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L’angolo della Storia e della Storiografia

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    Aldo Cazzullo sul Corriere risponde ad un lettore circa la scelta di fare Roma capitale al posto di un'altra illustre candidata, cioè Napoli.

    Roma doveva essere la capitale d’Italia? Lei si pone una domanda che i piemontesi, o meglio gli italiani (il 20 settembre 1870 entra a Porta Pia l’esercito italiano), non si posero. Consideravano scontato che così dovesse essere. Tutti sappiamo che il fascismo si impossessò di alcuni simboli dell’antica Roma, dal fascio all’aquila, e altri ne inventò, tipo il saluto romano (non abbiamo alcuna prova che i romani si salutassero a braccio teso). Ma in realtà il mito di Roma comincia molto prima. Animava Dante e Giotto, Raffaello e Michelangelo. Infuocava i grandi del Risorgimento, da Mazzini a Garibaldi, che ne era ossessionato. I moderni Stati europei sono stati unificati da una monarchia, che non ha pensato neppure per un secondo di spostare la capitale, anche quando non corrispondeva al centro geografico del Paese: Parigi non è al centro della Francia, Londra non è al centro della Gran Bretagna, Berlino non è al centro della Germania; al Kaiser dei bavaresi o dei renani non importava nulla. Vittorio Emanuele II non ragionò così. Pur con il cuore spezzato — era nato e cresciuto a Torino e non era mai stato a Roma in vita sua — considerava necessario abbandonare l’antica capitale. Non potendo andare a Roma, ancora presidiata dai francesi, si pensò a Napoli, che era di gran lunga la città più popolosa d’Italia, più di Roma e Milano messe assieme. Ma il re disse: «Da Napoli non potremo più venire via. Andiamo piuttosto a Firenze», che era considerata sacrificabile; non a caso i fiorentini non hanno un bel ricordo del breve periodo in cui la loro città fu capitale. Firenze è la città che ha dato all’Italia una lingua, una letteratura, un’arte, un’idea di se stessa. In un’ottica nazionale, sarebbe stata la capitale ideale, lasciando Roma al Papa. Ma in un’ottica internazionale, Roma era il nome che più suonava all’orecchio del mondo. Per questo i piemontesi insistettero per trasferirvi la capitale il prima possibile. Nel 1870 Roma aveva 220 mila abitanti; ora ne ha 15 volte di più. È stata un’idrovora di uomini, energie, denaro. I neoborbonici maledicono il Nord; ma la vera sfortuna di Napoli è stata avere a duecento chilometri di distanza una città su cui il resto del Paese aveva puntato tutto. E se dal profondo Sud nel dopoguerra si andò a lavorare nelle fabbriche di Torino e Milano, è a Roma che la borghesia napoletana e delle altre città del Mezzogiorno ha guardato, fin da quel fatidico 1870.

    A chi scrivere il proprio punto di vista sulle cose? A chi affidare l’ indignazione e la speranza? Vi proponiamo di dirlo a Corriere

    Sono tutte cose generalmente note...e non è su questo che vorrei principalmente soffermarmi ma sulla affermazione abbastanza forte e perentoria che Cazzullo fa all'inizio dell'articolo:

    Tutti sappiamo che il fascismo si impossessò di alcuni simboli dell’antica Roma, dal fascio all’aquila, e altri ne inventò, tipo il saluto romano (non abbiamo alcuna prova che i romani si salutassero a braccio teso)
    perchè rappresenta una (delle tante) fake news che i cosiddetti media mainstream propagano, quando invece si puntano di essere l'unica e sola bocca della verità da seguire.

    Intanto la prima inesattezza. Non fu il Fascismo ad "inventarsi" che i romani si salutavano col braccio teso. Era quella una conoscenza o nozione diffusa e antica. E' noto il famoso quadro del David (Il giuramento degli Orazi, 1784) dove il grande pittore francese ritrae i tre fratelli col braccio teso nell'atto del giuramento:

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    Quindi già qui Cazzullo scivola: la credenza comune che i Romani salutassero col braccio teso precede il Fascismo, che in questo caso non ha "inventato" niente, al più riattualizzato una nozione tradizionale.

    Perchè dunque presso i moderni c'era la convinzione che i Romani salutassero col braccio teso? Perchè era vero, in specie presso i militari e le cerimonie ufficiali. Sono i testi e le immagini che lo dimostrano, smentendo clamorosamente Cazzullo e rivelando il suo pressapochismo al riguardo.

    Marco Aurelio e la sua famosa statua equestre. Che sta facendo l'imperatore? Saluta i suoi soldati durante una parata. Come li saluta? Col braccio allungato ed il palmo aperto:

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    Si trovano raffigurazioni simili anche nella Colonna Traiana, in altre statue degli imperatori, nella numismatica. Ottaviano:

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    Germanico:

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    Adriano:

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    Probo

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    In queste i soldati rispondo col braccio alzato al loro imperatore:

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    Direi che può bastare per smentire la perentoria e falsa affermazione di Cazzullo che il Fascismo "inventò il saluto romano".

    L'unica apprezzabile differenza rispetto al saluto romano di epoca fascista è che in questa (come nel dipinto del David) il saluto è a braccio e palmo completamente tesi; presso i Romani il braccio è leggermente piegato, così come il palmo è più mostrato che teso.

    Aldo Cazzullo forse è bene che si occupi di quel niente etereo che è il giornalismo odierno, senza per forza inventarsi tuttologo.
    Last edited by Sean; 25-09-2023, 19:02:43.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Siccome nel 3d del tennis si parla dell'ultima sparata dell'ineffabile Cazzullo, che è riuscito a prendersela pure con Sinner, aggiorno con altre immagini circa la tradizione del saluto romano presso i Romani, che Cazzullo aveva risolto così: "non abbiamo alcuna prova che i romani si salutassero a braccio teso" in una risposta ad un lettore (più sopra).

      Ho già postato delle immagini che lo smentiscono radicalmente. Mi sono nel frattempo imbattuto nella copertina di un libro che riporta un medaglione o moneta più che mai esplicito circa il saluto che soldati e cortigiani offrivano all'imperatore:

      Click image for larger version  Name:	61RslTaXF4L._SL1360_.jpg Views:	0 Size:	174.1 KB ID:	16262610

      Inoltre non vorrei dare un colpo al cuore di Cazzullo confutandogli ancor più quella immagine da figli dei fiori che si è fatta sui Romani, mostrandogli questa moneta di Costantino, con dedica nel retro al dio Sole (soli invicto comiti - al dio Sole, compagno invincibile) e svastica (simbolo universale e che afferisce dunque alle fonti più arcaiche della Tradizione, che indica il Sole ed i cicli cosmici) lì alla sinistra della personificazione del dio

      Click image for larger version  Name:	soli invicto comiti.jpg Views:	0 Size:	366.9 KB ID:	16262611
      Last edited by Sean; 01-02-2024, 12:19:17.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
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      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Concludo con un passo di Plutarco, dalla vita di Cesare:

        «Mentre si accingeva a muovere l’esercito e a dare inizio all’azione, Cesare vide uno dei centurioni, uomo fidato ed esperto di guerra, incoraggiare i suoi soldati sfidandoli a gareggiare in valore. «O Gaio Crassinio», gli disse, chiamandolo per nome, «quali speranze abbiamo, e come stiamo a coraggio?». E lui, gridando e protendendo la destra: «Sarà una splendida vittoria, o Cesare. Quanto a me, oggi, o vivo o morto, mi ringrazierai!»


        https://storieromane.altervista.org/i-centurioni/

        E tanti saluti a Cazzullo e al suo libro di favolistica.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          grazie degli ultimi bellissimi post Sean
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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