Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • fede79
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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

    E' arrivato. E' atterrato adesso. Dopo i saluti inizieranno a parlare.
    A differenza degli USA, ha portato con sé mezzo Stato, corpo diplomatico, generali dell’esercito e vari traduttori.
    sigpic
    Free at last, they took your life
    They could not take your PRIDE

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    • Mario12
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      • Nov 2014
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      non ci credo manco se lo vedo che trovano un modo per far finire tutto

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      • Sean
        Csar
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        Putin: “Colloqui utili e costruttivi”
        "I nostri negoziati si sono svolti in un'atmosfera costruttiva e di rispetto reciproco". Ad affermarlo è il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin nel corso della conferenza stampa in Alaska con il presidente Usa, Donald Trump. "I nostri negoziati sono stati molto approfonditi e utili", aggiunge Putin che ha ricordato anche la vicinanza tra i due paesi: "È abbastanza logico incontrarsi qui, perché i nostri Paesi, anche se separati dagli oceani, sono in realtà vicini stretti".

        Putin: “Spero che l’intesa apra la pace in Ucraina”
        “Spero che l’intesa di oggi apra la strada alla pace in Ucraina”, ha detto Vladimir Putin durante la conferenza stampa.

        Putin: “Con gli Usa in passato abbiamo sconfitto nemici comuni”
        Il presidente russo ha detto che i legami con gli Stati Uniti torneranno a essere proficui negli anni a venire. "Ricorderemo - ha detto Vladimir Putin nel suo intervento dopo il summit - sempre altri esempi della storia quando i nostri Paesi sconfissero nemici comuni, aiutandoci l'uno con l'altro. Sono certo che questa eredità ci aiuterà a costruire e alimentare con benefici reciproci i nostri legami, anche nelle condizioni più dure".

        Putin: “Accordo di oggi è un punto iniziale”
        "L'accordo di oggi è un punto iniziale" anche per risolvere la questione dell'Ucraina ma "ora possiamo tornare ad avere rapporti pragmatici tra la Russia e gli Stati Uniti". Ad affermarlo è il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin nel corso della conferenza stampa in Alaska con il presidente Usa, Donald Trump.

        Putin, con Trump non ci sarebbe stata guerra
        Putin osserva che Trump ha affermato che la guerra su vasta scala iniziata con l'invasione russa del 2022 non sarebbe avvenuta se Trump fosse stato presidente degli Stati Uniti. Putin si dichiara d'accordo.

        Putin a Trump in inglese, 'prossimo incontro a Mosca'
        “Next time in Moscow”: la prossima volta a Mosca, ha detto in inglese Vladimir Putin rivolgendosi a Donald Trump al termini della loro conferenza stampa congiunta, dopo che Trump lo aveva ringraziato chiamandolo per nome.


        ​Repubblica

        _____________

        Putin: spero che gli europei non cercheranno di far deragliare i progressi nei negoziati di pace

        di Viviana Mazza

        Putin ha detto che i negoziati sono stati «costruttivi» poi ha rivelato le parole che ha detto a Trump appena atterrato qui nella base americana questa mattina: «Buon pomeriggio, vicino. È bello vederti in buona salute e vivo». Putin ha spiegato che i rapporti bilaterali erano caduti al punto più basso dalla Guerra fredda e questo non è di beneficio per nessuno.
        Ci sono «solo 4 km di distanza» tra noi ha detto il leader russo, spiegando che in Alaska in particolare esiste una storia comune. «La situazione in Ucraina ha a che fare con minacce alla nostra sicurezza» ha detto Putin. Ha spiegato che per «una soluzione di lungo periodo bisogna eliminare le radici primarie di quel conflitto». Putin ha poi affermato di sperare che gli europei non cercheranno di far deragliare i progressi nei negoziati di pace. Spero che l'intesa di oggi apra a pace con Kiev (...). Vorrei ricordarvi che in 2022 nell’ultimo contatto con l’amministrazione Usa ho provato a convincere a non portare le ostilità al punto di non ritorno. Ho detto chiaramente che è un grosso errore. Trump dice che se lui fosse stato presidente non ci sarebbe stata la guerra e posso dire di essere d’accordo con lui».

        ​CorSera
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Trump: «Decisi diversi punti, molto importanti. Basi per raggiungere un buon accordo»
          Trump: «Con Putin da sempre ottimi rapporti. È stato un incontro,molto produttivo. Abbiamo discusso diversi punti, alcuni molto importanti. Ci sono ottime possibilità di raggiungere un accordo. Abbiamo fatto grandi progressi con Putin. Ma non c’è accordo finché che non c’è accordo, chiamerò la NATO e Zelensky e gli dirò dell’incontro di oggi»

          Trump, lasciati pochi punti non significativi, ci siamo quasi
          Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che sono stati lasciati fuori pochissimi punti e «non così significativi», ma senza spiegare su quali punti è stato trovato un accordo. «Ne rimangono davvero pochissimi - ha detto nel suo intervento al termine del summit Alcuni non sono così significativi. Uno è probabilmente il più importante, ma abbiamo buone possibilità di arrivarci; non ci siamo arrivati, ma abbiamo buone possibilità di farlo. Ci siamo quasi. Vorrei ringraziare il presidente Putin e tutta la sua squadra».

          Trump: «Incontro da 10. Ora spetta a Zelensky ed agli europei»
          «Io e Putin abbiamo avuto un ottimo incontro, abbiamo fatto progressi e concordato su tanti punti». Lo ha detto Donald Trump nell'intervista a Fox News ribadendo che «non c'è ancora un accordo» sull'Ucraina. «L'incontro è stato da 10 su 10», ha aggiunto. Quindi il presidente Usa ha aggiunto che «ora spetta a Zelensky e agli europei» senza tuttavia precisare in che senso.

          Trump: «Molto presto l'incontro con Putin e Zelensky»
          L'incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky avverrà «molto presto». Lo ha detto Donald Trump nell'intervista a Fox News sottolineando che «entrambi vogliono che io partecipi, ci sarò». Il presidente Usa ha lasciato intendere che durante il vertice con Vladimir Putin siano stati affrontati temi sensibili legati alla guerra in Ucraina, tra cui possibili scambi territoriali e garanzie di sicurezza alternative alla Nato. Commentando l'ipotesi avanzata da Sean Hannity su «alcuni scambi di terre» e «più territorio alla Russia» in cambio di misure di sicurezza per Kiev, Trump ha risposto: «Penso che siano punti che abbiamo negoziato, e sono punti su cui in gran parte abbiamo concordato. In realtà, penso che abbiamo concordato su molto».

          Trump, una «grande cosa» ha impedito un accordo totale
          Parlando con Fox News, Trump si rifiuta di delineare i punti critici che hanno impedito il raggiungimento di un accordo per la fine della guerra in Ucraina, accennando tuttavia di «un'unica grande cosa» su cui non sono riusciti a mettersi d'accordo, senza però svelarla.

          ​CorSera
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            Trump: «C'è una grande cosa che ha impedito l'accordo con Putin, ma non voglio dire qual è. Un consiglio a Zelensky? Faccia un'intesa, la Russia è grande. Sanzioni? Ci penserò»

            Dopo il vertice in Alaska, il presidente Usa ha rilasciato un'intervista a Fox News. «Un voto all'incontro? 10. Al faccia a faccia tra il presidente ucraino e Putin ci sarò anch'io, loro mi vogliono. Ora tocca a Zelensky e all'Ue. Un consiglio al leader di Kiev? Meglio fare un accordo, la Russia è grande»

            Il presidente Trump aveva minacciato «gravi conseguenze» se l’incontro con Putin fosse andato «male», ovvero sanzioni secondarie sui Paesi che acquistano petrolio russo. Ma subito dopo la conferenza stampa con Putin, in un’intervista con Sean Hannity di Fox News, il presidente americano ha dichiarato che «per via di quello che è successo oggi non ci devo pensare adesso, posso pensarci in due o tre settimane». Nel valutare il successo dell’incontro da 1 a 10, Trump gli ha dato il massimo dei voti (10) affermando che è andato molto bene.

            Ha ribadito che, a suo parere, Putin vuole fare un accordo di pace per l'Ucraina, ma ci sono dei punti dove manca ancora l’intesa, sui quali non ha voluto fornire dettagli. In particolare, ha detto, «c'è stata una grande cosa» su cui «non c'è stato accordo», e che non ha consentito di arrivare al cessate il fuoco: ma nonostante le insistenze Trump non ha voluto dire quale sia. «No, preferisco di no. Credo che qualcuno lo rivelerà, ma non voglio farlo. Voglio vedere se possiamo risolverlo».

            Quando Hannity ha ventilato l'ipotesi di uno «scambio di territori», in presenza di «garanzie di sicurezza» per l'Ucraina (pur «non sotto l'egida Nato»), Trump ha detto: «Credo che quelli siano punti che abbiamo negoziato, e sono punti su cui abbiamo largamente trovato un accordo. Di fatto, penso che abbiamo trovato un'intesa su molti punti».

            ​ «Penso che l’accordo si possa raggiungere», ha aggiunto: «Ora sta al presidente Zelensky e anche alle nazioni europee, devono essere un poco coinvolte». Quando Putin e Zelensky si incontreranno, «entrambi mi vogliono là e io ci sarò», ha concluso, convenendo con l'intervistatore che questo potrebbe avvenire «molto rapidamente» ma ritrovandosi poi a ripetere che pensava di poter risolvere questa guerra in fretta ma invece la cosa si è rivelata più difficile.

            Trump ha anche rivolto un «consiglio» a Zelensky: «Fai un accordo, devi fare un accordo. La Russia è una potenza molto grande, e loro no».

            ​CorSera
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              L'incontro è "un punto iniziale" come afferma Putin (bisogna seguire le sue dichiarazioni piusttosto che quelle di Trump, in quanto Putin è meno pirotecnico dell'omologo americano e fa poco o per niente fumo)...d'altro canto le questioni in ballo sono enormi e numerose e nessuno si sarebbe potuto aspettare diversamente...ed inoltre una guerra non la si spegne come un lampadario con una pressione sull'interruttore, e comunque i due avranno parlato sì di Ucraina ma anche di molte altre cose (compresa la Cina, c'è da scommetterci) a viso aperto, in maniera franca.

              Putin è uno straordinario uomo politico, il più grande in occidente. Trump, come molti, ne subisce il fascino: d'altro canto nelle crisi epocali è il potere verticale e verticista l'unico possibile antidoto: in questo Trump e Putin concordano, hanno la medesima visione, lo stesso Trump sta usando tutta la forza del (largo) potere esecutivo che gli riconosce la costituzione del suo paese per dare una scossa agli Stati Uniti, un cambio di rotta capace di raffrenare la curva discendente.

              In questo quadro, gli USA non possono non considerare la Russia importantissima, anzi decisiva: è la nazione-continente che può o non può permettere ai cinesi di arrivare in occidente e al polo Nord, tanto per dire, quel Polo dove la Russia ha un gigantesco affaccio e gli USA una piccola finestra di un mezzanino.

              La Russia ha immense riserve energetiche, ha strettissimi legali con le monarchie arabe, quelle del petrolio, i paesi africani fanno accordi col Cremlino, l'India stringe accordi col Cremlino...e la Russia è attualmente il primo alleato della Cina e la Cina della Russia, si fanno scudo a vicenda, il che, sulla rotta dell'America per il dominio del Pacifico, e in ultima analisi sull'Asia, quell'alleanza russo-cinese ha un peso decisivo.

              Un enorme peso geostrategico, che fa apparire in tutta la sua ridicolaggine quella cantilena del "Putin paria internazionale" che ancora qualche povero scimunito, che passa per giornalista, si permette in Italia di tirare fuori, quando l'unico paria, anzi vero e proprio mostriciattolo menomato è l'UE con quegli inutili manichini disarticolati che occupano le poltrone dei vari stati (tutti sottoposti a processi di necrosi avanzata) che la compongono.

              Come si vede ci sono temi che sopravanzano e di molto il conflitto ucraino, perchè i primi avranno un impatto sul futuro geopolitico del mondo, mentre la guerra in Ucraina l'impatto ce l'avrà sull'Europa, per gli americani è un conflitto regionale dal quale li dividono "un grande e bellissimo oceano", un qualcosa che dovrebbe competere agli europei, che però non hanno la forza, non hanno gli strumenti, non hanno il potere (e non hanno una sola testa che decide, ordina, comanda e la forza per imporre comando ed ordine o tracciare una direzione) per combinare alcunchè...per cui Trump pensa che se riuscisse a mettere un punto con un trattato per lui (ed il suo ego) sarebbe un successo personale...ma se dovessero essere i russi a mettere un punto (con le armi) a Trump (e forse non solo a Trump) andrebbe bene lo stesso.
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                Anche Macron, Merz, Starmer e Rutte nella telefonata con Trump
                Oltre alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, hanno partecipato alla telefonata con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, anche il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, il presidente della Francia Emmanuel Macron, il cancelliere della Germania Friedrich Merz, il presidente della Finlandia Alexander Stubb, il presidente della Polonia Karol Nawrocki, il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer, il Segretario Generale della Nato Mark Rutte, il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l'inviato Speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff. È quanto si apprende da una portavoce della Commissione Ue

                Repubblica

                ___________

                C'era anche la Meloni, lo fa sapere Palazzo Chigi.
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                  Media: “Secondo Trump un accordo di pace rapido è meglio di una tregua”
                  Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto al presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky e ai leader della Nato che il presidente russo Vladimir Putin non vuole un cessate il fuoco e preferisce un accordo globale per porre fine alla guerra. Secondo una fonte presente alla telefonata, citata da Axios, Trump avrebbe detto: "Penso che un accordo di pace rapido sia meglio di un cessate il fuoco"


                  Repubblica​
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                  • centos
                    Bad Lieutenant
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                    un drone quando serve no è, mai 'na gioia



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                    • zuse
                      Macumbico divinatore
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                      • Send PM

                      Questo incontro , ci fosse stata la kamala Harris, ve lo scordavate.





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                      • centos
                        Bad Lieutenant
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                        se ci fosse stata la Harris o un Obama qualsiasi forse, e dico forse, non ci sarebbe nemmeno stata la guerra e forse nemmeno nella striscia

                        del resto se tramponio riesce in questo intento vuoi negargli un nobel per la pace? Un novello Roosevelt (theodore non franklin)



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                        • zuse
                          Macumbico divinatore
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                          La Harris era un prolungamento deforme dell' amministrazione Biden (quella sotto la quale è scoppiata la guerra), oscenità tra l'altro messa lì solo per le quote rosa/colorate, ma incompetente totale.

                          Con lei alla presidenza la questione russo/ucraina sarebbe stata un disastro

                          Almeno ieri l'incontro c'è stato. È un passo avanti. Vedremo ora i grandi esclusi cosa faranno




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                          • Sean
                            Csar
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                            • Send PM

                            Un andare verso un accordo complessivo di pace, saltando il vestibolo della "tregua", è una ottima idea e anche utile...perchè in un conflitto simile una tregua porterebbe solo difficoltà e perdita di tempo (già solo per decidere chi dovrebbe controllarla quella tregua).

                            Il problema è Zelensky. Qualcuno riesce ad immaginarselo ad un tavolo con Putin? Il "trilaterale" è destinato a fallire con questo Zelensky...e per "questo" intendo il suo non riuscire a mantenere l'autocontrollo, il suo essere imbevuto di una logica di guerra e rivalsa, il suo ultranazionalismo e soprattutto il suo totale esaurimento psicofisico. Se ha sbroccato e sragionato con Trump, con Putin il colloquio non supererebbe i 2 minuti...e poi che si presenta, con la lista dei caduti e gli dice "assassino" e "non ti darò un centimetro di territorio"? Ma per carità...

                            Invece ho visto un Putin in forma...per uno che ha una decina di tumori e una serie infinita di altri malanni, di cui ci ha dato puntualmente conto la "libera" ed "obiettiva" stampa occidentale nei primi tempi del conflitto...in forma, lucido, nel pieno controllo della situazione.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • centos
                              Bad Lieutenant
                              • Jan 2009
                              • 23270
                              • 1,227
                              • 1,020
                              • Italy [IT]
                              • Ducato di Parma
                              • Send PM

                              tutto vero e sacrosanto
                              ma io sono italiano, europeo - una politica americana stabile senza @@ a noi faceva solo comodo
                              invece, abitando della food valley italiana anche se il mio mestiere ha poco a che fare, il parmigiano reggiano paga dazi del 35% contro il 15% di prima
                              il che significa giocoforza una riduzione delle importazioni e di conseguenza perdita di posti di lavoro
                              sinceramente degli incontri di pace per una guerra che forse non ci sarebbe stata (o forse si) mi interessa poco
                              mi interessa di più che il mio "vicino di casa" con contratto a tempo determinato non ha avuto il rinnovo del contratto

                              poi volendo fare voli pindarici mi sono sempre chiesto perchè un americano voglia comprare il parmigiano reggiano e altri prodotti europei
                              hanno terra sconfinata allevamenti a profusione una biodiversità sul territorio che manco ce la sogniamo e tanti italiani piuttosto che francesi spagnoli ecc che sanno fare benissimo i vari prodotti
                              esempio tipo è il vino californiano, chardonnay e cabernet veramente ottimi



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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
                                • 123540
                                • 3,948
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                                • Italy [IT]
                                • In piedi tra le rovine
                                • Send PM

                                Trump, il retroscena della telefonata a Zelensky: «Ecco i territori che Putin vuole per la pace». Poi la discussione sulle garanzie «in stile Nato» (proposte dall'Italia)

                                Secondo Axios, New York Times, Financial Times e Reuters, Putin ha chiesto intere aree del Donbass - compresi territori che l'Armata russa non ha ancora conquistato - e Trump supporterebbe il piano, anche a fronte della minaccia russa di distruggere, altrimenti, la resistenza ucraina in tutta la regione. «Ora tocca a Zelensky chiudere l'accordo»

                                Il colloquio è durato un'ora. E «non è stato semplice». Né, in fondo, avrebbe potuto esserlo, visto che l'esito del vertice di cui si discuteva era stato chiaro: nessun cessate il fuoco in Ucraina. Un esito che - secondo il presidente russo Putin - «ci avvicina alle decisioni necessarie».

                                A ricostruire nei dettagli la telefonata, avvenuta nelle scorse ore, tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky sono diverse testate internazionali: dal sito Axios, con ottime fonti nell'amministrazione Usa, al Financial Times, al New York Times.

                                1. Sul cessate il fuoco Trump si sposta sulla posizione di Putin

                                Trump ha telefonato a Zelensky dall'Air Force One, con il quale è tornato dall'Alaska a Washington dopo il vertice del 15 agosto con Vladimir Putin, incentrato sulla ricerca di una pace per l'Ucraina. E lo ha invitato a un incontro faccia a faccia, che si terrà lunedì alla Casa Bianca.

                                Il nuovo vertice si preannuncia complicato: il punto di partenza, infatti, non è soltanto l'assenza di un accordo sul cessate il fuoco, ma lo spostamento radicale, sul tema, della posizione dello stesso Trump.

                                Se fino a poche ore prima del vertice il leader Usa affermava di volere «un cessate il fuoco, al più presto, già oggi», e sosteneva che non sarebbe stato «contento se il vertice fosse finito» senza questa decisione, dopo il summit Trump si è spostato sulla posizione di Putin. Niente tregua: si deve puntare a un accordo di pace «complessivo». Non solo: a chiudere l'accordo, a questo punto, deve essere l'Ucraina.

                                Non è chiaro perché Trump abbia così repentinamente, e decisamente, cambiato idea: Zelensky - secondo il New York Times - intende chiederlo direttamente al presidente Usa, lunedì.

                                2. «Ha detto che può prendersi tutto il Donbass, se vuole»

                                Non è l'unico punto delicato. Secondo la ricostruzione di Axios, Trump avrebbe riportato a Zelensky quanto Putin gli ha detto sulla situazione sul campo: che la Russia starebbe facendo significativi avanzamenti sul fronte e che - se solo volesse - potrebbe prendere l'intera regione del Donbass e altre aree dove si combatte.

                                Zelensky ha risposto a Trump che si tratta di una bugia di Putin.

                                Quel che è chiaro è che - come scritto qui - la situazione sul campo è enormemente complicata, ma la Russia resta - a tre anni dal lancio dell'invasione - impantanata in una guerra d'attrito nella quale ogni avanzamento, minimo, del fronte costa un numero esorbitante di vite umane.

                                3. Le «condizioni» sui territori e la richiesta esplicita su Donetsk e Luhansk

                                Durante la chiamata - che dopo un'ora, oltre a Zelensky, ha visto protagonisti anche diversi capi di Stato e di governo europei (tra cui Giorgia Meloni) e i vertici di Nato e Commissione europea -il consigliere della Casa Bianca Steve Witkoff ha illustrato le «condizioni» di Putin sulla questione dello scambio di territori.

                                «L'impressione», ha detto ad Axios una fonte, «è che in cambio dei territori, Putin è pronto a porre fine alla guerra» e promettere - per iscritto - «di non occupare altre aree in Ucraina, oltre che di non attaccare altri Paesi».

                                Ecco i dettagli del piano:

                                - Di quali territori si stia parlando nell'ambito dello scambio?
                                Secondo il Financial Times e l'agenzia di stampa Reuters, Putin ha chiesto esplicitamente tutto il Donetsk e tutto il Luhansk (compresi territori che l'Armata russa non ha ancora conquistato).

                                Secondo il New York Times, Trump avrebbe detto ai leader europei di essere d'accordo con questa richiesta, a fronte della minaccia di Mosca di procedere, in alternativa, con la distruzione e la cattura dell'intero Donbass.

                                Al momento, nota il Financial Times, Mosca ha occupato circa il 70% del Donetsk.

                                Putin promette di essere pronto a congelare la guerra sulla linea del fronte nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia e a non occupare altri territori in caso di accordi sulle «radici profonde» della guerra (si veda più sotto);

                                - Quali sono le garanzie di sicurezza da contrapporre alla «promessa» di Putin di non attaccare più?

                                Si tratta di un particolare fondamentale, visto che Putin ha più volte rotto le sue promesse (ad esempio: fino a poco prima di invadere l'Ucraina, negava risolutamente di volerlo fare).

                                Mosca ha ribadito più volte di non voler accettare l'ingresso dell'Ucraina nella Nato; e anche al termine del vertice, Putin ha detto di ritenere fondamentale che si dia risposta alle richieste russe, le «radici profonde» dietro alla guerra. Tra queste «radici», Mosca ha sempre indicato l'allargamento a est della Nato; e Putin ha sempre chiesto la smilitarizzazione e la «denazificazione» dell'Ucraina.

                                https://www.corriere.it/esteri/25_ag...tml?refresh_ce
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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