Originariamente Scritto da Hulkhogan
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l' allenamento del futuro per l'ipertrofia specifica: la monofrequenza
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GUTTA CAVAT LAPIDEM
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Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
nella monofrequenza si genera un maggior consumo di ossigeno post esercizio, questo per riportare il corpo allo stato di riposo, la monofrequenza possiede una durata più lunga rispetto alla multifrequenza la quale sappiamo tutti essere divisa in più sedute anche più brevi. Il dispendio calorico a parità di volume durante l'allenamento in mono è più elevato perchè la seduta risulta essere più "densa" nel senso che con la mono rimani molto più tempo in palestra, ti muovi molto di più passando da una postazione all'altra, da un esercizio all'altro, cambi pesi più sovente, spingi di più su ogni esercizio, e questo trend fa accumulare molto più lattato nella seduta mono e porta ad un livello elevato di stress metabolico. E poi c'è la variabile NEAT quella della termogenesi da attività non correlata all'esercizio, la maggior stanchezza generale del sistema prodotto dalla mono dunque inciderebbe su tutta la giornata e spesso anche nei giorni successivi facendoti in teoria muovere di meno.
Tra l'altro sto usando una split che mi consente di fare un esercizio per un gruppo, quello successivo per il gruppo antagonista, poi ritorno sul primo gruppo, ecc ecc. Nonostante questa modifica (che mi permette di non diminuire troppo i carichi grazie all'alternanza dei muscoli e di non dare la priorità al primo muscolo che si allena nella sessione) sicuramente il lattato si accumula in modo maggiore e quindi lo stress metabolico è più alto.
Continuerò a monitorare la situazione per capire meglio cosa mi succede.Consulenza nutrizionale e allenamento.
Biologo nutrizionista.
Guida alle ripetizioni e modalità di carico
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