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Inter in silenzio stampa per protesta per le decisioni arbitrali
hanno poco da recriminare , arrivare a giocarsi all’ultima giornata lo scudetto (per giunta contro un Napoli rattoppato che non vale neanche la metà di quello di Spalletti) è davvero imbarazzante
io non ci metto manco un euro pure sulla finale di Champions , che tra l’altro avranno qualche giorno dopo la partita col Como.
La squadra di Conte gioca una gara poco incisiva al Tardini e ringrazia il laziale, che ha fermato l’Inter
Inter-Lazio 2-2: Pedro (doppietta) allontana lo scudetto dai nerazzurri
La squadra di Inzaghi sciupa una occasione enorme per portarsi al comando della classifica. Non bastano le reti di Bisseck e Dumfries, lo spagnolo (il secondo gol su rigore) è implacabile
La squadra di Inzaghi sciupa una occasione enorme per portarsi al comando della classifica. Non bastano le reti di Bisseck e Dumfries, lo spagnolo (il secondo …
Juventus-Udinese 2-0: con Nico Gonzalez e Vlahovic la Champions si avvicina
La squadra di Tudor, propositiva per tutta la partita, mantiene il quarto posto grazie alle reti dell’argentino e del serbo
La squadra di Tudor, propositiva per tutta la partita, mantiene il quarto posto grazie alle reti dell’argentino e del serbo
Roma-Milan 3-1: Ranieri saluta l’Olimpico con la Champions alla portata. Conceiçao fuori da tutto
Mancini segna di testa dopo tre minuti, la gomitata di Gimenez che lo colpisce (e la conseguente espulsione) spianano la strada ai giallorossi, ora quinti. Nella ripresa in gol Paredes e Cristante
Mancini segna di testa dopo tre minuti, la gomitata di Gimenez che lo colpisce (e la conseguente espulsione) spianano la strada ai giallorossi, ora quinti. Nel…
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Parma-Napoli 0-0 e Inter – Lazio 2-2: l’Inter si prende lo scudetto e poi lo restituisce al Napoli
“Andiamoci a prendere lo scudetto” dice Antonio Conte, avvertendo però i tifosi del Napoli di “non cominciare a tirar fuori bandiere con numeri a caso”. Lo dice con quel suo solito tono torno e un po’ incazzato, di quello che rivendica sempre qualcosa e di quale impresa si tratti, ma ai sa ormai che quella è la sua condizione normale. Di riffa o di raffa lui c’è sempre, ed è questo quello che conta di Conte.
Dallo scudetto all’ Inter allo scudetto al Napoli, a meno di epiloghi alla Perugia-Juventus o Roma-Lecce, nel giro della manciata di minuti più batticuore degli ultimi anni. A dirci che la contemporaneità delle partite, ormai distrutta e violata dalle tv, è una partita a sua volta. E perfino più bella e avvincente delle altre.
La sintesi è che Inzaghi, Baroni, Conte e Chivu , e cioè i quattro allenatori delle due sfide scudetto Parma-Napoli 0-0 e Inter-Lazio 2-2, sono finiti espulsi. Le due partite sono terminate oltre il 100° minuto e alla fine Conte, espulso, dopo aver ordinato ai suoi di sfoderare l’arma bianca per rintuzzare l’assalto a distanza dell’ Inter, due volte in vantaggio con Bisseck e Dumfries e due volte ripresa dai gol di Pedro, micidiale arma segreta da panchina, visto urlare di stare dietro e di non prendere assolutamente gol. Doveva essere uno scudetto da giocarsi all’attacco e alla fine il Napoli lo strappa con i denti alla disperata e alla meno peggio, calando nel finale e pareggiando prima col Genoa e poi col Parma.
L’Inter sembrava proprio volerselo prendere questo regalo, quando ha fatto gol è finita davanti al Napoli e ha avuto la chance di determinare essa stessa il finale di questa stagione. Alla fine l’episodio chiave resta il fallo di mano di Bisseck sul 2-1 per l’Inter. Il fallo c’è e poteva essere risparmiato. E’ il classico episodio da “Sliding Doors”, senza avremmo forse avuto tutt’altra storia e uno scudetto indirizzato verso l’Inter. Cui la decisione dell’arbitro Chiffi, insieme ad altre (spinta in area di Rovella sempre su Bisseck) non è piaciuta affatto ed è entrata in silenzio stampa.
Insomma la Lazio ha rimontato l’Inter due volte, gli arbitri da una parte e dall’altra hanno avuto un gran da fare, e alla fine il puntarello di vantaggio del Napoli è rimasto tale. E più che sufficiente per dare certe garanzie al Napoli. Al Maradona chiuderà col Cagliari ormai salvo. Teoricamente è ancora possibile lo spareggio ed è probabile che questo comporti certe rivoluzioni di calendario (si gioca giovedì?) per scavargli uno spazio prima della finale di Champions League dell’Inter (31 maggio).
La Juventus (gol di Nico Gonzalez e Vlahovic all’ Udinese) per ora il quarto posto lo tiene saldamente in mano, ma affronterà un Venezia disperato all’ultima. La Roma festeggia e saluta Claudio Ranieri con un secco 3-1 al Milan rimasto in dieci per l’espulsione di Gimenez e spera ancora nella qualificazione Champions League. I gol di Mancini, Paredes e Cristante rendono ancor più imbarazzante la classifica del Milan. Nono. L’unica cosa positiva è che non può fare peggio.
Parma-Napoli 0-0, Inter-Lazio 2-2. Inter rimontata 2 volte da Pedro, resta a -1 dal Napoli., che chiuderà col Cagliari salvo. Conte: "Prendiamoci lo scudetto"
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(Alessandro Bocci) Un pari dolcissimo, che vale come una vittoria. Il Napoli esce dall’ultima curva di una notte pazzesca ancora in testa alla classifica e adesso, più di prima, ha il proprio destino in mano. Lo scudetto, il secondo in tre anni, è a un passo, a una vittoria, contro il Cagliari dentro il Maradona, probabilmente giovedì: uno scenario perfetto, alla fine di una partita che nell’ultimo quarto d’ora è un’altalena formidabile di emozioni, lacrime e sorrisi, panico e gioia sfrenata.
Succede quasi tutto a San Siro, il Tardini è inchiodato alle notizie arrivano da Milano. Il Napoli combina poco. La squadra di Conte è stanca, paralizzata dalla tensione, vuota nella testa e pesante sulle gambe. Solo nell’ultima mezz’ora riesce a prendere il comando della gara e a mettere all’angolo il Parma che si difende benissimo. Nervosismo, tensione, colpi di scena.
Il Napoli conferma le difficoltà dell’ultimo periodo anche se chiude con tre pali. Il secondo pareggio consecutivo, dopo quello con il Genoa, poteva suonare come una condanna. E invece è una festa. A patto che si liberi delle proprie paure. Il Maradona aiuterà.
All’inizio del secondo tempo,complice la rete di Bisseck a San Siro, il Napoli è ancora più involuto e combatte con i propri fantasmi. Solo nell’ultima mezz’ora, quando lo scudetto sembra volare via, lo spartito cambia. Gli azzurri alzano il baricentro e mettono dentro la partita tutto quel poco che hanno. Suzuki respinge su Raspadori e soprattutto spinge sulla traversa la punizione di McTominay, l’occasione più ghiotta della ripresa. Nel mezzo anche Politano prende la traversa (la parte superiore però). I cambi non danno la svolta. Tensione in campo, anche una rissa sfiorata in cui sono coinvolte entrambe le panchine. Espulsi entrambi gli allenatori. Neres guadagna il rigore dell’illusione, prima dato e poi tolto oltre il centesimo minuto. Pazienza. È il pari più bello della storia del Napoli. Conte vede il traguardo.à
CorSera
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Per l'ennesima volta l'Inter riacciuffa lo scudetto per poi rilanciarlo in campo avverso, come se fosse una pallina di tennis...ce la farà il Napoli a non rimandarlo a Milano?
Il Napoli è spompatissimo. Due pareggi nelle ultime due partite, 2 punti su 6 ma è ancora primo...il che significa che Inzaghi dovrebbe spiegare come è che l'Inter è seconda, altro che silenzio stampa...E' un campionato senza padroni perchè la squadra designata padrona non ha svolto il suo ruolo, non ha fatto il suo dovere: l'Inter è da un pezzo che avrebbe dovuto (ri)cucire lo scudetto sulla maglia, e invece lo sta regalando al Napoli che, con tutto il rispetto, si potrebbe trovare campione d'Italia sarebbe un pò difficile raccontare come...forse avendo resistito lassù senza farsi staccare nei mesi in cui l'Inter pareva dominante e destinata a bissare il campionato, ecco questo è il merito...però certo non parliamo di una squadra memorabile, e proprio per questo l'Inter, se perderà il campionato, avrà molto da interrogarsi al riguardo.
E' racchiuso in un punto anche l'ultimo posto champions: la Juventus ce la farà a vincere a Venezia? Nel caso contrario già mi immagino gli scontati titoli giornalistici: "naufragio in Laguna"...perchè hai solo la vittoria come risultato...pure qui per una squadra che non ha quasi mai fatto sue le partite con autorità, per cui è tutto in ballo per questa debolezza strutturale che favorisce l'incertezza.
Il Milan è nono, una piazzamento che certifica il disastro di questa stagione...e siccome i giocatori non credo siano da nono posto, qua sono gravemente indiziati di colpevolezza dirigenti e allenatori (ma i secondi sono stati scelti dai primi). In buona sostanza, la società non può chiamarsi fuori e ha in capo gravissime responsabilità. La buona notizia è che si sono risparmiati la conference.
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Napoli, quel gol di Bisseck che lo poteva ammazzare: Inter, che occasione sprecata
di Paolo Condò
Il Napoli subisce il gol di Bisseck — altro è lo stadio, ma questo è il senso delle gare in contemporanea — mentre sta rientrando negli spogliatoi per l’intervallo. Non poteva esserci momento peggiore: l’umore rallegrato dal fatto di aver attraversato senza danni metà serata si tramuta in angoscia perché, in coda al recupero di San Siro, il danno è arrivato. L’Inter l’ha sorpassata.Antonio Conte lascia sbollire per qualche istante le fisiologiche rabbie dei suoi uomini, un calcio a un armadietto, un vaffa a mezza bocca, poi ordina il silenzio e prende la parola. Più o meno nello stesso momento Tudor chiede un po’ sarcastico alla Juve se davvero l’Udinese sia l’ostacolo insormontabile visto fin lì, Ranieri implora la Roma di non sprecare la grande occasione di ritorno in Champions contro un Milan in 10, Di Francesco e D’Aversa guardano la classifica e con le mani nei capelli provano a riorganizzare le energie residue.
La 37ª giornata è la penultima pagina del romanzo, non conta più nulla come giochi, quel che è in barca è in barca e tutto diventa lettura dei momenti. Dopo aver perso Buongiorno e Lobotka, Conte ha chiesto uno sforzo estremo al dolorante McTominay, e lo scozzese non si è fatto pregare. Così è ancora lui a trascinare un Napoli che ha gomme visibilmente sgonfie, ed è una sua punizione all’incrocio la possibile palla del destino, e invece Suzuki dice che no. Intanto la Roma è tornata avanti con una gran punizione del reietto Paredes, e per tre minuti si ritrova al 4° posto, al di là della Juve ancora in panne; ma qui è Nico Gonzalez a dare un senso alla sua stagione, e poi Vlahovic a salutare la sua gente — se addio sarà — con il gol che timbra un’altra settimana in zona Champions.
Lo scivolo verso l’ultima giornata prende velocità con la rimonta dell’Empoli che riaggancia il Lecce, mentre la salvezza del Cagliari fa sprofondare il Venezia. Quello che resta succede tutto a San Siro, col pareggio di Pedro, il nuovo vantaggio di Dumfries e il rigore assegnato alla Lazio dalla Var, e che ancora Pedro trasforma. Ne ha viste troppe per emozionarsi, a differenza dei due allenatori che l’eccesso di tensione fa deflagrare, e se ne escono entrambi inseguiti da un cartellino rosso.
Conte e Chivu a Parma, invece, nemmeno arrivano alla scena madre del rigore finale concesso al Napoli e poi tolto dalla Var: erano stati espulsi qualche minuto prima. Finisce così una serata di emozioni forti: fra Napoli e Inter c’è sempre un misero punticino, ma è rimasta anche una sola giornata, e questo dice che Conte ha fatto comunque un passo avanti verso il traguardo, e Inzaghi ha mancato un’occasione. Poveri quelli che alla prossima gara se li troveranno vicini di tribuna.
CorSera
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Il rigore c'è, Bisseck commette un patatrac sul finale.
E' chiaro che il silenzio stampa è propedeutico a non aggravare la situazione disciplinare (Inzaghi era espulso) ed evitare domande su questo finale di campionato e quindi sul perchè l'Inter stia perdendo questo scudetto...perchè per Inzaghi sarebbe la seconda volta dopo il Milan.
Comunque i conti si potranno fare solo dopo la finale di champions ovviamente.
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un cross sbagliato da politano
un calcio di punizione e una gran giocata di anguissa
questi sono i 90 minuti del napoli
ripeto abbiamo giocato in modo inguardabile
le squadra è ammaccata, sulle gambe, ferma
ovviamente giochiamo senza tanti titolari.....buongiorno e la sua riserva sono out (costringendo oliveira centrale) lobotka è out, neres è a mezzo servizio costringendo spinazzola a giocare esterno d'attacco, mc tominay acciaccatissimo
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