Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Il Milan pareggia 1-1 a Bergamo con l’Atalanta e scivola a -3 dalla vetta

    Rossoneri avanti nelle prime battute con Ricci, pari di Lookman verso la fine del primo tempo. Leao non gioca la ripresa., Allegri: “Ha avuto un problema all’anca, ho preferito toglierlo”

    Rossoneri avanti nelle prime battute con Ricci, pari di Lookman verso la fine del primo tempo. Leao non gioca la ripresa., Allegri: “Ha avuto un problema all’a…
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Conte, De Bruyne e il passo indietro con l'assetto; Milan, il peso di Leao come un tiro di dadi

      Conte torna al 4-3-3 dopo l'infortunio di De Bruyne: il 4-1-4-1 era pensato solo per lui e per McTominay. L'Atalanta domina senza centravanti: Lookman unica punta, De Ketelaere in regia, superiorità numerica a centrocampo e un Milan troppo passivo dopo il vantaggio

      di Paolo Condò​

      Una volta registrata la gravità dell’infortunio di De Bruyne, Antonio Conte ci ha messo meno di zero a ripristinare l’assetto dell’anno scorso, e con quello l’atteggiamento battagliero che mura i tiri avversari, colma gli spazi e fa saltare più in alto sulle palle inattive. Come già nella vittoria sul Cagliari, c’è la firma imperiosa di Zambo Anguissa anche sul secondo 1-0 stagionale, risultato che permette al Napoli di scrollarsi di dosso intanto il Milan, e vedremo oggi chi altri rallenterà.​

      Non c’era niente di sbagliato nel cambiare abito tattico per sostenere il non scontato innesto di un grande campione; ma che quel 4-1-4-1 fosse dedicato al solo De Bruyne, o meglio al tentativo di disciplinare la sua convivenza con McTominay, l’ha dimostrato il rapido passo indietro. Nella riedizione del 4-3-3 hanno così trovato senso l’acquisto di Lang, presto acciaccato ma finalmente in campo dall’inizio, il ritorno di Elmas, che ha gol nei piedi, la crescente sicurezza di Gilmour e la sospirata ricomparsa di Hojlund, perché non è vero che tutti i nuovi stiano facendo male.

      In più Milinkovic-Savic sullo 0-0 ha respinto un rigore a Camarda, uno di quei penalty concessi perché dopo tre minuti di esame autoptico la quinta telecamera in ordine di apparizione ha isolato il frame di un pallone che tocca una mano leggermente fuori dalla figura. Quel che si dice un «chiaro ed evidente errore», come da enunciato della norma? Ma per favore.

      Camarda ha sofferto molto lo sbaglio dal dischetto, seguendo il finale di gara dalla panchina con la testa via via più china, fino agli occhi lucidi in fondo al recupero. Sappia Camarda che Sir Alex Ferguson non amava i buoni perdenti, preferiva quelli incapaci di farsi scivolare di dosso una sconfitta, che ci stavano malissimo fino alla gara successiva, dove facevano di tutto per non dover riprovare quel dolore. E dunque, il suo è un disagio che frutterà.

      Prima o poi lo rivedremo con la maglia del Milan? L’auspicio è dovuto anche al perdurante problema del 9 in casa rossonera, dove Gimenez oscilla fra prestazioni volitive ma sfortunate e altre — tipo ieri a Bergamo — prive di anima. Il Milan è andato subito in vantaggio grazie a un tiro della domenica di Ricci, che sta comunque sfruttando l’assenza di Rabiot per farsi notare, e da lì in poi ha assistito al ritorno dell’Atalanta con una serenità tibetana francamente eccessiva.

      Juric ha disegnato per l’occasione una versione nuova della Dea, senza centravanti, con Lookman unica punta e De Ketelaere aggiunto al palleggio di centrocampo, dominante così grazie alla netta superiorità numerica. Così l’Atalanta ha svuotato l’area per riempirla di inserimenti, ha colto il pari grazie a una bella verticale Pasalic-Lookman (la sua estate è ufficialmente finita ieri), e ha poi fatto match pari nella ripresa, in cui il Milan si è rialzato dalla sua area. Fa quasi tenerezza che l’Atalanta abbia segnato grazie a una palla perduta da Modric — succede anche a lui! — colpisce che Leao sia rimasto negli spogliatoi dopo un primo tempo inconsistente. Anche nei periodi felici, e questo lo è, il suo peso nei match rimane un tiro di dadi.

      ​CorSera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
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        Juventus-Udinese

        (ore 18.30 su Dazn)
        L’esonero di Igor Tudor ha scombussolato questi giorni di preparazione, in casa Juventus, in vista della gara contro l’Udinese. Sulla panchina dei bianconeri ci sarà Massimo Brambilla. Da parte sua, la squadra friulana proverà a dare continuità al successo ottenuto contro il Lecce (3-2, 25 ottobre).

        Roma-Parma

        (ore 18.30 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4k e in streaming su Sky Go e Now)
        La Roma punta a difendere il primato, conquistato grazie al successo contro il Sassuolo (1-0, 26 ottobre). Gian Piero Gasperini potrebbe puntare ancora su Dybala falso nueve, ma Dovbyk scalpita dalla panchina. Invece, Carlos Cuesta cerca punti affidandosi a Pellegrino in attacco.

        Inter-Fiorentina

        (ore 20.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4k e in streaming su Sky Go e Now)
        L’ambiente nerazzurro è stato scosso dall’incidente di Josep Martinez, che ha causato la morte di un anziano di 81 anni. Ma al di là di questa tragedia, tornando al campo, Cristian Chivu non avrà a disposizione Mkhitaryan. Invece, Stefano Pioli torna a San Siro dopo il k.o. contro il Milan del 19 ottobre per un rigore assegnato ai rossoneri che ha scatenato polemiche.

        ​CorSera
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          Va certamente a merito di Spalletti l'aver accettato un contratto di 8 mesi, legando il rinnovo al raggiungimento del risultato sportivo...il che per un allenatore di fama non era scontato in quanto avrebbe potuto assicurarsi un altro anno di stipendio pagato, visto che chi lo chiama è in piena emergenza, quindi sotto "costrizione".

          Il resto riguarderà il campo, il dover dare una logica ad elementi sciolti e alcuni di essi anche mediocri. Non so se Spalletti ci riuscirà, ma almeno sa come schierare 11 giocatori secondo il loro ruolo, il che dopo la devastante combo Motta-Tudor è già un passo avanti.
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          • KURTANGLE
            Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Conte, De Bruyne e il passo indietro con l'assetto; Milan, il peso di Leao come un tiro di dadi

            Conte torna al 4-3-3 dopo l'infortunio di De Bruyne: il 4-1-4-1 era pensato solo per lui e per McTominay. L'Atalanta domina senza centravanti: Lookman unica punta, De Ketelaere in regia, superiorità numerica a centrocampo e un Milan troppo passivo dopo il vantaggio

            di Paolo Condò

            Una volta registrata la gravità dell’infortunio di De Bruyne, Antonio Conte ci ha messo meno di zero a ripristinare l’assetto dell’anno scorso, e con quello l’atteggiamento battagliero che mura i tiri avversari, colma gli spazi e fa saltare più in alto sulle palle inattive. Come già nella vittoria sul Cagliari, c’è la firma imperiosa di Zambo Anguissa anche sul secondo 1-0 stagionale, risultato che permette al Napoli di scrollarsi di dosso intanto il Milan, e vedremo oggi chi altri rallenterà.​

            Non c’era niente di sbagliato nel cambiare abito tattico per sostenere il non scontato innesto di un grande campione; ma che quel 4-1-4-1 fosse dedicato al solo De Bruyne, o meglio al tentativo di disciplinare la sua convivenza con McTominay, l’ha dimostrato il rapido passo indietro. Nella riedizione del 4-3-3 hanno così trovato senso l’acquisto di Lang, presto acciaccato ma finalmente in campo dall’inizio, il ritorno di Elmas, che ha gol nei piedi, la crescente sicurezza di Gilmour e la sospirata ricomparsa di Hojlund, perché non è vero che tutti i nuovi stiano facendo male.

            In più Milinkovic-Savic sullo 0-0 ha respinto un rigore a Camarda, uno di quei penalty concessi perché dopo tre minuti di esame autoptico la quinta telecamera in ordine di apparizione ha isolato il frame di un pallone che tocca una mano leggermente fuori dalla figura. Quel che si dice un «chiaro ed evidente errore», come da enunciato della norma? Ma per favore.

            Camarda ha sofferto molto lo sbaglio dal dischetto, seguendo il finale di gara dalla panchina con la testa via via più china, fino agli occhi lucidi in fondo al recupero. Sappia Camarda che Sir Alex Ferguson non amava i buoni perdenti, preferiva quelli incapaci di farsi scivolare di dosso una sconfitta, che ci stavano malissimo fino alla gara successiva, dove facevano di tutto per non dover riprovare quel dolore. E dunque, il suo è un disagio che frutterà.

            Prima o poi lo rivedremo con la maglia del Milan? L’auspicio è dovuto anche al perdurante problema del 9 in casa rossonera, dove Gimenez oscilla fra prestazioni volitive ma sfortunate e altre — tipo ieri a Bergamo — prive di anima. Il Milan è andato subito in vantaggio grazie a un tiro della domenica di Ricci, che sta comunque sfruttando l’assenza di Rabiot per farsi notare, e da lì in poi ha assistito al ritorno dell’Atalanta con una serenità tibetana francamente eccessiva.

            Juric ha disegnato per l’occasione una versione nuova della Dea, senza centravanti, con Lookman unica punta e De Ketelaere aggiunto al palleggio di centrocampo, dominante così grazie alla netta superiorità numerica. Così l’Atalanta ha svuotato l’area per riempirla di inserimenti, ha colto il pari grazie a una bella verticale Pasalic-Lookman (la sua estate è ufficialmente finita ieri), e ha poi fatto match pari nella ripresa, in cui il Milan si è rialzato dalla sua area. Fa quasi tenerezza che l’Atalanta abbia segnato grazie a una palla perduta da Modric — succede anche a lui! — colpisce che Leao sia rimasto negli spogliatoi dopo un primo tempo inconsistente. Anche nei periodi felici, e questo lo è, il suo peso nei match rimane un tiro di dadi.

            ​CorSera

            ai giornalisti piace fare tante chiacchiere
            la verità è che se il lecce segnava il rigore erano kazzi amarissimi....
            non è stato un gran napoli ieri, tutt'altro


            Originariamente Scritto da SPANATEMELA
            parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
            Originariamente Scritto da GoodBoy!
            ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


            grazie.




            PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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            • Sean
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              In questa fase dove ci sono infortunati pesanti, al Napoli occorre solo fare punti...per cui il risultato di ieri, che dà continuità a quello con l'Inter, è ottimo.
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              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
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                Spalletti forse non si è ben reso conto di che razza di mezzeseghe si troverà ad allenare...anche se comunque 3 milioni per 8 mesi alla fine oh, male non sono. A giugno li mandi a quel paese e tanti saluti
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  A giugno li mandi a quel paese e tanti saluti
                  mai piaciuto sto qua , un arrogante del cazz0
                  a parte lo scudetto col Napoli , cosa avrebbe fatto di rilevante poi ?

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                    La Roma torna a vincere in casa e resta capolista con il Napoli: 2-1 al Parma


                    La Juventus si scuote: 3-1 all'Udinese aspettando Spalletti

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                      Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio

                      mai piaciuto sto qua , un arrogante del cazz0
                      a parte lo scudetto col Napoli , cosa avrebbe fatto di rilevante poi ?
                      Con la prima Roma fece un gran calcio, anche se parliamo ormai di ere geologiche fa, considerando quanto il tempo nel calcio abbia una sua propria velocissima dimensione.

                      Lo scudetto col Napoli è stato comunque un gran colpo, considerando appunto che lo ha vinto a Napoli riuscendo a tenere sotto controllo il suo carattere, che altrimenti in una piazza delicata come quella avrebbe potuto rovinare tutto.

                      La questione della Juve è che attualmente è una squadra in regressione e, più in generale, in confusione, una fase di declino del club con approssimazione a tutti i livelli, come a giro capita a tutti (voglio dire, il Milan negli ultimi 14 anni ha vinto uno scudetto, prima di Pioli occorre risalire ad Allegri 2011; l'Inter negli ultimi 15 di anni ne ha vinti 2, cioè quanti il Napoli in 3 anni)...per cui Spalletti dovrà essere molto bravo a fare le mosse giuste e a sbagliare pochissimo, perchè il quarto posto quest'anno è difficile: devi superare una tra Napoli, Inter, Milan e Roma per entrare tu, la ciccia è questa qua.
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                        c'è da dire che al Napoli si è ritrovato dei giocatori che poi sono stati rivenduti per 200-300 milioni di euro ...
                        giusto per far capire il valore di quella squadra ...
                        però sì , sarebbe da stronzi non ammettere che ha avuto dei grossi meriti per quello scudetto.

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                        • Mario12
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                          ma Pioli è andato alla Fiorentina con l'obiettivo di farla retrocedere ?

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                          • Sean
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                            Super Calhanoglu e Sucic: tris Inter alla Fiorentina, Chivu 3° col Milan. Pioli crisi infinita

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                              Csar
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                              La qualità di Gasperini, Chivu si gode il nuovo Calhanoglu

                              Dopo il caos dei giorni americani non pensavamo che il turco sarebbe rientrato con questa facilità nella sala comandi dell’Inter

                              di Paolo Condò​

                              Per vincere la partita contro il Parma Gian Piero Gasperini ha cambiato quattro volte l’attacco della Roma: un centravanti classico (Ferguson) per 7 minuti fino all’infortunio, una punta leggera al suo posto (Bailey) per riprovare il tourbillon offensivo, un centrocampista robusto (El Aynaoui) dopo l’intervallo — Bailey davvero non era piaciuto — per spedire in avanti l’astuto Cristante e infine, al minuto 73, l’altro centravanti classico (Dovbyk) nella speranza, in effetti soddisfatta, di una giocata che chiudesse il match. Molto lavoro per trovare una combinazione degna del cubo di Rubik, e con quella sfondare la porta di Suzuki la prima volta col solito gol di testa di un difensore — ieri era di turno Hermoso — e la seconda appunto col numero tecnicamente raffinato di Dovbyk. La domanda è: cosa ci dice della Roma questa quantità di cambiamenti? Gasperini può scegliere fra le tante soluzioni a sua disposizione, oppure cerca disperatamente l’idea giusta in assenza di un’opzione sicura? Giunto ormai a un quarto del cammino, il campionato risponde che la Roma continua a vincere e così rafforza il suo primato in classifica. Ottenuto in modo opposto a quello che ci si aspettava dal suo tecnico, ma questo non fa altro che descriverne le capacità.

                              Dal belvedere del primo posto, condiviso da Roma e Napoli, si comincia a scorgere un panorama più aperto, e un gruppo di inseguitori più sgranato. L’Inter ha affiancato il Milan vincendo una gara di spessore, perché ovviamente la Fiorentina in quella posizione di classifica è un controsenso destinato a risolversi, e non sai mai quando reagirà: è vero che ieri la lunga gestazione del vantaggio nerazzurro era dovuta soprattutto alle prodezze di De Gea, ma quando per vincere necessiti di gol di cotanta fattura vuol dire che hai fatto lo sforzo, e che quello sforzo è nelle tue corde. Sinceramente, dopo il caos dei giorni americani non pensavamo che Calhanoglu sarebbe rientrato con questa facilità nella sala comandi dell’Inter; sempre il Mondiale per club aveva viceversa fatto sospettare che Sucic fosse capace di numeri come quello del 2-0. Una meraviglia.

                              È possibile o addirittura probabile che l’attuale quartetto di testa sia quello che a fine stagione si qualificherà alla Champions League? La prima obiezione tocca a Luciano Spalletti, perché il breve tratto di staffetta corso ieri in apnea da Brambilla non ha fatto perdere altro terreno alla Juve, che ha così fermato l’emorragia iniziata a Como e aggravatasi a casa Lazio. L’impatto dell’ex c.t. della Nazionale sul mondo bianconero sarà il tema da qui a gennaio, quando il mercato potrà correggere alcune delle molte lacune che si notano in tutte le squadre (e la Juve è fra le più migliorabili). L’altra candidata è il Como, che dopo aver regolato, sia pure a fatica, un’antica pari grado come il Verona ha qualche difficoltà a nascondersi. Nel frattempo il Bologna stenta a dare l’ultimo colpo d’ala ma è comunque lì, l’Atalanta sospira sulla sua imbattibilità priva di unghie, la Cremonese ottava si gode lo status di sorpresa dell’anno. E noi che un tempo sgranavamo gli occhi per la classe del ragazzino Bonazzoli, ci chiediamo cosa abbia fatto in tutti questi anni.

                              ​CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • KURTANGLE
                                Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
                                • Jun 2005
                                • 37127
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                                incredibile la roma....
                                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                                grazie.




                                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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