaca , e dopo 48 ore e articolino sui quotidiani sintorna punto e a capo,Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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*primo giorno di lavoro = assunto al nero con contratto di "prova" fatto dopo l'incidente
**il figlio assessore con stipendio sopra i 5000 euro manda un ottantenne a scaricare sacchi?
Massimo Mirabelli, 76 anni, è morto mentre lavorava in un hotel di Montecatini. Era al suo primo giorno di prova con una ditta di trasporti di Livorno. Stava scaricando biancheria per conto di una lavanderia industriale quando ha avuto un malore improvviso. Inutili i soccorsi: l’uomo è morto sul colpo. La Procura di Pistoia ha disposto l’autopsia.Morto sul lavoro a 76 anni a Montecatini
Una tragedia sul lavoro ha scosso Montecatini nella mattinata di giovedì 10 aprile. Un uomo di 76 anni, Massimo Mirabelli, è stato trovato privo di vita nei pressi di un hotel del centro città mentre stava effettuando una consegna.
L’autista, residente a Livorno, era al suo primo giorno di lavoro stagionale con una ditta di trasporti attiva nel settore delle lavanderie industriali.
I soccorsi del 118 sono arrivati subito, ma per l’uomo non c’era già più nulla da fare.
I soccorsi e le indagini
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti del commissariato di Montecatini Terme e il personale della Asl Toscana Centro. La Procura ha disposto l’autopsia per chiarire con certezza le cause del decesso, anche se l’ipotesi più accreditata resta quella di un malore fulminante.
Mirabelli, con una lunga esperienza da autista, aveva appena ripreso a lavorare con contratto stagionale.
Lascia la moglie, una figlia, quattro nipoti e il figlio Federico Mirabelli, attuale assessore del Comune di Livorno. Poco prima del decesso, l’uomo aveva parlato con lui al telefono.
Il dibattito sull’età e il lavoro
L’episodio ha aperto interrogativi sull’età avanzata del lavoratore e sulle condizioni che lo avevano portato a rimettersi al lavoro a 76 anni.
Il fatto che fosse al primo giorno di prova rende ancora più drammatica la notizia, sollevando riflessioni su precarietà lavorativa, salute e diritti dei lavoratori anziani.
L’autopsia disposta dalla Procura
L’autopsia, disposta dalla Procura di Pistoia, sarà cruciale per stabilire eventuali responsabilità e verificare se Mirabelli fosse idoneo dal punto di vista medico a svolgere mansioni così faticose.
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Teoricamente non è più possibile fare le assunzioni ad hoc , vanno cimunite in via telematica in anticipo , ovviamente mi puzzaOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Sarà l'aria di primavera che accende le "passioni":
Nuovo stupro a Mestre: donna sequestrata e violentata dal branco in pieno giorno
È stata sequestrata e violentata, da più uomini, in pieno centro a Mestre, nell’ex palazzina Telecom tra via Carducci e piazzale Donatori di Sangue. Vittima una donna di 32 anni, italiana. È successo ieri, 16 aprile, verso mezzogiorno: la giovane è stata trovata senza vestiti in via Meucci. Immediati i soccorsi: un’ambulanza del Suem 118 ha portato la trentaduenne in stato di choc al Pronto soccorso dell’ospedale dell’Angelo.
Le indagini
Carabinieri e polizia locale, attraverso alcune testimonianze, sono riusciti ad identificare uno dei presunti responsabile della brutale violenza subita dalla donna. Secondo le prime ricostruzioni, gli uomini coinvolti sarebbero più di uno. Le indagini proseguono e al momento è stato fermato — inizialmente in custodia, per il tempo necessario a trovare i riscontri adatti a fermarlo — un quarantenne di nazionalità tunisina. Alcune ore dopo, attraverso le immagini della videosorveglianza (l’area centralissima di Mestre è sotto il controllo di telecamere pubbliche e private) e le analisi di laboratorio, sarebbero emerse evidenze tali da far disporre non solo l’arresto anche l’accompagnamento in carcere dell’uomo.
La violenza pochi giorni dopo il caso della 11enne abusata nel quartiere di viale San Marco. La vittima è una donna di 32 anni: è stata trovata senza abiti all'ora di pranzo vicino all'edificio ex Telecom. Fermato un quarantenne. L'ira di Zaia: massima durezza verso chi si macchia di questi orrori
Donna picchiata e violentata da un minore mentre fa jogging nel Modenese, arrestato 17enne
La donna stava percorrendo una pista ciclabile a piedi. La vittima sarebbe stata stuprata e picchiata nel tentativo di impedirle di urlare
Un ragazzo di 17 anni si trova in carcere in stato di fermo, accusato dello stupro di una donna di 65 anni avvenuto ieri intorno a mezzogiorno nella frazione di Tabina (Formigine), in provincia di Modena. I carabinieri sono risaliti al minore per l'abbigliamento che indossava e la bicicletta che utilizzava. Il 17enne è stato rintracciato in una comunità. La vittima della violenza è ricoverata in ospedale a Modena sotto choc, ha riportato numerosi traumi.
https://www.lastampa.it/cronaca/2025...enne-15104825/
Si lo so, anche gli italiani stuprano e violentano, ma per l'appunto ci basterebbero i nostri di violentatori, eliminando alla radice la quota di "importazione".
Ovviamente i media, a parte il continuare ad omettere la nazionalità nel titolo e nei sottotitoli, zero elzeviri pure sul "patriarcato" di importazione, si contimnua a fare finta, come se omettere potesse risolvere i problemi...che invece, prima o poi, esploderanno in tutta la loro virulenza, perchè già adesso la gente sconta sulla propria pelle la riuscita delle selvagge politiche immigratorie....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Una volta accertata la colpevolezza oltre ogni dubbio sarebbe da condannarli a morte e fare scegliere alla vittima il metodoOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Precipita una cabina della funivia del Monte Faito, 4 morti
[...]
Fino al tragico epilogo, con la speranza vanificata dalle notizie che arrivano: è di 4 morti e un ferito grave il bilancio dell'incidente verificatosi sul monte Faito dove, a causa della rottura di un cavo, una cabina della funivia che collega Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, con la vetta, un panorama mozzafiato a 1100 metri sulle bellezze del Golfo, si è schiantata al suolo trascinando con sé cinque persone, due coppie di turisti stranieri e il macchinista di bordo, Carmine Parlato, dipendente dell'Eav. L'unica sopravvissuta è una donna, condotta in eliambulanza all'ospedale del Mare di Napoli.
Grave il bilancio dell'incidente: cinque persone rimaste coinvolte, due coppie di turisti stranieri e il macchinista di bordo. L'unica sopravvissuta è una donna, portata in ospedale. Si indaga per disastro e omicidio colposi (ANSA)
Tra l'altro la funivia era stata riaperta da pochi giorni
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Originariamente Scritto da Venkman85 Visualizza MessaggioPrecipita una cabina della funivia del Monte Faito, 4 morti
[...]
Fino al tragico epilogo, con la speranza vanificata dalle notizie che arrivano: è di 4 morti e un ferito grave il bilancio dell'incidente verificatosi sul monte Faito dove, a causa della rottura di un cavo, una cabina della funivia che collega Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, con la vetta, un panorama mozzafiato a 1100 metri sulle bellezze del Golfo, si è schiantata al suolo trascinando con sé cinque persone, due coppie di turisti stranieri e il macchinista di bordo, Carmine Parlato, dipendente dell'Eav. L'unica sopravvissuta è una donna, condotta in eliambulanza all'ospedale del Mare di Napoli.
Grave il bilancio dell'incidente: cinque persone rimaste coinvolte, due coppie di turisti stranieri e il macchinista di bordo. L'unica sopravvissuta è una donna, portata in ospedale. Si indaga per disastro e omicidio colposi (ANSA)
Tra l'altro la funivia era stata riaperta da pochi giornisigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggiosigpic
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Ok, domani a mezzogiorno sono lìOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Monreale, sparatoria in piazza: tre ragazzi morti, due feriti. «Una lite per futili motivi»
La sparatoria è avvenuta a Monreale, vicino a Palermo, in una piazza dove si trovavano almeno un altro centinaio di persone
Davanti a decine di persone si sono sfidati a colpi di pistola dopo aver litigato per banalità: uno sguardo a una ragazza, una parola di troppo racconta chi c’era. Ma se l’origine della folle lite di ieri a Monreale, cittadina normanna alle porte di Palermo, è tutta ancora da capire, gli effetti sono drammatici: tre ventenni morti e due persone ferite, una delle quali di 16 anni.
Una rissa iniziata, pare, in un locale, e proseguita in via D’Acquisto, a pochi passi da piazza Duomo, nel cuore del paese. A terra senza vita sono rimasti Salvatore Turdo, 23 anni, e Massimo Pirozzo di tre più grande. Un terzo ragazzo, Andrea Miceli, 26 anni, ricoverato al Civico di Palermo dopo la sparatoria, è morto domenica mattina. (Qui il racconto delle loro ultime ore).
«C'è stata una lite violenta: volavano in aria i tavoli, si lanciavano bottiglie. È esploso il panico. Poco dopo si sono sentiti colpi di arma da fuoco. Gente che fuggiva, altri che cadevano e venivano calpestati, chi si nascondeva tra le auto, chi piangeva. È stato terribile», ha raccontato ancora sotto choc una delle testimoni.
In strada si sarebbero affrontate due comitive: una di monrealesi, l’altra di palermitani, pare del quartiere Zen, rione «difficile» alla periferia ovest del capoluogo. Uno dei protagonisti della rissa avrebbe tirato fuori una pistola e cominciato a sparare in mezzo alla gente che è fuggita via urlando.
Le vittime e i feriti, tutti di Monreale, sono incensurate. Tra loro, secondo le prime ricostruzioni, ci sarebbe anche un passante del tutto estraneo alla rissa. I sanitari del 118, intervenuti subito dopo la sparatoria, sono stati aggrediti dai parenti delle vittime. Il primo equipaggio arrivato in via Benedetto D'Acquisto è stato accerchiato: i familiari pretendevano che fosse soccorso prima il loro congiunto. All'ospedale Ingrassia gli amici di uno dei ragazzi colpiti, appreso della sua morte, hanno distrutto l'ambulanza. I sanitari sono riusciti ad uscire dal pronto soccorso grazie a un cordone delle forze dell'ordine.
Gli investigatori — le indagini sono condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Palermo — sono al lavoro da sabato notte e, dopo aver sentito decine di testimoni, starebbero interrogando due giovani sospettati di aver preso parte alla sparatoria. L’aggressione sarebbe stata ripresa anche da diverse videocamere di sicurezza della zona.
A Monreale da alcuni giorni ci si prepara per la festa del Santissimo Crocifisso, il patrono della cittadina. I festeggiamenti che cominceranno il Primo Maggio richiamano migliaia di persone e turisti anche per questo ieri sera la piazza era piena di persone che hanno assistito terrorizzate alla guerra tra le due bande.
«Siamo dinanzi ad una tragedia senza precedenti. Vite spezzate di giovani che avrebbero dovuto vivere il proprio futuro» dice il sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, che si è recato in ospedale per esprimere la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti. «Questo è il momento di raccoglierci in preghiera e di dare conforto alle famiglie. La città piange questi giovani» ha aggiunto e ha convocato una giunta straordinaria che si riunirà nelle prossime ore.
«Sono sconvolto per quello che è successo, scene da far west a cui Monreale non è abituata — commenta il deputato regionale e presidente del Consiglio comunale a Monreale, Marco Intravaia (Forza Italia) —. Un momento di festa che si è trasformato in tragedia. Tutta la città è attonita, confidiamo nel lavoro delle forze dell'ordine e che gli assassini siano assicurati presto alla giustizia».
CorSera...ma di noi
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Omicidio Bologna, 19enne picchiato a morte in una rissa in strada. Avrebbe urtato un ragazzo. La procura ha indagato due giovani.
Bader Eddine Essefi stando al racconto della fidanzata che era con lui sarebbe stato aggredito a causa di una lite. La corsa in ospedale e la morte poche ore dopo.
Sono rimasti fiori bianchi sull’asfalto e un ultimo addio. Un’altra tragedia al quartiere Barca di Bologna, un ragazzo di appena 19 anni che non c’è più. Una morte assurda. Forse una lite, sfociata in una violenta aggressione che, a distanza di qualche ora, è costata la vita a Bader Eddine Essefi, 19 anni, di origini tunisine. Omicidio Bologna, 19enne picchiato a morte in una rissa in strada. Avrebbe urtato un ragazzo. La procura ha indagato due giovani.
Un giovane benvoluto e conosciuto nel quartiere che ora s’interroga attonito. Anche il cardinale Zuppi si è interessato della tragedia, telefonando alla parrocchia dietro la quale si sono consumati i fatti. Un giovane benvoluto e conosciuto nel quartiere che ora s’interroga attonito.
Tutto è successo venerdì 25 aprile in serata, poco prima delle 22 in via Buozzi, in zona Barca, quando la vittima, per ragioni ancora da chiarire da parte degli inquirenti, è rimasto coinvolto in una rissa: non è ancora chiaro che cosa abbia innescato la violenza, forse una lite per futili motivi oppure, altra ipotesi, un semplice urto nell’incrociarsi sul marciapiede.
La morte di Bader Essine Essefi, 19 anni, a Bologna
Alla fine, tra percosse e spintoni, la vittima sarebbe finita a terra, forse ha sbattuto la testa. Per lui, nonostante i tentativi di salvargli la vita, non c’è stato nulla da fare. È morto alcune ore dopo all’ospedale Maggiore.
È stato allora che sono intervenuti i carabinieri. Il nucleo investigativo, coordinato dalla Procura, ha già identificato i due presunti aggressori, si tratterebbe di due quasi coetanei della vittima – un italiano e un tunisino – che non è da escludere conoscessero, almeno di vista, il 19enne. Ora risultano indagati.
La Procura di Bologna, con il pm Andrea De Feis, ha intanto aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale. Una prima testimonianza dell’accaduto è stata fornita dalla fidanzata della vittima, presente al momento dei fatti, che ha raccontato appunto di un’aggressione ai danni del fidanzato e che ha dunque permesso di dare una svolta alle indagini, sebbene inizialmente non sia stata in grado di dire se fossero conoscenti o meno.
Il racconto della fidanzata: «Lo hanno picchiato»
La ragazza sarà presto risentita dagli investigatori (che sono tornati in via Buozzi per un sopralluogo) nel tentativo di fare chiarezza sull’accaduto: sarà fondamentale l’autopsia sul corpo del ragazzo, già disposta per martedì mattina.
I sanitari del 118, chiamati all’altezza dell’incrocio tra via Buozzi e via Colombi nell’arco di pochi minuti da un passante, hanno fatto di tutto per rianimare il ragazzo che, portato al Maggiore in codice di massima gravità, si è spento nel giro di un paio d’ore a causa di un arresto cardiocircolatorio.
In un primo momento, non sarebbero emerse evidenti ferite riconducibili a una violenta aggressione, tuttavia in breve tempo sono comparse sul corpo del giovane accentuate ecchimosi, in particolare in testa, sulla fronte.
CorSera...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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