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Ormai in chiusura l'operazione tra @officialasroma e #Lens per Neil #ElAynaoui. Confermato l'accordo verbale di ieri, ora le società stanno preparando tutta la documentazione da scambiarsi tra stasera e domani. Operazione da 25 milioni bonus compresi.
Di Marzio
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ma che il Napoli parta in pole questo ormai è chiaro anche ai ciechi e sordi...d'altro canto lo stesso Conte oggi non si è nascosto ed ha dichiarato che chi ha lo scudetto sul petto parte davanti...e che è per questo che stanno cercando di fare un mercato mirato al potenziamento.
...ma di noi
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«nessun vincolo univa questi morti
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è vero che avranno praticamente due squadre , ma diversi di quelli non sono grandi nomi , li definirei dei buoni giocatori , sta a Conte far girare il tutto
in Champions secondo me non andranno da nessuna parte (vediamo se batto i pronostici di Roby)
L’@inter ha offerto 40 milioni all’@atalantabc per Ademola #Lookman ma continua anche a lavorare, in parallelo, alla soluzione alternativa #NicoGonzalez. Contatti anche oggi tra i nerazzurri e l’entourage dell’argentino della @juventus. Il costo dell’operazione si aggirerebbe sui 20 milioni più bonus.
C’è l’intesa tra @officialasroma e #Brighton per il prestito con diritto di riscatto di @evan.ferguson.9. La cifra del riscatto pattuita è di poco inferiore ai 40 milioni (tra i 35 e i 38). Ora si tratta con l’attaccante per il contratto.
Inserimento del #Nottingham Forest per Dan Ndoye: il club inglese ha già raggiunto un accordo con il calciatore svizzero per un contratto di 5 anni. Si attende la prima proposta al Bologna - che non ha ancora ricevuto segnali dal club di Nottingham - nelle prossime ore. Come raccontato, anche il @officialsscnapoli ha già l'accordo con il calciatore e resta forte sul suo obiettivo. Da vedere ora se saranno gli azzurri o gli inglesi ad accelerare per primi.
Di Marzio
...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Conte: «Il Napoli parte favorito, non ci nascondiamo. Ma bisogna lavorare di più. De Bruyne ha voglia»
Ricomincia dopo lo scudetto della scorsa stagione: «Lo portiamo sulla maglia con orgoglio e ci dà forza. Gli acquisti ci serviranno a costruire una realtà solida negli anni, non una palafitta»
Lo scorso anno era «Amma faticà», oggi con lo scudetto sul petto, Antonio Conte conia un altro slogan per il Napoli: «Amma faticà chiu assaje». Un modo diretto per dire che per competere a livello alto bisogna contiuare a lavorare, e anche tanto. Conte è già caricato a mille, conosce molto bene il suo mondo per dissimulare sulla posizione ai nastri di partenza del campionato della squadra che in un anno ha portato in vetta: «Siamo favoriti per definizione, lo sappiamo. E non vogliamo certo sottrarci. Siamo favoriti fra i favoriti di sempre ma già l fatto di aver spodestato le tre big per antonomasia è un motivo di grande orgoglio. Ma servirà grande umiltà».
Antonio il costruttore
Si definisce un «costruttore» e lo spiega: «Abbiamo intrapreso un nuovo progetto l'anno scorso, adesso non mi sembra vero partire con basi più solide. Per me non cambia niente, io ho il dovere di continuare a costruire le fondamenta per rendere solida questa squadra anche quando io non ci sarò più, con una struttura forte che non sia certo una palafitta. Gli acquisti ci saranno utili ma si tratta comunque di ragazzi che dovrò essere io bravo a far migliorare e crescere. Sono già bravi ma c'è tanto lavoro da fare e io sono pronto».
«KDB tra i più forti al mondo»
Discorso a parte merita De Bruyne: «Kevin non ha bisogno di presentazioni, avevamo bisogno di un giocatore che alzasse la qualità della rosa e lui è stato uno dei centrocampisti più forti al mondo per tanti anni. Ora viene da noi ad affrontare una nuova sfida. Anche per lui è una situazione diversa sotto molti punti di vista. Nel processo anche di ricostruzione e di strutturare una squadra anche per i prossimi anni, lui è già un giocatore affermato, non come gli altri che stanno arrivando. Hanta voglia».
Il percorso e la pazienza
Squadra che torna in Champions dopo un anno di assenza: «Per me e per la squadra sarà stimolante tornare in Champions. Se faccio fatica in Europa? Vi chiedo se sapete quante annate ho fatto in Europa. Ne ho fatte 6, prendendo sempre squadre che l'anno prima non facevano la Champions. Posso capire che mi si chiedano i miracoli, ma ci sono dei fatti che non possono essere tralasciati. In Champions devi fare un percorso, io devo avere pazienza e devo stare in un club per più anni, perché il percorso in Champions lo costruisci in più anni. Se dovessi trovare una pecca nella mia carriera è quella di non aver avuto la pazienza di restare nello stesso club per molti anni. Perché avrei avuto la possibilità di giocare più volte in Champions».
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Lookman a 40 milioni secondo me è un affarone
con i prezzi che corrono l'Atalanta può serenamente pretenderne 60
sulla questione ndoye per quanto sembra assurdo
il notthingam forrest è club anche più ricco del napoli quindi può pareggiare qualunque offerta e pprobabilmente anche trattare meglio il calciatore economicamente
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Conte: «Il Napoli parte favorito, non ci nascondiamo. Ma bisogna lavorare di più. De Bruyne ha voglia»
Ricomincia dopo lo scudetto della scorsa stagione: «Lo portiamo sulla maglia con orgoglio e ci dà forza. Gli acquisti ci serviranno a costruire una realtà solida negli anni, non una palafitta»
Lo scorso anno era «Amma faticà», oggi con lo scudetto sul petto, Antonio Conte conia un altro slogan per il Napoli: «Amma faticà chiu assaje». Un modo diretto per dire che per competere a livello alto bisogna contiuare a lavorare, e anche tanto. Conte è già caricato a mille, conosce molto bene il suo mondo per dissimulare sulla posizione ai nastri di partenza del campionato della squadra che in un anno ha portato in vetta: «Siamo favoriti per definizione, lo sappiamo. E non vogliamo certo sottrarci. Siamo favoriti fra i favoriti di sempre ma già l fatto di aver spodestato le tre big per antonomasia è un motivo di grande orgoglio. Ma servirà grande umiltà».
Antonio il costruttore
Si definisce un «costruttore» e lo spiega: «Abbiamo intrapreso un nuovo progetto l'anno scorso, adesso non mi sembra vero partire con basi più solide. Per me non cambia niente, io ho il dovere di continuare a costruire le fondamenta per rendere solida questa squadra anche quando io non ci sarò più, con una struttura forte che non sia certo una palafitta. Gli acquisti ci saranno utili ma si tratta comunque di ragazzi che dovrò essere io bravo a far migliorare e crescere. Sono già bravi ma c'è tanto lavoro da fare e io sono pronto».
«KDB tra i più forti al mondo»
Discorso a parte merita De Bruyne: «Kevin non ha bisogno di presentazioni, avevamo bisogno di un giocatore che alzasse la qualità della rosa e lui è stato uno dei centrocampisti più forti al mondo per tanti anni. Ora viene da noi ad affrontare una nuova sfida. Anche per lui è una situazione diversa sotto molti punti di vista. Nel processo anche di ricostruzione e di strutturare una squadra anche per i prossimi anni, lui è già un giocatore affermato, non come gli altri che stanno arrivando. Hanta voglia».
Il percorso e la pazienza
Squadra che torna in Champions dopo un anno di assenza: «Per me e per la squadra sarà stimolante tornare in Champions. Se faccio fatica in Europa? Vi chiedo se sapete quante annate ho fatto in Europa. Ne ho fatte 6, prendendo sempre squadre che l'anno prima non facevano la Champions. Posso capire che mi si chiedano i miracoli, ma ci sono dei fatti che non possono essere tralasciati. In Champions devi fare un percorso, io devo avere pazienza e devo stare in un club per più anni, perché il percorso in Champions lo costruisci in più anni. Se dovessi trovare una pecca nella mia carriera è quella di non aver avuto la pazienza di restare nello stesso club per molti anni. Perché avrei avuto la possibilità di giocare più volte in Champions».
CorSera
conte è uno dei pochissimi allenatori al mondo probabilmente in grado di gestire un post-scudetto a napoli
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Lookman a 40 milioni secondo me è un affarone
con i prezzi che corrono l'Atalanta può serenamente pretenderne 60
sulla questione ndoye per quanto sembra assurdo
il notthingam forrest è club anche più ricco del napoli quindi può pareggiare qualunque offerta e pprobabilmente anche trattare meglio il calciatore economicamente
Il punto decisivo non è quasi mai il prezzo del cartellino (ovvio, a meno non si parli di cifrone) perchè questo è una voce di uscita che si termina in una volta. La questione riguarda invece lo stipendio, perchè è questo esborso che andrà ad impattare per tot anni sul bilancio, ed il monte-stipendi assorbe oltre la metà delle uscite di un club: è il vero macigno che condiziona i mercati e le situazioni debitorie.
Vlahovic i 70 milioni del cartellino sono ormai assorbiti: il grosso problema per il bilancio attuale della Juve è dovergli riconoscere i 24 lordi (12 netti più le tasse) ogni anno, e sono un mare di soldi: se vendessi Vlahovic il guadagno non starebbe nei 20 o 25 milioni che incasseresti dal cartellino ma in quei 24 milioni di cui ti sgraveresti, liberando il bilancio.
Nel caso di Ndoye, se il Nottingham può (come può) offrirgli uno stipendio consistente, è chiaro che il Napoli non potrebbe pareggiare l'offerta al giocatore, in quanto se il Napoli offre 5 e quelli 8, c'è una grossa differenza delle uscite che andresti ad accollarti per facciamo 5 anni.
Lookman sarei davvero strabiliato se l'Inter riuscisse a prenderlo in prestito pur con obbligo di riscatto a fra un anno e a 40 milioni: un regalo coi fiocchi.
Ok che Marotta ha l'accordo col giocatore, ma il cartellino è dell'Atalanta...se poi l'Atalanta si ritiene soddisfatta incassando 40 milioni a tra un anno e niente adesso, buon per loro. Vedremo.
...ma di noi
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Inter: «Vogliamo Lookman». Poi punge il Galatasaray
«Abbiamo un ottimo rapporto con l'Atalanta, di rispetto e amicizia. Ci siamo sentiti, abbiamo comunicato quelle che sono le nostre aspettative. Lookman ci piace tanto, vorremmo cercare di prenderlo, ma è un giocatore dell'Atalanta e dovremo cercare di trovare un accordo, non faremo trattative infinite. Conta quello che il club bergamasco vorrà fare». Lo ha detto a Sky il direttore sportivo dell'Inter, Piero Ausilio, parlando del mercato estivo del club nerazzurro. «Calhanoglu non ha mai chiesto di andare via dall'Inter e per lui non abbiamo ricevuto alcuna offerta - ha aggiunto il dirigente nerazzurro - Non lo abbiamo mai messo sul mercato, l'Inter vuole andare avanti con lui per l'anno prossimo ed un futuro ancora più lungo. Hakan è un campione e su tutti i campioni ci sono delle attenzioni. Qualcuno le ha avute in modo spregiudicato, non tenendo conto di quello che è il rispetto che diamo quando trattiamo un giocatore».
CorSera
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Lookman a 40 milioni secondo me è un affarone
con i prezzi che corrono l'Atalanta può serenamente pretenderne 60
sulla questione ndoye per quanto sembra assurdo
il notthingam forrest è club anche più ricco del napoli quindi può pareggiare qualunque offerta e pprobabilmente anche trattare meglio il calciatore economicamente
Nel caso di Ndoye, se il Nottingham può (come può) offrirgli uno stipendio consistente, è chiaro che il Napoli non potrebbe pareggiare l'offerta al giocatore, in quanto se il Napoli offre 5 e quelli 8, c'è una grossa differenza delle uscite che andresti ad accollarti per facciamo 5 anni.
Oltre lo stipendio al calciatore, conta anche il campionato dove eventualmente andrebbe a giocare: serie A o Premier, io non avrei molti dubbi.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
(Valentino Della Casa, Red. gianlucadimarzio.com) Chiuso El Aynaoui, ora la Roma si concentra sull’attacco: per Ferguson, c’è l’accordo con il Brighton per un prestito con diritto di riscatto a poco meno di 40 milioni di euro. Ora si tratta con il giocatore, ma le parti sono più vicine. Così come è più vicino Wesley del Flamengo, per cui i giallorossi hanno manifestato l’intenzione di rilanciare rispetto ai 20 milioni più 2 di bonus di qualche giorno fa. Un’opzione valida per la difesa continua a essere Ghilardi del Verona, che piace al Betis Siviglia. Capitolo Rios: l’arrivo di El Aynaoui non esclude il colombiano, su cui però il Benfica potrebbe presto presentare un’offerta ufficiale. Si resta in attesa di aggiornamenti
Juve, nuovi contatti col Psg per Kolo Muani
(Valentino Della Casa, Red. gianlucadimarzio.com) Nuovi contatti tra Juventus e Psg per Kolo Muani: c’è tutta l’intenzione di trattenere in bianconero il francese, da capire con quale formula, se prestito con diritto di riscatto o direttamente un titolo definitivo.
L'Inter insiste per Lookman
(Valentino Della Casa, Red. gianlucadimarzio.com) L’Inter insiste per arrivare a Lookman. Detto dell’offerta di due giorni fa all’Atalanta da 40 milioni, ora si va in pressing con il giocatore: è stato proposto un contratto a 4 milioni di euro netti all’esterno, che ora deve decidere se e come fare pressing con la sua società per il trasferimento verso Milano. Al momento è lui il piano A, come dichiarato dallo stesso ds Ausilio. L’opzione alternativa resta Nico Gonzalez della Juventus (per cui si potrebbero offrire 20 milioni di euro più bonus): anche nella giornata di ieri si sono tenuti dei contatti con l’entourage.
CorSera
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La riqualificazione vale 1,3 miliardi. Il comitato: «Area svenduta a 440 euro al metro quadro»
Inchiesta urbanistica Milano, i pm: «Patto corruttivo su San Siro. Marinoni spregiudicato faccendiere»
Un «patto corruttivo» per mettere le mani sul futuro dello Stadio Meazza e del quartiere San Siro è stato mandato all’aria dall’inchiesta sull’urbanistica della Procura di Milano, convinta che a siglarlo sono stati il presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e l’architetto Federico Pella, manager e socio della società di progettazione integrata J+S.
«Un dialogo intenso»
I progetti di Inter e Milan non sono stati ancora approvati, e nessuno è in grado di prevedere quando e se i lavori cominceranno, ma dagli atti dell’inchiesta che sta terremotando la politica milanese emerge che Marinoni e Pella si muovevano da tempo dietro le quinte per entrare nell’enorme business, secondo i pm Marina Petruzzella, Mauro Clerici e Paolo Filippi che hanno chiesto il loro arresto e quello di altre quattro persone, tra cui l’assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi. Per i magistrati, Marinoni è uno «spregiudicato faccendiere, incline alla corruzione» il quale ,«su scelta di Tancredi e del sindaco Sala», è stato nominato (si è dimesso nei mesi scorsi) alla guida della Commissione trasformata nel «fulcro delle patologie della gestione urbanistica nel Comune di Milano, inquinata da una corruzione sistemica ed ambientale» che «ha disgregato ogni controllo pubblico sull’uso del territorio, svilito a merce da saccheggiare».
Tra Marinoni e Pella «c’è un continuo ed intenso dialogo» sugli obiettivi che vogliono raggiungere, proprio come sono i lavori dello stadio e delle aree di San Siro. Con Tancredi, annota la Guardia di Finanza, Marinoni «si confronta costantemente, anche in compagnia di Pella e dei loro “clienti” investitori immobiliari, per pervenire a soluzioni condivise, funzionali agli interessi propri di Marinoni e della J+S» e «della rete di gruppi di interesse con cui entrambi operano». Sono tutti e tre accusati di corruzione perché Marinoni, che di professione fa l’architetto, ha ricevuto incarichi per oltre 180 mila euro dalla J+S di Concorezzo in totale conflitto di interessi.
«Offerta spregiudicata»
L’occasione per entrare nel business di San Siro scocca quando Massimo Caputi, immobiliarista di caratura internazionale fondatore di Feidos spa (estraneo alle indagini), affida alla J+S la trasformazione delle scuderie De Montel a San Siro in terme. Dalle chat acquisite agli atti, risulta che «Mannoni e Pella, in accordo con Tancredi», cercano «l’appoggio di Caputi per ricevere un incarico per le opere relative allo stadio Meazza, su cui il sindaco Sala deve decidersi».
Alle 17.53 del 20 ottobre 2023, Marinoni scrive a Caputi, che il giorno prima aveva incontrato nei pressi delle terme assieme a Tancredi. «Sono lieto di averti conosciuto. Spero che ci sia occasione di incontrarci presto, anche per capire con l’amministrazione comunale come proseguire il tema della riqualificazione degli intorni al vostro complesso termale, per il quale ti faccio i miei complimenti per il coraggio imprenditoriale e l’esito architettonico. A presto». Marinoni, scrivono i pm, con «spregiudicatezza» vuole allettare Caputi offrendogli il «suo personale aiuto per vedere con l’amministrazione del Comune come “riqualificare” le aree intorno alle terme» dell’imprenditore.
«Chi c’è dietro?»
Stadio e quartiere sono un tema ricorrente nei messaggi tra Marinoni e Pella. Il 15 gennaio 2024, ad esempio, Pella invia un vocale per dire a Marinoni che il 31 dello stesso mese il Comune presenta alla stampa un progetto per la ristrutturazione di San Siro: «Tu ne sai qualcosa? Se è vero, chi l’ha fatto? Qual è l’obiettivo? Perché sarebbe davvero opportuno capire chi c’è dietro». Marinoni cade dalle nuvole, ma non si tira indietro: «Non ne so niente. Giovedì provo informalmente a chiedere all’assessore per capire se mi può anticipare qualcosa, poi ti faccio sapere».
«Avidità»
Il «piano criminoso» di Marinoni e Pella, per i magistrati, è in piena azione in previsione degli affari di San Siro «la cui sorte ancora incerta dipende dalle decisioni del sindaco Sala, che Marinoni stesso e Pella attendono con ansia» per «studiare come insinuarsi nei possibili affari della demolizione o trasformazione del Meazza e degli spazi circostanti o della costruzione di nuovi stadi a Rozzano e San Donato».
...ma di noi
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Andrebbe forse nel 3d sulla politica ma visto che riguarda specificatamente lo stadio lo metto qua.
Da una parte sono giustissimi i discorsi sulla fatiscenza delle strutture sportive italiane, in specie per quanto riguarda il calcio e gli stadi di calcio, sostanzialmente fermi ad Italia '90...dall'altra, non appena si pone in essere un progetto (tipo a Milano), è puntuale l'arrivo degli squali con la politica che apre loro le porte altrettanto puntualmente...e il risultato è che si resta fermi al punto di partenza, cioè a strutture ormai obsolete, decadenti come un pò tutto il calcio italiano - è inquietante come pure quello turco sia capace ormai di fare spese dalle nostre parti.
Starebbe alla politica mettere dei paletti fermi: cosa c'entrano le "terme" con una zona stadio? Ed i 440 euro al mq per una zona come San Siro, dove a Milano ormai il metro quadro vale oro e pure platino, sono un prezzo "congruo"? Come puoi non aspettarti che la magistratura, a fronte di sconcerti simili, non si attivi? L'avidità è più forte della prudenza e anche di quella intelligenza e furbizia di cui questi affaristi si sentono ripieni come un bombolone alla crema che però poi scoppia.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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