Ma che tassazione a chi non fa figli, e' fantapolitica suvvia. Oltretutto il trend accomuna ogni economia avanzata oltre a quella europea e americana. Cina, Singapore, Giappone e Corea del Sud non se la passano meglio
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioMa che tassazione a chi non fa figli, e' fantapolitica suvvia. Oltretutto il trend accomuna ogni economia avanzata oltre a quella europea e americana. Cina, Singapore, Giappone e Corea del Sud non se la passano meglio
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Originariamente Scritto da Miller Visualizza MessaggioMa come cavolo fai a tassare chi non ha figli? Magari uno ci prova e non ci riesce. E i single? Facciamo tipo the lobster?
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Originariamente Scritto da Miller Visualizza MessaggioMa come cavolo fai a tassare chi non ha figli? Magari uno ci prova e non ci riesce. E i single? Facciamo tipo the lobster?
Comunque non é una novità eh in Germania già esiste. Chi ha figli paga meno per la Pflegeversicherung alias la parte di contribuzione sociale obbligatoria dedicata ad assicurarsi cura quando si sarà vecchi.
Invece senza figli e con più di 23 anni se non erro sono extra 0.35% del lordo pagato dal dipendente e altrettanto dal datoreLast edited by Ponno; 28-08-2025, 20:39:18.Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da Miller Visualizza MessaggioE gli omosessuali?Originariamente Scritto da claudio96
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Guarda che uno può non essere sterile e non riuscirci comunque. E qui si fanno pagare caro e amaro analisi e procedure varie. Non ne parliamo per l’adozione. Altro che tassare chi non fa figli, dovrebbero toglierli proprio lo stipendio.
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Tassare chi non ha figli mi va bene solo se aprite le case chiuse e tassate le escortazze facendo diventare normalità la prostituzione e così facendo abbassando gli standard delle cesse che non avendo più attenzioni si riprodurranno con i cessi come giusto per la loro natura.
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza MessaggioTassare chi non ha figli mi va bene solo se aprite le case chiuse e tassate le escortazze facendo diventare normalità la prostituzione e così facendo abbassando gli standard delle cesse che non avendo più attenzioni si riprodurranno con i cessi come giusto per la loro natura.
Originariamente Scritto da claudio96
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Originariamente Scritto da Miller Visualizza MessaggioGuarda che uno può non essere sterile e non riuscirci comunque. E qui si fanno pagare caro e amaro analisi e procedure varie. Non ne parliamo per l’adozione. Altro che tassare chi non fa figli, dovrebbero toglierli proprio lo stipendio.Originariamente Scritto da claudio96
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Insomma non solo ti tasso, ma se sei sfigato devi pagare pure di più di un gay. L’adozione internazionale costa un fottio, decine di migliaia di euro, e spesso si passa a quella dopo anni ad attendere quella interna, per sfinimento.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioMa che tassazione a chi non fa figli, e' fantapolitica suvvia. Oltretutto il trend accomuna ogni economia avanzata oltre a quella europea e americana. Cina, Singapore, Giappone e Corea del Sud non se la passano meglio
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Il grande imbroglio del petrolio russo: gli americani lo vogliono, gli europei lo comprano
[...] C’è una narrazione dominante, secondo cui l’Unione avrebbe chiuso i «rubinetti russi», e sia pure a costo di sacrifici avrebbe cancellato la propria dipendenza energetica da Mosca. E poi c’è la realtà. Le importazioni di energie fossili dalla Russia non sono mai cessate, tre anni e mezzo dopo l’aggressione all’Ucraina e l’annuncio delle sanzioni. L’anno scorso l’Unione europea ha versato a Putin ben 23 miliardi di euro, solo per comprare carburanti fossili. E quella cifra – ufficiale – non include le abbondanti importazioni europee che transitano da paesi terzi… come l’India. Sì, proprio quell’India che Trump prende di mira, oltre a comprare gas e petrolio russo per il proprio fabbisogno, si è specializzata anche nella raffinazione del greggio russo che rivende agli europei sotto forma di carburante per auto. Il vero bilancio delle sanzioni quindi è molto diverso da quel che si vorrebbe far credere. Alla fermezza usata nel linguaggio dei discorsi ufficiali, corrispondono ambiguità e compromessi a non finire. Col risultato che il fronte degli «amici di Kiev» non ha mai smesso di finanziare le armi di Putin.
[...] Chi sulle sanzioni predica bene e razzola male, è l’Unione europea. E nelle sue contraddizioni s’inserisce la nuova strategia militare di Zelensky. I recenti attacchi ucraini contro le infrastrutture petrolifere russe hanno messo in evidenza la persistente dipendenza energetica dell’Europa da Mosca. Kiev ha colpito più volte l’oleodotto Druzhba, il più grande del mondo, che rifornisce Germania, Slovacchia e Ungheria di greggio russo e kazako. I raid ucraini, effettuati con droni e missili Himars di fabbricazione americana, hanno interrotto temporaneamente i flussi e minacciato l’approvvigionamento energetico di Berlino, mentre Ungheria e Slovacchia hanno denunciato scarsità e vulnerabilità.
[...]Gli attacchi ucraini mettono in luce una realtà scomoda, molto diversa dalla retorica ufficiale: l’Ue, pur preparando il 19° pacchetto di sanzioni, continua a importare ingenti volumi di idrocarburi russi, direttamente o tramite triangolazioni (vedi appunto il greggio raffinato in India e riesportato come diesel). Una contraddizione che rivela la difficoltà del continente a liberarsi da Mosca nonostante la guerra sia nel suo quarto anno.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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