Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sean
    Csar
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    • In piedi tra le rovine
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    Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
    difficile capire come un ragazzo per quanto ideologizzato decida non solo di uccidere ma di suicidare il proprio futuro per quella che alla fine è solo politica, vale la pena parlarne nel baretto, non di più
    rischia la pena di morte in quello stato?
    Nello Utah c'è la pena di morte. Ora non credo sia un automatismo, nel senso che ogni omicidio venga sanzionato con la pena capitale, e a quanto ne so la procura può chiedere la pena di morte ma poi dovrebbe toccare alla giuria, in sede di verdetto, "raccomandarla" al giudice e quello, nel momento in cui va a pronunciarsi per la pena da applicare al reo, scegliere se dare seguito alle raccomandazioni della giuria o se decidere per la galera e nel caso per quanti anni di galera...quindi è un qualcosa che ha a che vedere con i meccanismi della giustizia americana, dove la giuria è chiamata solo a rispondere se un imputato è colpevole sì/no e nel caso affermativo "raccomandare" la pena capitale, ma è il giudice nel concreto a stabilire che pena applicare.

    Venendo a Tyler, a quanto si legge pare che fino a poco tempo fa fosse del tutto disinteressato alla politica (non ha mai votato per le presidenziali, nemmeno le ultime e non era iscritto a nessun partito)...e che solo ultimamente abbia iniziato a fissarsi con Kirk più che con la politica tout-court.

    A livello personale, ha lasciato l'università quasi subito pur avendo vinto una borsa di studio. In famiglia tutti repubblicani, col padre poliziotto...il ventaglio di ipotesi è dunque ampio: una reazione alla sua famiglia e ai discorsi che si possono fare a tavola; una monomania contro un dato personaggio a cui si addossa la colpa di tutti i guasti della società; turbe psichiche varie, magari acuite da una vita spesa online e nei videogiochi, tanto da non distinguere più tra realtà e immaginazione

    In occidente il disagio psichico ed esistenziale tra i giovani sta raggiungendo livelli di allarme: ragazzi spaesati, aggressività o rifiuto della realtà, paure, inquietudini, fantasmi, angosce, solitudini, percezione di vuoto, di inutilità, incapacità a decidere o costruire un futuro, frustrazioni e l'elenco è infinito.

    Non penso che l'assassino darà (a livello razionale intendo) una sua versione dei fatti, ed un movente, perchè forse non lo sa nemmeno lui perchè lo ha fatto. Di certo però questo omicidio radicalizzerà ancora di più lo scontro tra i fronti ideologici opposti e in un quadro di già fortissime tensioni sociali e politiche.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • centos
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      Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
      la priorità della destra dovrebbe essere sradicare la convinzione di superiortà morale della sinistra perchè in nome di questa odiano, uccidono. Tu sei omofobo, sei razzista, tu sei il male quindi se muori non è male. E' lo stesso meccanismo per cui i nazisti gasavano gli ebrei senza sentirsi il colpa
      https://x.com/fdragoni/status/1966195051014578275
      siamo arrivati (già da un pezzo) alla modalità calcistica
      la priorità della politica dovrebbe essere il bene dello stato e dei cittadini, l'amministrazione e il benessere del bene pubblico secondo leggi ben definite
      il presidente della repubblica/primo ministro/presidente del consiglio ecc non dovrebbero essere cittadini con diritti e doveri diversi da altri cittadini, solo i loro compiti sono differenti


      In uno Stato ciascuno deve svolgere le proprie funzioni in vista del bene comune, e questo costituisce la sua virtù. È dunque necessario concludere che nello Stato i cittadini sono differenti gli uni dagli altri, ma tutti sono accomunati dalla medesima virtù.

      Aristotele



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      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
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        • In piedi tra le rovine
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        Il problema, rispetto alle visioni dei regimi o stati ideali dei filosofi, è che poi nella realtà chi è chiamato ad assumere funzioni di governo non è mai una personalità "neutra", insufflata soltanto dai principi delle virtù etiche, ma figure che si muovono sulla base di visioni del mondo maturate all'interno di percorsi individuali e che trovano sostegno, alimento in ben determinate aree politiche...per cui lo stesso concetto di "bene dello Stato" non si autodefinisce in sè ma è materia che deve essere plasmata dalla politica per l'appunto.

        La destra e la sinistra non hanno il medesimo concetto di bene dello Stato e benessere dei cittadini. Conservatori e progressisti hanno ciascuno la propria via per giungere allo scopo del bene "comunitario". Ideologie quali il progressismo, il conservatorismo, il comunismo, il fascismo, l'illuminismo, il liberalismo e tutti gli "ismi" di questo mondo, ritengono ciascuno di essi di incarnare la formula giusta per adempiere agli ideali filosofici del buon governo, del buono Stato, del bene dei cittadini.

        Se poi nell'Antichità la gran parte delle forme di governo si risolvevano o nella monarchia (lo stesso Aristotele fu precettore di un certo Alessandro Magno, re "universale") o nel governo degli "aristoi" (culmine del quale fu il senato romano di epoca repubblicana), dove dunque si aveva una ben precisa idea di che cosa fosse il "bene" dello stato, e chi dovesse incarnarlo operativamente, nell'evo moderno è insorto (almeno in occidente) il regime democratico-parlamentarista ed i partiti, i quali per l'appunto assumono diverse ideologie che sono una in netta, radicale opposizione all'altra...e non vi è sintesi possibile in senso superiore (cioè avendo alle viste il bene della comunità e dello Stato) in quanto ciò che per una delle parti è bene, per l'altra rappresenta l'opposto, cioè il male.

        Oggi poi questa radicalizzazione degli opposti, nei regimi democratici si è ancor più esacerbata per molte ragioni, per cui la lotta è ormai senza quartiere, e la stessa legittimità dei partiti o della politica a "rappresentare" una comunità è messa in discussione, in quanto ormai sono i leader a rappresentare il medium tra il popolo ed il vertice del "potere": i partiti non contano più niente.

        Siamo già in un superamento della democrazia parlamentarista. Siamo dentro ad un processo di fortissime trasformazioni, in un tellurismo che ad una ad una inghiotte ogni vecchia forma - per questo la percezione di recrudescenza (politica e sociale), incandescenza ed instabilità aumenta.
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        • centos
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          sean, le tue spiegazioni sono sempre molto accurate, filosofiche e sempre vicine alla realtà che viviamo nel male perchè di bene primario ne vedo poco
          io penso solo che la politica internazionale sia completamente avulsa da quello che dovrebbe essere il bene primario (mi ripeto) ovvero la gestione/amministrazione spesa verso il miglior risultato realizzabile per la vita per il cittadino comune
          si è perso il senno e ci stiamo involvendo

          ho citato aristotele ma penso tu sia propenso al pensiero di platone
          uno stato governato da filosofi re per l'armonia di classe

          c'è una piccola ma grande parola che stride con il mio pensiero, la parola "subordinato"

          poi non ho le armi per confrontarmi filosoficamente su questi pensieri con te



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          • The_machine
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            Va detto che in Europa si è sempre combattuto.
            Nella storia recente, la Prima guerra mondiale è stata scatenata da monarchie e la Seconda da dittature.
            Quando si parla di "involuzione" bisognerebbe anche capire rispetto a cosa esattamente.

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            • Sean
              Csar
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              Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
              Va detto che in Europa si è sempre combattuto.
              Nella storia recente, la Prima guerra mondiale è stata scatenata da monarchie e la Seconda da dittature.
              Quando si parla di "involuzione" bisognerebbe anche capire rispetto a cosa esattamente.
              La storia non può essere fatta per semplificazioni o schemi ideologici, questo se lo possono permettere i Cazzullo.

              Le democrazie non hanno mai scatenato guerre? L'imperialismo americano, travestito da democrazia da esportazione, come fosse un gingillo che può aderire sempre ed ovunque, ha destabilizzato il mondo.

              La seconda guerra mondiale probabilmente non ci sarebbe stata se i regimi democratici che hanno vinto la prima avessero fatto una pace "giusta", perchè quella successiva è il secondo atto della prima.

              Considerando poi lo stato attuale dell'Europa, il fatto che in Europa "si sia sempre combattuto" (e perchè nel resto del mondo no? La guerra c'è dal primo sorgere dell'umanità, vi sono graffiti di scene di battaglia nelle raffigurazioni preistoriche) forse sta ad indicare che l'Europa aveva un peso sovrano nella storia: adesso qua non si combatte più perchè semplicemente come congerie di stati dotati di potenza non esisti più: quando non conti più un cazzio, e sei anzi finito entro la sfera di possesso di un ben determinato impero (quello americano) non hai più da "combattere", se non per quelle volte che te lo chiede l'impero (di fornire truppe e mezzi o soldi): è questa la "pace" dei cadaveri.
              ...ma di noi
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              • centos
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                Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                Va detto che in Europa si è sempre combattuto.
                Nella storia recente, la Prima guerra mondiale è stata scatenata da monarchie e la Seconda da dittature.
                Quando si parla di "involuzione" bisognerebbe anche capire rispetto a cosa esattamente.
                in europa non si combatte più in modo convenzionale da 48
                l'involuzione è relativamente recente, vogliamo dire degli ultimi 30 anni?
                non siamo più capaci di aggiustare un tubo che perde, di spellare un cavo per collegarlo ad una spina, per cambiare una lampadina ci vuole un tutorial su yt
                capisco chi ha problemi fisici ci mancherebbe ma questa è involuzione



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                • The_machine
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                  Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio

                  in europa non si combatte più in modo convenzionale da 48
                  l'involuzione è relativamente recente, vogliamo dire degli ultimi 30 anni?
                  non siamo più capaci di aggiustare un tubo che perde, di spellare un cavo per collegarlo ad una spina, per cambiare una lampadina ci vuole un tutorial su yt
                  capisco chi ha problemi fisici ci mancherebbe ma questa è involuzione
                  Ti sei focalizzato su un ambito ristretto delle capacità umane, estendendolo a un giudizio globale.
                  Oggi siamo forse meno abili nei lavori manuali quotidiani, ma è perché investiamo tempo ed energie nello sviluppo di competenze digitali e cognitive. Infatti le persone anziane spesso non sono in grado di utilizzare servizi digitali che a noi appaiono molto semplici ed intuitivi.

                  E' un esempio, ma il concetto è che le competenze utili continuano a cambiare nel tempo, quindi fare confronti parziali di questo tipo non ha molto senso.

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                  • Arturo Bandini
                    million dollar boy
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    I.e non vi è sintesi possibile in senso superiore (cioè avendo alle viste il bene della comunità e dello Stato) in quanto ciò che per una delle parti è bene, per l'altra rappresenta l'opposto, cioè il male.
                    sono due mali differenti: l'elettore di sinistra vede quello di destra come fondamentalmente malvagio, razzista, egoista, grezzo e ignorante. L'elettore di destra vede quello di sinistra come minchione, indottrinato al limite ipocrita ("quanti ne ospiti in casa tua?")
                    Il male, nel primo caso, è rappresentato direttamente dal politico\elettore: male come sinonimo di maligno.
                    Il male, nel secondo caso, è visto come "danno": questa cosa è dannosa per i cittadini e per lo stato, per l'identità nazionale, per i bambini... Ma non si attribuisce direttamente un intento maligno. Per questo ammazzano politici di destra e non sinostra: eliminandoli si elimina il male, mentre eliminare uno di sinistra non servirebbe a molto perchè il danno è ormai sistemico.
                    Per questo quelli di sinistra hanno ancora il vantaggio di potersi ammantare di superiorità morale: gli altri sono "cattivi", loro sono, al massimo, ingenui e idealisti.
                    Questo dobbiamo ribaltare: chi vota sinistra è malvagio
                    Last edited by Arturo Bandini; Ieri, 17:09:51.

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                    • The_machine
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                      Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                      Per questo ammazzano politici di destra e non sinostra: eliminandoli si elimina il male, mentre eliminando uno di sinistra non servirebbe a molto perchè il danno è ormai sistemico.
                      Non regge molto, voglio dire, l'omicidio di Kirk è un evento isolato e non mi stupirebbe se accadesse qualcosa di analogo a parti inverse nel prossimo futuro.
                      Ad esempio nel passato recente Walter Lübcke, politico tedesco di centrodestra che si era dichiarato favorevole all'accogliere i rifugiati (aveva detto che chi non condivideva i valori di umanità e solidarietà della Germania poteva "lasciare il Paese"), è stato ucciso dal neonazista Stephan Ernst.

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                      • centos
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                        Ti sei focalizzato su un ambito ristretto delle capacità umane, estendendolo a un giudizio globale.
                        Oggi siamo forse meno abili nei lavori manuali quotidiani, ma è perché investiamo tempo ed energie nello sviluppo di competenze digitali e cognitive. Infatti le persone anziane spesso non sono in grado di utilizzare servizi digitali che a noi appaiono molto semplici ed intuitivi.

                        E' un esempio, ma il concetto è che le competenze utili continuano a cambiare nel tempo, quindi fare confronti parziali di questo tipo non ha molto senso.
                        è interessante questa risposta, tende a sviare l'affermazione il che mi fa pensare che tu possa lavorare come hr o che tu come manager abbia frequentato parecchi corsi di coach management
                        c'è anche un riferimento velato al fatto che una persona 50enne non sia in grado di sviluppare competenze digitali semplici ed intuitive

                        la sostanza, sviando la sostanza è che sei rimasto colpito dal fatto che non ti senti in grado (questa è la percezione) di affrontare le esigenze basiche per la basica sopravvivenza domestica e necessiti di un supporto esterno



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                          Quello che vuol dire Arturo credo sia che mentre le idee di destra hanno più che a vedere col "carisma" personale di chi le propaga (il tribuno, il "capo", oggi diremmo il "leader" ed il suo rapporto con le masse od i seguaci), quelle di sinistra sono afferenti ad una dottrina, una ideologia, un "sistema" e meno con questo o quel politico, questo o quel tribuno, questa o quella personalità.

                          Questo tratto divergente delle due ideologie fu colto bene da Wojtyla, quando disse che i fascismi od i regimi dittatoriali di destra lo preoccupavano meno del comunismo, in quanto i primi sono legati a dei capi o a ben specifiche personalità, e non ad una dottrina, mentre il secondo è una ideologia dottrinaria che travalica il singolo politico, in questo senso è ideologia "sistemica": per intenderci, se si fosse fatto fuori Mussolini il fascismo sarebbe mutato, avrebbe cambiato di forma e di sostanza (un fascismo di Ciano, suo possibile erede, non sarebbe stato quello di Mussolini, così come il nazionalsocialismo di uno Speer o anche di un Goering non sarebbe stato quello di Hitler), mentre il comunismo quello era e quello sarebbe rimasto, Stalin o Togliatti che fosse.

                          La destra senza un leader non elettrizza il magnete nè la massa. La sinistra ha invece un ben preciso portato ideologico e programmatico alle spalle e difatti è la medesima ovunque, ed è per questo che nel primo caso parliamo di "destre" (perchè quella americana non è quella italiana, come quella tedesca non è quella francese o italiana o americana) nel secondo di sinistra (il programa Dem americano può essere preso e sovrapposto pari pari a quello progressista italiano o di qualunque altro paese europeo).
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
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                            Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio

                            è interessante questa risposta, tende a sviare l'affermazione il che mi fa pensare che tu possa lavorare come hr o che tu come manager abbia frequentato parecchi corsi di coach management
                            c'è anche un riferimento velato al fatto che una persona 50enne non sia in grado di sviluppare competenze digitali semplici ed intuitive

                            la sostanza, sviando la sostanza è che sei rimasto colpito dal fatto che non ti senti in grado (questa è la percezione) di affrontare le esigenze basiche per la basica sopravvivenza domestica e necessiti di un supporto esterno
                            Ma guarda ho scritto proprio:

                            "Infatti le persone anziane spesso non sono in grado di utilizzare servizi digitali che a noi appaiono molto semplici ed intuitivi"

                            Quindi intendevo "loro" (le persone anziane) e "noi" (persone non anziane). Nel "noi" ci sei tu, visto che stavo parlando con te, e so che hai 50 anni, quindi non mi riferivo ai 50enni. Pensavo più alle persone over 70. Hanno molte difficoltà a portare a termine operazioni semplici come aprire un conto corrente online, questo perché hanno fatto pratica con queste tecnologie in passato.
                            Io per le attività di casa come riparare qualcosa che si rompe e simili mi affido a chi lo fa di mestiere. E' una cosa che non mi crea disagio e credo faccia bene a tutti, i soldi li guadagno nella mia area di competenza e li utilizzo dove non sono competente come quando vado dal medico o dall'avvocato.

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                            • centos
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                              Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio

                              Ma guarda ho scritto proprio:

                              "Infatti le persone anziane spesso non sono in grado di utilizzare servizi digitali che a noi appaiono molto semplici ed intuitivi"

                              Quindi intendevo "loro" (le persone anziane) e "noi" (persone non anziane). Nel "noi" ci sei tu, visto che stavo parlando con te, e so che hai 50 anni, quindi non mi riferivo ai 50enni. Pensavo più alle persone over 70. Hanno molte difficoltà a portare a termine operazioni semplici come aprire un conto corrente online, questo perché hanno fatto pratica con queste tecnologie in passato.
                              Io per le attività di casa come riparare qualcosa che si rompe e simili mi affido a chi lo fa di mestiere. E' una cosa che non mi crea disagio e credo faccia bene a tutti, i soldi li guadagno nella mia area di competenza e li utilizzo dove non sono competente come quando vado dal medico o dall'avvocato.
                              interessante
                              è proprio questo che intendevo come involvendo, la non capacità di effettuare le basiche necessità



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                              • The_machine
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                                Quello che vuol dire Arturo credo sia che mentre le idee di destra hanno più che a vedere col "carisma" personale di chi le propaga (il tribuno, il "capo", oggi diremmo il "leader" ed il suo rapporto con le masse od i seguaci), quelle di sinistra sono afferenti ad una dottrina, una ideologia, un "sistema" e meno con questo o quel politico, questo o quel tribuno, questa o quella personalità.

                                Questo tratto divergente delle due ideologie fu colto bene da Wojtyla, quando disse che i fascismi od i regimi dittatoriali di destra lo preoccupavano meno del comunismo, in quanto i primi sono legati a dei capi o a ben specifiche personalità, e non ad una dottrina, mentre il secondo è una ideologia dottrinaria che travalica il singolo politico, in questo senso è ideologia "sistemica": per intenderci, se si fosse fatto fuori Mussolini il fascismo sarebbe mutato, avrebbe cambiato di forma e di sostanza (un fascismo di Ciano, suo possibile erede, non sarebbe stato quello di Mussolini, così come il nazionalsocialismo di uno Speer o anche di un Goering non sarebbe stato quello di Hitler), mentre il comunismo quello era e quello sarebbe rimasto, Stalin o Togliatti che fosse.

                                La destra senza un leader non elettrizza il magnete nè la massa. La sinistra ha invece un ben preciso portato ideologico e programmatico alle spalle e difatti è la medesima ovunque, ed è per questo che nel primo caso parliamo di "destre" (perchè quella americana non è quella italiana, come quella tedesca non è quella francese o italiana o americana) nel secondo di sinistra (il programa Dem americano può essere preso e sovrapposto pari pari a quello progressista italiano o di qualunque altro paese europeo).
                                Non mi sembra, soprattutto in questo periodo storico sia conservatorismo che progressismo attingono dagli USA.
                                Le tematiche principali dei conservatori sono abbastanza globalizzate: pro-vita, pro-religione, pro-tradizioni, contro-immigrati, contro-minoranze, contro-ambientalismo.

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