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l'affluenza è circa al 27%, quindi per la sinistra si festeggia perchè sono andati a votare per il referendum più elettori di quanti abbiano votato la meloni che ora dovrebbe dimettersi
quindi il referendum serviva solo a fare un costoso sondaggio per pd e 5s?
Dalle prime sezioni scrutinate il dato parziale è di una affluenza del 28%
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
l'affluenza è circa al 27%, quindi per la sinistra si festeggia perchè sono andati a votare per il referendum più elettori di quanti abbiano votato la meloni che ora dovrebbe dimettersi
quindi il referendum serviva solo a fare un costoso sondaggio per pd e 5s?
Ma cosa festeggiano...hanno preso la solita tranvata sui denti. Al momento non toccano nemmeno il 30%, che era la soglia minima fissata dalla capra Schlein per salvare il salvabile.
La sinistra è la minoranza della minoranza (della gente che va ancora a votare). Gli italiani si stanno scollando dall'istituto democratico in salsa liberalista, è questa l'unica vera buona notizia. Quello che manca in Italia è purtroppo una destra forte, profondamente identitaria, guidata da un uomo altrettanto forte.
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«Aver mobilitato tutto il partito (democratico), tutti i circoli, tutti i dirigenti su un referendum che doveva "correggere gli errori del vecchio Pd" si è rivelato un boomerang. Un referendum politico contro se stessi. Aver rotto l'unita' sindacale in una rinnovata cinghia di trasmissione con un solo sindacato (Cgil), pur con rispetto, un altro errore. Con quesiti rivolti al passato e pochissimo legati alle patologie del mercato del lavoro di oggi. Doveva essere uno sfratto a Meloni. Non pare vada cosi. Auguriamoci almeno una discussione franca magari anche con quelli del vecchio Pd». Lo scrive sui social l'eurodeputata Pd Elisabetta Gualmini.
CorSera
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Il quesito sulla cittadinanza i sì stanno al 64%, quando i quesiti sul lavoro e sicurezza viaggiano sull'85% di sì...in pratica c'è una opposizione di sinistra pure all'interno della sinistra sul perseguire l'ideologia immigrazionista.
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Il quesito sulla cittadinanza i sì stanno al 64%, quando i quesiti sul lavoro e sicurezza viaggiano sull'85% di sì...in pratica c'è una opposizione di sinistra pure all'interno della sinistra sul perseguire l'ideologia immigrazionista.
E saranno quasi tutti stranieri o parenti che hanno votato...
Non li vuole nessuno basta vedere come hanno ridotto le grandi città
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
Dalle prime sezioni scrutinate il dato parziale è di una affluenza del 28%
Grande successo per le sinistra as usual.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Quesito sulla cittadinanza, duplice flop: i sì superano di poco il 60%
Pareva il quesito in grado di mobilitare l'elettorato d'opinione ma ha incassato un numero di voti favorevoli di 20 punti inferiore alle consultazioni sul lavoro
C'è un flop nel flop che riguarda i referendum abrogativi. Non solo il numero dei votanti è rimasto abbondantemente sotto il quorum richiesto ma in una delle cinque consultazioni, quella riguardante la cittadinanza per gli stranieri, i sì espressi sono stati molti meno rispetto a quelli incassati dalle altre quattro domande sul lavoro.
Il quesito chiedeva di abolire la norma che concede la cittadinanza italiana agli stranieri solo dopo 10 anni di permanenza in Italia, portando a 5 anni questo lasso di tempo. I sì - con oltre 30.000 sezioni scrutinate, la metà del totale - restano sotto il 65% mentre negli altri quattro referendum, quelli riguardanti le leggi sul lavoro, i favorevoli toccano l'88%. Uno scarto di venti punti che corrispondono a un segnale politico chiarissimo.
Nelle previsioni della vigilia il referendum sulla cittadinanza pareva quello in grado di mobilitare maggiormente l'elettorato anche perché il quesito (con le conseguenze che avrebbe implicato) era il più chiaro dei cinque. Si prevedeva in altre parole che questo referendum avrebbe potuto avvicinare il quorum catalizzando una larga parte di elettori favorevoli. E invece è accaduto il contrario: una consistente parte di chi si è recato al seggio lo ha fatto per esprimere contrarietà alla concessione della cittadinanza italiana agli immigrati.
Ancora prima che i seggi si chiudessero e quando appariva chiaro che la consultazione era destinata a fallire, esponenti del centrodestra avevano rilasciato dichiarazioni di vittoria: «La sinistra è stata sconfitta, la cittadinanza non si regala» ha proclamato Matteo Salvini.
CorSera
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La capiranno 'sta batosta e che la gente non ne può più della immigrazione selvaggia, della "integrazione" alla baby gang, di tutti questi delinquenti d'importazione che spadroneggiano come fossero a casa loro? A guardare le facce sinistre (alle quali poi piace passare pure per "intelligenti", pensa te come stanno messi) direi di no: hanno i cervelli in pappa, in specie la sinistra italiana.
E' comunque un messaggio anche per la (finta) destra: basta ambiguità e finto buonismo: leggi, leggi e forze dell'ordine: espellere tutti i deliquenti e chi commette reati, i nullafacenti, i "senza fissa dimora", che bivaccano e terrorizzano stazioni, parchi, piazze, quelli senza permesso di soggiorno o con fogli di via. Gli italiani quella gente lì qua non ce la vuole.
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Almeno intrattengono le nostre donne mentre giochiamo a fantacalcio e al trading di Pokémon a 40 anni
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
gli stranieri con la cittadinanza sono probabilmente i primi a non volere altri stranieri (di altre nazioni) che prendano la cittadinanza.
comunque aboliamo il quorum guys.
è giusto che chi vota, decida. Altrimenti che tolgano pure il referendum. Perchè tra astensionisti ed una fetta che giustamente trova più strategico non votare sfruttando il mancato 50+1, il quorum si raggiunge ogni morte di papa (non questa). E si buttano soldi (che lo stato potrebbe buttare diversamente )
Allora va alzata la soglia delle firme per presentare un referendum...altrimenti avremo una invasione di referendum, dai quesiti più idioti fino a quelli importanti, ma non si può legiferare a colpi di referendum, che è e resta uno strumento serio, per questo da maneggiarsi con cura e parsimonia...attualmente per proporre un referendum basta raccogliere 500mila firme: occorre portarle al milione, come vanno proponendo alcuni, almeno ci si sbatterà per cose serie si spera.
Questo referendum sul lavoro era serio, ma la sinistra lo ha (come tutto ciò che tocca) ideologizzato promuovendolo come un pro o contro il governo, come se il lavoro avesse un colore politico; quello sulla cittadinanza era una barzelletta che solo capocce come quelle sinistre possono far passare come una cosa seria, nel mentre in tutta Europa anche i partiti di sinistra stanno rivedendo le loro politiche sulla immigrazione...e questo fa capire che livello di imbecillità alberghi nel campo sinistro.
Sullo sfondo (anzi in primo piano) c'è comunque il grande tema: gli italiani a votare non ci vanno quasi più, politiche o referendum che sia. Non riconoscono più alcuna capacità e legittimità a tutta la classe politica e agli strumenti politici, invecchiati malissimo. E' di questo che quei figuranti al parlamento dovrebbero parlare ed interessarsi, perchè governano o stanno alla opposizione con sempre meno voti e dunque sempre meno legittimità.
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Ma per forza...come dicevo ieri, si deve convocare un referendum solo su temi che coinvolgono il futuro prossimo o venturo delle scelte strategiche di una nazione o del popolo (il nucleare), o capitali temi etici come i casi del divorzio, aborto...altrimenti c'è un parlamento ed un governo.
Sul tema del lavoro difatti, ci sono delle leggi che si possono benissimo cambiare: che serve un referendum per il tema dei licenziamenti o della sicurezza sul lavoro? Ma poi fin qui i sindacati che hanno fatto? E i governi di sinistra che si sono imbucati nei ministeri pur perdendo tutte le ultime elezioni?
Hanno fatto che le tutele le danno agli stranieri, i loro nuovi cocchi, ecco cosa hanno fatto...perchè il ceto operaio italiano, i diritti degli italiani, delle classi medie e ormai povere, e della gente che muore sul e di lavoro, se ne strasbattono...a meno che non ci siano le tragedie del mare, le zattere che affondano, allora piagnucolano, di quegli sconosciuti ne fanno i loro martiri...ma i martiri veri, cioè il popolo italiano sempre più spaesato e impoverito, quello sì se i sinistri potessero lo butterebbero loro a mare.
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