Alle 7 di mattina (ore italiane) sono stati liberati i primi sette uomini. Sono Eitan Mor, l'ostacolo invisibile, i cui genitori hanno scelto di supportare la guerra e non i negoziati, Gali e Ziv Berman, gemelli rapiti aKfar Azza insieme a Emily Damari, Matan Angrest, un soldato, Omri Miran, il più anziano del gruppo, 48 anni, Alon Ohel, pianista che ha perso l'uso di un occhio in prigionia e infine Guy Gilboa-Dalal. I primi sette prigionieri rilasciati sono stati già consegnati all’esercito israeliani. In piazza quasi nessuna immagine del momento della liberazione: è stato stabilito di non diffonderle per evitare spettacolarizzazioni o “show” mediatici. Un tentativo da parte di Israele di bloccare di quella che hanno definito per mesi “la propaganda di Hamas”.
Hamas: «Gli altri ostaggi saranno consegnati nel sud di Gaza alle 9»
I restanti 13 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas saranno consegnati alla Croce rossa alle 9 ora italiana nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha detto una fonte del movimento di resistenza islamico ad al Jazeera, secondo quanto riferisce Ynet.
CorSera-Repubblica
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Machine ma lo hai letto l'articolo? Parla della necessità di provare l'intento, due righe due. Il resto sono obiezioni al fatto che Bartov non abbia parlato di Hamas e del 7 Ottobre.
dichiarazioni genocidgarie ne esistono a centinaia ormai, appena posso ti linko il sito che le raccoglie
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Contano le argomentazioni, e quelle presentate nell'articolo per me sono sensate.Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioAhahaha, la risposta di un rabbino pubblicata sul Jerusalem Post. Ti stai infilando in un vicolo cieco dialettico
Inoltre, sempre a mio avviso, l'intento genocida è più chiaro in Hamas che in Israele.
In ogni caso Baro, credo che le opinioni siano chiare, let's agree to disagree.
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più che altro si sta parlando del nulla più assoluto tipo esercizi di stile, ma va bene così fa numeroOriginariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioState scacciando cit
trovatevi una donna cit
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Ahahaha, la risposta di un rabbino pubblicata sul Jerusalem Post. Ti stai infilando in un vicolo cieco dialettico
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Trovo sterile l'approccio di citare opinioni altrui, anche perché basta fare un search su Google e trovi da solo:Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
Sindrome da analisi della realtà. Che abbiamo uno dei dibattiti pubblici peggiori al mondo è innegabile.
Così come è innegabile che la stragrande maggioranza degli esperti afferma che stia avvenendo in genocidio. Se vuoi ti faccio i nomi, falli anche tu però 😀
Omer Bartov is a respected historian of the Holocaust who also teaches about genocide as Dean’s Professor of Holocaust and Genocide Studies at Brown University. We do not impugn his scholarship regarding Nazi Germany’s annihilation of 6 million Jews during World War II, but we substantively disagree with the conclusions stated in his July 15... Read More
Alla fine si verte sempre sull'intento e nell'articolo approfondiscono questo punto.
Si potrebbe anche ribaltare la discussione e dire che i palestinesi hanno commesso un genocidio. Diverse dichiarazioni dei vertici di Hamas mostrano l'intento:
Il mio comunque era un discorso più ampio, che verteva proprio sulla scarsa utilità di dare rilevanza all'etichetta genocidio in questo contesto. Un contesto nel quale i palestinesi il 7 ottobre hanno commesso crimini di guerra e crimini contro l’umanità conclamati. Dopo quanto accaduto ragionare in questi termini è una farsa.
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Sindrome da analisi della realtà. Che abbiamo uno dei dibattiti pubblici peggiori al mondo è innegabile.Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioSindrome da torre d'avorio
Così come è innegabile che la stragrande maggioranza degli esperti afferma che stia avvenendo in genocidio. Se vuoi ti faccio i nomi, falli anche tu però 😀
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Tra l'altro è appena uscita la notizia che le foto di "bunker di Hamas sotto gli ospedali" usate dall'IDF per "giustificare i danni collaterali" sono copie incollate (quindi rubate) da siti di artisti digitali. Siamo oltre i confini dello squallore
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Comunque che dire. Il dibattito italiano è riuscito a banalizzare anche un genocidio. Disgustoso, letteralmente. Per fortuna che non contiamo più un *****
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Non ci vedo nessuna faziosità: se togli l'ICJ rimangono giuristi e associazione. In più l'ICJ a gennaio 2024 ha indicato misure provvisionali per un rischio concreto di genocidio. La Corte Penale Internazionale ha aperto una inchiesta. Mi sembrano tutti elementi che puntano in una direzioneOriginariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
Si chiaro, qui avevi scritto un'altra cosa
Quindi, o avevi scritto senza sapere/verificare, oppure sapevi è hai scelto di riportare il falso. In entrambi i casi mostra un approccio fazioso, il che è ancora più grave se ad esserlo è una persona esperta in materia.
Comunque l'affermare che qualcosa sia genocidio o meno diventa propaganda, e smette ti avere una significato puramente tecnico, nel momento in cui il dibattito pubblico per qualche motivo si avviluppa su quel termine.
L'analogia che aveva fatto Arturo sul femminicidio è calzante. Magari definire se un omicidio è femminicidio è una questione tecnica, ma quando il tema finisce al centro del dibattito pubblico attaccare l'etichetta di "femminicidio" porta con se tutta una serie di altre considerazioni a latere come il patriarcato, la colpa collettiva degli uomini etc etc. In questo caso l'etichetta "genocidio" in qualche modo dovrebbe indicare che la reazione di Israele è illegittima e l'occidente che l'ha sostenuta è complice e altrettanto colpevole. Insomma, sostituisci alla colpa collettiva degli uomini la colpa collettiva dell'occidente.
Quello a cui stiamo assistendo in realtà è lo scontro di due popoli che si odiano, e che esprimono quest’odio con strumenti diversi.
Il 7 ottobre è stato uno dei punti più bassi della storia recente: un atto che, per portata e brutalità, ha superato la soglia oltre la quale una risposta militare era inevitabile. Una guerra contro un’entità terroristica che si mimetizza nella popolazione civile produce inevitabilmente un tasso di vittime non combattenti più alto che in una guerra convenzionale. Era una trappola, ed era evidente: Hamas voleva che accadesse questo. Sapeva che Israele avrebbe dovuto reagire, e che quella reazione (per quanto inevitabile) avrebbe potuto compromettere la sua legittimità morale di fronte al mondo.
Adesso alle manifestazioni in occidente sfilano in prima linea gli striscioni pro Hamas e 7 ottobre (incoraggiati e giustificati da sacerdoti come l'Albanese), quindi in parte c'avevano visto giusto.
Poi del dibattito pubblico a me interessa relativamente: a sostenere che sia un genocidio è la stragrande maggioranza degli esperti.
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Si chiaro, qui avevi scritto un'altra cosaOriginariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
Machine, non mi prendere per il c.ulo: ti ho già detto che l'ICJ non si è ancora pronunciata nel merito, essendo il caso ancora in via preliminare
Ha detto c'è un rischio concreto si stia compiendo un genocidio e a tal riguardo ha ricordato agli stati i loro obblighi internazionali.
Quindi, o avevi scritto senza sapere/verificare, oppure sapevi è hai scelto di riportare il falso. In entrambi i casi mostra un approccio fazioso, il che è ancora più grave se ad esserlo è una persona esperta in materia.Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioNel momento in cui hai la Corte Internazionel di Giustizia, diverse agenzie ONU, amnesty, le associazioni dei giuristi di mezzo mondo, l'associazione degli studiosi del genocidio, gli storici, giuristi, ebrei israeliani, sia scampati al genocidio che no, che sostengono che quanto sta avvenendo e' un genocidio...vuol dire che i dubbi ragionevoli non ci sono. E per una volta ci si puo' anche affidare al principio di autorita'.
Comunque l'affermare che qualcosa sia genocidio o meno diventa propaganda, e smette ti avere una significato puramente tecnico, nel momento in cui il dibattito pubblico per qualche motivo si avviluppa su quel termine.
L'analogia che aveva fatto Arturo sul femminicidio è calzante. Magari definire se un omicidio è femminicidio è una questione tecnica, ma quando il tema finisce al centro del dibattito pubblico attaccare l'etichetta di "femminicidio" porta con se tutta una serie di altre considerazioni a latere come il patriarcato, la colpa collettiva degli uomini etc etc. In questo caso l'etichetta "genocidio" in qualche modo dovrebbe indicare che la reazione di Israele è illegittima e l'occidente che l'ha sostenuta è complice e altrettanto colpevole. Insomma, sostituisci alla colpa collettiva degli uomini la colpa collettiva dell'occidente.
Quello a cui stiamo assistendo in realtà è lo scontro di due popoli che si odiano, e che esprimono quest’odio con strumenti diversi.
Il 7 ottobre è stato uno dei punti più bassi della storia recente: un atto che, per portata e brutalità, ha superato la soglia oltre la quale una risposta militare era inevitabile. Una guerra contro un’entità terroristica che si mimetizza nella popolazione civile produce inevitabilmente un tasso di vittime non combattenti più alto che in una guerra convenzionale. Era una trappola, ed era evidente: Hamas voleva che accadesse questo. Sapeva che Israele avrebbe dovuto reagire, e che quella reazione (per quanto inevitabile) avrebbe potuto compromettere la sua legittimità morale di fronte al mondo.
Adesso alle manifestazioni in occidente sfilano in prima linea gli striscioni pro Hamas e 7 ottobre (incoraggiati e giustificati da sacerdoti come l'Albanese), quindi in parte c'avevano visto giusto.
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porto una piccola riflessione scaturita da quel penoso video tra l'aspirapolvere iachetti e il disadattato che gli ha risposto "definisci bambino"
premetto che ho due figli adolescenti e che non parteggio ne per israele ne per hamas e che sicuramente uno non doveva entrare nella terra dell'altro e che la comune convivenza sensata e rispettosa è sicuramente il sentimento migliore e bla bla bla
a parte tutto questo buonismo
mettiamo che io sono un soldato addestrato israeliano e mi hanno mandato in guerra - hamas non ha quasi più cartucce da sparare e manda un 12enne con un ak47 in guerra
io da soldato 20enne mi trovo davanti un 12enne armato che mi vuole sparare, cosa faccio?
gli canto una canzone e gli metto un fiore nella canna del kalashnikov o gli pianto una palla in testa?
E mentre marciavi con l'anima in spalle
Vedesti un uomo in fondo alla valle
Che aveva il tuo stesso identico umore
Ma la divisa di un altro colore
Sparagli Piero, sparagli ora
E dopo un colpo sparagli ancora
Fino a che tu non lo vedrai esangue
Cadere in terra a coprire il suo sangue
E se gli sparo in fronte o nel cuore
Soltanto il tempo avrà per morire
Ma il tempo a me resterà per vedere
Vedere gli occhi di un uomo che muore
E mentre gli usi questa premura
Quello si volta, ti vede e ha paura
Ed imbracciata l'artiglieria
Non ti ricambia la cortesia
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L’ira di Trump sulla Cina: «Dazi del 100% da novembre». Cancellato l’incontro con Xi. Wall Street in calo
«Sto valutando un massiccio aumento dei dazi sui prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti», ha scritto Donald Trump su Truth accusando Pechino di «atti ostili»
«Sto valutando un massiccio aumento dei dazi sui prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti» avevca scritto il presidente americano Donald Trump sul suo social network Truth, accusando Pechino di «atti ostili». E in serata, sempre via social, Trump conferma il, suo proposito: «Gli Stati Uniti imporranno dazi del 100% alla Cina, oltre a qualsiasi tariffa che stanno già pagando». L’inasprimento dovrebbe scattare dal primo novembre. Previsti anche controlli sull’export di sfotware essenziali. «Avrei dovuto incontrare il presidente Xi tra due settimane, all’Apec, in Corea del Sud — ha aggiunto —, ma ora sembra non esserci motivo per farlo». Giovedì 9 ottobre la Cina ha annunciato nuove restrizioni sui materiali a base di terre rare, specificando che le licenze relative a determinati tipi di chip saranno concesse analizzando ogni caso.
Ostilità commerciale
«Le lettere — prosegue — erano particolarmente inappropriate in quanto inviate nei giorni in cui, dopo tremila anni di caos e combattimenti, ci sarà la pace in Medio Oriente. Mi chiedo se questa tempistica sia stata una coincidenza». Il presidente afferma che gli Stati Uniti sono stati «contattati da altri Paesi estremamente arrabbiati per questa grande ostilità commerciale, nata dal nulla». Per questo, «Come presidente degli Stati Uniti contrasterò finanziariamente la loro mossa — avverte il tycoon —. Ci sono molte altre contromisure che, allo stesso modo, sono in seria considerazione».
https://www.corriere.it/economia/fin...tml?refresh_ce
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