Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[Sean]

stando alle cifre che dicono , praticamente in 3 anni sarà come se avesse vinto al SuperEnalotto

Sì, però Inzaghi in 4 anni ha fatto ricchi pure Pioli, che in vita sua mai si sarebbe sognato di vincere un campionato, e il Napoli per ben due volte, ma in specie questa seconda con Conte, dopo che per 30 anni lo scudetto da quelle parti lo avevano visto solo sui murales dei tempi che furono...Diciamo che ha munificamente dispensato vittorie a tutti...quest'anno poi non si è risparmiato, generosamente dando tutto a tutti e nulla tenendo per sè.

[Fabi Stone]

Sto vedendo il dopo partita su TV8. La presentatrice è notevole. Zinne oltremodo maleducate.

Je farei n motoscafo cor cazz0 fino a Gibilterra.

[Mario12]

Sì, però Inzaghi in 4 anni ha fatto ricchi pure Pioli, che in vita sua mai si sarebbe sognato di vincere un campionato, e il Napoli per ben due volte, ma in specie questa seconda con Conte, dopo che per 30 anni lo scudetto da quelle parti lo avevano visto solo sui murales dei tempi che furono...Diciamo che ha generosamente dispensato vittorie a tutti...quest'anno poi non si è risparmiato, generosamente dando tutto a tutti e nulla tenendo per sè.

non credo sia tutto sto granchè come allenatore , i veri capolavori li ha fatti Marotta prendendogli comunque una serie di giocatori ottimi

[Sean]

Inzaghi ai microfoni non conferma che resterà. Di Marzio dice che andrà in Arabia.

[Mario12]

comunque un dato incredibile , Luis Enrique 11 finali vinte su 11 disputate , in tutta la sua carriera da allenatore

[Steel77]

Sto vedendo il dopo partita su TV8. La presentatrice è notevole. Zinne oltremodo maleducate.

Questa è da riempire come un bignè. Beato il suo pasticcere

[zuse]

Postate foto della lurida!

[Steel77]

Postate foto della lurida!

[Venkman85]

Da juventino, abituato a perdere finali anche a pochi anni di distanza, capisco cosa stiano provando i tifosi dell'Inter. Ripensando a quei momenti, ora che la ruota è girata, ammetto che sto godendo parecchio 😁
Non avrei mai pensato un risultato simile, pensavo che il PSG avrebbe avuto il braccino come il City qualche anno fa, che al di là della vittoria rischiò parecchio nonostante fossero superiori.
Ma anche per questa finale si dirà che l'hanno persa a testa alta?

[zuse]

Mmmm che brava!

[Luke91]

Minchia che bordata

3-0 o 5-0 cambia poco, ci hanno dominato la partita è finita al fischio d'inizio, squadra cotta

Mi sono sparato tre tequila di fila zio porc.o per dimenticare

[Sean]

Inter flop, demolita dal Psg: e adesso Inzaghi?


(Alessandro Bocci, inviato a Monaco) Non c’è storia, non c’è partita, non c’è l’Inter. Una mazzata tremenda. Una sconfitta dolorosa e rumorosa, un’umiliazione nella notte attesa due anni, per la precisione 721 giorni. Da Istanbul a all’Allianz, la seconda finale persa in tre anni. Una maledizione. Ma se in Turchia i discepoli di Inzaghi erano usciti a testa alta e con molti rimpianti, stavolta la lezione è severa. Il dominio dei francesi è assoluto, dall’inizio alla fine, dalla prima azione all’ultima, due reti nel primo tempo, tre nella ripresa.

Una manita che potrebbe pesare sul futuro di Inzaghi e fa entrare l’Inter nella storia dalla parte sbagliata. Il Paris è una macchina perfetta: ritmo, qualità, idee chiare, roba che fa venire il mal di testa ai nerazzurri mai così in difficoltà in Champions. Doué, l’ultimo prodotto della Francia, è il mattatore della serata con due gol e un assist in una partita sbloccata dall’ex Hakimi, che non festeggia e quasi chiede scusa agli ammutoliti tifosi dell’Inter. È sua la rete che stappa questa serata, un brutto segnale dopo meno di un quarto d’ora. L’Inter non reagisce, né dopo il primo gol, né dopo il secondo e neppure nella ripresa, tagliata a fette. Il 4-0 di Kvara è un’altra pugnalata prima del definitivo 5-0 di Mayulu. Un incubo.

La difesa di ferro diventa di burro, il confronto tra il sontuoso Vitinha e l’arrancante Calhanoglu è persino imbarazzante, ma tutti gli interisti vanno incontro a una serata da dimenticare: Dimarco è colpevole sui primi due gol, Acerbi non è il solito leone, Mkhitaryan un fantasma presto sostituito. Una squadra vuota, scarica, travolta. Niente funziona. E a un certo punto c’è solo da augurarsi che la mattanza finisca presto.

I francesi, invece, si divertono, giocano, segnano, sbagliano anche. Nel 2020 avevano perso la prima finale di Champions contro il Bayern Monaco contando sulla classe di campioni che non facevano una squadra. Luis Enrique, il vero artefice, ha rivoluzionato tutto, rilanciato Dembélé, fatto acquistare giovani talenti, puntando sul gioco e sulla qualità. Senza Mbappé ma con il gioco. Luis, con il tasca il secondo triplete della sua carriera di allenatore, alla fine sorride e alza gli occhi al cielo: il pensiero va alla figlia Xana, morta a 9 anni nell’agosto del 2019.

CorSera

[Sean]

Marotta dopo Psg-Inter 5-0: «Noi surclassati in tutto». Inzaghi. «Non so se sarò al Mondiale per club»

Il presidente nerazzurro dopo la disfatta di Monaco: «Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, sull'allenatore non cambiano le valutazioni». Il tecnico non scioglie i dubbi sul futuro: «Zero titoli, ma noi a testa alta»

«E' stata una serata negativa dove l'avversario ci ha surclassato in tutto e quindi meritata la sconfitta, mi sembra evidente, al di là del punteggio, ma questo non deve assolutamente inficiare quella che è stata la stagione, anche se prendiamo in esame solo il percorso in Champions League. Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, ci dispiace di questa prestazione e volevo anche ringraziare i tifosi che sono arrivati fino a qua, ma questa sera è stata una serata assolutamente negativa». Queste le parole del presidente dell'Inter Beppe Marotta a Sky dopo il pesante ko nella finale di Champions 5-0 contro il Psg.

E sul futuro di Inzaghi: «Su di lui non ci sarà nessun cambio di valutazione. Avevamo detto che ci saremmo veduti in settimana, ha ancora un anno di contratto e quasi tutti i meriti vanno iscritti alla sua professionalità. Non è una serata negativa che cancella tutti i meriti».

Inzaghi: «Non so se sarò al Mondiale per club»

A prendere la parola è poi lo stesso Simone Inzaghi: «Non siamo stati noi e lo sappiamo, abbiamo trovato una squadra che ha meritato di vincere la Champions, è più forte di noi. Dovevamo essere più bravi e non ce l'abbiamo fatta, abbiamo approcciato male la gara. Si tratta di una sconfitta brutta che però non cancella il nostro percorso. Zero titoli sì ma ai ragazzi ho detto che devono camminare a testa alta. Meritano solo i complimenti». E poi sul suo futuro: «Questa la mia ultima partita sulla panchina dell'Inter? Vedremo nei prossimi giorni con la società, non so se sarò al Mondiale per club. Ora, dopo la seconda finale persa in tre anni, c'è troppa delusione. Ci sarà tempo per parlare con la proprietà, che è sempre con noi, dal presidente agli altri dirigenti».

CorSera

[Sean]

Inzaghi al bivio dopo la delusione: il vertice con l'Inter e l'offerta dall'Arabia

Simone Inzaghi in lacrime dopo il 5-0: l'amara disfatta contro il Psg rischia di segnare la fine della sua era all'Inter. Il peso di due finali perse in tre anni lo schiaccia, vede sfumare il rinnovo e invcombe l'offerta milionaria dall'Arabia Saudita. Il «passetto mancante» per la Champions diventa un abisso: la squadra lascia il mister con più domande che risposte sul futuro.

Più che il grande sogno, si è rivelato uno spaventoso incubo. Dopo aver accarezzato il sogno del triplete, dopo la delusione dello scudetto perso con il Napoli per un punto, Simone Inzaghi incassa una sconfitta drammatica nel punteggio e incredibile per la pochezza di gioco mostrato. Una manita dietro alla quale si nasconde un’Inter irriconoscibile e che apre ogni scenario per il futuro. «Abbiamo approcciato male la gara, preso gol, ci siamo allungati facilitandogli il compito. Orogoglioso di questi ragazzi, per il percorso che hanno fatto. Psg più forte di noi ma non cancella la stagione fin qui». Fra domani e martedì andrà in scena l’incontro con la società ma dopo una stagione con zero tituli, terminata con gli sguardi bassi dei giocatori sotto la curva, sarebbe a questo punto clamoroso immaginare il rinnovo del contratto per il tecnico piacentino, ora legato all’Inter fino al 2026.

«Ci manca l’ultimo passetto» aveva dichiarato Inzaghi prima della partita. Ma per come i nerazzurri hanno disputato il primo tempo, con l’animo di molti appesantito dalla responsabilità di essere alla last dance, è sembrata mancare la distanza incolmabile di Dorando Pietri al traguardo. Una prima frazione dominata dai francesi, che hanno tenuto il 68% di possesso palla: quando Hakimi ha segnato sotto il settore dei tifosi interisti, anche Simone è rimasto impietrito. È stato il suo vice Farris a incitare i giocatori, storditi dalla velocità e dall’onnipresenza dei parigini. Gli interisti hanno dato l’impressione di giocare con i sassi in tasca, schiacciati dal peso di non dover fallire la seconda finale di Champions nel giro di tre edizioni. Simone ha sofferto, apparendo meno tarantolato del solito, salvo lamentarsi nella ripresa per una mancata ammonizione ai parigini: così il cartellino giallo lo ha preso lui.

Nella ripresa il canovaccio non è certo mutato, anzi, e tutti quei dati positivi che hanno contrassegnato la cavalcata nerazzurra sono sembrati sparire: i 21 giocatori mandati in gol, la finale raggiunta partendo dal 14° fatturato fra le potenze europee, la differenza di valore squadra (1026 milioni il Psg, 691 l’Inter), la divergenza del costo rosa (790,2 i francesi, 309,4 i nerazzurri). Tutto inghiottito da quel 5-0 che diventa il peggior passivo in una finale della storia della Champions.

Papà Giancarlo e mamma Marina sono rimasti a casa, a San Nicolò, poco inclini a rinunciare alle scaramantiche postazioni che contro il Barcellona hanno portato fortuna: il babbo sul divano con le tapparelle abbassate, il bicchierino di whisky e qualche sigaretta. Marina in un’altra stanza, perché così la tradizione di famiglia impone. A Monaco c’era però Pippo perché va bene mantenere l’inossidabile tifo per il Milan però un fratello è un fratello e occasioni del genere il destino mica te le regala tutti gli anni. Hanno raggiunto Simone anche la moglie Gaia e i bambini, Lorenzo e Andrea. E in tribuna spuntava lui, Tommaso, che oltre a essere il primogenito del tecnico interista ne rappresenta gli interessi nella trattativa con gli arabi dell’Al Hilal. Da oggi infatti l’argomento principale sul pianeta nerazzurro sarà il futuro di Simone: accetterà la proposta faraonica dei sauditi, determinati ad averlo in panchina già nel prossimo Mondiale per club? 50 milioni per due anni sono forse la migliore delle consolazioni possibili.

Inzaghi, che in cuor suo sperava di sollevare la coppa per trattare un eventuale prolungamento con maggior forza contrattuale, ieri aveva gli occhi pieni di lacrime. Addosso la sensazione di aver perso non solo la seconda finale di Coppa dei Campioni ma, forse, anche l’Inter.

CorSera

[germanomosconi]

Madonna che partita oscena, uno aspetta una finale di Champions e si vede una partita tra una squadra di serie a ed una di serie b assurda sta cosa.
Secondo me le voci su Inzaghi non hanno fatto bene