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Sempre più frequenti gli infortuni durante la sosta. Allegri ha perso anche Estupiñan e Saelemaekers. Fiorentina senza Kean
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sopra una sola teca di cristallo
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
(ore 18 su Dazn)
Archiviato il 3-3 con la Lazio prima della sosta, Marco Baroni prova a fermare il Napola: «Non escludo le due punte, abbiamo avuto un confronto subito dopo la partita», ha detto l’allenatore del Torino. Così, invece, Antonio Conte: «Buongiorno è tornato in gruppo, ha fatto già tre-quattro allenamenti con noi ed è recuperato. Politano è rientrato in gruppo – ha detto –. Rrahmani sta continuando la sua fase di recupero, sta andando abbastanza bene. Infine, Lobotka: ha iniziato pure lui la fase di recupero. L’obiettivo è capire che risposte diamo giocando sette partite in 22 giorni».
Roma-Inter
(ore 20.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4k e in streaming su Sky Go e Now)
È il big match del sabato della settima giornata. Per la Roma sfidare l’Inter all’Olimpico è un’ottima prova del nove: «A livello di risultati è difficile fare meglio, se porti a casa 15 punti su 18 – ha spiegato Gian Piero Gasperini –. Però, possiamo migliorare con le prestazioni e affrontare la squadra che è tra le più forti d’Europa, e la migliore del campionato insieme al Napoli, può aiutare a misurarci. Sarà una bella sfida». Per Cristian Chivu è un ritorno al passato. Sbarcò da giocatore nella Capitale nell’estate 2003: «A Roma sono arrivato a 22 anni, nel campionato migliore del mondo, partendo con Fabio Capello. Mi sono innamorato dell’Italia e sono ancora qua: ringrazio questo paese per come mi ha accolto. Qui sono cresciuto come atleta e come uomo».
CorSera
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Perché le prossime partite di serie A diranno molto sulla lotta scudetto. Inter penalizzata, Juve: è dura. Milan, tutto in 5 giorni
La storia delle ultime stagioni parla chiaro, dopo la seconda sosta per le Nazionali escono fuori i veri valori. Le sorprese si diradano, le grandi squadre hanno ricambi all’altezza
di Paolo Condò
Il calendario internazionale ha omogeneizzato fra loro i vari campionati rendendoli più o meno uguali nel tempo. Il prossimo anno cambierà, con l’accorpamento delle soste di settembre e ottobre per limitare l’andirivieni club-nazionali che è una delle cause dell’aumento degli infortuni. Ma intanto anche quest’anno, come succede ormai da tempo, la serie A si compone di cinque segmenti: 2 giornate per il prologo d’agosto, 4 dopo la pausa nazionali di settembre, 5 tra le soste di ottobre e novembre, 19 (un intero girone) da novembre a marzo, quando l’Italia si giocherà il Mondiale agli spareggi, e infine 8 per la volata. L’effetto più «sociale» di un calendario così strutturato è la scomparsa della pausa natalizia: durante le feste si gioca sempre, come succede in Premier League e più in generale nello sport professionistico americano, lì dove la regola è una massiccia fornitura di spettacolo agli appassionati nel periodo in cui hanno maggior tempo libero da dedicargli. Dal punto di vista tecnico, la ripetitività anno dopo anno dei cinque segmenti rende interessante, se non proprio indicativa, la loro analisi.
Se si esclude il Napoli dell’anno scorso, per esempio, i futuri campioni d’Italia hanno sempre dominato questo terzo tratto che inizia oggi, e nel giro di sole tre settimane ci farà vedere cinque turni di campionato — ce n’è uno infrasettimanale — più due di coppe europee. Se andate a leggere le dichiarazioni di queste ore dei vari allenatori, tutti parlano di tour de force (a parte magari Allegri e Fabregas, liberi da impegni continentali). Hanno ragione.
Prendiamo Chivu, forse il più tartassato dal calendario: stasera gioca a Roma in casa della capolista, martedì va a Bruxelles per una gara di Champions che occorre vincere (l’Inter deve riempire di punti il granaio europeo adesso, in vista di una seconda parte del girone tremenda), sabato sarà al Maradona per lo scontro diretto con la capolista. Tre gare top in otto giorni prima di ricevere una Fiorentina in brutte acque, dunque insidiosa, e soltanto allora respirare un po’ col trittico Verona-Kairat-Lazio a chiudere il periodo. La stessa Juve, reduce dalle prime critiche e scossa dalla perdita di Bremer, tra domani e domenica viaggia a Como (dura), Madrid/Real (durissima), Roma/Lazio (pericolosa): poi la scansione si ammorbidisce, ma devi arrivarci.
Il Milan di partite ne ha solo cinque ma le due più impegnative, Atalanta fuori e Roma in casa, sono a distanza di cinque giorni. Allegri deve gestire la perdita di due dei suoi quattro pilastri, Rabiot e Pulisic (gli altri sono Maignan e Modric), e questo è un grande tema del periodo perché il virus Fifa si fa sempre sentire qui. Ma attenzione. Proprio per questo motivo le sorprese si diradano, perché le grandi squadre hanno ricambi all’altezza, le altre meno, e il fossato si allarga. Peserà di più per Allegri l’assenza dei due succitati, oppure per Pioli quella di Kean (sempre che l’azzurro non recuperi)? Il terzo segmento è quello in cui si cominciano a giudicare anche i direttori sportivi.
CorSera
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Nessuna rosa però è completa pure in panchina con ricambi all'altezza...in specie quando gli infortuni si concentrano in un lasso di tempo ristretto.
La Juve, per esempio, senza Bremer non ha un centrale da mettere...un centrale che sia almeno decente intendo...anche se ovviamente il problema della squadra è di ordine più profondo e complessivo...magari riguardasse solo l'assenza di uno.
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Un gol del francese nella fase iniziale di gara completa la rimonta dei nerazzurri alla testa della classifica
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(ore 12.30 su Dazn)
Il Como aspetta una vittoria con la Juventus in serie A dal gennaio 1952. Cesc Fabregas, squalificato, potrebbe decidere di puntare su Morata, grande ex del match. L’allenatore spagnolo, però, non avrà a disposizione Jesus Rodriguez, out tre turni. La Juventus arriva da cinque pareggi di fila tra campionato e Champions: «Il Como è una finta piccola, ha investito tanto e i giocatori li ha scelti tutti l’allenatore, una bella cosa», ha detto Igor Tudor, il tecnico dei bianconeri.
(ore 18 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Calcio e in streaming su Sky Go e Now)
L’Atalanta vuole tornare al successo dopo due pari di fila con Juventus (1-1, 27 settembre) e Como (1-1, 4 ottobre): «Non firmo per un pareggio. Abbiamo ancora tanti infortunati. Non abbiamo Bellanova, Kossounou e Kolasinac», ha dichiarato Ivan Juric. Così, invece, Maurizio Sarri: «Sapevamo che questa per la Lazio sarebbe stata una stagione di sofferenza. L’estate (senza poter fare mercato, ndr) è stata quella che è stata. Poi si sono aggiunti i tanti infortuni a complicare ulteriormente le cose».
(ore 20.45 su Dazn)
Il Milan se la vedrà con la Fiorentina dell’ex Stefano Pioli. Massimiliano Allegri non avrà a disposizione Estupinan, Rabiot e Pulisic: «Gli infortuni fanno parte della stagione, bisogna essere bravi a capire il momento. È uno stimolo in più», ha spiegato l’allenatore dei rossoneri. Per Pioli è un ritorno a San Siro davanti ai suoi ex tifosi. Tra i convocati c’è anche Kean: «Max è un grande allenatore, sta facendo un ottimo lavoro con un’ottima squadra», le sue parole.
CorSera
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Prima il Como di Fabregas, poi Real e Lazio. Il modulo del croato è in discussione “Normale che tutti parlino quando non si vince”
Allegri, zero alibi contro la Fiorentina: il Milan dimezzato si affida a Leao
Il portoghese titolare dopo due mesi con la Fiorentina dell’ex Pioli, che rischia. Max: “Anticipiamo le gare alle 20 per aiutare gli atleti”. Nuovo infortunio: Loftus-Cheek si è fermato nell’ultimo allenamento, è in dubbio per un affaticamento muscolare
Il portoghese titolare dopo due mesi con la Fiorentina dell’ex Pioli, che rischia. Max: “Anticipiamo le gare alle 20 per aiutare gli atleti”. Nuovo infortunio:…
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Il Napoli ha affrontato il Torino con l'aggiunta all'ultimo momento delle assenze di Hojlund e McTominay...però è alla seconda sconfitta in 7 giornate, nelle ultime 3 ne ha perse 2, segno di un momento in cui, oltre alle assenze, c'è un qualche problema più strutturale, di gioco, che Conte è chiamato a risolvere.
L'Inter invece è in crescita, quarta vittoria consecutiva, Chivu sta prendendo le misure al salto di panchina e alla nuova realtà. Poi l'Inter potrebbe aver messo alle spalle quel blocco psicologico dovuto alle tossine dello scorso finale di stagione, e quindi aver acquistato una maggiore leggerezza mentale. Siccome squadra e giocatori ci sono, è indubbio che va candidata per il risultato finale...in specie considerando che negli ultimi 5 campionati nessuna squadra scudettata ha fatto il bis, e forse è anche questo uno dei problemi del Napoli, cioè quello incosciamente motivazionale, che ti fa approcciare le partite con un livello di concentrazione insufficiente.
Comunque con sole 7 giornate (lo dimostra la classifica, dove c'è un gruppone ristretto) è ancora troppo presto per tutto, se non per fare considerazioni generali, indicazioni alla lontana.
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Il Napoli ha affrontato il Torino con l'aggiunta all'ultimo momento delle assenze di Hojlund e McTominay...però è alla seconda sconfitta in 7 giornate, nelle ultime 3 ne ha perse 2, segno di un momento in cui, oltre alle assenze, c'è un qualche problema più strutturale, di gioco, che Conte è chiamato a risolvere.
L'Inter invece è in crescita, quarta vittoria consecutiva, Chivu sta prendendo le misure al salto di panchina e alla nuova realtà. Per l'Inter potrebbe aver messo alle spalle quel blocco psicologico dovuto alle tossine dello scorso finale di stagione, e quindi aver acquistato una maggiore leggerezza psicologica. Siccome squadra e giocatori ci sono, è indubbio che va candidata per il risultato finale...in specie considerando che negli ultimi 5 campionati nessuna squadra scudettata ha fatto il bis, e forse è anche questo uno dei problemi del Napoli, cioè quello incosciamente motivazionale, che ti fa approcciare le partite con un livello di concentrazione insufficiente.
Comunque con sole 7 giornate (lo dimostra la classifica, dove c'è un gruppone ristretto) è ancora troppo presto per tutto, se non per fare considerazioni generali, indicazioni alla lontana.
Chivu inoltre sembra aver ereditato anche il culo di Inzaghi.
sigpic Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Tutto come da copione. Tudor non arriva a Natale. La serie di pareggi mediocri e poi iniziano le sconfitte, preciso preciso.
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