Sconfitto a #Lipsia nel 1813 dagli eserciti della Sesta coalizione a seguito della disastrosa campagna di Russia, Bonaparte viene costretto dalle potenze vincitrici all’abdicazione, formalizzata il 14 aprile 1814 con il Trattato di #Fontainebleau che gli conferisce simbolicamente la sovranità sull’isola d’Elba.
Lungi dal volersi dare per vinto, egli elude la sorveglianza attorno all’isola dalla quale fugge nottetempo per sbarcare a Cannes il 1 marzo 1815.
Hanno così inizio i “cento giorni”.
Intenzionato più che mai a prendersi la rivincita, #Napoleone attacca per primo, penetrando in Belgio con l’intenzione di separare i due eserciti avversari, inglese e prussiano, in modo da batterli singolarmente.
A #Waterloo lo scontro ha inizio alle 11:30 e il piano sembra funzionare, tanto è vero che il duca di Wellington è costretto a rimanere sulla difensiva.
Sennonché, due ore più tardi, sopraggiunge un primo corpo d'armata prussiano, mentre alle 16:30 seguono le avanguardie di Blücher che arriva con il resto dell'esercito alle 19.
Tutto è ormai perduto e nemmeno l’eroica resistenza della vecchia guardia imperiale agli ordini del generale Cambronne evita la disfatta.
Nuovamente costretto ad abdicare e questa volta per sempre, Napoleone trascorre gli ultimi anni di vita in esilio nella sperduta isola di Sant'Elena: una fine decisamente ingloriosa per colui che più di ogni altro, dai tempi di #Roma, era giunto ad un passo dal riunificare l’Europa sotto il vessillo dell’aquila.
Jacopo Bracciale
Lungi dal volersi dare per vinto, egli elude la sorveglianza attorno all’isola dalla quale fugge nottetempo per sbarcare a Cannes il 1 marzo 1815.
Hanno così inizio i “cento giorni”.
Intenzionato più che mai a prendersi la rivincita, #Napoleone attacca per primo, penetrando in Belgio con l’intenzione di separare i due eserciti avversari, inglese e prussiano, in modo da batterli singolarmente.
A #Waterloo lo scontro ha inizio alle 11:30 e il piano sembra funzionare, tanto è vero che il duca di Wellington è costretto a rimanere sulla difensiva.
Sennonché, due ore più tardi, sopraggiunge un primo corpo d'armata prussiano, mentre alle 16:30 seguono le avanguardie di Blücher che arriva con il resto dell'esercito alle 19.
Tutto è ormai perduto e nemmeno l’eroica resistenza della vecchia guardia imperiale agli ordini del generale Cambronne evita la disfatta.
Nuovamente costretto ad abdicare e questa volta per sempre, Napoleone trascorre gli ultimi anni di vita in esilio nella sperduta isola di Sant'Elena: una fine decisamente ingloriosa per colui che più di ogni altro, dai tempi di #Roma, era giunto ad un passo dal riunificare l’Europa sotto il vessillo dell’aquila.
Jacopo Bracciale
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