Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[Steel77]

Manenti...mitico pezzo di merda

[germanomosconi]

grande Bologna davvero
con le cessioni di Calafiori e Zirkee sembrava stessero smobilitando...
altroché

spero diventi una nuova Atalanta

io dico che lo sarà il como

[KURTANGLE]

io dico che lo sarà il como

bisognerà capire quanto vorranno investire.
Di denaro ne hanno a fiumi.
E a quanto pare si muovono anche con competenza

[Mario12]

https://www.sportmediaset.mediaset.it/mercato/juventus/huijsen-real-60-milioni-rimpianto_98194255-202502k.shtml

pazzesco

[Sean]

Bologna in Europa League: se arriva nelle prime sei in A, la settima andrà in Conference

I felsinei potrebbero garantire la qualificazione a un’altra squadra nel caso in cui chiudessero il campionato nei primi 6 posti. Il Milan ora deve vincere a Roma per rientrare in corsa. Spera anche la Fiorentina ma le occorre che finisca in parità la sfida dell'Olimpico

La vittoria del Bologna in Coppa Italia potrebbe aprire nuovi scenari anche per le squadre in lotta per l’Europa in campionato. I felsinei si sono garantiti un posto in Europa League togliendolo, di fatto, alla 6/a in classifica visto che, al momento, occupano la 7/a posizione a quota 62 punti. In Europa League ora con il Bologna andrebbe solo la 5/a mentre la 6/a si dovrebbe accontentare di partecipare alla Conference.

La 7/a in Conference se il Bologna arriva tra le prime 6

Tutto cambierebbe nel caso in cui il Bologna chiudesse nei primi 6 posti della classifica. A quel punto ne beneficerebbe la 7/a che otterrebbe l’ammissione alla prossima Conference. Se dovesse arrivare 4° o 5° farebbe festa anche la 6/a che andrebbe in Europa League. Per far sì che ciò accada, però, ci sarebbe bisogno che il Bologna chiuda con 2 vittorie nelle restanti 2 partite (con la Fiorentina al Franchi e con il Genoa al Dall’Ara) e, contemporaneamente, che almeno 2 tra Juventus (64 punti), Lazio (64) e Roma (63) non facciano en-plein. Nel caso ottenesse 4 punti, per chiudere 4° o 5° si dovrebbe verificare una remota ipotesi con una tra Juventus e Lazio capace di cogliere al massimo 2 punti (visto che il Bologna è avanti con entrambe negli scontri diretti, ndr) nelle ultime 2 partite e con la Roma che non vada oltre la conquista di 3 punti.

Milan, obbligo di vittoria a Roma per sperare nell'Europa

La strada per l’Europa si complica per il Milan che, ora, per sperare almeno nella Conference, avrà bisogno innanzitutto di vincere lo scontro diretto con la Roma, in programma domenica sera all’Olimpico. In tal caso raggiungerebbe i giallorossi a quota 63 e poi, battendo all’ultima giornata il Monza, si garantirebbe comunque di finire davanti alla Roma in virtù degli scontri diretti favorevoli. Scenario identico anche in caso di arrivo a 3 con il Bologna (nel caso chiudesse a quota 66 punti) visto che ha la differenza reti migliore dei felsinei nella classifica avulsa.

Fiorentina, serve un pari tra Roma e Milan, oltre a 6 punti

Ha qualche flebile chance di chiudere 6/a anche la Fiorentina che ora deve sperare di battere il Bologna (con cui, anche in caso vincesse con un solo gol di scarto, è in vantaggio nella differenza reti generale, ndr) e augurarsi che la sfida tra Roma e Milan domenica termini in pareggio. In tal caso, battendo all'ultima l'Udinese, potrebbe riprendere la Roma (con cui è avanti negli scontri diretti) se non andasse oltre il pari a Torino.

CorSera

[Sean]

Milan, allenatore e ds: cosa sta succedendo, i piani del club per la ricostruzione (necessaria)

Dopo il flop della finale di Coppa Italia, l'ad Furlani è chiamato a scelte forti: per la panchina piace Italiano del Bologna. Anche sulla rosa va messa mano

Si cambia. O almeno questa è l’idea. Perché il vero problema del Milan, il principale, il più grave, è proprio che le idee troppo spesso restano tali: molta teoria, poca pratica, molte parole, pochi risultati. Parti convinto di cambiare la storia del calcio con algoritmi, intelligenza artificiale e diavolerie simili, poi succede che finisci ottavo in classifica dietro squadre che hanno la metà del tuo monte ingaggi ma si affidano a dirigenti esperti, di campo, che conoscono gli uomini. Ritrovandoti a due partite dalla fine con la speranza di vincerle entrambe per qualificarti all’Europa League o in Conference. La verità è che lo sprofondo rossonero è iniziato l’estate scorsa, con la prima scelta sbagliata: Fonseca non era l’allenatore adatto, il resto è stato una conseguenza.

Serve una rivoluzione. Reale, concreta. Non a parole ma nei fatti, stavolta. Dentro al club sembrano averlo capito: vediamo. Il Diavolo è all’inferno e per uscirne occorrono scelte forti, sia sull’allenatore sia sui giocatori, anche se prima di tutto va messo ordine nell’assetto dirigenziale. L’a.d. Furlani non può più sbagliare strategie. E l’ingaggio di un direttore sportivo non è più rinviabile. Restare con l’assetto attuale sarebbe il primo errore della nuova stagione. D’Amico dell’Atalanta resta in cima alla lista del casting, che include anche Tare. Piace molto Sartori, artefice del miracolo Bologna, che però non intende muoversi. Qualcuno può dargli torto?

Solo dopo la nomina di un uomo mercato si procederà all’apertura del dossier allenatore, altrettanto cruciale. In caso di conquista della Coppa Italia, Conceicao poteva davvero essere confermato. Ora però il suo destino è segnato. Anche qui una riflessione è doverosa: come può un progetto a lungo termine basarsi sull’esito di una partita sola? Fatto sta che il portoghese è fuori. Fra i nomi che circolano a casa Milan ci sono Italiano, Sarri, Allegri. Il primo ha fatto un figurone anche l’altra sera all’Olimpico col suo Bologna, il secondo era già stato contattato a dicembre, il terzo è l’usato garantito. Su Conte, nemmeno contattato un anno fa e oggi sogno proibito di molti, non ci sono più grosse illusioni.

L’identikit è tracciato: basta scommesse, deve essere italiano e conoscere la serie A. Chiunque sarà, avrà un vantaggio: fare peggio di quest’anno sarà difficile. Ma dall’altro lato, dovrà svolgere una missione durissima: rimettere in piedi il mondo Milan, riportando l’entusiasmo svanito. L’altra sera, all’Olimpico, a un certo punto è partito il coro «Pioli is on fire», colonna sonora degli anni sereni a cavallo dello scudetto. Il sindacato dei nostalgici si è ingrossato parecchio.

Anche sulla squadra ci sarà da mettere mano. La qualità non manca, anche per questo i risultati di questa «stagione fallimentare» come l’ha definita Furlani non sono accettabili, ma la rosa va riveduta e corretta. Il mercato d’inverno è stato un flop completo: Joao Felix non resterò, la scommessa è persa; poche anche le chance di Walker. Discorso diverso per Gimenez, pagato 30 milioni al Feyenoord: fin qui ha deluso, ma avendo 24 anni gli va dato tempo. La questione più delicata è un’altra. Senza il palcoscenico (e i soldi) delle coppe, il rischio di dover vendere qualche gioiello esiste. Occhio a Reijnders, l’uomo che oggi ha più mercato: il City ha deciso di formulare un’offerta choc, non lontana dai 70 milioni richiesti dal Milan. Gli altri top a rischio addio sono Maignan e Theo Hernandez, che si è offerto al Real Madrid ricevendo un «no grazie»: al di là delle rassicurazioni del d.t. Moncada, le trattative per i rinnovi dei contratti in scadenza nel 2026 sono ferme. Nemmeno Leao è certo di restare, ma devono arrivare offerte congrue che al momento non ci sono.

Il futuro è adesso. Ma c’è ancora un presente difficile da gestire. Domenica a Roma gli ultrà non andranno per protesta: «Vi lasciamo soli con la vostra vergogna».

CorSera

[Sean]

Italiano, Sarri, Allegri...tanti nomi nessun nome, anche perchè così sono bravo pure io a fare il "giornalista"...ne scrivo 3, 4 o 5 e su uno ci prendo sicuro.

Circa Italiano potrebbe esserci anche il Napoli, in caso (molto probabile) di partenza di Conte. Sarri ed Allegri sono due nomi scontati: italiani, di esperienza. Staremo a vedere ma di sicuro non si andrà su esperimenti e scelte astruse, e dunque se si rimane in Italia i nomi non sono moltissimi.

[KURTANGLE]

mi ha fatto tornare in mente Baccaglini presidente del Palermo

https://www.ilsole24ore.com/art/paul-baccaglini-nuovo-presidente-palermo-calcio-AEoaGgi?refresh_ce=1

Non finì bene per noi

Come lo vedi sto city group?
vi vogliono portare in A o no?

[KURTANGLE]

Italiano, Sarri, Allegri...tanti nomi nessun nome, anche perchè così sono bravo pure io a fare il "giornalista"...ne scrivo 3, 4 o 5 e su uno ci prendo sicuro.

Circa Italiano potrebbe esserci anche il Napoli, in caso (molto probabile) di partenza di Conte. Sarri ed Allegri sono due nomi scontati: italiani, di esperienza. Staremo a vedere ma di sicuro non si andrà su esperimenti e scelte astruse, e dunque se si rimane in Italia i nomi non sono moltissimi.

conte se non va alla juve dove va?

[Irrlicht]

Finché c'è questa proprietà ogni notizia è come parlare del niente.

[Sean]

conte se non va alla juve dove va?

Anche al Milan, potrebbe esserci questo colpo a sorpresa...anzi, se prendiamo la storia di Conte le condizioni sue ideali sarebbero più al Milan che alla Juve...squadra che farà una coppa minore, che dunque potrà essere buttata a mare subito; stagione pessima, per cui migliorarla non sarà difficile; società sfarinata dove dunque gli verrebbero dati i pieni poteri.

Controindicazioni: Cardinale non vuol spendere, mentre Conte ti costringe a spendere per i giocatori che dice lui...ma siccome il Milan ha un paio di calciatori da cui ricavare un bel gruzzolo, questo impedimentimento sarebbe superabile.

Su Conte-Juve sono molte le problematiche, anche sei i media stanno cavalcando l'onda...intanto si sono tutti lasciati malissimo, e poi la presenza di Giuntoli non farebbe di Conte il dominus di tutto, e inoltre le aspettative sarebbero alte, perchè il ritorno di Conte alla Juve vuol dire che tutti si aspetterebbero lo scudetto...il che implica per Conte dei rischi, a meno che non abbia in testa di restare almeno un 3 anni e allora puoi costruire un che di più solido, nel senso di avvicinamento progressivo all'obiettivo.

Non lo so, con la proprietà si sono lasciati malissimo...poi per carità, nel calcio, ancor pìù che nella politica, tutto è davvero possibile. Certo per lui sarebbe come casa e chiesa, nel senso che a Torino ci abita, ha la famiglia lì e lavorativamente sarebbero delle condizioni ideali.

[germanomosconi]

Italiano, Sarri, Allegri...tanti nomi nessun nome, anche perchè così sono bravo pure io a fare il "giornalista"...ne scrivo 3, 4 o 5 e su uno ci prendo sicuro.

Circa Italiano potrebbe esserci anche il Napoli, in caso (molto probabile) di partenza di Conte. Sarri ed Allegri sono due nomi scontati: italiani, di esperienza. Staremo a vedere ma di sicuro non si andrà su esperimenti e scelte astruse, e dunque se si rimane in Italia i nomi non sono moltissimi.

si ormai per il milan hanno fatto 20 nomi diversi...
poi quando sarà tizio potranno dire che l'avevano detto eheheh

[germanomosconi]

conte se non va alla juve dove va?

ma è scontato che il dela non spenderà per cercare di tenerlo?

[Sean]

La difficoltà non è tanto lato Napoli, quanto lato Conte per come è fatto lui...nel senso che se vincerà questo campionato, ovvero primo anno al Napoli e subito scudetto, cosa potrà fare di meglio? In teoria solo di peggio, secondo il suo pensiero...per cui salutando da vincitore avrebbe tutto da guadagnare (sempre secondo il suo modo di pensare).

Conte è un personaggio stranissmo, pieno di irrisolti, la sua carriera è un continuo rimaterializzarsi dei fantasmi e delle paranoie interiori.

[KURTANGLE]

ma è scontato che il dela non spenderà per cercare di tenerlo?

Dovremmo fare di tutto per tenercelo stretto
altroché