Si sapeva che il rovescio della vittoria di Trump sarebbe stato il via libera al governo fondamentalista e fanatista di Netanyahu per portare a compimento il tentativo di sterminio dei palestinesi: difatti non abbiamo il solo Merz (che, in quanto inutile, non può fare del male operativo) ad essere sionistizzato (quando Sion ha attaccato l'Iran, quella faccia da tolla ha avuto il coraggio di dire che "Israele sta facendo il lavoro sporco per noi"...ma noi chi? Parlasse per lui) ma ovviamente e dalla fondazione anche gli USA, tant'è che ieri Rubio era a Gerusalemme col genocida Netanyahu a sbaciucchiare il "muro del pianto", che tra l'altro non ha neppure niente a che vedere col preesistente Tempio di Erode ma trattasi o di un muro di contenimento della sovrastante spianata o delle rimanenti sostruzioni della "fortezza Antonia", cioè il forte romano che controllava la spianata del Tempio...quindi hai voglia a sbattere la testa su quelle pietre.
Lo stesso continuare a percuotersi il petto da parte delle elite politiche tedesche, quasi che la colpa di uno (un ben determinato movimento politico in quel caso) debba ricadere sui tutti, cioè su tutto il popolo tedesco e in eterno, è non solo contraria alla dottrina giuridica di cui l'occidente si riempie la bocca (la colpa è sempre individuale o limitata ai rei e si esaurisce con l'espiazione della pena inflitta a quelli) ma prettamente antimoderna, anti-liberalista, anti-illuminista, cioè -anti tutti quei principi di cui le democrature occidentaloidi ci hanno ormai ammorbato fin sopra ai capelli, perchè la si ritrova in certe culture e tradizioni antiche, tra cui per l'appunto nell'ebraismo: una eco è anche nei Vangeli, quando Pilato rimette al popolo (che vuole salvo Barabba) la responsabilità della condanna di Gesù e il popolo con una sola voce gli risponde: "il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli", ovvero il concetto religioso (con implicazioni politiche e sociali) di colpa collettiva...che ci ritroviamo da 80 anni in Europa.
I carnefici sterminazionisti però ora sono gli ebrei, un ben determinato gruppo politico-religioso-sociale del popolo ebraico: i fondamentalisti sionisti, con i coloni a fare da avanguardia predatoria ed assassina, il governo a dirigere le operazioni, l'esercito come strumento di sterminio: se seguissimo Merz e comari, dovremmo concludere che è tutto il popolo ebraico complice e responsabile della tragedia in atto, e che ne dovrà scontare le conseguenze collettivamente ed in eterno: è sostenibile una tesi simile? In occidente, più precisamente in Europa, lo è.
Non dalle elite politiche, che ormai stanno difendendo posizioni perdute (la crisi epocale in atto inghiottirà tutto intero il vecchio modello) verrà una sorta di voltare pagina, ma dai movimenti dal basso, di quel popolo o quei popoli che hanno fatto il pieno e non ne possono più, masse di cittadini che le elite politiche europee in disfacimento non sanno più intercettare, in quanto a quelle masse non sanno più parlare: e difatti sono già all'opera tribuni e aspiranti cesari a cercare di dare rappresentanza a tutte quelle maggioranze, silenziose o meno. che vogliono tornare a respirare, "liberarsi".
Io non lo so cosa verrà dopo, so per certo però che a suo modo quel "dopo" sarà una liberazione, come so che la fossa per il cadavere del ributtante, disfatto sistema occidentaloide è già scavata e che si aspetta solo il becchino che vi scaravanti dentro quella carcassa.
Lo stesso continuare a percuotersi il petto da parte delle elite politiche tedesche, quasi che la colpa di uno (un ben determinato movimento politico in quel caso) debba ricadere sui tutti, cioè su tutto il popolo tedesco e in eterno, è non solo contraria alla dottrina giuridica di cui l'occidente si riempie la bocca (la colpa è sempre individuale o limitata ai rei e si esaurisce con l'espiazione della pena inflitta a quelli) ma prettamente antimoderna, anti-liberalista, anti-illuminista, cioè -anti tutti quei principi di cui le democrature occidentaloidi ci hanno ormai ammorbato fin sopra ai capelli, perchè la si ritrova in certe culture e tradizioni antiche, tra cui per l'appunto nell'ebraismo: una eco è anche nei Vangeli, quando Pilato rimette al popolo (che vuole salvo Barabba) la responsabilità della condanna di Gesù e il popolo con una sola voce gli risponde: "il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli", ovvero il concetto religioso (con implicazioni politiche e sociali) di colpa collettiva...che ci ritroviamo da 80 anni in Europa.
I carnefici sterminazionisti però ora sono gli ebrei, un ben determinato gruppo politico-religioso-sociale del popolo ebraico: i fondamentalisti sionisti, con i coloni a fare da avanguardia predatoria ed assassina, il governo a dirigere le operazioni, l'esercito come strumento di sterminio: se seguissimo Merz e comari, dovremmo concludere che è tutto il popolo ebraico complice e responsabile della tragedia in atto, e che ne dovrà scontare le conseguenze collettivamente ed in eterno: è sostenibile una tesi simile? In occidente, più precisamente in Europa, lo è.
Non dalle elite politiche, che ormai stanno difendendo posizioni perdute (la crisi epocale in atto inghiottirà tutto intero il vecchio modello) verrà una sorta di voltare pagina, ma dai movimenti dal basso, di quel popolo o quei popoli che hanno fatto il pieno e non ne possono più, masse di cittadini che le elite politiche europee in disfacimento non sanno più intercettare, in quanto a quelle masse non sanno più parlare: e difatti sono già all'opera tribuni e aspiranti cesari a cercare di dare rappresentanza a tutte quelle maggioranze, silenziose o meno. che vogliono tornare a respirare, "liberarsi".
Io non lo so cosa verrà dopo, so per certo però che a suo modo quel "dopo" sarà una liberazione, come so che la fossa per il cadavere del ributtante, disfatto sistema occidentaloide è già scavata e che si aspetta solo il becchino che vi scaravanti dentro quella carcassa.
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