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"Cambiare lo stimolo": piccola guida agli esercizi "anomali" o scomparsi
la maggior parte di noi in realtà in palestra non è programmato per migliorarsi.
nel senso che se non si è seguiti al meglio della metodologia intensiva, da solo, e ripeto da solo, con il tempo si corre il rischio di adagiarsi sugli allori.
e ci si affida a tecniche intensive....ma la soluzione potrebbe essere più semplice. smuovere ad esempio il solito carico ma con maggior velocità o grinta esecutiva, questo espediente conduce inevitabilmente ad un numero maggiore di ripetizioni,e arreca un grosso vantaggio psicologico.
la maggior parte di noi in realtà in palestra non è programmato per migliorarsi.
nel senso che se non si è seguiti al meglio della metodologia intensiva, da solo, e ripeto da solo, con il tempo si corre il rischio di adagiarsi sugli allori.
e ci si affida a tecniche intensive....ma la soluzione potrebbe essere più semplice.
smuovere ad esempio il solito carico ma con maggior velocità o grinta esecutiva, questo espediente conduce inevitabilmente ad un numero maggiore di ripetizioni,e arreca un grosso vantaggio psicologico.
Grazie manx ... l'esempio è chiaro ed esaustivo ...
è molto interessante questa cosa ...
tu però la consigli a chi ha già un certo grado di esperienza e comunque carichi alle spalle. quindi= esecuzioni sicure e personalizzate+ ciclo di forza=>miglioramento della prestazione con la tecnica 'classica' nello stesso esercizio ...
Diciamo che lo scopo di menez era proprio questo, e pare l'esperimento sia riuscito.
Grazie manx ... l'esempio è chiaro ed esaustivo ...
è molto interessante questa cosa ...
tu però la consigli a chi ha già un certo grado di esperienza e comunque carichi alle spalle.
quindi= esecuzioni sicure e personalizzate+ ciclo di forza=>miglioramento della prestazione con la tecnica 'classica' nello stesso esercizio ...
Interessante spunto riflessivo da queste parole menez ...
quindi in poche parole ... per superare uno "stallo",è possibile aggiungere una reps/aumentare il carico con movimenti non corretti o comunque non relativi all'esecuzione pulita del tale esercizio...
da li poi,il snc si abituerà a superare quella data barriera,e tramite il nostro schema motorio,riusciremo ad improntare un'esecuzione corretta ...
quindi:
aggiungere reps nella fase più difficile grazie ad uno spotter + aumentare la coordinazione nel corso del tempo in questa fase= superare lo stallo
Butta un occhio qui iach, discussione tra me e peter pan sul diario di missapple.
Vado per gradi, cmq bella discussione, devo far intervenire menez
Allora, si' secondo me una "dose" minima di volume e di intensità ci vuole...a me ha cambiato, trasformato in poco tempo. Certo non sono da gara, al massimo a Ferragosto posso fare quella di mangiata di cocomero , ma menez mi ha trasformato del tutto, rivoltato come un calzetto e mi ha fatto superare i limiti...cosa che faccio tutt'ora... non sono un fautore della paura del sovrallenamento, questo si è capito, a chi critica - e e ce ne sono tanti - l'inutilità di fare 20-25 serie, anche 30, per le gambe, o 20 per il petto o le spalle, il tutto condito con tecniche di intensità o cmq usando carichi elevati, rispondo: beh su di me hanno funzionato e stanno funzionando ancora e non mi sono sovrallenato, tanto meno quando a settembre ho fatto 6 gg su 7 di wo...tutto in 10x10 e 6x10, mantenendo cmq carichi elevati.
Sicuramente dalla mia ho una dote "rara", un snc da gnu, reggo botta, la fatica la sento poco, ho la peak performance sempre piuttosto elevata, e sa faccio il "botto" tempo 1-2 gg e sono come nuovo.
Dote "rara", si', ma allenabile in tutti, con risultati ovviamente non per tutti uguali, ma la differenza tra chi si allena al 110% e chi lo fa al 90, o all'80, è proprio nella capacità di lavoro.
In ogni caso bisogna osare, bisogna provarci, bisogna avere la sfacciataggine di dire e fare: ma cazzica, sono un chierichetto o cosa? Io ce la faccio! L'approccio mentale è tutto.
Sulle alzate laterali alla c.d.c con i 2 manubri da 29 (o da 27? non mi ricordo)...che dire... è stata una bella esperienza...ti scuote, ti mette in moto il cervello, ti fa annebbiare la vista...e soprattutto ti "sblocca". Sinceramente non ricordo se ho avuto doms, probabilmente no, alle spalle poi non li avevo nemmeno prima di allenarmi con certe tecniche.
A certi livelli di preparazione credo molto nelle esecuzione "dinamiche", personalizzate, anche alla c.d.c servono, ne sono convinto, ma non devono cmq prendere il sopravvento, poichè la tecnica corretta è cmq indispensabile. Preferisco cmq parlare di "personalizzazione del movimento", cosa, tuttavia, che va saputa fare e sicuramente non è cosa da neofita.
Es. guarda questo video, è di qualche giorno fa. Menez mi cazziava perchè non sfondavo i 100kg nel rematore...beh che ho fatto? Oltre ad un ciclo di forza "non convenzionale"...ci siamo dati alle esecuzioni "dinamiche", personalizzate...che non hanno niente a che fare con il cheating, comunque, è cheating controllato, fatto con la "testa". E' una esecuzione sbagliata? Penso proprio di no...
l'utilizzo di questa tecnica...mi ha portato a netti miglioramenti, tanto che ora faccio ben 12 rip di rematore con 90kg, senza movimenti strani, cosa che prima - qualche mese fa - non facevo, fermandomi a 7-8 rip.
nonché...dover fare il pulley basso di sole braccia o con un braccio solo perchè i 110kg del macchinario - una carrucola solo - oramai mi bastano per fare quasi 15 rip
le trazioni alla platz non sono affatto impossibili, occorre sensibilità esecutiva.
c'è un video che mi ha dato da pensare e vorrei che voi ci pensaste su.
quando platz va alla sbarra esegue un numero cadenzato di reps, senza grandi schemi tecnici, prende e parte (come dovrebbe essere in queste circostanze).
ad un certo punto, quando l'esercizio è "terminato" per l'incapacità esecutiva, ecco l'intervento dello spotter che, prendendolo per le anche lo solleva senza sosta una, due, tre, quattro, dieci, quindici......volte fintantoche c'è energia nelle braccia....
questo spunto mi è parso interessante e l'ho provato direttamente con alcuni miei atleti.
in particolare proprio con un ragazzo dotato di braccia lunghe, il quale non riusciva a superare le 8 reps ben eseguite, ma forse troppo ben eseguite, tanto che probabilmente questa "perfezione tecnica" lo ha per certi aspetti condizionato e giunto a faccia a faccia con la fatica reale, il ragazzo abbandona per timore di scomporre l'esercizio.
poco male, raggiunta l'ottava reps, presa per i fianchi e pompaggi fino a 25reps ininterrotte..........raggiunto lo scopo.....finalmente nelle sedute successive 10 12 reps senza paura.
Interessante spunto riflessivo da queste parole menez ...
quindi in poche parole ... per superare uno "stallo",è possibile aggiungere una reps/aumentare il carico con movimenti non corretti o comunque non relativi all'esecuzione pulita del tale esercizio...
da li poi,il snc si abituerà a superare quella data barriera,e tramite il nostro schema motorio,riusciremo ad improntare un'esecuzione corretta ...
quindi:
aggiungere reps nella fase più difficile grazie ad uno spotter + aumentare la coordinazione nel corso del tempo in questa fase= superare lo stallo
le trazioni alla platz non sono affatto impossibili, occorre sensibilità esecutiva.
c'è un video che mi ha dato da pensare e vorrei che voi ci pensaste su.
quando platz va alla sbarra esegue un numero cadenzato di reps, senza grandi schemi tecnici, prende e parte (come dovrebbe essere in queste circostanze).
ad un certo punto, quando l'esercizio è "terminato" per l'incapacità esecutiva, ecco l'intervento dello spotter che, prendendolo per le anche lo solleva senza sosta una, due, tre, quattro, dieci, quindici......volte fintantoche c'è energia nelle braccia....
questo spunto mi è parso interessante e l'ho provato direttamente con alcuni miei atleti.
in particolare proprio con un ragazzo dotato di braccia lunghe, il quale non riusciva a superare le 8 reps ben eseguite, ma forse troppo ben eseguite, tanto che probabilmente questa "perfezione tecnica" lo ha per certi aspetti condizionato e giunto a faccia a faccia con la fatica reale, il ragazzo abbandona per timore di scomporre l'esercizio.
poco male, raggiunta l'ottava reps, presa per i fianchi e pompaggi fino a 25reps ininterrotte..........raggiunto lo scopo.....finalmente nelle sedute successive 10 12 reps senza paura.
Se non sbaglio si chiamano appunto anche "trazioni alla platz" che il biondone faceva anche con la presa a V (+ facili).
Non so come si chiamavano... ma le faceva alla sbarra con una impugnatura larga quanto le spalle o poco più: gomiti tesi, spingeva in basso, riuscendo ad alzarsi parzialmente... se un culturista riuscisse a fare tutto il movimento (ma è praticamente impossibile, potrebbe farlo solo un ginnasta, e anche molto allenato) si troverebbe a fine ripetizione la sbarra per le trazioni a livello del bacino... ripeto, impossibile. E' la tensione che si genera sui dorsali e su tutta la schiena che è molto forte... non so se ho reso l'idea, in effetti è difficile da spiegare senza disegni o foto...
I rom "ridotti" hanno una loro utilità in tutti i contesti (massa, def.), permette di isolare meglio il muscolo e di concentrarsi su questo. E' ovvio che sono tecniche che vanno ciclizzate e sapute applicare...e non certo da neofita.
Se non sbaglio si chiamano appunto anche "trazioni alla platz" che il biondone faceva anche con la presa a V (+ facili).
scendi e rimani col bilanciere a pochi cm dal petto, ma una isometria andrebbe tenuta almeno 10"...senza possibilmente ammazzarsi
Esercizi interessanti, anche se alcuni con un range di movimento forse un po' troppo limitato... ma parliamo si esercizi per superare un eventuale stallo, quindi tutto va bene. Conoscevo una versione diversa delle "trazioni pacco", a braccia tese, e cioè senza oscillazione del bacino e senza far intervenire gli addominali portando le gambe al petto... era un esercizio consigliato da Tom Plaz... che in effetti aveva una schiena eccezionale!
I rom "ridotti" hanno una loro utilità in tutti i contesti (massa, def.), permette di isolare meglio il muscolo e di concentrarsi su questo. E' ovvio che sono tecniche che vanno ciclizzate e sapute applicare...e non certo da neofita.
Se non sbaglio si chiamano appunto anche "trazioni alla platz" che il biondone faceva anche con la presa a V (+ facili).
allora mi sa che mi sono confuso percchè l'ho vista fare a moolti sul tubo ultimamente...
comuqnue a me interessava sapere qual'era la posizione per poter fare magari un isometrica di 4-5 secondi
scendi e rimani col bilanciere a pochi cm dal petto, ma una isometria andrebbe tenuta almeno 10"...senza possibilmente ammazzarsi
in teoria in quella inclinata a 45, nella panca declinata non ho mai fatto l'esecuzione inversa, mi hai dato una idea in ogni caso mi farei poche pippe e proverei le tre versioni.
allora mi sa che mi sono confuso percchè l'ho vista fare a moolti sul tubo ultimamente...
comuqnue a me interessava sapere qual'era la posizione per poter fare magari un isometrica di 4-5 secondi
Esercizi interessanti, anche se alcuni con un range di movimento forse un po' troppo limitato... ma parliamo si esercizi per superare un eventuale stallo, quindi tutto va bene. Conoscevo una versione diversa delle "trazioni pacco", a braccia tese, e cioè senza oscillazione del bacino e senza far intervenire gli addominali portando le gambe al petto... era un esercizio consigliato da Tom Plaz... che in effetti aveva una schiena eccezionale!
manx per aver maggior sollecitazione del deltoide nella panca inversa qual'è il range di movimento migliore''
si sente di più lavorare in quella inclinata o in quella declinata???
in teoria in quella inclinata a 45, nella panca declinata non ho mai fatto l'esecuzione inversa, mi hai dato una idea in ogni caso mi farei poche pippe e proverei le tre versioni.
manx per aver maggior sollecitazione del deltoide nella panca inversa qual'è il range di movimento migliore''
si sente di più lavorare in quella inclinata o in quella declinata???
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