Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

[Sean]

Credo che la (presunta) volontà USA di diminuire od interrompere la fornitura di un certo tipo di armi verso Kiev sia da legare a quest'altra notizia:

Ucraina: Kiev pronta a comprare o affittare Patriot dopo stop
Il ministro degli Esteri ucraino Andriy Sybiga afferma su X che l'Ucraina e' pronta ad "acquistare o noleggiare" sistemi di difesa aerea per contrastare "l'elevato numero di droni, bombe e missili" lanciati dalla Russia contro il Paese.

https://www.lastampa.it/esteri/2025/07/02/diretta/guerra_russia_ucraina_news_oggi-15215083/

e cioè nel cambio di dottrina americana dove gli aiuti non sono più gratis, e più in generale in quella strategia volta a spillare quanti più soldi possibili in ogni scenario possibile (dazi, terre rare, esenzioni dal fisco per le grandi multinazionali, aumento delle spese di difesa per i paesi Nato ecc...).

Se però questo stop sarà confermato, o se riprenderà sottoforma di pagamento o di "affitto" delle armi americane, ciò vorrebbe dire che l'accordo con l'Ucraina per lo sfruttamento delle risorse energetiche, minerarie e delle terre rare, non copriva o non totalmente le spese per le forniture belliche...o almeno non le spese per gli aiuti futuri, e quindi era strettamente connesso agli esborsi americani sostenuti fin qui, dunque un mero recupero crediti.

[Ponno]

O significa che gli americani sono i soliti vampiri maledetti che hanno sacrificato ogni dignità e morale al denaro. Post WW2 è iniziato veramente il periodo più buio della storia, in cui si è permesso a quei selvaggi di guidare il mondo.

[Mario12]

ma comprare con quali soldi ? pagherà Zelensky con quello che si è intascato ?

[Death Magnetic]

Paga Pantalonsky!

[Sean]

ma comprare con quali soldi ? pagherà Zelensky con quello che si è intascato ?

Coi nostri, cioè con quelli che a fiumi i "volenterosi" idioti della UE continuano a mandare a Zelensky...e che lui girerà a Trump in cambio delle forniture.

[Sean]

O significa che gli americani sono i soliti vampiri maledetti che hanno sacrificato ogni dignità e morale al denaro. Post WW2 è iniziato veramente il periodo più buio della storia, in cui si è permesso a quei selvaggi di guidare il mondo.

Il primo piede in Europa gli americani ce lo misero durante la I GM, ma fu controvoglia e per poco tempo, cioè a dire se ne tornarono a casa conclusa la guerra...perchè si era una epoca dove ancora gli USA giravano la schiena all'Europa (il che è il motivo della loro fondazione, creare una nazione che non avesse più nulla a che fare con quelle che i primi colonizzatori si lasciavano dietro, ovvero con le nazioni europee), quindi una epoca dove l'Europa era ancora Europa, un continente centrale nel mondo, dove ancora si ergevano nazioni libere, sovrane, potenti.

La I GM è stata una tragedia perchè quelle nazioni, quegli stati decisero di massacrarsi insensatamente tra di loro...e non solo non si risolse nulla (se mai ci fosse stato qualcosa che valeva la pena risolvere al prezzo folle di distruzioni immani, stragi di sangue europeo ancora più immani) ma si posero le immediate condizioni allo scatenarsi del secondo tempo di quella guerra, il vero tombale atto finale dei popoli e degli stati europei...la desertificaine e nullificazione ontologica e fattuale del continente, la colonizzazione americana, la fine insomma.

Si è salvata solo la Russia, ponendo dei paletti (la cortina di ferro) alla imperialistica presa di possesso del continente da parte degli americani, che nel '45 non se ne tornarono a casa ma piantarono tende ed artigli per restarci.

In Russia dunque permane, ancorchè in forme diminuite, a cagione della regressione ed involuzione dei cicli e della storia, una qual certa continuità con un autentico e completamente obliato spirito europeo: la piena sovranità, la volontà di agire sovranamente, un richiamo ai valori tradizionali della storia del continente, alle "radici", una visione antiliberalista, anti democraticista, detriti, ma ancora attivi, di ciò che in Europa è completamente scomparso.

Per chi vuol vedere, oggi appare in un qual certo modo ancor più illuminante il famoso detto dell' "Ex Oriente Lux", Ex Oriente Salus...perchè i semi di una vagheggiata, a viste umane impossibile "rinascita" in seno all'Europa, si conservano là, presso le terre e le genti russe: capisco anche meglio così il significato sotteso al riferirsi (in letteratura o nella epica) alla Russia come "Casa" e come "Madre" e come "Santa": perchè ivi si conserva un che di ciò che fu.

Prima però è necessario che tutte le abominevoli sostruzioni che hanno come occluso il cielo e piombato lo spirito, simboli di quasi un secolo di tirannia aliena, e di trasmutazione ed inversione abissale dell'elemento europeo, siano distrutti, rasi al suolo, bonificati, e la terra, ed i grembi e gli spiriti inseminati nuovamente.

[Sean]

Wsj, bloccate in Polonia armi Usa dirette a Kiev

Le armi statunitensi già presenti in Polonia e dirette verso l'Ucraina, sono state bloccate, inclusi sistemi avanzati di difesa aerea e missili di precisione. Lo riporta il Wall Street Journal. Il Pentagono ha confermato il blocco in un briefing del 2 luglio, citando una «revisione delle capacità» in corso volta a garantire che l'assistenza militare statunitense «sia in linea con le sue priorità di difesa strategica». La spedizione in Polonia include oltre due dozzine di missili Patriot PAC-3, più di due dozzine di sistemi di difesa aerea Stinger, missili aria-terra Hellfire e oltre 90 missili aria-aria AIM destinati all'impiego con i caccia F-16 ucraini, secondo l'amministrazione statunitense e funzionari del Congresso citati dal Wall Street Journal. «Consideriamo questo un passo pragmatico e di buon senso verso un quadro di valutazione per quali munizioni vengono inviate e dove», ha dichiarato il portavoce del Pentagono Sean Parnell.

Ft, Zelensky parlerà domani con Trump

Il Financial Times riporta che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrebbe parlare domani con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per discutere dell'improvvisa interruzione di alcune importanti forniture di armi statunitensi a Kiev.


CorSera

[Sean]

Putin a Trump: «Disposti a proseguire i negoziati»

Nel colloquio con l'omologo americano Donald Trump, il presidente russo, Vladimir Putin, ha sottolineato la disponibilità di Mosca a proseguire il processo negoziale con l'Ucraina. Lo ha affermato, riporta Tass, il consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ushakov.

Putin a Trump: «Non ci ritiriamo dai nostri obiettivi»

Il presidente russo, Vladimir Putin, nel suo colloquio di oggi con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiarito che Mosca «non si ritirerà dai suoi obiettivi in Ucraina ma è interessata a una soluzione negoziata per la fine del conflitto». Lo ha dichiarato, riporta Tass, Yuri Ushakov, consigliere del Cremlino per la politica estera. Trump, da parte sua, ha aggiunto Ushakov, è tornato a chiedere una rapida fine del conflitto.

Putin: «Sull'Ucraina sì alla trattativa, ma vanno eliminate le cause del conflitto»

Il presidente russo Vladimir Putin, nella sua telefonata odierna con il presidente Usa Donald Trump, ha ribadito che l'eliminazione delle cause alla base del conflitto in Ucraina non sono negoziabili. «Naturalmente è stata affrontata la questione ucraina. Donald Trump ha nuovamente sollevato il tema del cessate il fuoco il prima possibile», ha detto il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov ai media russi dopo la conversazione tra i due leader.
Putin ha informato Trump «sull'attuazione degli accordi di Istanbul di natura umanitaria, raggiunti durante il secondo ciclo di contatti diretti russo-ucraini a Istanbul», ha spiegato l'assistente del Cremlino, aggiungendo che Putin ha inoltre assicurato al suo omologo americano che la Russia continua a cercare una "soluzione negoziata" al conflitto in Ucraina.

CorSera

[Sean]

L’idea dei Paesi Ue, Germania in testa: acquistare i Patriot dagli americani per poi darli a Kiev

Berlino ha fatto una proposta agli Stati Uniti su due sistemi e sta aspettando una risposta

Il comportamento imprevedibile del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che giovedì ha annunciato la sospensione della fornitura di alcune armi all’Ucraina, obbliga l’Unione europea ad accelerare non solo sulla costruzione del pilastro europeo della Nato ma anche sull’aiuto a Kiev. Il senso di urgenza è condiviso a livello europeo ma fatica sempre a tradursi in pratica. La Danimarca, che ha preso dal primo luglio la guida del Consiglio dell’Ue, ha messo il riarmo dell’Unione in cima alle sue priorità.

Per la premier Mette Frederiksen bisogna fare presto ed essere pronti per il 2030, come prevede il piano della Commissione. Pensare di raggiungere il target del 5% del Pil in spese per la Difesa solo tra dieci anni, come stabilito nell’accordo raggiunto al summit Nato dell’Aia, potrebbe essere troppo tardi. L’Alto rappresentante Ue Kaja Kallas continua a ripetere che quando ci si rende conto di avere bisogno delle armi vuol dire che ormai è troppo tardi. In alcuni Paesi, tra cui l’Italia, ci sono però forti resistenze. Ma la Danimarca, come tutti i Paesi Nordici e del fianco orientale percepiscono la Russia come una minaccia concreta. Per Frederiksen «dobbiamo rafforzare il nostro sostegno all’Ucraina» perché «il sostegno a Kiev non è un dono, ma fa parte del nostro stesso lavoro di riarmo». Le mosse di Trump rendono ancore più urgenti gli aiuti militari europei per Kiev.

Due giorni fa Zelensky, ad Aarhus in occasione dell’inaugurazione della presidenza danese, ha ribadito la necessità di aumentare le consegne militari e ha insistito sul fatto che «è molto importante che il sostegno a Kiev rimanga prevedibile». Al di là delle promesse da parte dei vertici Ue, Zelensky sa perfettamente che senza le forniture Usa non può resistere alla Russia perché, ha ammesso lui stesso, «ci sono alcune cose che l’Europa non ha per adesso, specialmente se parliamo dei missili Patriot, dei sistemi» per la difesa aerea. L’Ucraina si affida ai Patriot americani come unica difesa contro alcuni tipi di missili balistici russi, anche se dispone di una serie di altri sistemi di difesa di produzione nazionale e di fornitura europea contro missili da crociera e droni. La strada da percorrere, in attesa di sviluppare un’industria della difesa europea adeguata, è acquistare adesso le armi di cui ha bisogno Kiev dagli Stati Uniti oltre che investire sull’industria della difesa ucraina.

Il nuovo accordo Nato di portare le spese per la difesa al 5% del Pil permette di includere nel calcolo finale anche le armi fornite all’Ucraina, un incentivo dunque a fare di più. C’è poi lo strumento Ue Safe, ha ricordato la presidente della Commissione von der Leyen, che mette a disposizione 150 miliardi di euro di prestiti per progetti congiunti, che possono includere Kiev. L’industria della difesa ucraina ha una capacità che viene utilizzata solo al 60%, ha detto Zelensky, quindi c’è spazio per un altro 40% che può essere finanziato dai Paesi Ue. Berlino ha dichiarato ieri di prendere in considerazione l’acquisto dagli Usa di sistemi di difesa antiaerea Patriot per l’Ucraina. Il portavoce del governo tedesco ha detto che «sono in corso intense discussioni al riguardo» e che «il problema è urgente e la notte tra giovedì e venerdì lo ha aggravato ulteriormente». Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius si recherà a Washington a metà luglio. Secondo il quotidiano tedesco Bild, Berlino ha fatto una proposta agli Stati Uniti riguardante due sistemi Patriot e sta aspettando una risposta. Anche Kiev sta tentando di acquistare i Patriot americani dagli Stati Uniti, ma senza successo.

A metà aprile Zelensky si era detto pronto ad acquistarne «almeno» 10. Inoltre a fine maggio la Germania, che è il secondo maggiore fornitore di armi all’Ucraina proprio dopo gli americani, ha annunciato con Kiev un memorandum d’intesa per l’acquisto e lo sviluppo di missili a lungo raggio (dopo che non ha mai inviato i Taurus promessi), realizzati da produttori ucraini in patria e in parte anche sul suolo tedesco. Invece all’ultimo summit Nato Danimarca e Ucraina hanno siglato un accordo che consentirà alle aziende di difesa ucraine di avviare la produzione in Danimarca. Si tratta di vedere ora quanti Paesi Ue seguiranno l’esempio.

CorSera

[M K K]

Siamo a livelli grotteschi

[The_machine]

Nel medio termine la minaccia russa ai balitici è concreta, bisogna correre ai ripari.

[fede79]

Tutta questa corsa al riarmo, al 5% del PIL per l'inutile NATO, con la Russia che non ha nessuna intenzione di andare oltre quello che ha già conquistato, per un paese che non fa parte della UE: a nostre spese.

Vabbè ma qui scrive chi c'ha le spalle belle coperte da papino, da dietro una tastiera (rigorosamente Apple), magari con le palle a mollo e che non ha fatto un minuto di leva obbligatoria.

[Sean]

La Russia non solo non ha l'intenzione, ma è altamente dubbio che ne abbia le possibilità e/o capacità...perchè la guerra in corso già assorbe tutto il suo apparato militare, industriale, economico...e anche politico, perchè finchè non caveranno le gambe dall'Ucraina è assolutamente impensabile un qualsivoglia altro azzardo...e usando logica e razionalità, è del tutto da escludersi che una volta chiusa (ma quando si arriverà a chiuderla?) la guerra ucraina, se ne aprirà un'altra "nei Baltici" o nei dintorni...con la Russia che dovrà riprendersi, ricostituirsi e con la gente che non penso proprio sarebbe stavolta così disposta ad imbarcarsi in una susseguente avventura.

Non esiste un pericolo russo, mica è la Germania del '39...anche perchè se lo fosse stata, era da un pezzo che l'Ucraina l'avrebbe inglobata...tutta.

Putin ha necessità, prima o poi, di chiudere questa guerra e dedicarsi ad un lungo periodo di pace e consolidamento della pace, nel senso di rimettere in piedi l'economia, il comparto militare, industriale, insomma tutto l'apparato statale che questa guerra sta stressando.

[The_machine]

Se la NATO perde il suo ruolo e l'Europa non si adegua la possibilità nel medio termine è concreta e le motivazioni possono essere analoghe a quelle utilizzate in Ucraina, minoranze etniche russofile da tutelare e simili. Almeno questo è ciò che sostengono alcuni analisti.

Detto ciò Fede, evidentemente quelle allusioni sono rivolte a me, però restano distanti dalla realtà. Non so perché qua dentro ad ogni post che porta un'opinione diversa deve seguire l'utente di turno che si inventa situazioni personali. Va bene per carità scrivere ciò che si vuole, solo è strano perché fa presupporre di avere una qualche forma di conoscenza della persona che in realtà non c'è.

[Ponno]

E io pago....