Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • The_machine
    Bodyweb Senior
    • Nov 2004
    • 18389
    • 506
    • 33
    • Send PM

    Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio

    interessante
    è proprio questo che intendevo come involvendo, la non capacità di effettuare le basiche necessità
    E' del tutto arbitraria questa definizione di "basiche necessità". Al giorno d'oggi è molto più rilevante saper utilizzare un servizio online piuttosto che "spellare" un cavo. Quindi si, probabilmente secondo la tua personalissima definizione di evoluzione ed involuzione, l'umanità sta perdendo colpi, ma non la posso ritenere un'argomentazione valida.

    Commenta

    • Miller
      F#DBGBbBADBbGD#F#
      • Sep 2011
      • 24120
      • 492
      • 431
      • Send PM

      Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio

      E' del tutto arbitraria questa definizione di "basiche necessità". Al giorno d'oggi è molto più rilevante saper utilizzare un servizio online piuttosto che "spellare" un cavo. Quindi si, probabilmente secondo la tua personalissima definizione di evoluzione ed involuzione, l'umanità sta perdendo colpi, ma non la posso ritenere un'argomentazione valida.
      Password sui pezzi di carta e ricorrentissimo “non mi funziona lo spid”.

      Commenta

      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
        • 123821
        • 3,976
        • 3,813
        • Italy [IT]
        • In piedi tra le rovine
        • Send PM

        Tyler Robinson, il killer di Kirk tra videogiochi e prese in giro. Le voci sull'amante trans

        Ex studente modello, negli ultimi tempi «era cambiato». Le scritte sui proiettili, la decisione di compiere un gesto eclatante, le abitudini

        Tyler Robinson è in cella e, se vorrà, potrà dare spiegazioni sull’uccisione di Charlie Kirk. Una fine diversa rispetto all’attentatore di Donald Trump, Thomas Crooks, neutralizzato dal tiro degli agenti. I due, però, sembrano appartenere ad un mondo sotterraneo, un incrocio tra realtà e videogame. Valutazioni sommarie in quanto è rischioso definire in modo affrettato l’ideologica del killer visto che abbiano informazioni ancora vaghe. Intanto, però, le fazioni che spaccano l’America sono in lotta indicandolo come estremista di sinistra o di destra, ogni schieramento si aggrappa a indizi per presentarlo come meglio crede.

        Per ora abbiamo poche certezze su Tyler, 22 anni, ex studente modello, definito introverso ma simpatico, ma anche «strano negli ultimi tempi», impegnato in un corso da elettricista, abituato a maneggiare armi. Raccontano che passasse molto tempo con videogiochi nell’appartamento che condivideva con una partner trans che ha collaborato con la polizia. L’unica a sbilanciarsi la sua famiglia, dichiaratamente repubblicana: ha spiegato che l’omicida accusava Kirk di essere pieno d’odio.

        Ad oggi abbiamo dei «segni» parziali. A cominciare da frasi incise sui bossoli del fucile da caccia impiegato nell’ateneo. Ci sono «Bella Ciao», «Hey fascista, prendi questo», poi altre battute. Per alcuni sono messaggi privi di connotazioni precise ma slogan, frasi ironiche e modi di dire tratti dalla subcultura dei game digitali. L’inno dei partigiani italiani, infatti, compare in almeno due «giochi» ma è stato usato anche dai seguaci di Nick Fuentes.

        Noto esponente del nazionalismo bianco, diventato un critico feroce di Kirk perché lo riteneva non abbastanza deciso. Da qui un appiglio per chi vede nell’assassino un suprematista. Il legame sentimentale con un uomo che stava per diventare donna potrebbe essere usato dai supporter di Trump, un tema già cavalcato dopo attacchi che hanno coinvolto transgender.

        Durante il comizio, poco prima di essere ucciso, lo stesso Charlie Kirk aveva risposto ad una domanda su quante stragi fossero state compiute da trans negli Usa e lui aveva risposto «troppe». Siamo sempre in un campo dove ogni partito vede solo le proprie vittime e ignora quelle degli altri, identico atteggiamento sui responsabili di violenze dove conta il colore della casacca.

        Un commentatore democratico, Max Burns, senza trascurare eventuali risvolti ideologici, ha offerto un’interpretazione interessante. A suo parere Robinson è un giovane, come altri, che ha deciso di usare la violenza per diventare famoso tra i membri della sua nicchia, chiusa in una bolla digitale. È una arena dove circolano solo determinate idee – le loro - rilanciate dagli algoritmi. E l’esplosione di violenza non è rivolta all’opinione pubblica, all’esterno ma a «coloro» che fanno parte del cerchio virtuale.

        C’è chi apre il fuoco all’interno di una scuola oppure in ufficio perché vuole diventare «famigerato». Solo che ci sono così tanti episodi negli Stati Uniti, rileva Burns, che la copertura delle tv è intensa quanto corta nel tempo. Ed allora individui come Robinson – e forse Thomas Crooks – restringono il numero dei bersagli e scelgono invece un unico target: la figura rappresentativa, meglio se è qualcuno che ha diviso con posizioni controverse. E così provocano un’onda lunga, scatenano rabbia, alimentano le polemiche, offrono ganci per continuare. Possiamo anche definirli degli ibridi, sparatori che uniscono pulsioni politiche a quelle più personali, il terreno è vasto, senza confini.

        L’atto è seguito dalla cortina fumogena rappresentata dai «meme», da poche righe inserite in un foglietto, scritte sul calcio di un fucile, lasciate in piattaforme frequentate dai suoi simili. Sono prese in giro studiate per ingannare i media, confondere gli investigatori, sfottere chi cerca di capire. È simile al post di un troll, dove la pallottola serve ad uccidere ma anche a portare un messaggio che crea confusione. Sparano e ridono. Tyler Robinson non è il primo ad usare questa tecnica e di sicuro sarà imitato.

        https://www.corriere.it/esteri/25_se...tml?refresh_ce
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


        Commenta

        • Ponno
          Socialista col Rolex
          • Feb 2013
          • 13413
          • 808
          • 395
          • Holy See (Vatican City State) [VA]
          • Send PM

          Leggo ormai poco i giornali e ancora meno quelli nostrani ma santo iddio perché l'80% degli articoli che posta Sean sembrano temi del liceo? Cioè suonano proprio come compito in classe di un 14 enne, come quelli che scrivevo io rimediando un 7.5 per puzza.
          Il livello continua a scendere verticalmente.

          "Un commentatore democratico, Max Burns, senza trascurare eventuali risvolti ideologici, ha offerto un’interpretazione interessante. A suo parere Robinson è un giovane, come altri, che ha deciso di usare la violenza per diventare famoso tra i membri della sua nicchia, chiusa in una bolla digitale."

          Due frasi così, con quel bel punto che tanta edgy teenager
          Originariamente Scritto da claudio96

          sigpic
          più o meno il triplo

          Commenta

          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
            • 123821
            • 3,976
            • 3,813
            • Italy [IT]
            • In piedi tra le rovine
            • Send PM

            Il livello è ormai quello, difatti i giornali sono sempre meno letti e venduti, c'è un rifiuto ben giustificato del pubblico per i media "tradizionali", c'è una fortissima reazione a quelli e non viene più riconosciuta alcuna credibilità, obiettività, autorevolezza e serietà al mondo giornalistico nel suo complesso.

            D'altra parte oggi un articolo (anche di cronaca) è composto per l'1% della notizia (nel caso postato sopra il fatto che il killer condividesse una stanza con un soggetto trans) e per il 99% dal personalistico, spessissimo interessato, commento e infioccamento di chi scrive l'articolo, come se si volesse indirizzare le riflessioni del lettore al riguardo, sviare, edulcorare, sofisticare, mistificare.

            La reazione della massa a quel punto diventa polarizzarsi sui media o commentatori esterni al circuito di quelli canonici, così come in politica ci si magnetizza sempre più su partiti estremisti/radicali - è esemplare la situazione francese, dove i primi due partiti sono quello di estrema destra della Le Pen e di estrema sinistra di Melenchon, mentre in Germania svetta l'AfD che i sondaggi continuano a dare come primo partito, e non penso che a concedergli i favori siano solo i naziskin.

            Non risulta anomalo, ma anzi semmai un tratto indicativo dei tempi, che la gran massa si sposti poi ad ascoltare questo o quel personaggio (come nel caso di Kirk, con milioni di follewer sui suoi canali social) perchè il ragionamento è semplice: se dai media tradizionali, dai giornali, mi devo leggere il pippone di questo o quel giornalista che mi precuoce la vivanda e mi dice come devo pensarla, allora tanto vale che il cuoco ed il menù me lo scelga da solo in base ai miei gusti: parzialità per parzialità, ideologia per ideologia, vado al mercato e mi fermo nella bancarella che più mi aggrada...anche perchè i giornalisti sono anche diventati dei comici, la propaganda non la sanno nemmeno fare: quando ancora ti insistono su "Putin paria", e poi ti accorgi che più di mezzo mondo non ha applicato sanzioni alla Russia...con tutta la buona volontà, ma come fai a non dargli dei cretini, dei servi, degli utili (anzi inutili ormai) idioti?
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


            Commenta

            • centos
              Bad Lieutenant
              • Jan 2009
              • 23407
              • 1,253
              • 1,032
              • Italy [IT]
              • Ducato di Parma
              • Send PM

              Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio

              E' del tutto arbitraria questa definizione di "basiche necessità". Al giorno d'oggi è molto più rilevante saper utilizzare un servizio online piuttosto che "spellare" un cavo. Quindi si, probabilmente secondo la tua personalissima definizione di evoluzione ed involuzione, l'umanità sta perdendo colpi, ma non la posso ritenere un'argomentazione valida.
              capisco, noi agiamo secondo le procedure aziendali ma se ha qualche suggerimento da darci in ottica di un miglioramento la ascoltiamo con piacere



              Commenta

              • M K K
                finte ferie user
                • Dec 2005
                • 68904
                • 3,426
                • 2,765
                • Macao [MO]
                • Miami
                • Send PM

                Mario non perdiamo le speranze
                Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

                Commenta

                • Sergio
                  Administrator
                  • May 1999
                  • 88649
                  • 2,382
                  • 3,317
                  • United States [US]
                  • Florida
                  • Send PM

                  Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                  "Un commentatore democratico, Max Burns, senza trascurare eventuali risvolti ideologici, ha offerto un’interpretazione interessante. A suo parere Robinson è un giovane, come altri, che ha deciso di usare la violenza per diventare famoso tra i membri della sua nicchia, chiusa in una bolla digitale."

                  Due frasi così, con quel bel punto che tanta edgy teenager
                  Occam's Razor invece di tante pugn..... dietrologie politiche.



                  Commenta

                  • Mario12
                    Bodyweb Advanced
                    • Nov 2014
                    • 17856
                    • 580
                    • 489
                    • Italia
                    • Send PM

                    Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio

                    Commenta

                    • Sean
                      Csar
                      • Sep 2007
                      • 123821
                      • 3,976
                      • 3,813
                      • Italy [IT]
                      • In piedi tra le rovine
                      • Send PM

                      Il vuoto americano

                      L’idea e l’identità. Le sue istituzioni minacciano di dissolversi nel caos feroce dei partiti, delle fazioni e delle culture contrapposte

                      di Ernesto Galli della Loggia

                      L’assassinio di Charlie Kirk, l’odio feroce che esso testimonia e il truce scambio di accuse tra trumpiani e antitrumpiani che ne è seguito ripropongono la domanda che da tempo gli europei e non solo si pongono: che cosa è accaduto negli Stati Uniti che ha sconvolto nel modo brutale che è sotto i nostri occhi la loro vita pubblica, il loro ruolo politico, e la loro immagine? Che cosa è successo di così devastante da rendere irriconoscibile quell’America che in tanti abbiamo amato e ammirato?

                      In realtà è la stessa grande storia di quel Paese che in qualche modo si ritorce contro se stessa. La storia degli Usa è una storia assai diversa da quella dei Paesi europei. A differenza di questi — costituitisi per effetto di una lunga e tormentata vicenda che nei secoli ne ha plasmato l’identità — gli Stati Uniti, invece, sono nati come Stato e come nazione in conseguenza di un’audace operazione rivoluzionaria di natura tutta ideologica. Essi sono nati, potremmo dire, come uno «Stato ideologico» (o se si preferisce uno Stato intimamente legato a un mito politico). L’ideologia era quella racchiusa nella dichiarazione d’Indipendenza e nella Costituzione del 1787 (tuttora in vigore: un caso unico al mondo), costruita intorno a due caposaldi.

                      ​ Da un lato, un’idea radicale di libertà dell’individuo-cittadino, un’idea della libertà in quanto strumento anche del successo e della felicità personali, e dall’altro una profonda ispirazione religiosa fondata sul retaggio biblico-protestante che affidava alla nuova comunità una missione profetico-salvifica di portata mondiale («A Nation under God», una nazione sotto Dio, come un tempo si proclamava nel giuramento ufficiale di fedeltà agli Stati Uniti). Fino a ieri essere americani ha significato credere in Dio e nella libertà: sostenere i principi fondamentali dell’etica giudaico-cristiana (non importa secondo quale confessione religiosa, magari anche essendo atei…) e insieme i principi del governo rappresentativo e della «rule of law».

                      Proprio questa fortissima, compatta e onnipresente natura ideologica ha reso possibile la straordinaria capacità degli Usa di crescere assorbendo senza strappi ondate enormi di immigrazione. Non importava dove si fosse nati, quali memorie o quale lingua ci si portasse dietro. Per diventare ed essere americani bastava riconoscersi nella sua ideologia costitutiva, nei suoi principi e nella sua missione. Una bandiera a stelle e strisce piantata davanti casa attestava la fede del nuovo venuto nel destino americano. Una fede condivisa praticamente dalla generalità dei cittadini: ci si poteva dividere tra sostenitori di una sua versione più conservatrice o più progressista, ma l’identità ideologica — e dunque alla fine anche culturale dell’insieme — restava intatta e saldamente comune.
                      E quando è suonata l’ora fatale — è bene non dimenticarlo — quell’idea e quella saldezza hanno salvato il mondo. Senza gli Stati Uniti, oggi a Pechino siederebbe un proconsole nipponico, le terre da Vladivostok agli Urali costituirebbero una grande riserva di manodopera schiavistica per l’Impero hitleriano esteso dal Dniepr all’Atlantico, e l’islamo-fascismo dominerebbe la Mezzaluna Fertile.

                      Ma dopo due secoli, a cominciare dalla seconda metà del ‘900, la fede condivisa nell’idea americana di cui dicevo ha cominciato a sgretolarsi. La guerra scatenata dalle minoranze in cerca di riconoscimento (neri, donne, omosessuali, gender) contro il passato nazionale — dipinto da Cristoforo Colombo in poi come un ammasso di nequizie, di razzismo, sessismo ed oppressione — è stata fatta propria, divulgata e amplificata dai settori cruciali dell’intellettualità, dell’istruzione, dei media e dello spettacolo (spesso per pura pavidità conformistica). Tutto ciò che sapeva del passato suddetto è divenuto quasi segno di colpa e di vergogna, senza che si levasse con forza alcuna voce potente e autorevole a porre un freno. Perfino la statua di Lincoln ha fatto le spese di una tale furia iconoclasta: di cui è immaginabile l’effetto devastante sulla parte più conservatrice del Paese ma insieme anche sui più larghi strati dei «semplici» e degli incolti (cioè della maggioranza degli elettori) educati al più tradizionale patriottismo. Una parte di americani si è trovata ad abitare in un Paese irriconoscibile che non era più quello in cui erano nati.

                      Non basta. Sempre a cominciare dalla seconda metà del ‘900 le grandi trasformazioni culturali della modernità, insieme all’incalzare travolgente delle novità sia tecnologiche che della struttura capitalistica, hanno provveduto a svuotare e distruggere gli antichi valori del legame comunitario, dell’individualismo benevolo e intraprendente, del «self help», fin dall’inizio cuore e sangue della società americana. Al tempo stesso la secolarizzazione minava inesorabilmente quella presenza del «sacro», del suo pathos unificante, che da sempre aveva costituito una gigantesca risorsa simbolica sulla quale il Paese aveva costruito la sua identità e il suo destino. Pezzo per pezzo, insomma, l’idea americana è andata perdendo la propria essenza vivente. L’idea americana è diventata un involucro vuoto.

                      Ma una volta priva di quell’idea l’Unione — la quale è nata proprio muovendo da essa e facendone la sua ragione d’essere — l’Unione che è nata per l’appunto come «Stato ideologico» e tutto politico, fatica a reggersi in piedi. E infatti sotto i nostri occhi lo Stato e le sue istituzioni minacciano di dissolversi nel caos feroce dei partiti, delle fazioni e delle culture contrapposte che non riescono a riconoscersi più in nulla capace di tenerli realmente insieme. Se è consentito un paragone ardito e da prendere con beneficio d’inventario viene da pensare che così come la progressiva inagibilità storica del comunismo ha voluto dire la fine dello Stato sovietico, cresciuto con esso e grazie ad esso, altrettanto, pur con le ovvie differenze, possa accadere in futuro a quello americano. Ma se così fosse, allora l’augurio migliore che per quel giorno noi, spettatori lontani ma in realtà vicinissimi, potremmo farci sarebbe io credo uno solo: quello di non esserci.

                      ​CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


                      Commenta

                      • Ponno
                        Socialista col Rolex
                        • Feb 2013
                        • 13413
                        • 808
                        • 395
                        • Holy See (Vatican City State) [VA]
                        • Send PM

                        I sionisti entrati a Gaza e la città brucia. Non ho amore per i popoli Medio orientali ma quello che stanno facendo gli israeliani grida vendetta.
                        Originariamente Scritto da claudio96

                        sigpic
                        più o meno il triplo

                        Commenta

                        • Sean
                          Csar
                          • Sep 2007
                          • 123821
                          • 3,976
                          • 3,813
                          • Italy [IT]
                          • In piedi tra le rovine
                          • Send PM

                          L'analisi di Galli della Loggia è sostanzialmente corretta nelle sue diagnosi e prognosi storiche, al netto di quella sorta di gabella ideologica che alcuni europei si sentono ancora in dovere di pagare agli Stati Uniti - l'ideologia messianica americana non ha affatto "salvato" il mondo ma semmai lo ha radicalmente destabilizzato, contribuendo in maniera decisiva alle fratture in cui oggi il globo va scomponendosi, che trovano alito ed alimento nella reazione ai veleni del fu occidente americanocentrico...così come Galli della Loggi sorvola sullo sterminio dei nativi, perchè l'America era "vergine" solo nell'ideologia dei protestanti/puritani che si travasarono su di essa: in verità era abitata dai nativi, letteralmente spossessati delle loro terre e sterminati, perchè invece di riconoscersi nella "bandiera" dell'invasore preferirono restare attaccati alle loro tradizioni e culture ancestrali: un vizio di origine che ha anche prodotto la prima delle falsificazioni storiche americane che la propaganda poi ha diffuso in tutto l'occidente, e cioè gli americani "buoni" ed i nativi "selvaggi&cattivi".

                          A parte questo, è corretto quanto scrive l'editorialista: ciò che costituisce l'America è una idea od ideologia (ben descritta nell'articolo) calata dall'alto e che, se messa in discussione, rischia di portare un paese radicalmente individualista alla disgregazione...d'altro canto gli Stati Uniti una guerra civile già ce l'hanno avuta, proprio sulla scorta della messa in discussione della pretesa di una visione valevole erga omnes di una America, verso la quale le terre e le genti del Sud erano avverse (in quelle il radicamento alla terra e alla economia agricola, e da qui la salvaguardia della necessità dello schiavismo; un attaccamento al bene "immobile", un più spiccato senso "comunitario") contro la parte "Nord" del paese e le sue veloci trasformazioni sociali, industriali, economiche, germe di quelli che oggi sono i grandi potentati delle multinazionali, della Tech, della astrazione della finanza.

                          E' quella America che si ritiene facitrice dei "buoni vecchi e sani Stati Uniti" ad essere stata radicalmente messa in discussione dalle ideologie "illuministiche" e del "progresso", come spiega della Loggia, che è poi quella America che oggi si definisce dei "dimenticati", la medesima America da cui prende voti Trump e di cui è figlio Vance, quella America dei milioni di seguaci del tribuno Kirk: una America non di quattro gatti "nostalgici" ma di decine di milioni di persone, che credono che i valori "fondanti" gli Stati Uniti siano in pericolo esistenziale; una America reazionaria e una America armata fino ai denti e, sulla scorta dello slancio (ri)colonizzatore, pronta alla mobilitazione: l'ipotesi di una sorta o di vero e proprio secondo atto di una guerra civile la si preconizza da molto tempo e nessuno la può sensatamente escludere in un futuro più o meno prossimo.

                          D'altra parte cresce la reazione anche in Europa: in Germania l'AfD sfonda nelle elezioni regionali anche nella parte ovest del paese, il Nordreno-Vestfalia, dove dal 5% passa al 15%, in una regione da sempre considerata di "centro".

                          In Inghilterra la manifestazione organizzata dal tribuno dell'ultradestra Tommy Robinson, a difesa pure qui della "identità" inglese, ha portato in piazza 100mila persone; la contemporanea manifestazione "contro il razzismo" 5mila: https://www.ilfattoquotidiano.it/202...-oggi/8125906/

                          La stalla è ormai aperta, i buoi abbondantemente scappati, c'è tutta una massa che, dalle elite ideologiche, veniva definita "silenziosa" e poi da quelle completamente ignorata e dimenticata e che adesso sta ritrovando la parola e ha tutte le intenzioni di farsi ricordare.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


                          Commenta

                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
                            • 123821
                            • 3,976
                            • 3,813
                            • Italy [IT]
                            • In piedi tra le rovine
                            • Send PM

                            Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                            I sionisti entrati a Gaza e la città brucia. Non ho amore per i popoli Medio orientali ma quello che stanno facendo gli israeliani grida vendetta.
                            I palestinesi non se ne andranno: i sionisti dovranno o deportarli a forza o sterminarli completamente. Israele sta guadagnandosi solo l'odio del mondo, ormai la favoletta giustificatrice a autoassolutaria della "vittima perenne" se la possono raccontare soltanto tra di loro: si deve sapere che quando scoperchi il vaso di Pandora, i venti demonici che da esso si scatenano non si diffondono solo verso i "nemici" e non hanno direzioni preordinate: sono difatti forze irrazionali e caotiche che travolgono tutto e tutti, compresa la mano che ha deciso di evocarli.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


                            Commenta

                            • Ponno
                              Socialista col Rolex
                              • Feb 2013
                              • 13413
                              • 808
                              • 395
                              • Holy See (Vatican City State) [VA]
                              • Send PM

                              E quel mimmolino di Merz va a piangere nella sinagoga di Monaco per la vergogna di essere stati anti semiti e di vederlo tornare. Questo é il brainrot americano, castrato gli europei a forza di colpa atavica mentre loro giustificano l'ennesimo eccidio.
                              Il Marchese del Grillo precursore
                              Originariamente Scritto da claudio96

                              sigpic
                              più o meno il triplo

                              Commenta

                              • zuse
                                Macumbico divinatore
                                • Oct 2010
                                • 14776
                                • 2,784
                                • 1,617
                                • White House
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                                E quel mimmolino di Merz va a piangere nella sinagoga di Monaco per la vergogna di essere stati anti semiti e di vederlo tornare. Questo é il brainrot americano, castrato gli europei a forza di colpa atavica mentre loro giustificano l'ennesimo eccidio.
                                Il Marchese del Grillo precursore
                                Pensare che poco più di un secolo prima c'era l'esercito prussiano ...e che ora degli ultimi leader tedeschi tra Merdz, scholz e la Merkel quella con più palle è la Merkel..si vola alto




                                Commenta

                                Working...
                                X