Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • In piedi tra le rovine
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    Media, i generali Usa tenteranno di convincere Zelensky ad accettare il piano di Trump

    I generali statunitensi incontreranno oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev per discutere un possibile piano di pace con la Russia. Lo riferisce l'agenzia di stampa Rbc Ucraina, citando una fonte a conoscenza del dossier. Secondo quanto emerso, il piano - che sarebbe stato elaborato congiuntamente da Washington e Mosca - prevederebbe un'amnistia per i crimini di guerra, il reintegro della Russia nell'economia globale e l'impegno da parte dell'Ucraina a rinunciare definitivamente all'adesione alla Nato, includendo una clausola per cui gli attuali membri dell'Alleanza dovrebbero riconoscere giuridicamente che Kiev non entrerà mai a farne parte. La proposta sarebbe stata approvata dal presidente statunitense Donald Trump e messa a punto dal suo inviato speciale Steve Witkoff insieme al rappresentante russo Kirill Dmitriev, amministratore delegato del Fondo russo per gli investimenti diretti. Secondo fonti statunitensi, il piano - composto da 28 punti - prevederebbe inoltre il divieto di forze internazionali sul territorio dell'Ucraina e la cessione alla Russia dell'intera regione del Donbass, inclusi i territori ancora controllati da Kiev, in cambio di una garanzia legale russa a non procedere con nuove aggressioni. Il segretario dell'Esercito Usa, Dan Driscoll, guida la delegazione militare statunitense giunta nella capitale ucraina.

    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Sean
      Csar
      • Sep 2007
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      • In piedi tra le rovine
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      Il piano è con tutta evidenza una capitolazione dell'Ucraina...ma se a rendersene latori presso Zelensky sono dei generali, dei militari, ciò significa che quel piano traduce su carta la situazione del campo di battaglia, dove Kiev sta perdendo...è per questo che toccherà a dei generali illustrare al corrotto governo ucraino i perchè ed i percome di quel piano.

      Ovviamente Zelensky rifiuterà.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
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      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • M K K
        finte ferie user
        • Dec 2005
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        • Macao [MO]
        • Miami
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        Meta ucraina in macerie e in mano ai russi , il restante svenduto allo zio Sam and friends , economia azzerata , infrastrutture distrutte , crisi demografica assurda , debito che terra in scacco il paese per decenni...e ancora si tiene in essere sta pagliacciata giusto per vendere armi .... e' come tenere in vita un malato terminale per fatturare medicine e terapie inutili. Che pago anch'io pero'
        Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
        Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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        • zuse
          Macumbico divinatore
          • Oct 2010
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          • White House
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          Se non mi arriva bonifico da quel coglionazzo di Kuleba entro domani, esigo siano quei due morti di figа di mascin e calenda a risarcirmi ( o possono andare al fronte a combattere, sono ancora in tempo, visto che per l'ottusità del governo ucraino, sacrificheranno ancora qalche altro loro soldato al fronte)

          Hanno sperperato i MIEI soldi quando sono 4 anni che scrivo come sarebbe andata a finire e in che situazione di m avrebbero messo il povero popolo ucraino, gestito da quei maiali corrotti.








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          • Virulogo.88
            Bodyweb Advanced
            • Nov 2008
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            • Big City
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            insomma alla fine c'aveva ragione BW fin dall'inizio... oramai è veramente noioso il fatto che ci azzecchiamo sempre.
            Originariamente Scritto da Pesca
            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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            • Sean
              Csar
              • Sep 2007
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              • In piedi tra le rovine
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              L'alternativa sarebbe stata sostenere sti tizi qua:

              Kallas: “Piano di pace in due punti, colpire Mosca e sostenere Kiev”
              "Ho visto i ministri molto calmi, abbiamo già visto questo scenario e la verità è che i piani di pace non possono funzionare senza l'Europa e l'Ucraina.
              Noi abbiamo di un piano in due punti: indebolire la Russia e sostenere l'Ucraina. E colpire la flotta ombra di Mosca ha un impatto importante sugli introiti della Russia". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas al termine del consiglio affari esteri a proposito del piano di pace Usa.

              Il presidente ucraino: “Pronto a collaborare con gli Stati Uniti” Mosca: “Con l’America contatti in corso, ma no negoziati su un piano”. Kiev: identificato com…

              Un'altra povera matta che non si sa chi sia, chi ce l'abbia messa, che cosa voglia e che cosa conti - no anzi questo si sa, non conta un cazzio, per questo non può fare danni.

              Quella è l'UE che vorrebbe "la pace"...e che continua a sobillare una nazione sfinita, semidistrutta, ridotta a metà della popolazione che aveva, senza più industrie, economia...e che come avversario, anzi non solo, come vicino ha una potenza nucleare che può pescare la sua carne da cannone da regioni a noi praticamente sconosciute, la sua parte asiatica...con quei (lo ripeto: per fortuna inutili) esaltati alla Kaja Kallas abbiamo a che fare, che gioca a fare l'amazzone...e infatti ormai è tutta una carnevalata.
              ...ma di noi
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • Steel77
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                Ma quindi i mitici Volenterosi...?

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                • zuse
                  Macumbico divinatore
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                  Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
                  Ma quindi i mitici Volenterosi...?
                  Ti è arrivato il bonifico da kuleba? A me ancora niente...gli do ancora un giorno




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                  • Sean
                    Csar
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                    • In piedi tra le rovine
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                    Piano Usa: Crimea, Luhansk e Donetsk a Mosca. Forze ucraine limitate a 600mila uomini
                    Il piano in 28 punti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la pace in Ucraina costringerebbe Kiev a cedere ulteriori territori a est, limitare la dimensione delle sue forze armate e accettare di non aderire mai alla Nato. È quanto emerge da una bozza ottenuta da Axios e verificata da un funzionario ucraino, un funzionario statunitense e una fonte a conoscenza della proposta. Nel piano, scrive Axios, "la Crimea, Luhansk e il Donetsk saranno riconosciute come di fatto russe, anche dagli Stati Uniti. Kherson e Zaporizhzhia saranno congelate lungo la linea di contatto, il che significherà un riconoscimento de facto lungo la linea di contatto. La Russia rinuncerà ad altri territori concordati che controlla al di fuori delle cinque regioni". Le forze ucraine si ritireranno dalla parte dell'Oblast di Donetsk che attualmente controllano, e questa zona, scrive Axios, "sarà considerata una zona cuscinetto neutrale e smilitarizzata, riconosciuta a livello internazionale come territorio appartenente alla Federazione Russa. Le forze russe non entreranno in questa zona smilitarizzata". La dimensione delle Forze Armate ucraine, secondo il piano, sarebbe limitato "a 600mila uomini" mentre l'esercito ucraino attualmente conta circa 800mila-850mila uomini e, secondo un funzionario ucraino, ne contava circa 250mila prima della guerra.

                    Piano Usa: “Elezioni in Ucraina entro 100 giorni. Amnistia completa per tutti”
                    L'Ucraina, secondo il Piano Usa, dovrà organizzare "le elezioni entro 100 giorni". Tutte le parti coinvolte in questo conflitto "riceveranno l'amnistia completa per le loro azioni durante la guerra e accetteranno di non fare alcuna rivendicazione o considerare reclami in futuro". L'accordo sarà "legalmente vincolante" e "la sua attuazione", come previsto dell'accordo di pace su Gaza, "sarà monitorata e garantita dal Consiglio di Pace, guidato dal presidente Donald J. Trump. Saranno imposte sanzioni per le violazioni". Una volta che tutte le parti avranno accettato questo memorandum, conclude il piano, "il cessate il fuoco entrerà in vigore immediatamente dopo il ritiro di entrambe le parti nei punti concordati per iniziare l'attuazione dell'accordo".

                    Piano Usa: Russia, Ucraina e Europa firmeranno patto di non aggressione
                    Russia, Ucraina e Europa sigleranno un patto di non aggressione. Lo stabilisce il piano di Donald Trump di cui Axios ha preso visione. Tutte le ambiguità degli ultimi 30 anni saranno considerate risolte, si sottolinea nel piano in 28 punti.

                    Piano Usa, Kiev rinuncia a entrare nella Nato
                    Il piano di pace in 28 punti del presidente Trump per l'Ucraina costringerebbe Kiev ad accettare di non entrare mai nella Nato. Lo riporta Axios citando una bozza verificata da un funzionario ucraino, un funzionario statunitense e una fonte a conoscenza della proposta.


                    Piano Usa: Ucraina stato non nucleare. Zaporizhzhia sotto la supervisione dell'Aiea
                    Tra i punti del piano di pace Usa è previsto che l'Ucraina accetti "di essere uno stato non nucleare in conformità con il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari" e che la centrale nucleare di Zaporizhzhia sia collocata sotto la supervisione dell'Aiea mentre "l'elettricità prodotta sarà distribuita equamente tra Russia e Ucraina". Entrambi i paesi, si sostiene nel piano citato da Axios, "si impegnano a implementare programmi educativi nelle scuole e nella società volti a promuovere la comprensione e la tolleranza delle diverse culture ed eliminare razzismo e pregiudizi".In particolare Mosca e Kiev "concorderanno di abolire tutte le misure discriminatorie e di garantire i diritti dei media e dell'istruzione ucraini e russi".

                    Secondo il piano la Russia "non impedirà all'Ucraina di utilizzare il fiume Dnepr per attività commerciali, e saranno raggiunti accordi sul libero trasporto del grano attraverso il Mar Nero". Inoltre "sarà istituito un comitato umanitario per risolvere le questioni in sospeso: tutti i prigionieri e i corpi rimasti saranno scambiati su base tutti per tutti; tutti i detenuti e ostaggi civili saranno restituiti, inclusi i bambini; sarà implementato un programma di riunificazione familiare; saranno adottate misure per alleviare la sofferenza delle vittime del conflitto".


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                      Zelensky mai così solo: rischia di perdere il potere e la guerra

                      Il fronte scricchiola, partito ed elettori in rivolta per lo scandalo corruzione mentre deve negoziare una pace pro Russia: il presidente sempre più debole

                      Il fronte scricchiola, partito ed elettori in rivolta per lo scandalo corruzione mentre deve negoziare una pace pro Russia: il presidente sempre più debole


                      ______________

                      Perché lo scandalo corruzione è così pericoloso per Zelensky (e le sorti dell'Ucraina)

                      ​di F. Rampini

                      Può un eroe della resistenza nazionale contro l’aggressore, essere al tempo stesso un personaggio compromesso con un mondo di corrotti? La storia umana è fatta di queste ambiguità, è piena di zone grigie, non è una favola morale dove ci sono santi da una parte e demoni dall’altra. Gli scandali per corruzione in Ucraina rischiano di dare ragione a JD Vance e a tutti coloro che nella destra trumpiana hanno sempre diffidato della tenuta delle istituzioni a Kiev.

                      In Europa, possono rafforzare quei filoputiniani che vogliono bloccare l’adesione di Kiev all’Unione. Ecco perché lo scandalo Energoatom è così grave non solo all’interno del paese, ma anche nella sua proiezione internazionale. Costringe l’Ucraina a guardarsi dentro: cosa resta della rivoluzione del 2014? E della promessa europeista che giustifica ogni sacrificio della popolazione?
                      Non esiste vittoria militare che possa sostituire la necessità di una vittoria morale. L’Ucraina combatte per difendere il proprio territorio, ma anche un modello politico. Se vacilla la credibilità interna, vacilla anche la legittimità della sua causa agli occhi del mondo.​

                      L’aspetto più grave dello scandalo non è il denaro sottratto — pure enorme — ma il settore coinvolto: l’energia. Il Paese che resiste da quasi tre anni alla strategia russa di “inverno permanente” ha scoperto che parte delle risorse destinate a proteggere centrali e sottostazioni venivano drenate per costruire ville di lusso. Un colpo non solo alla morale collettiva, ma alla sicurezza nazionale.

                      Riassumo qui alcuni dati essenziali della vicenda, attingendo alle analisi di tre esperti del think tank German Marshall Fund: Josh Rudolph, Olena Prokopenko, Valeriia Ivanova. La figura di Timur Mindich, socio storico di Zelensky, emerge come simbolo di un passato che l’Ucraina non riesce a superare: un intreccio fra business privati, amicizie personali e funzioni pubbliche, tipico dei sistemi post-sovietici. E il fatto che sia riuscito a fuggire grazie a una fuga di notizie interna rivela quanto le istituzioni siano ancora permeabili alle reti di potere informali.

                      Ma il nodo politico sta altrove: Andrii Yermak, il capo dell’Ufficio del presidente, l’uomo che oggi incarna il potere parallelo ucraino. Non è eletto, non risponde al Parlamento, eppure decide su diplomatici, nomine strategiche, politica estera e — secondo diverse testimonianze — influenza anche le forze dell’ordine. È l’equivalente moderno dei capi di gabinetto onnipotenti che abbiamo già visto in altre fasi della storia europea e americana. Ma in Ucraina, in guerra, questa concentrazione di potere diventa pericolosa (“tossica” è l’aggettivo usato ieri dal Cremlino).​

                      Zelensky è in un frangente drammatico. Non può essere sfiduciato: la legge marziale impedisce elezioni e un ricambio istituzionale sarebbe un regalo a Putin. Ma non può neppure permettersi che l’Ufficio del presidente resti intatto: la sua popolarità è crollata, la fiducia occidentale si sta incrinando, e l’Ucraina rischia di perdere la condizione principale per essere considerata “una futura democrazia europea”: la trasparenza.

                      Gli alleati occidentali lo hanno capito. Le pressioni internazionali tentano di salvare la credibilità dell’Ucraina nel momento più delicato. Bruxelles chiede garanzie sulla governance; Washington vuole prove concrete di responsabilità; il G7 teme che senza riforme l’opinione pubblica occidentale possa stancarsi di sostenere Kiev.

                      L’Ucraina non può combattere la corruzione con gli strumenti del passato. Non basta un rimpasto, non bastano le dimissioni di un ministro. Serve la rottura con quel meccanismo di potere che ha trasformato l’Ufficio del presidente in una corte, anziché in una struttura amministrativa. La rimozione di Yermak sarebbe molto più di un gesto simbolico: sarebbe un’investitura morale, un segnale alla nazione e al mondo che la democrazia ucraina vale quanto la sua resistenza militare.

                      Le democrazie non cadono solo per sconfitta sul campo; cadono quando perdono la fiducia di chi le sostiene. L’Ucraina sta affrontando uno di quei momenti di verità che segnano un’epoca.

                      CorSera
                      ...ma di noi
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                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Sean
                        Csar
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                        Il piano stilato da americani e russi non piace agli europei e a Zelensky...peccato che in giro di piani di "pace" non se ne trovino altri, in quanto gli europei in 4 anni non hanno mai formulato una mezza proposta, e l'unico loro piano è continuare ad acquistare armi dagli USA per girarle all'Ucraina ed inviare miliardi di euro non si sa fino a quando; per Zelensky il suo piano è continuare a mandare al massacro i suoi uomini per mantenere lo stato di emergenza e dunque restare presidente, schivare le elezioni, le inchieste giudiziarie, fare da scudo a quella cricca di amici corrotti e corruttori, il suo "cerchio magico" (non eletto da nessuno), magico in quanto fa sparire i soldi dei cittadini europei per farli riapparire sottoforma di cessi d'oro.

                        Il piano insomma non piace a quei figuri lì, le inutili oche starnazzanti tipo la Kallas od i succhiasangue e succhiasoldi del governo ucraino, presidente (scaduto) in testa e a tutta la cricca degli amichetti suoi.

                        Ma che ci sarebbe nel piano? Quello che c'è sul campo, per cui se non ti piace il piano vuol dire che non ti piace la realtà per come va prefigurandosi...e che se rifiuti la realtà vuol dire che questa sarà destinata a peggiorare, per cui più avanti potresti arrivare ad una situazione tale da doverlo rimpiangere questo piano.

                        Vediamolo:

                        - La Nato: l'Ucraina non vi entrerà mai, quindi che cambia?

                        - I territori: la Russia se li sta prendendo con la forza. Sta ormai assediando le città "fortificate": se crollano, la Russia rischia di dilagare. Il Donbass è virtualmente perduto, stante l'impossibilità di poter anche solo sognare una sua "riconquista"...per cui cedere il Donbass alla Russia è semplicemente un mettere su carta uno stato di fatto e risparmiare le vite di chissà ancora quante migliaia di giovani ucraini.

                        - Le elezioni: beh, prima o poi bisognerà pur farle no? O Zelensky vuol conservarsi i poteri dittatoriali a vita? Da attore comico ha per caso deciso di vestire i panni di una parodia di Cesare? Per quanto riguarda le sue probabili collusioni con gli amici corrotti e corruttori, ci penserà l'amnistia prevista nel piano a sanarle, così invece di dover passare il resto della vita in un kibbutz israeliano potrà farsi dimenticare in qualche villa in Svizzera

                        Poi ci sono altre questioni "minori" rispetto alla guerra, ma che minori non sono in una prospettiva di pace e di pacificazione: il riconoscimento paritario della lingua russa (ebbene sì, in Ucraina vivono anche dei russofoni), il riconoscimento della religione ortodossa del patriarcato di Mosca, insomma la tolleranza culturale, religiosa, civile delle minoranze...il che dovrebbe essere normale in una "democrazia", quella normalità che l'ultranazionalismo ucraino ha negato a quelle minoranze...ma che avrebbe chiesto anche l'UE nel processo di adesione della Ucraina: libertà e parità di culto, libertà e parità di lingua, libertà e parità di cultura.

                        Non esiste proposta alternativa, l'Europa non ne ha...ovverosia l'alternativa c'è e si chiama continuare la guerra, andare cioè incontro alla catastrofe completa, con l'altissimo rischio di una America che si sfila, e con la variabile della instabilità politica dell'Europa che sta già annaspando in una gravissima e profondissima crisi di sistema, crisi politica, economica, etica, di tenuta e di credibilità e che investe ogni livello della società.

                        Al di sotto di questo "piano" americano e russo non c'è un altro piano di calpestio, si è già al seminterrato: oltre, non resta che lo sprofondo del precipizio.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • Death Magnetic
                          Bodyweb Senior
                          • Jan 2009
                          • 19588
                          • 892
                          • 199
                          • Send PM

                          Ieri sera leggevo i famosi 28 punti, è una spudorata lista dei desideri USA che ficcano un po' ovunque condizioni a loro favorevoli come compensazioni, ritorni economici, accordi commerciali.. impressionante. Se sto piano venisse mai accettato i veri vincitori sarebbero loro. Noi (europei) soliti mimmolini.

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
                            • 124288
                            • 4,044
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                            • Italy [IT]
                            • In piedi tra le rovine
                            • Send PM

                            Ft, gli Usa chiedono a Kiev di accettare il piano di pace entro il 27 novembre

                            L'amministrazione Trump sta facendo pressioni sul presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy affinché accetti il piano di pace in 28 punti entro il giorno del Ringraziamento, il 27 novembre. Lo scrive il Financial Times, citando funzionari di Kiev secondo cui i negoziatori statunitensi stanno insistendo perché il documento venga firmato nella versione attuale. L'obiettivo degli Usa, hanno aggiunto, è presentare l'accordo a Mosca entro la fine di novembre e a concludere il processo entro l'inizio di dicembre.

                            Ft, domani riunione di emergenza dei leader Ue a Johannesburg sul piano di pace Usa

                            I leader di Francia, Germania, Italia e Regno Unito stanno pianificando una riunione di emergenza a margine del vertice del G20 a Johannesburg per discutere il piano di pace promosso dagli Stati Uniti e negoziato con la Russia, che prevede concessioni significative da parte dell'Ucraina, inclusa la rinuncia a territori oggi sotto il controllo di Kiev e l'esclusione futura dall'adesione alla Nato. Lo riporta il quotidiano Financial Times, citando fonti diplomatiche europee. Secondo il quotidiano, il piano in 28 punti è stato redatto da collaboratori del presidente Usa Donald Trump e del presidente russo Vladimir Putin. I Paesi europei sono stati colti di sorpresa dalla rapidità dell'iniziativa e sono impegnati in consultazioni frenetiche per coordinare una risposta. Un alto diplomatico europeo ha definito la proposta «una capitolazione» alle richieste di Mosca, mentre un altro ha affermato che «è essenziale mantenere la calma e lavorare per un risultato più ragionevole».​

                            Media, telefonata urgente Starmer-Macron-Merz con Zelensky

                            Il premier inglese Keir Starmer avrà «una chiamata urgente» con Volodymyr Zelensky, Emmanuel Macron e Friedrich Merz sul piano di pace americano. Lo scrive Bloomberg.

                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • zuse
                              Macumbico divinatore
                              • Oct 2010
                              • 15083
                              • 2,949
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                              • White House
                              • Send PM

                              Se zenlesky pensa di sfangarsela cosi e magari farsi le vacanze in Italia prima di inviare bonifici a tutti noi, si sbaglia di grosso.

                              Lui machine e calenda sono ancora in tempo per andare al fronte insieme alle ultime vittime sacrificali di questa scellerata gestione della guerra.




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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
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                                • In piedi tra le rovine
                                • Send PM

                                Wsj: “Leader europei lavorano ad un contro-piano per pace più favorevole a Kiev che però non si è impegnata”
                                I leader europei stanno elaborando una propria controfferta su come porre fine alla guerra in Ucraina con condizioni alternative al piano americano e stanno cercando di convincere l'Ucraina a sostenere il loro piano, concepito per essere più favorevole a Kiev. Lo scrive il Wall Street Journal. L'Europa, scrive il Wsj, spera di avere il piano pronto entro pochi giorni, ma Kiev finora non si è impegnata ad aderirvi.

                                La Stampa
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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