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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Straziante.

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    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      Siccome è uscita la notizia posso sentirmi libero di raccontare che due giorni fa mi ha scritto quel mio amico di Torino (il ricercatore/storico del calcio e collezionista di maglie che ho qualche voltà già citato nel 3d) per dirmi che aveva saputo da persona fidatissima che, cito testualmente: " (questa fonte) mi ha detto che Vialli molto probabilmente non arriverà al 2023".

      Questo riporto in modo testuale.

      Speriamo tutti ovviamente che la situazione non stia così repentinamente precipitando ma già l'annuncio di "pausa" dagli incarichi federali aveva fatto intuire che le cose non stavano mettendosi bene, perchè chi ha avuto a che fare (con conoscenti, amici, familiari ecc...) coi tumori sa che si arriva ad un certo punto in cui le cure non fanno più effetto e il male ha campo libero, per questo poi tutto si affretta.
      Purtroppo le recidive molto spesso sono peggio del male originale, ed anche stavolta sembra sia così.
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        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
        CREMONACRONACA

        Gianluca Vialli ricoverato a Londra, le condizioni si aggravanoA pochi giorni dalla notizia del ritiro dalla Nazionale l'ansia cresce per il campione cremonese

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        mannaggia alla putt4na di merda
        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


        grazie.




        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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          Originariamente Scritto da Sean
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            Sabato Exor depositerà i nomi del nuovo Cda della Juventus: solo tecnici, nessun uomo immagine o dell'area sportiva. Allegri alla Ferguson

            È sabato il giorno in cui Exor depositerà i nominativi del nuovo Cda Juventus. Ci saranno solo tecnici e nessun uomo immagine o dell'area sportiva. Di questa se ne occuperà direttamente Allegri che avrà quindi ruolo allargato alla Ferguson. É fissato per il 27 dicembre l'ultimo Cda presieduto da Andrea Agnelli nel quale oltre al passaggio di consegne verrà approvato il bilancio al 30/6/22.

            Tuttosport
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            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Inter, ottimismo su Skriniar. Milan, arriva Sportiello, si tratta con Leao

              Le due rivali studiano le mosse in vista della finestra invernale. Priorità ai rinnovi. I rossoneri devono trovare un’alternativa a Maignan


              Archiviato il trionfo di Messi e compagni in Qatar, i campionati interrotti a metà novembre sono pronti a ripartire. La Serie A lo farà il 4 gennaio, ma ancora prima di scendere in campo i club dovranno mettere a punto il proprio piano per il calciomercato invernale. Dal 2 al 31 gennaio 2023 le 20 squadre del nostro campionato avranno modo di ritoccare la squadra, chi per tentare la rimonta salvezza, chi per avvicinarsi al sogno scudetto. Oggi lì davanti c’è il Napoli, che vola in solitaria con un ritmo da record: per riprenderlo, servirà qualcosa in più rispetto a quanto visto fino a novembre.

              Inter

              In casa Inter difficilmente quel qualcosa arriverà dal mercato. I nerazzurri puntano sulla forza di un gruppo che ha già vinto e sa come farlo, ma per ripartire al meglio servirà chiarire alcune questioni in tema rinnovi. A partire, inevitabilmente, dal futuro di Milan Skriniar. Il prolungamento del contratto del difensore è una delle priorità per l’Inter: lo slovacco, in scadenza a giugno 2023, è un titolare inamovibile oltre che idolo dei tifosi, e la dirigenza non vuole lasciarselo scappare. La situazione, però, potrebbe complicarsi con il passare delle settimane. «C'è sempre ottimismo, abbiamo fatto un'offerta importante. Bisogna prendersi il tempo giusto perché il ragazzo e il suo entourage faccia le dovute riflessioni»: parola del ds nerazzurro Piero Ausilio, che ieri ha chiarito la posizione del club. L’offerta è sul tavolo, adesso la palla passa a Skriniar. Nessuna frattura tra le parti, ma dal giocatore non sono ancora arrivati i segnali sperati. Alla porta c’è sempre il Psg, che in estate ha provato più volte a portarlo a Parigi con offerte importanti ma non soddisfacenti per l’Inter. Che adesso, però, ha bisogno di una risposta concreta. Poi sarà il momento di pensare agli altri rinnovi, da Edin Dzeko a Matteo Darmian, passando per Samir Handanovic e D’Ambrosio, due che hanno legato gran parte della propria carriera ai colori nerazzurri. Da parte della dirigenza c’è la volontà di trattenere Dzeko, e la trattativa sembra possibile. Più difficile, invece, rivedere all’Inter gli altri: può essere l’occasione di rinnovare la rosa, salutando tre che a Milano hanno dato tanto ma che si avvicinano ormai al finale di carriera. Da capire anche il futuro di Romelu Lukaku e Francesco Acerbi, attualmente in prestito: l’Inter vuole provare a trattenere l’attaccante belga per cui è stato fatto uno sforzo in estate e che Milano non vorrebbe lasciarla più. La situazione dell’ex Lazio, invece, verrà chiarita più avanti.


              Milan

              Se in casa Inter il primo obiettivo è il rinnovo di Skriniar, il Milan vuole blindare una volta per tutte Rafael Leao, vero gioiello della rosa a disposizione di Stefano Pioli. Il contratto del portoghese non scadrà prima di giugno 2024, ma è importante arrivare prima alle firme per scongiurare un possibile addio. Rafa a Milano sta bene, si sente protagonista e non è intenzionato a trasferirsi. A frenare l’accordo, però, è la multa da 16,5 milioni di euro che Leao deve pagare allo Sporting Lisbona per aver rescisso illegittimamente il contratto nel 2018. Una cifra importante, che Leao vorrebbe fosse corrisposta dal club: chi vuole assicurarsi le prestazioni del portoghese, insomma, dovrà mettere in conto anche quei 16,5 milioni. Una situazione che pesa sulla trattativa: per mettere nero su bianco il rinnovo, il Milan dovrà sciogliere questo nodo. L’altro punto nell’agenda del Milan riguarda la questione portieri. Il recupero di Mike Maignan non procede come previsto e il rientro dovrebbe slittare. Una situazione che non fa stare tranquilli i rossoneri, che ragionano su una possibile alternativa a Tatarusanu. Ecco perché l’idea è quella di portare a Milano Marco Sportiello: il suo arrivo era previsto per giugno, ma con Maignan ancora fuori si cerca di accelerare per metterlo a disposizione di Pioli il prima possibile.

              CorSera
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                Vialli, l’aggravamento delle condizioni e il ricovero a Londra: la sorella e l’amico Massimo Mauro vanno a trovarlo

                L’ex giocatore di Samp e Juve e capo delegazione della Nazionale Gianluca Vialli prosegue le terapie con il conforto di familiari e amici che non lo vogliono lasciare solo a Natale

                Nel centro di Londra, in una clinica non lontano dalla sua casa nel quartiere Belgravia e nemmeno dal suo Stamford Bridge, Gianluca Vialli continua la sua lotta contro il tumore al pancreas che gli è stato diagnosticato nel 2017 e di cui aveva parlato per la prima volta in un’intervista al Corriere della Sera («Ti prende come un senso di vergogna, come se quel che ti è successo fosse colpa tua. Giravo con un maglione sotto la camicia, perché gli altri non si accorgessero di nulla»).

                Sabato la visita della madre 87enne, Maria Teresa, e del fratello Nino, poi rientrati a Cremona lunedì per il Natale. A breve, probabilmente già oggi, quella della sorella Mila, e forse anche degli altri fratelli Marco e Maffo. Ma sarà vicino a lui anche uno dei suoi più cari amici ovvero Massimo Mauro ex giocatore di Juventus e Napoli e creatore con lui della «Fondazione Vialli e Mauro» contro la Sla. L'ex centrocampista decollerà verso Londra all'ora di pranzo.


                C’è poco da girarci intorno: il 14 dicembre l’ex attaccante della Nazionale e di Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea ha salutato lo staff di Roberto Mancini — è capo delegazione degli Azzurri — spiegando: «Al termine di una lunga e difficoltosa “trattativa” con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri». All’improvviso, l’aggravamento al punto da essere ricoverato. Non trapela nulla da fonti ufficiali, non ci sono bollettini medici, ma ci sono le terapie di una battaglia che continua da cinque anni.

                E ci sono gli amici, quelli di sempre, che lo appoggiano. Antonio Cabrini, cremonese come Vialli, gli ha scritto una lettera anche attraverso la Provincia , il quotidiano del loro capoluogo: «L’avversario, quello che tu chiami “il compagno di viaggio indesiderato”, sta giocando sporco, come un difensore che affonda il tackle, non per conquistare la palla, ma per far male all’avversario. E allora io, da tuo compagno-amico, ti scrivo per farti coraggio».

                John Terry
                , bandiera del Chelsea lanciata in maglia Blues proprio da Vialli, sceglie invece Twitter per mandare il suo supporto all’ex allenatore: «Sii forte e continua a lottare Luca. Tutti pensiamo a te. Ti mandiamo amore, forza e preghiere».

                Anche Gianfranco Zola, che abita a Londra, è idealmente accanto all’amico. Come pure l’ex giocatore della Juve ed opinionista Rai Claudio Marchisio e tanti altri protagonisti del mondo dello sport e non solo da Massimo Moratti a Lapo Elkann, a Fedez.

                CorSera
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                  Juve, punti di penalità e squalifiche: manovra stipendi nel mirino Figc
                  Gli accordi con i giocatori sono al centro dell’inchiesta. Possibile stop per tanti atleti, E i pm scrivono di norme sportive violate


                  A che punto è l’inchiesta sportiva sul caso Juve? Per provare a rispondere, scrive Valerio Piccioni su La Gazzetta dello Sport, si può cominciare da un passaggio delle ormai famose carte di Torino che la procura della Repubblica del capoluogo piemontese ha inviato alla procura della Federcalcio. Parole con cui i pm dell’indagine Prisma citano gli articoli 93 e 94 delle Noif, le Norme Organizzative Interne Federali, sottolineando sostanzialmente una violazione delle stesse. È probabile che il pool di procuratori messo al lavoro da Giuseppe Chiné, si stia concentrando proprio su quei contenuti. Con relativi rischi: penalizzazione di uno o più punti e squalifica di numerosi calciatori e dei loro agenti. Nella tempesta delle stagioni Covid, la Juve vara una manovra stipendi che nasconde un falso. Nel primo caso, 2019-2020, l’accordo con i calciatori, che pubblicamente viene presentato come una rinuncia a quattro mensilità, si limita alla cancellazione di un solo stipendio. Il resto della somma viene invece spedito alla stagione successiva per non appesantire i bilanci. Da qui tutti i reati ipotizzati, aggravati dal fatto che la Juve è una società quotata in borsa. Ma se ai magistrati interessano appunto le questioni di bilancio, la giustizia sportiva segue soprattutto la presenza di documenti occultati all’esterno della sede sociale. Sono i documenti rintracciati nella perquisizione del 23 marzo di quest’anno in uno studio legale di riferimento della Juve. E che si tratti di documenti scottanti lo dimostra il fatto che la procura federale ha aperto un altro fascicolo su alcuni procuratori-agenti, protagonisti delle trattative. Rischiano dunque anche loro. Proprio perché queste pattuizioni hanno trovato posto fuori dalle sedi opportune, la Lega e la Federcalcio.
                  Insomma, è sempre più la manovra stipendi il cuore dell’istruttoria sportiva. Anche perché sulle plusvalenze la giustizia calcistica è già intervenuta. E la ricostruzione dell’eventualità di cifre gonfiate è molto faticosa, com’è molto faticoso stabilire con certezza la possibilità che proprio grazie a quelle sbagliate valutazioni la Juve si sia potuta iscrivere al campionato, lo scenario che porterebbe nel burrone il club con il rischio della retrocessione. Un’ipotesi che sembra davvero molto lontana. È vero che nell’ambito della procura della Federcalcio si lavora anche su queste carte per valutare la revocazione, ma, è improbabile. Anche se venissero accertate delle responsabilità, individuali e di club, il quadro delle possibili sanzioni rimarrebbe quello dei primi processi: inibizioni per i dirigenti e multe per i club. È probabile comunque che la fine dell’inchiesta federale non sia così vicina. Si potrebbe arrivare anche a fine stagione e decidere sanzioni che sconfinerebbero alla prossima annata sportiva.

                  Juve, dalla multa al bando dalle coppe: l'Uefa non esclude sanzioni pesanti
                  Parallelamente all'inchiesta della Figc c'è quella aperta da Nyon con l'obiettivo di arrivare a una decisione prima di giugno, E sullo sfondo resta la questione Superlega


                  Non c’è solo il fronte interno. Anche a Nyon osservano interessati gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Torino (e di riflesso della Procura federale) sulla Juventus. Lo scorso 1 dicembre la Uefa ha ufficialmente aperto una sua indagine sul club bianconero "in stretta cooperazione con le autorità italiane", come scritto nel comunicato diramato dalla prima camera del Cfcb (Organo di controllo finanziario dei club). Il nodo della questione è sempre quello: gli ultimi bilanci della Juve. Gli stessi che hanno portato, il 23 agosto, al settlement agreement tra le due parti.
                  Un accordo, però, che l’Uefa si riserva di stracciare in caso dall’indagine emerga che "la situazione finanziaria del club fosse significativamente differente da quanto valutato dalla Cfcb" in passato o "ci siano nuovi fatti sostanziali". A quel punto, Nyon potrebbe intraprendere azioni legali verso la Juve e comminare sanzioni sulla base delle regole procedurali della Cfcb. La domanda è ovvia: cosa rischia la squadra bianconera?
                  Dirlo oggi è complesso e anche azzardato. L’indagine Uefa è aperta da meno di un mese e i tempi non saranno brevi. L’intenzione di Nyon è arrivare a una decisione finale prima di giugno, andando di pari passo con la Procura federale. Nella nota in cui si annunciava l’investigazione sulla Juve si parlava di precise "misure disciplinari", contenute nell’Articolo 29 del "Procedural rules governing the UEFA Club Financial Control Body". Si va dal semplice avvertimento (warning) alla reprimenda, sino addirittura alla revoca di un trofeo. Non sono questi i casi della Juve. Gli altri provvedimenti: multa, trattenuta dei proventi derivanti da competizioni Uefa, restrizioni nell’iscrizione della lista A dei giocatori per una competizione europea, squalifica sull’anno corrente o esclusione futura dalle manifestazioni Uefa. È soprattutto quest’ultima sanzione a preoccupare i tifosi bianconeri, anche se da Nyon invitano alla prudenza: per arrivare a un provvedimento così severo devono essere dimostrate irregolarità gravi. Sullo sfondo resta il discorso Superlega, che ha un peso logico anche sull’indagine. Dopo il parere dell’avvocato generale della Corte di giustizia europea, si attende per marzo il pronunciamento della stessa corte. Se dovesse essere a favore della Uefa, poi Juve, Real Madrid e Barcellona andrebbero incontro a sanzioni quasi certe. Che, però, in questo caso dovrebbero limitarsi a multe di un certo peso.
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                    A leggere "il compagno di viaggio indesiderato" mi è tornato il termine "inquilino abusivo" di Manx :-(

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                      Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
                      Juve, punti di penalità e squalifiche: manovra stipendi nel mirino Figc
                      Gli accordi con i giocatori sono al centro dell’inchiesta. Possibile stop per tanti atleti, E i pm scrivono di norme sportive violate


                      A che punto è l’inchiesta sportiva sul caso Juve? Per provare a rispondere, scrive Valerio Piccioni su La Gazzetta dello Sport, si può cominciare da un passaggio delle ormai famose carte di Torino che la procura della Repubblica del capoluogo piemontese ha inviato alla procura della Federcalcio. Parole con cui i pm dell’indagine Prisma citano gli articoli 93 e 94 delle Noif, le Norme Organizzative Interne Federali, sottolineando sostanzialmente una violazione delle stesse. È probabile che il pool di procuratori messo al lavoro da Giuseppe Chiné, si stia concentrando proprio su quei contenuti. Con relativi rischi: penalizzazione di uno o più punti e squalifica di numerosi calciatori e dei loro agenti. Nella tempesta delle stagioni Covid, la Juve vara una manovra stipendi che nasconde un falso. Nel primo caso, 2019-2020, l’accordo con i calciatori, che pubblicamente viene presentato come una rinuncia a quattro mensilità, si limita alla cancellazione di un solo stipendio. Il resto della somma viene invece spedito alla stagione successiva per non appesantire i bilanci. Da qui tutti i reati ipotizzati, aggravati dal fatto che la Juve è una società quotata in borsa. Ma se ai magistrati interessano appunto le questioni di bilancio, la giustizia sportiva segue soprattutto la presenza di documenti occultati all’esterno della sede sociale. Sono i documenti rintracciati nella perquisizione del 23 marzo di quest’anno in uno studio legale di riferimento della Juve. E che si tratti di documenti scottanti lo dimostra il fatto che la procura federale ha aperto un altro fascicolo su alcuni procuratori-agenti, protagonisti delle trattative. Rischiano dunque anche loro. Proprio perché queste pattuizioni hanno trovato posto fuori dalle sedi opportune, la Lega e la Federcalcio.
                      Insomma, è sempre più la manovra stipendi il cuore dell’istruttoria sportiva. Anche perché sulle plusvalenze la giustizia calcistica è già intervenuta. E la ricostruzione dell’eventualità di cifre gonfiate è molto faticosa, com’è molto faticoso stabilire con certezza la possibilità che proprio grazie a quelle sbagliate valutazioni la Juve si sia potuta iscrivere al campionato, lo scenario che porterebbe nel burrone il club con il rischio della retrocessione. Un’ipotesi che sembra davvero molto lontana. È vero che nell’ambito della procura della Federcalcio si lavora anche su queste carte per valutare la revocazione, ma, è improbabile. Anche se venissero accertate delle responsabilità, individuali e di club, il quadro delle possibili sanzioni rimarrebbe quello dei primi processi: inibizioni per i dirigenti e multe per i club. È probabile comunque che la fine dell’inchiesta federale non sia così vicina. Si potrebbe arrivare anche a fine stagione e decidere sanzioni che sconfinerebbero alla prossima annata sportiva.

                      Juve, dalla multa al bando dalle coppe: l'Uefa non esclude sanzioni pesanti
                      Parallelamente all'inchiesta della Figc c'è quella aperta da Nyon con l'obiettivo di arrivare a una decisione prima di giugno, E sullo sfondo resta la questione Superlega


                      Non c’è solo il fronte interno. Anche a Nyon osservano interessati gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Torino (e di riflesso della Procura federale) sulla Juventus. Lo scorso 1 dicembre la Uefa ha ufficialmente aperto una sua indagine sul club bianconero "in stretta cooperazione con le autorità italiane", come scritto nel comunicato diramato dalla prima camera del Cfcb (Organo di controllo finanziario dei club). Il nodo della questione è sempre quello: gli ultimi bilanci della Juve. Gli stessi che hanno portato, il 23 agosto, al settlement agreement tra le due parti.
                      Un accordo, però, che l’Uefa si riserva di stracciare in caso dall’indagine emerga che "la situazione finanziaria del club fosse significativamente differente da quanto valutato dalla Cfcb" in passato o "ci siano nuovi fatti sostanziali". A quel punto, Nyon potrebbe intraprendere azioni legali verso la Juve e comminare sanzioni sulla base delle regole procedurali della Cfcb. La domanda è ovvia: cosa rischia la squadra bianconera?
                      Dirlo oggi è complesso e anche azzardato. L’indagine Uefa è aperta da meno di un mese e i tempi non saranno brevi. L’intenzione di Nyon è arrivare a una decisione finale prima di giugno, andando di pari passo con la Procura federale. Nella nota in cui si annunciava l’investigazione sulla Juve si parlava di precise "misure disciplinari", contenute nell’Articolo 29 del "Procedural rules governing the UEFA Club Financial Control Body". Si va dal semplice avvertimento (warning) alla reprimenda, sino addirittura alla revoca di un trofeo. Non sono questi i casi della Juve. Gli altri provvedimenti: multa, trattenuta dei proventi derivanti da competizioni Uefa, restrizioni nell’iscrizione della lista A dei giocatori per una competizione europea, squalifica sull’anno corrente o esclusione futura dalle manifestazioni Uefa. È soprattutto quest’ultima sanzione a preoccupare i tifosi bianconeri, anche se da Nyon invitano alla prudenza: per arrivare a un provvedimento così severo devono essere dimostrate irregolarità gravi. Sullo sfondo resta il discorso Superlega, che ha un peso logico anche sull’indagine. Dopo il parere dell’avvocato generale della Corte di giustizia europea, si attende per marzo il pronunciamento della stessa corte. Se dovesse essere a favore della Uefa, poi Juve, Real Madrid e Barcellona andrebbero incontro a sanzioni quasi certe. Che, però, in questo caso dovrebbero limitarsi a multe di un certo peso.
                      Vorrei iniziare a commentare qualcosa di concreto, non la solita fuffa. Non c'è ancora nemmeno un processo sportivo, anzi non c'è ancora nemmeno formulata una accusa.
                      ...ma di noi
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                      forse, tra mille inverni
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                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                          Chissà se riusciremo a fare l'"impresa" e ottenere più punti di un Paese in guerra.

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                            Ma come ***** fanno ad esserci italia ed inghilterra nello stesso gruppo? ancora la macedonia poi!
                            Originariamente Scritto da Pesca
                            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

                            Commenta


                              Nel pomeriggio accetta le scuse dei compagni e pubblica un post: "Natale è perdono". La denuncia: "Oltre al fatto di reputare il gesto offensivo e razzista, la cosa che mi ha fatto più male è stato vedere i compagni presenti ridere"

                              rendiamoci conto che paese siamo


                              Tessera N° 7

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                                Gesto stupido di suo, da parte di gente stupida per averlo fatto e non di meno per non averne messo in conto le conseguenze



                                Originariamente Scritto da Giampo93
                                Finché c'è emivita c'è Speran*a

                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
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