Originariamente Scritto da marcu9
Visualizza Messaggio
Emergenza Coronavirus: thread unico.
Collapse
X
-
Originariamente Scritto da Miller Visualizza Messaggiomagari noi abbiamo saturato subito i posti di terapia intensiva e c'è stato il boom, loro hanno tenuto meglio inizialmente ma poi, TI o non TI, la gente di una certa età muore lo stesso.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioNon lo so. Io credo intendano la possibilità di allenarsi per chi ha un PT che magari lavora in palestra...certo al proprietario cosa conviene? La gran massa dei frequentatori il PT non ce l'ha...quindi dovranno organizzarsi con gli istruttori di sala in modo da curare il cliente come fosse il suo PT, cioè controllando il distanziamento dagli altri (con ingressi ridotti ci sono più spazi), avendo macchinari liberi, senza code, senza attese, forse anche con appuntamento per piccoli gruppi di tot persone ogni ora.
Il problema però qui è prettamente numerico, più che tecnico. Io, in un paese di 7000 abitanti, ho un locale di 300 mq che, a meno di non trovarmi con affitti sproporzionati per pochi metri in più, è essenzialmente la migliore, nonché unica visto che ho girato parecchio, soluzione possibile sul mio territorio. Io, per i miei numeri, la mia realtà, i miei costi, non posso prescindere dal lavorare con almento 10/15 persone contemporaneamente, cioè circa un iscritto ogni 25 mq. Questo mettendomi io a lavorare in palestra DA SOLO, lasciando a casa ben altri 5 istruttori tra sala e corsi, e forse anche la signora della pulizie, ritornando a "sfruttare" mia madre per le pulizie.
Cioè in pratica buttare all'aria diversi anni di sacrifici per avviare un'attività per ritrovarmi come il primo giorno che ho aperto, ovvero indebitato, con un giro d'affari minimo e costretto ad ammazzarmi di lavoro per pareggiare si e no le spese.
Per meno mi conviene restare chiuso o vendere direttamente l'attività e andare a fare il dipendente da un'altra parte, tanto da solo smuovo un giro di iscritti tale che nel raggio di 15 km chiunque mi assumerebbe.Last edited by -El Diablo-; 18-04-2020, 12:24:49.
Commenta
-
-
Coronavirus, i veri numeri in Italia: «6 milioni di contagiati»
Per l’aggiornamento Istat sui decessi totali relativi al periodo 1 marzo-4 aprile le morti sono state almeno il 20% in più rispetto alla media dei cinque anni precedenti . Ma in oltre la metà dei Comuni del Nord i decessi sono più che raddoppiati
Quanto ha impattato il Covid-19 sulla mortalità giornaliera italiana? È uscito venerdì l’aggiornamento Istat sui decessi totali relativi al periodo 1 marzo-4 aprile 2020. In 1.689 Comuni le morti sono state almeno il 20 percento in più rispetto a quelle della media dello stesso periodo dal 2015 al 2019. Nei 39 Comuni capoluogo, sui 111 monitorati, i decessi sono aumentati del 77 percento rispetto al 2019. Il confronto tra anni è uno dei modi utilizzati per calcolare il numero reale dei decessi per coronavirus, visto che si parla di sottostima riguardo ai dati forniti ogni giorno dalla Protezione civile che conta solo i deceduti con tampone positivo. Restano fuori, perlomeno, le vittime non dichiarate di Covid-19 delle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e le persone contagiate che muoiono a casa senza aver fatto un test. In oltre la metà dei Comuni del Nord i decessi sono più che raddoppiati. A Milano nelle prime tre settimane di marzo lo scarto era +17,4%, nel periodo 1 marzo-4 aprile siamo a +49,3 percento. «I numeri sono molto superiori rispetto a quelli ufficiali — dice Massimo Galli, primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano —. Le stime sono difficili, ma se la Lombardia dichiara 63 mila casi potrebbero essere mezzo milione o più. A oggi i positivi in Italia potrebbero come minimo superare i 2 milioni».
Le cifre
«Il 4 aprile avevamo circa 15 mila deceduti secondo le cifre ufficiali, ma saranno stati almeno il doppio — afferma Daniele del Re, docente di Fisica all’Università Sapienza, che in uno studio firmato assieme a Paolo Meridiani analizza i dati Istat confrontandoli con i numeri ufficiali dei decessi da Covid-19 —. Se osservo la mortalità giorno per giorno e la confronto con quella degli anni precedenti, al 4 aprile la discrepanza varia da zona a zona, ma sembra che i decessi collegati al Covid-19 siano almeno il doppio di quelli ufficiali. Lo scarto tra le due cifre ora si sta riducendo perché siamo diventati “più bravi” a seguire il contagio». Un dato che ha destato molto interesse viene dall’analisi di 10 mila test sierologici in Lombardia e Liguria che ha calcolato una percentuale di persone immunizzate sopra il 10 percento: se fosse rappresentativa della popolazione italiana porterebbe il dato dei contagiati reali nel nostro Paese a 6 milioni.
La sottostima
Realistico? E come si calcolano i casi sommersi? «È una cifra plausibile anche se, secondo i nostri calcoli, la prevalenza del virus nella popolazione italiana è più vicina al 5 percento — spiega Matteo Villa, ricercatore dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) —. Il calcolo viene fatto sulla base del numero totale dei positivi e dei morti fornito dalla Protezione civile: i decessi rappresentano il 13 percento dei contagiati, ma dato che sappiamo che il tasso di letalità plausibile per il Covid-19 in Italia è stimabile in circa l’1,15%, posso calcolare il numero reale dei casi moltiplicando i positivi per 13 e dividendo per 1,15 in pratica riportando la mortalità apparente al suo numero plausibile. Così ottengo 2,1 milioni di persone circa. Se voglio “aggiustare” i calcoli tenendo conto della sottostima del numero dei decessi in base ai dati Istat, la prevalenza diventa di 2,8 milioni di persone. Il minimo è di 1,8 milioni, il massimo di 6,3 milioni. Come minimo i contagiati sono il 5% ed è possibile che siano il 10».
Lontani dall’immunità di gregge
Non è un numero che ci mette al riparo da altri focolai ed è molto lontano dall’immunità di gregge, ma in alcune province i dati sono differenti. «Se in tredici regioni su venti la stima non supera il 3 per cento, in Lombardia la miglior stima della prevalenza è intorno al 15 per cento — osserva Matteo Villa —. A Nembro probabilmente troverei l’80 per cento di contagiati». Una diffusione che in alcune zone potrebbe essere stata così capillare da arrivare a una buona soglia per permettere un deciso rallentamento dell’epidemia: una volta guarita la maggior parte delle persone, il virus troverebbe più ostacoli e rallenterebbe, ma non vale per tutto il Paese.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza Messaggio
Per meno mi conviene restare chiuso o vendere direttamente l'attività e andare a fare il dipendente da un'altra parte, tanto da solo smuovo un giro di iscritti tale che nel raggio di 15 km chiunque mi assumerebbe....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
In una struttura medica privata delle mie zone hanno messo a disposizione i test sierologici:
Originariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
Commenta
-
-
Idea Fipe: famiglia al ristorante con liberatoria
Bar e ristoranti scaldano i motori in vista di una riapertura, a breve, nella fase due dopo il periodo del lockdown per l'emergenza coronavirus. Nel «cantiere» della ripartenza, in attesa di un via libera calibrato in base ai dati epidemiologici del coronavirus, i titolari degli esercizi pubblici già da ora sono a lavoro per formulare ipotesi su come riorganizzare lo spazio nei locali, come garantire la sicurezza dei clienti e l'igiene pubblica senza dimenticare i problemi fiscali che sono ancora sul tappeto. «Tra le tante possibilità ipotizzate e a cui stiamo pensando - dice il direttore del centro studi della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) Luciano Sbraga- una soluzione potrebbe essere una «liberatoria» nel caso al ristorante dovessimo trovarci di fronte a clienti che si presentano, ad esempio, come nuclei di famiglie».
Guerra (Oms): «Inevitabili nuovi focolai»
Saranno «inevitabili nuovi focolai» anche dopo la riapertura e questi dovranno essere individuati in tempi molto rapidi. Ranieri Guerra vicedirettore dell’Oms e membro del comitato tecnico scientifico, lo spiega durante un intervento a RaiNews24. «Serve rafforzare il controllo del territorio con controlli e tamponi a domicilio», ha aggiunto.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Coronavirus, Fase 2. Arcuri:
«Senza sicurezza ripartenza economica molto breve. Mascherine gratis a tutti? Vedremo»
Il commissario all’emergenza:
«In Lombardia 5 volte i morti civili della seconda guerra mondiale»
«Tra l’11 giugno 1940 e il primo maggio 1945 a Milano sono morti sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale 2 mila civili, in 5 anni; in due mesi in Lombardia per il coronavirus sono morte 11.851 civili, 5 volte di più. Un riferimento numerico clamoroso. Oltre alla solidarietà che dobbiamo ai lombardi e alla consapevolezza della gravità dell’emergenza in quelle terre, dobbiamo anche sapere che stiamo vivendo una grande tragedia, non l’abbiamo ancora sconfitta». Queste le parole del commissario all’emergenza Domenico Arcuri in conferenza stampa sabato.
Mascherine gratis per tutti?
Su mascherine, dispositivi di protezione e apparecchiature il commissario straordinario ha spiegato: «Siamo in condizioni di soddisfare le esigenze che arrivano dal territorio e dalle Regioni. Nell’ultima settimana abbiamo consegnato alle Regioni 25,5 milioni di mascherine, una media di 3,6 milioni al giorno. Dai dati fornitici dalle Regioni, sappiamo che nei loro depositi ci sono 39,1 milioni di mascherine. Distribuiamo mascherine al sistema pubblico, sanitario e parasanitario, a titolo gratuito. Le mascherine hanno un costo. La speculazione si sconfigge mettendo sul mercato più mascherine possibile, e lo abbiamo già fatto. Poi fissando un prezzo massimo, e lo faremo. Se nella Fase 2 ci chiederanno di distribuirle anche alle imprese lo faremo, ne abbiamo una dotazione sufficiente. Siamo sicuri che lo Stato debba distribuire a titolo gratuito la mascherine a tutti? Chi vivrà vedrà, la storia ci darà una risposta penso presto».
«Senza sicurezza ripartenza economica molto breve»
«Dobbiamo continuare ad agire con la cautela e la prudenza di questi mesi, capire che è clamorosamente sbagliato comunicare un conflitto tra salute e ripresa economica. Senza la salute e la sicurezza la ripresa economica durerebbe come un battito di ciglia. Bisogna continuare a tenere in equilibrio questi due aspetti, Alleggerire progressivamente le misure di contenimento, garantendo sicurezza e salute di un numero massimo di cittadini possibile. No a improvvisazioni ed estemporaneità» ha aggiunto.
La scelta del test sierologico
La scelta del test sierologico adottato per il campionamento della popolazione avverrà entro il 29 aprile, «in prossimità dell’inizio della Fase 2». I dati raccolti «convoglieranno ai sistemi del ministero della Salute, passando per le strutture regionali» ha aggiunto Arcuri, in conferenza stampa in Protezione Civile. Il bando di gara, pubblicato sui siti del governo, prevede una prima richiesta di 150 mila test, cui potrebbe seguire una seconda richiesta con altrettanti test.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza MessaggioQualcuno ha notizie se stanno effettuando delle statistiche per capire da dove arrivano i nuovi contagi? Stando tutti a casa sono causati dagli ospedali stessi, dalle fabbriche ancora aperte, dai runner, si è capito qualcosa in più?
Poi c'è tutta la questione di quanto tempo si resta attivi anche dopo la scomparsa dei sintomi...perchè se a chi esce dall'ospedale viene fatto il tampone, la stessa cosa non possiamo dirla per chi è stato curato a distanza a casa. Persone che, una volta ristabilitesi, non hanno obblighi di quarantena e possono uscire, senza sapere se sono negativi o meno.
Quel mio conoscente di Bergamo, di cui ho avuto modo di dire nei giorni scorsi, adesso la febbre non ce l'ha più, si è rimesso...ma chi ha detto che non è positivo e contagioso? Nessuno. Vai in giro, vai al lavoro e quanti ne infetti?...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Gary Visualizza MessaggioSento spesso nelle interviste parlare di immunità di gregge. Siamo quindi sicuri che ci si possa immunizzare contro questo virus?! Abbiamo un dato scientifico solido che lo dimostra o è un misto di speranza e un misto di botta di culo? Che io sappia, ci sono state recidive.
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioQuando si parla di "immunità di gregge", da quello che capisco io (almeno dalle varie interviste ai virologi italiani) si tratta di immunizzare la popolazione col vaccino. Questo intendono per immunità di gregge - almeno qua da noi.
Giustamente però si hanno ancora poche informazioni su questa cosa, capita per alcuni virus, ma questo?
Commenta
-
-
In Slovenia ad esempio, dove la curva è stata ritenuta sotto controllo, ora riaprono un po' alla volta ed al contempo fanno degli esami a 1500 persone a campione tra la popolazione per vedere di rilevare chi è stato malato, chi ha sviluppato anticorpi, per cercare di capirci qualche cosa insomma.
Lavorano sui dati di tutti, non solo con quelli dei malati.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioCoronavirus, Fase 2. Arcuri:
«Senza sicurezza ripartenza economica molto breve. Mascherine gratis a tutti? Vedremo»
Il commissario all’emergenza:
«In Lombardia 5 volte i morti civili della seconda guerra mondiale»
«Tra l’11 giugno 1940 e il primo maggio 1945 a Milano sono morti sotto i bombardamenti della Seconda guerra mondiale 2 mila civili, in 5 anni; in due mesi in Lombardia per il coronavirus sono morte 11.851 civili, 5 volte di più. Un riferimento numerico clamoroso.
Ma che significa? Invece quelli arruolati volontariamente o meno che quindi non contano più come civili nonostante fossero sbarbatelli?
Protagonismi indecenti per avere la dichiarazione più cool. Che pena.
Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
Commenta
-
-
Ho sostenuto quello perchè, quando Boris Johnson parlò di immunità di gregge, qua in Italia ci furono vari interventi di vari virologi che lo confutarono, sostenendo che l'immunità di gregge la si potrà avere solo in presenza di un vaccino, dato che l'immunità per via naturale (cioè una grossa fetta di popolazione che prende il virus e che dunque sviluppa gli anticorpi) non è assicurata...anzi forse si sta parlando di una chimera....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
Commenta