Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Ponno
    Socialista col Rolex
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    • Holy See (Vatican City State) [VA]
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    Ah attaccare gli ospedali ora è crimine? Infame sionista con la lingua biforcuta.
    Merz intanto incommentabile.
    Originariamente Scritto da claudio96

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    più o meno il triplo

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    • zuse
      Macumbico divinatore
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      È colpa nostra come EU. La cura per quel cancro è la sua metastasi orientale l'abbiamo già scritta




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      • fede79
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        Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
        Merz intanto incommentabile.
        Sta riuscendo ad avere un ipogonadismo maggiore di Scholz.
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        • fede79
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          L’Iran minaccia la chiusura dello stretto di Hormuz:

          L'Iran ha minacciato di chiudere lo stretto di Hormuz alla navigazione in risposta all'attacco in corso da parte di Israele. Lo ha affermato Behnam Saeedi, membro del Comitato per la sicurezza nazionale del Parlamento di Teheran, citato dall'agenzia di stampa Mehr. "L'Iran ha numerose opzioni per rispondere ai suoi nemici e utilizza tali opzioni in base alla situazione", ha affermato Saeedi. "La chiusura dello stretto di Hormuz è una delle possibili opzioni per l'Iran", ha affermato. Mehr ha poi citato un altro parlamentare, Ali Yazdikhah, secondo cui l'Iran avrebbe continuato a consentire la libera navigazione nello Stretto e nel Golfo fino a che i suoi vitali interessi nazionali non fossero a rischio. "Se gli Stati Uniti entrassero ufficialmente e operativamente in guerra a sostegno dei sionisti, l'Iran avrebbe il legittimo diritto di esercitare pressione sugli Stati Uniti e sui paesi occidentali per ostacolare il transito del loro commercio di petrolio", ha affermato Yazdikhah.

          Telefonata Putin-Xi su Israele: “Forte condanna agli attacchi”

          I presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping, hanno discusso per telefono la situazione in Medio Oriente ed espresso "forte condanna" per gli attacchi di Israele all'Iran, "in violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale". Lo ha riferito il consigliere di Putin per la politica estera, Yuri Ushakov, che ha aggiunto che i leader si incontreranno in Cina il 2 settembre.

          Xi a Putin: “Il cessate il fuoco è la priorità”

          Il cessate il fuoco è "l'assoluta
          priorità" del conflitto tra Israele e Iran. Il presidente cinese Xi Jinping, nel colloquio telefonica con l'omologo russo Vladimir Putin, ha affermato che "l'uso della forza non è il modo giusto per risolvere i contenziosi internazionali", nel resoconto dei media statali di Pechino.

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          • The_machine
            Bodyweb Senior
            • Nov 2004
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            Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
            Travaglio è sempre stato critico verso gli USA, il loro imperialismo mascherato da azioni virtuose a favore delle nazioni dove hanno esportato democrazia, la loro ipocrisia, il controllo che esercitano sull'Europa e la loro ignoranza come popolo.

            Il riferimento al Trump pacificatore era proprio in merito all'Iran, che già mesi fa Bibi (come lo chiama il fidanzato Kurt) voleva attaccare e Trump gli aveva detto no e di non pensarci minimamente.
            Un giornalista deve adeguarsi a quello che sente e quello commentare. Se poi Trump ha cambiato idea ( ecco quello era prevedibile per n motivi, ha peccato di ingenuità il nostro faccinato) uno cambia opinione in merito. Mi pare infatti ieri su la 7 non ci sia andato leggero.

            No, attenzione, Travaglio come Orsini e compagnia bella è uno di quelli che dice come andranno le cose, non è un semplice cronista. Diceva che la Russia non avrebbe mai invaso l'Ucraina e il giorno dopo è successo. Riguardo Trump l'ha portato per mano nella campagna elettroale spiegandoci come avrebbe portato pace ovunque. Si è visto.

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            • Mario12
              Bodyweb Advanced
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              novità su Khomeini ?

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              • Sean
                Csar
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                • In piedi tra le rovine
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                Casa Bianca: “Trump deciderà se intervenire entro 2 settimane”
                "C'è una sostanziale chance di trattative che potrebbero o non potrebbero avvenire con l'Iran nel prossimo futuro. Prenderò una decisione nelle prossime due settimane", è la dichiarazione di Donald Trump letta dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt. "Trump ha un incredibile istinto e ha mantenuto l'America al sicuro nel suo primo mandato. Nessuno dovrebbe essere sorpreso dalla sua posizione sull'Iran. Teheran non può avere l'arma nucleare", ha sottolineato Leavitt, ribadendo che la "priorità" di Trump è non far avere l'arma nucleare all'Iran

                Repubblica
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • KURTANGLE
                  Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                  • Jun 2005
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                  • Borgo D'io
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                  Seee 2 mesi
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                  • zuse
                    Macumbico divinatore
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                    comunque finché non si risolve la situazione Gaza e Iran, propongo di riammettere Drop nella nostra grande famiglia di bw




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                    • Mario12
                      Bodyweb Advanced
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                      inchinatevi all' AIA tollà Khomeini , stronzi !

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                      • Sean
                        Csar
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                        • In piedi tra le rovine
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                        Attacco Usa all'Iran, i piani e i dubbi: le super bombe su Fordow e l'incubo di dover mandare forze speciali a «finire la missione»

                        L'opzione preferita dalla Casa Bianca sarebbe quella di una azione mirata ad alcuni obiettivi: ma Trump vuole l'irraggiungibile certezza che la super bomba basti a distruggere Fordow. E valuta le possibili ritorsioni: sulle basi Usa, sullo stretto di Hormuz, e con cellule terroristiche

                        Il pendolo di Trump sull’attacco contro l’Iran non si ferma. Lo spingono considerazioni politiche ma anche militari.

                        Queste le «ultime» da Washington sul secondo aspetto.

                        I DUBBI
                        Il presidente – scrive il Guardianvuole essere sicuro che la super bomba GBU 57 sia efficace in una eventuale operazione contro Fordow. La risposta, come per qualsiasi azione bellica, non può essere netta.
                        L’arma potrebbe non bastare, neppure con una serie di colpi ripetuti portati dai bombardieri B 2 sul bunker dentro la montagna.

                        È stato detto e riscritto: anche gli israeliani hanno pensato ad uno scenario dove insieme ai raid è previsto l’intervento di forze speciali. Un’alternativa che presenta grandi rischi. Nella memoria dei militari americani c’è sempre il disastro dell’aprile quando fallì la missione per liberare gli ostaggi a Teheran. Un elicottero e un cargo C 130 si scontrarono nel deserto iraniano, disastro determinato da condizioni meteo avverse (tempesta di sabbia), obiettive difficoltà logistiche, problemi di coordinamento. Di tempo ne è passato, i mezzi sono altri ma i pianificatori devono sempre valutare le variabili.

                        AZIONI MIRATE
                        Indiscrezioni suggeriscono che l’opzione preferita dalla Casa Bianca sia un’azione mirata e ristretta ad alcuni obiettivi, compreso Fordow. Trump vorrebbe appoggiare Israele ma senza partecipare ad una campagna ampia. E dunque il «compito» è assegnato al dispositivo mobilitato in questi giorni: caccia, missili da crociera, bombardieri strategici.

                        Del resto, nota qualche commentatore, l’IDF ha già svolto buona parte del «lavoro» riducendo le capacità della contraerea – che comunque non è scomparsa – e il numero di lanciamissili, che però riescono ogni giorno a tirare salve di vettori contro lo Stato ebraico. Giovedì i pasdaran hanno sperimentato un nuovo tipo di testata che rilascia, ad alta quota, 20 sub-munizioni da 2.5 chilogrammi di esplosivo su un vasto raggio. Un tentativo di allargare gli effetti. Un ulteriore dimostrazione di un continuo adattamento in situazioni di "stress".

                        MONITI
                        Gli ayatollah non ripiegano. I massimi dirigenti mettono in guardia non solo Israele ma anche gli Stati Uniti su quanto potrebbe accadere nel caso di un intervento diretto statunitense. È un gesto di sfida che ricorda quello dei capi Hezbollah poco prima che venissero eliminati da Israele.

                        Le parole di Teheran non sono sottovalutate a Washington, in quanto conoscono le capacità iraniane per manovre che possono comunque creare perdite o problemi. Nella Repubblica islamica numerosi esponenti hanno insistito sulla necessitò di bloccare lo stretto di Hormuz, magari usando delle mine. Scenario ribadito con decisione anche in queste ore, una ritorsione dalle conseguenze serie per le economie internazionali. Oppure attacchi contro le basi statunitensi nella regione. Non sono escluse neppure provocazioni per ostacolare il traffico marittimo nel Golfo oppure in Mar Rosso con la sponda degli Houthi. L’intelligence teme azioni di piccole cellule, con il ricorso a droni e razzi, nei paesi che ospitano una presenza statunitense. Una tattica ai quali si sono affidati in passato per gesti dimostrativi.

                        Ed è sempre alto il rischio terrorismo: le sedi diplomatiche e le basi diventano target. In questi momenti è «naturale» prevedere qualsiasi tipo di iniziativa da parte dell’avversario, a maggior ragione in un teatro geografico così vasto.

                        ​CorSera

                        ...ma di noi
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                        «nessun vincolo univa questi morti
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                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • fede79
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                          QUAL E' LA SITUAZIONE DEL PROGRAMMA MISSILISTICO IRANIANO?
                          Fonte: Middle East Spectator

                          Israele sostiene di aver distrutto due terzi dei trasportatori elevatori lanciatori (TEL) capaci di lanciare missili balistici verso Israele. Dicono questa sia la ragione per cui l'Iran sta sparando meno missili per lancio rispetto all'inizio del conflitto.

                          In realtà, non è esattamente così. E' stata confermata con prove fotografiche la distruzione di soli 10 TEL.

                          Ma allora perché l'Iran sembra 'impossiblitato' a lanciare grandi salve di missili contemporaneamente?

                          L'Iran ha una vasta rete di basi sotterranea per i propri missili, sparse in tutto il Paese. Le principali sono situate nell'Iran occidentale, vicino a Tabriz, Khrammabad e Kermanshah. Questi siti militari sono situati molto in profondità, e sono praticamente invulnerabili agli attacchi aerei convenzionali da parte di Israele.

                          Tuttavia, durante l'attacco iniziale di venerdì, Israele è riuscito a colpire alcune di queste basi e far collassare l'entrata ai tunnel. Ci vorranno giorni interi per l'Iran per rimuovere le macerie e riaprire le entrate e, anche allora, saranno vulnerabili ad attacchi ripetuti per via della superiorità aerea israeliana a Ovest.

                          La maggior parte dei missili lanciati verso Israele al momento provengono dall'Iran centrale e orientale; da posti come Shiraz, Shahrud, o persino Mashhad. Questo è dovuto al fatto che la superiorità aerea israeliana è molto meno consolidata in queste aree.

                          Anche nella peggiore delle ipotesi, che considera una rimanenza di soli 100-200 TEL, l'Iran dovrebbe essere in grado di eseguire un attacco missilistico di grandi dimensioni. Quindi, perché non lo fa?

                          Portare avanti un attacco missilistico coordinato su larga scala richiede una attenta pianificazione e preparazione. Nella fase di preparazione, i lanciatori vengono portati fuori dalle basi e vengono allestiti per il lancio. Nelle aree dove Israele ha sufficiente superiorità aerea, potrebbero identificare questi lanciatori e colpirli preventivamente, potenzialmente causando grandi perdite.

                          Allora perché l'Iran al momento usa solo una o due basi missilistiche alla volta?
                          Stanno eseguendo tattiche 'mordi e fuggi': portano fuori 20-30 lanciatori, sparano e si ritirano immediatamente nei tunnel per evitare le perdite.

                          Quando l'Iran si sentirà più sicuro sulla propria capacità di lanciare attacchi coordinati e su larga scala, li eseguirà. Perché non hanno affatto finito i missili e i lanciatori, e non li finiranno nel breve termine. Ma la situazione delle basi missilistiche nell'Iran occidentale deve essere risolta prima di procedere.

                          In conclusione, la stragrande maggioranza delle basi missilistiche iraniane sono completamente intatte, con l'eccezione della base di Tabriz, di ci abbiamo evidenza fotografica che prova grandi esplosioni secondarie, il che portano a pensare che la struttura sotterranea sia stata colpita. Per le altre basi che sono state semplicemente 'danneggiate', è solo una questione di tempo, ovvero di rimuovere le macerie dalle entrate dei tunnel e ritornare al lavoro.

                          Quando le difese aeree israeliane inizieranno a degradarsi significativamente, cosa che probabilmente inzieremo a vedere nei prossimi giorni, l'Iran verosimilmente porterà avanti lanci più a larga scala, con missili meno sofisticati ma con testate più grandi. Usare questi missili ora sarebbero uno spreco.
                          sigpic
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                          • Sean
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                            Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
                            QUAL E' LA SITUAZIONE DEL PROGRAMMA MISSILISTICO IRANIANO?
                            Fonte: Middle East Spectator

                            .
                            La guerra in Ucraina, per come ci è stata narrata in specie nei primi 2 anni, con una propaganda occidentale smaccata e indegna della professione giornalistica (ha dato un colpo alla al tempo già traballante credibilità del giornalismo praticamente mortale), dove ci si raccontava dei mali terminali di Putin, dei russi che combattevano con le pale e cercavano negli elettrodomestici i chip per far funzionare i missili, che la Russia sarebbe finita in default per le sanzioni, che era "isolata" e tante belle scemenze vomitate dagli unici scemuniti del globo (i politicchi e giornalicchi occidentali), ci deve comunque sempre mettere sul chi va là quando si inizia a trattare argomenti come, per l'appunto, armi, condizioni sul terreno, disponibilità, strategie, intenzioni e reali condizioni dei belligeranti.

                            Io partirei da due dati che mi paiono chiari: 1) Sion ha il dominio dei cieli iraniani, 2) Sion ha quinte colonne interne all'apparato militare e politico iraniano.

                            Ha il dominio dei cieli in quanto scorazza coi caccia ovunque, bombarda, le difese aeree iraniane o sono inefficaci o ridotte a mal partito...e che sappia dove e come colpire ce lo dice la decapitazione di tanti vertici iraniani, per cui sapevano benissimo quando e dove colpire.

                            La disparità tecnologica è d'altro canto evidente: l'aviazione iraniana è vetusta, a quanto pare pure la contraerea, e l'unica arma di offesa sono quei missili capaci di raggiungere Israele.

                            Ecco, dunque sul punto non so se quanto ci racconta l'articolo sia vero, quanta disponibilità di missili abbia l'Iran o se Israele stia davvero colpendo le rampe di lancio, diminuendo dunque la capacità di offensiva missilistica iraniana...o se forse l'Iran ne lancia pochi per non esarcerbare il conflitto, in quanto in ipotesi forse sta cercando di tornare ai tavoli delle trattative sul nucleare...questo non lo sappiamo e i media non aiutano a cause delle tare di cui sopra.

                            Però non farei molto conto sul fatto che le "difese antimissile israeliane si degraderanno"...per il semplice motivo che a rifornirle ci pensano gli USA. Tutto l'apparato militare sionista (obiettivamente il migliore e più aggiornato del Medio Oriente) è niente altro che forniture a marchio americano: tutto quell'apparato è sostenuto e alimentato dall'America...e questo incide molto.

                            L'Iran invece chi lo sta aiutando? Per adesso nessuno, è solo...e non è la Russia, cioè un paese immenso, con capacità nucleari e di sviluppo di armi modernissime (i missili ipersonici, i grandi sottomarini nucleari) e con riserve a quanto pare illimitate di missili e munizioni...perchè nel mare di merda con cui ci hanno sommerso i media occidentali, qualcuno che provasse ad illustrare le cose da un altro punto di vista c'è stato, solo che veniva sommerso dal liquame generale: ricordo, ad inizio conflitto, un ex diplomatico americano raccontare delle sue visite di anni prima in Russia e "dei magazzini di armi che si estendevano a perdita d'occhio", e di quel professore della Columbia (entrambi gli articoli li postai qui) che avvisava che: "non si può isolare un impero", perchè la Russia non è Cuba dove puoi porre un blocco navale - ovviamente analisi poco lette e ancor meno prese in considerazione.

                            L'Iran è in difficoltà, questo mi sento di dirlo, è un qualcosa che si percepisce a sensazione...se però l'America dovesse decidere di non intervenire direttamente, l'Iran segnerebbe un bel punto.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • KURTANGLE
                              Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                              Trump mimmolino
                              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                              Originariamente Scritto da GoodBoy!
                              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                              grazie.




                              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                              • Virulogo.88
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                                Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
                                comunque finché non si risolve la situazione Gaza e Iran, propongo di riammettere Drop nella nostra grande famiglia di bw
                                con tanto di scuse pubbliche ( nostre )
                                Originariamente Scritto da Pesca
                                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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