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Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
    Negli USA si mette male...
    Armi in pugno per rivendicare la propria libertà.

    Gli Stati Uniti con 670mila contagi sono di gran lunga i più colpiti al mondo dal coronavirus. Ma i sostenitori di Trump premono per riaprire tutto e farla finita con il lockdown. In Michigan questa protesta è arrivata con fucili e bandiere in mano fino ai gradini del Parlamento.


    Inviato dal mio VOG-L29 utilizzando Tapatalk
    Sti 4 redneck li mettono subito a cuccia lì
    sigpic

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      Originariamente Scritto da Miller Visualizza Messaggio
      magari noi abbiamo saturato subito i posti di terapia intensiva e c'è stato il boom, loro hanno tenuto meglio inizialmente ma poi, TI o non TI, la gente di una certa età muore lo stesso.
      Si, è possibile. Magari pesa anche il fatto che adesso stiamo facendo più tamponi e quindi i casi attivi sono progressivamente meno gravi.

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        Tra l'altro il nostro numero di casi critici è quasi la metà rispetto alla Germania, mi aspetto quindi che il tuo grafico continui quel trend.

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          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          Non lo so. Io credo intendano la possibilità di allenarsi per chi ha un PT che magari lavora in palestra...certo al proprietario cosa conviene? La gran massa dei frequentatori il PT non ce l'ha...quindi dovranno organizzarsi con gli istruttori di sala in modo da curare il cliente come fosse il suo PT, cioè controllando il distanziamento dagli altri (con ingressi ridotti ci sono più spazi), avendo macchinari liberi, senza code, senza attese, forse anche con appuntamento per piccoli gruppi di tot persone ogni ora.
          Questo è già un altro tipo discorso. La mia palestra funziona già così, discorso degli appuntamenti a parte, sia io che i miei istruttori siamo tutti agonisti e seguiamo praticamente ad personam chiunque con la stessa cura. Anche il principiante assoluto viene seguito praticamente individualmente perché lo vediamo in un'ottica di lungo termine, nella quale chiunque potrebbe diventare un agonista, e quindi ci interessa perfezionarlo il più possibile all'inzio in modo che consolidi subito le basi tecniche ideali per massimizzare la performance.

          Il problema però qui è prettamente numerico, più che tecnico. Io, in un paese di 7000 abitanti, ho un locale di 300 mq che, a meno di non trovarmi con affitti sproporzionati per pochi metri in più, è essenzialmente la migliore, nonché unica visto che ho girato parecchio, soluzione possibile sul mio territorio. Io, per i miei numeri, la mia realtà, i miei costi, non posso prescindere dal lavorare con almento 10/15 persone contemporaneamente, cioè circa un iscritto ogni 25 mq. Questo mettendomi io a lavorare in palestra DA SOLO, lasciando a casa ben altri 5 istruttori tra sala e corsi, e forse anche la signora della pulizie, ritornando a "sfruttare" mia madre per le pulizie.
          Cioè in pratica buttare all'aria diversi anni di sacrifici per avviare un'attività per ritrovarmi come il primo giorno che ho aperto, ovvero indebitato, con un giro d'affari minimo e costretto ad ammazzarmi di lavoro per pareggiare si e no le spese.

          Per meno mi conviene restare chiuso o vendere direttamente l'attività e andare a fare il dipendente da un'altra parte, tanto da solo smuovo un giro di iscritti tale che nel raggio di 15 km chiunque mi assumerebbe.
          Last edited by -El Diablo-; 18-04-2020, 11:24:49.

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            Coronavirus, i veri numeri in Italia: «6 milioni di contagiati»

            Per l’aggiornamento Istat sui decessi totali relativi al periodo 1 marzo-4 aprile le morti sono state almeno il 20% in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti . Ma in oltre la metà dei Comuni del Nord i decessi sono più che raddoppiati


            Quanto ha impattato il Covid-19 sulla mortalità giornaliera italiana? È uscito venerdì l’aggiornamento Istat sui decessi totali relativi al periodo 1 marzo-4 aprile 2020. In 1.689 Comuni le morti sono state almeno il 20 percento in più rispetto a quelle della media dello stesso periodo dal 2015 al 2019. Nei 39 Comuni capoluogo, sui 111 monitorati, i decessi sono aumentati del 77 percento rispetto al 2019. Il confronto tra anni è uno dei modi utilizzati per calcolare il numero reale dei decessi per coronavirus, visto che si parla di sottostima riguardo ai dati forniti ogni giorno dalla Protezione civile che conta solo i deceduti con tampone positivo. Restano fuori, perlomeno, le vittime non dichiarate di Covid-19 delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e le persone contagiate che muoiono a casa senza aver fatto un test. In oltre la metà dei Comuni del Nord i decessi sono più che raddoppiati. A Milano nelle prime tre settimane di marzo lo scarto era +17,4%, nel periodo 1 marzo-4 aprile siamo a +49,3 percento. «I numeri sono molto superiori rispetto a quelli ufficiali — dice Massimo Galli, primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano —. Le stime sono difficili, ma se la Lombardia dichiara 63 mila casi potrebbero essere mezzo milione o più. A oggi i positivi in Italia potrebbero come minimo superare i 2 milioni».


            Le cifre

            «Il 4 aprile avevamo circa 15 mila deceduti secondo le cifre ufficiali, ma saranno stati almeno il doppio — afferma Daniele del Re, docente di Fisica all’Università Sapienza, che in uno studio firmato assieme a Paolo Meridiani analizza i dati Istat confrontandoli con i numeri ufficiali dei decessi da Covid-19 —. Se osservo la mortalità giorno per giorno e la confronto con quella degli anni precedenti, al 4 aprile la discrepanza varia da zona a zona, ma sembra che i decessi collegati al Covid-19 siano almeno il doppio di quelli ufficiali. Lo scarto tra le due cifre ora si sta riducendo perché siamo diventati “più bravi” a seguire il contagio». Un dato che ha destato molto interesse viene dall’analisi di 10 mila test sierologici in Lombardia e Liguria che ha calcolato una percentuale di persone immunizzate sopra il 10 percento: se fosse rappresentativa della popolazione italiana porterebbe il dato dei contagiati reali nel nostro Paese a 6 milioni.


            La sottostima

            Realistico? E come si calcolano i casi sommersi? «È una cifra plausibile anche se, secondo i nostri calcoli, la prevalenza del virus nella popolazione italiana è più vicina al 5 percento — spiega Matteo Villa, ricercatore dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) —. Il calcolo viene fatto sulla base del numero totale dei positivi e dei morti fornito dalla Protezione civile: i decessi rappresentano il 13 percento dei contagiati, ma dato che sappiamo che il tasso di letalità plausibile per il Covid-19 in Italia è stimabile in circa l’1,15%, posso calcolare il numero reale dei casi moltiplicando i positivi per 13 e dividendo per 1,15 in pratica riportando la mortalità apparente al suo numero plausibile. Così ottengo 2,1 milioni di persone circa. Se voglio “aggiustare” i calcoli tenendo conto della sottostima del numero dei decessi in base ai dati Istat, la prevalenza diventa di 2,8 milioni di persone. Il minimo è di 1,8 milioni, il massimo di 6,3 milioni. Come minimo i contagiati sono il 5% ed è possibile che siano il 10».


            Lontani dall’immunità di gregge

            Non è un numero che ci mette al riparo da altri focolai ed è molto lontano dall’immunità di gregge, ma in alcune province i dati sono differenti. «Se in tredici regioni su venti la stima non supera il 3 per cento, in Lombardia la miglior stima della prevalenza è intorno al 15 per cento — osserva Matteo Villa —. A Nembro probabilmente troverei l’80 per cento di contagiati». Una diffusione che in alcune zone potrebbe essere stata così capillare da arrivare a una buona soglia per permettere un deciso rallentamento dell’epidemia: una volta guarita la maggior parte delle persone, il virus troverebbe più ostacoli e rallenterebbe, ma non vale per tutto il Paese.


            Per l’aggiornamento Istat sui decessi totali relativi al periodo 1 marzo-4 aprile le morti sono state almeno il 20% in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti . Ma in oltre la metà dei Comuni del Nord i decessi sono più che raddoppiati
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza Messaggio

              Per meno mi conviene restare chiuso o vendere direttamente l'attività e andare a fare il dipendente da un'altra parte, tanto da solo smuovo un giro di iscritti tale che nel raggio di 15 km chiunque mi assumerebbe.
              Bisogna vedere che piega prende tutta la situazione. Anche le palestre e il mondo fitness rappresentano una voce importante per gli introiti dello Stato. Credo che si troverà una soluzione che preveda distanziamenti e appuntamenti...niente sovraffollamenti insomma.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                In una struttura medica privata delle mie zone hanno messo a disposizione i test sierologici:

                Originariamente Scritto da Sean
                faccini, kazzi, fike, kuli
                cesko92 [at] live.it

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                  Qualcuno ha notizie se stanno effettuando delle statistiche per capire da dove arrivano i nuovi contagi? Stando tutti a casa sono causati dagli ospedali stessi, dalle fabbriche ancora aperte, dai runner, si è capito qualcosa in più?
                  Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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                    Idea Fipe: famiglia al ristorante con liberatoria
                    Bar e ristoranti scaldano i motori in vista di una riapertura, a breve, nella fase due dopo il periodo del lockdown per l'emergenza coronavirus. Nel «cantiere» della ripartenza, in attesa di un via libera calibrato in base ai dati epidemiologici del coronavirus, i titolari degli esercizi pubblici già da ora sono a lavoro per formulare ipotesi su come riorganizzare lo spazio nei locali, come garantire la sicurezza dei clienti e l'igiene pubblica senza dimenticare i problemi fiscali che sono ancora sul tappeto. «Tra le tante possibilità ipotizzate e a cui stiamo pensando - dice il direttore del centro studi della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) Luciano Sbraga- una soluzione potrebbe essere una «liberatoria» nel caso al ristorante dovessimo trovarci di fronte a clienti che si presentano, ad esempio, come nuclei di famiglie».

                    Guerra (Oms): «Inevitabili nuovi focolai»
                    Saranno «inevitabili nuovi focolai» anche dopo la riapertura e questi dovranno essere individuati in tempi molto rapidi. Ranieri Guerra vicedirettore dell’Oms e membro del comitato tecnico scientifico, lo spiega durante un intervento a RaiNews24. «Serve rafforzare il controllo del territorio con controlli e tamponi a domicilio», ha aggiunto.

                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Coronavirus, Fase 2. Arcuri:

                      «Senza sicurezza ripartenza economica molto breve. Mascherine gratis a tutti? Vedremo»

                      Il commissario all’emergenza:

                      «In Lombardia 5 volte i morti civili della seconda guerra mondiale»

                      «Tra l’11 giugno 1940 e il primo maggio 1945 a Milano sono morti sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale 2 mila civili, in 5 anni; in due mesi in Lombardia per il coronavirus sono morte 11.851 civili, 5 volte di più. Un riferimento numerico clamoroso. Oltre alla solidarietà che dobbiamo ai lombardi e alla consapevolezza della gravità dell’emergenza in quelle terre, dobbiamo anche sapere che stiamo vivendo una grande tragedia, non l’abbiamo ancora sconfitta». Queste le parole del commissario all’emergenza Domenico Arcuri in conferenza stampa sabato.

                      Mascherine gratis per tutti?

                      Su mascherine, dispositivi di protezione e apparecchiature il commissario straordinario ha spiegato: «Siamo in condizioni di soddisfare le esigenze che arrivano dal territorio e dalle Regioni. Nell’ultima settimana abbiamo consegnato alle Regioni 25,5 milioni di mascherine, una media di 3,6 milioni al giorno. Dai dati fornitici dalle Regioni, sappiamo che nei loro depositi ci sono 39,1 milioni di mascherine. Distribuiamo mascherine al sistema pubblico, sanitario e parasanitario, a titolo gratuito. Le mascherine hanno un costo. La speculazione si sconfigge mettendo sul mercato più mascherine possibile, e lo abbiamo già fatto. Poi fissando un prezzo massimo, e lo faremo. Se nella Fase 2 ci chiederanno di distribuirle anche alle imprese lo faremo, ne abbiamo una dotazione sufficiente. Siamo sicuri che lo Stato debba distribuire a titolo gratuito la mascherine a tutti? Chi vivrà vedrà, la storia ci darà una risposta penso presto».


                      «Senza sicurezza ripartenza economica molto breve»

                      «Dobbiamo continuare ad agire con la cautela e la prudenza di questi mesi, capire che è clamorosamente sbagliato comunicare un conflitto tra salute e ripresa economica. Senza la salute e la sicurezza la ripresa economica durerebbe come un battito di ciglia. Bisogna continuare a tenere in equilibrio questi due aspetti, Alleggerire progressivamente le misure di contenimento, garantendo sicurezza e salute di un numero massimo di cittadini possibile. No a improvvisazioni ed estemporaneità» ha aggiunto.


                      La scelta del test sierologico

                      La scelta del test sierologico adottato per il campionamento della popolazione avverrà entro il 29 aprile, «in prossimità dell’inizio della Fase 2». I dati raccolti «convoglieranno ai sistemi del ministero della Salute, passando per le strutture regionali» ha aggiunto Arcuri, in conferenza stampa in Protezione Civile. Il bando di gara, pubblicato sui siti del governo, prevede una prima richiesta di 150 mila test, cui potrebbe seguire una seconda richiesta con altrettanti test.

                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

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                        Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza Messaggio
                        Qualcuno ha notizie se stanno effettuando delle statistiche per capire da dove arrivano i nuovi contagi? Stando tutti a casa sono causati dagli ospedali stessi, dalle fabbriche ancora aperte, dai runner, si è capito qualcosa in più?
                        Una domanda che si fanno in molti. Credo che gli ospedali siano ancora un grave centro di contagio. Credo che in quei numeri ci siano le case di riposo. Credo che ci sia l'apporto degli asintomatici e anche dei malati lasciati a casa...che inevitabilmente contagiano altri familiari.

                        Poi c'è tutta la questione di quanto tempo si resta attivi anche dopo la scomparsa dei sintomi...perchè se a chi esce dall'ospedale viene fatto il tampone, la stessa cosa non possiamo dirla per chi è stato curato a distanza a casa. Persone che, una volta ristabilitesi, non hanno obblighi di quarantena e possono uscire, senza sapere se sono negativi o meno.

                        Quel mio conoscente di Bergamo, di cui ho avuto modo di dire nei giorni scorsi, adesso la febbre non ce l'ha più, si è rimesso...ma chi ha detto che non è positivo e contagioso? Nessuno. Vai in giro, vai al lavoro e quanti ne infetti?
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggio
                          Sento spesso nelle interviste parlare di immunità di gregge. Siamo quindi sicuri che ci si possa immunizzare contro questo virus?! Abbiamo un dato scientifico solido che lo dimostra o è un misto di speranza e un misto di botta di culo? Che io sappia, ci sono state recidive.
                          Purtroppo si, si va un po' a culo.

                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Quando si parla di "immunità di gregge", da quello che capisco io (almeno dalle varie interviste ai virologi italiani) si tratta di immunizzare la popolazione col vaccino. Questo intendono per immunità di gregge - almeno qua da noi.
                          Sean, credo intendano che quando un certo numero di persone (<60%) ha sviluppato una naturale immunità, reagendo e creando anticorpi per il virus, poi il virus sparisce e non si diffonde più per via dei pochi carrier.

                          Giustamente però si hanno ancora poche informazioni su questa cosa, capita per alcuni virus, ma questo?



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                            In Slovenia ad esempio, dove la curva è stata ritenuta sotto controllo, ora riaprono un po' alla volta ed al contempo fanno degli esami a 1500 persone a campione tra la popolazione per vedere di rilevare chi è stato malato, chi ha sviluppato anticorpi, per cercare di capirci qualche cosa insomma.
                            Lavorano sui dati di tutti, non solo con quelli dei malati.



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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Coronavirus, Fase 2. Arcuri:

                              «Senza sicurezza ripartenza economica molto breve. Mascherine gratis a tutti? Vedremo»

                              Il commissario all’emergenza:

                              «In Lombardia 5 volte i morti civili della seconda guerra mondiale»

                              «Tra l’11 giugno 1940 e il primo maggio 1945 a Milano sono morti sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale 2 mila civili, in 5 anni; in due mesi in Lombardia per il coronavirus sono morte 11.851 civili, 5 volte di più. Un riferimento numerico clamoroso.
                              Queste dichiarazioni sono ridicole e vomitevoli.
                              Ma che significa? Invece quelli arruolati volontariamente o meno che quindi non contano più come civili nonostante fossero sbarbatelli?

                              Protagonismi indecenti per avere la dichiarazione più cool. Che pena.

                              Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                              Originariamente Scritto da claudio96

                              sigpic
                              più o meno il triplo

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                                Ho sostenuto quello perchè, quando Boris Johnson parlò di immunità di gregge, qua in Italia ci furono vari interventi di vari virologi che lo confutarono, sostenendo che l'immunità di gregge la si potrà avere solo in presenza di un vaccino, dato che l'immunità per via naturale (cioè una grossa fetta di popolazione che prende il virus e che dunque sviluppa gli anticorpi) non è assicurata...anzi forse si sta parlando di una chimera.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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