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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Udinese-Milan 0-4: Conceiçao riaccende le speranze europee nella notte della paura per Maignan
I rossoneri ripartono in campionato grazie alle reti di Leao, Pavlovic, Hernandez e Reijnders. Duro scontro tra il portiere e Jimenez: entrambi hanno lasciato il campo, il portiere in ospedale per accertamenti
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Inter-Cagliari
(ore 18 su Dazn)
L’Inter non si deve lasciare distrarre dalla gara di Champions, il ritorno dei quarti, contro il Bayern Monaco a San Siro (16 aprile). Prima c’è da pensare al Cagliari per tenere a distanza il Napoli, che è secondo sempre a -3. Simone Inzaghi può puntare su un turnover ragionato con de Vrij al posto di Acerbi e Zalewski in campo al posto di Darmian. Inizialmente potrebbero riposare anche Calhanoglu e Mkhitaryan per Frattesi e Asllani. Due dubbi: Carlos Augusto o Dimarco a sinistra e Correa (che non è nella lista Champions) accanto a Lautaro Martinez in attacco. Il Cagliari si presenta con Prati e Adopo a centrocampo e con Zortea a destra, Viola sotto punta e Piccoli davanti.
Juventus-Lecce
(ore 20.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4k e in streaming su Sky Go e Now)
La Juventus deve dare l’assalto al quarto posto, la distanza dal Bologna è di un solo punto, e difendere la quinta posizione dalla Lazio, sesta a -1. Igor Tudor ha perso Mbangula (sarà out, così come Perin), ma contro il Lecce si potrebbe rivedere Cambiaso dal primo minuto. Incerta la presenza dall’inizio di Thuram. In caso di pancina per il francese, in mezzo ci saranno Locatelli e McKennie. Da parte sua, Marco Giampaolo è orientato a confermare il 4-3-3 con Morente e Pierotti ai lati di Krstovic.
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Calciatori indagati a Milano per scommesse illegali, le chat: «Se agganci Zaniolo poi ti faccio un regalo». Le false vendite di Rolex
Indagati dalla Procura di Milano 12 calciatori di serie A. I messaggi e la caccia ai clienti. Tonali in rosso per 500 mila euro: «I vantaggi di questi siti? L’anonimato e il fatto che concedessero del credito»
«I vantaggi di questi siti illegali erano l’anonimato, il fatto che non vi fossero limiti, e che concedessero del credito», spiega il giocatore della nazionale di calcio Sandro Tonali agli inquirenti parlando del periodo dall’estate 2021 all’ottobre 2023: «Scommettevo sia sul casinò online sia su ogni altro tipo di sport, anche sulle partite della mia squadra e in alcuni casi in partite nelle quali stavo giocando, ma non me le sono mai vendute. All’inizio non superavo 20.000 euro a settimana (…), sono arrivato ad avere un debito di 500.000 euro (…), settimanalmente avevo la possibilità di saldare in contanti» oppure c’era il sistema della gioielleria «Elysium Group srl» di Milano: «Si pagava il doppio del valore di un orologio o di un gioiello e si ritirava l’oggetto scelto, o si versava l’importo del debito senza ritirare alcun oggetto».
«Scommettevo praticamente tutti i giorni sul calcio, sul casinò, la maggior parte era tennis, ho interrotto dopo il sequestro del telefono su cui ci sono le chat di scommesse che ho fatto con altre persone di Milano di cui non ho ancora parlato», è l’analoga esperienza messa a verbale dall’ex juventino e nazionale Nicolò Fagioli (oggi Fiorentina): «Gli organizzatori dei siti mi avevano proposto di riconoscermi un qualche vantaggio se avessi portato altri scommettitori, ma non volevo assolutamente guadagnare sugli amici».
Ma su questo punto gli inquirenti osservano che il contenuto delle chat mostra che De Giacomo (uno dei due organizzatori delle scommesse illegali per cui i pm chiedono gli arresti domiciliari), «contrariamente a quanto dichiarato da Fagioli, lo sollecitava ad “agganciare” altri calciatori, riconoscendogli poi un credito di gioco o scalandogli tale compenso dal suo debito». Il 14 novembre 2022, ad esempio, dopo che Fagioli ha indirizzato l’allora romanista Nicolò Zaniolo a giocare su un certo sito non autorizzato, De Giacomo si felicita: «Bravo, catturalo... lavora per me... stagli vicino che se lo catturo bene, bene bene come cliente, chiaramente poi ti faccio il regalo a te». È uno schema sul quale Fagioli il 25 marzo 2023 sembra contare, «devi “caricarmi” perché ti porto i clienti», e De Giacomo in effetti concorda, «ti carico un 5 K a te omaggio, per pagarti il biglietto stasera che mi hai portato il cliente».
I clienti sono benzina per la macchina delle scommesse. In una chat di quel 25 marzo, a proposito dell’allora interista Raoul Bellanova, è Fagioli a ridere del fatto che «sai qual è il bello? Che glielo sto consigliando io» (di giocare su quei siti, ndr); De Giacomo si compiace delle perdite di Bellanova, «ha preso due tre sberle di fila»; Fagioli commenta «sto ridendo da solo... La mia percentuale? Mi “carichi” la metà? Devi “caricarmi” perché ti porto i clienti... Due gliele ho fatte perdere e una vincere, quindi devi darmi anche la differenza». E «analogo “accerchiamento”», a detta dei pm, era stato attuato anche «nei confronti del giocatore Weston McKennie, come si desume dalla chat del 27 dicembre 2022» in cui l’organizzatore De Giacomo chiedeva a Fagioli «ma perché il buon Weston non me lo fai prendere agli altri giochi?».
Per saldare le scommesse senza apparire i modi erano vari: contanti consegnati in un hotel, ricariche PostePay intestate a prestanome, ricariche di account dell’istituto di credito Revolut regolamentato dalla Banca di Lituania, prestiti o aiuti da amici calciatori non coinvolti nelle scommesse (come lo juventino Federico Gatti per 40.000 euro al compagno Fagioli), ma soprattutto il sistema della gioielleria: «Finte vendite» di Rolex che «in realtà non venivano materialmente consegnati» ai calciatori apparenti acquirenti, «ma costituivano unicamente la causale per il bonifico emesso dagli scommettitori a saldo del debito contratto per le scommesse sulle piattaforme illegali».
Dopo il sequestro torinese del telefono nel 2023, la Gdf evidenzia che Fagioli versò alla gioielleria ancora 147.000 euro, e che il suo compagno attaccante juventino Dusan Vlahovic acquistò lì due orologi per 100.000 euro. Vlahovic è però del tutto estraneo alle scommesse: dunque si è trattato o di un prestito amicale a Fagioli di cui non sia rimasta traccia in alcuna chat, o dell’acquisto reale di due orologi in quel negozio.
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L'aspetto difficile da digerire è che qui si parla di milionari in euro...persone che arrivano comunque a fare debiti per il gioco...e quindi ad entrare in un ambito di ricatti e a farsi strumento per allargare il giro: è un miracolo che non siano arrivati a vendersi, per conto di quegli allibratori, anche le partite, perchè penso che mancasse veramente poco, dato che quando sei completamente in mano a quei personaggi, e ti fai manovrare come un pupazzo in quanto gli devi centinaia di migliaia di euro (o con promesse di "guadagni" o "regali") praticamente hai già oltrepassato quella linea oltre la quale diventi uno "disposto a tutto".
Lo sfarinamento morale di queste giovani (e ricche) generazioni è allucinante. Andrebbero tutti cancellati dal calcio oggi stesso, non è giustificabile e soprattutto sono personaggi pericolosi per gli altri e pure per le proprie squadre. Vanno ricacciati nella vita "reale" come chi prende 1200 euro, poi altro che i rolex o il giocarsi 500mila euro....ma di noi
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Inter-Cagliari 3-1: i nerazzurri tornano a +6 sul Napoli
Avvio di partita facile per la squadra di Inzaghi, due volte a segno in 26 minuti con Arnautovic e Lautaro. Piccoli ha accorciato le distanze con un gran gol di testa prima del sigillo di Bisseck
Avvio di partita facile per la squadra di Inzaghi, due volte a segno in 26 minuti con Arnautovic e Lautaro. Piccoli ha accorciato le distanze con un gran gol d…
Juventus-Lecce 2-1: Tudor ritrova Koopmeiners e Yildiz e fa un altro scatto verso la Champions
Bianconeri convincenti allo Stadium, anche se la rete di Baschirotto accende i minuti finali. In attesa di Atalanta-Bologna, Locatelli e compagni sono terzi
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Inter, il problema concentrazione e le rotazioni di Inzaghi; Juventus, la chiarezza di Tudor e il Koopmeiners ritrovato
Giocando tre volte la settimana l'Inter non può che concedersi dei cali di concentrazione. Le recite migliori saranno riservate alla Champions League. A Tudor sono bastate tre partite per disegnare la Juve che aveva in mente
È molto complicato quello che sta provando a fare l’Inter e anche con il Cagliari qualche passaggio a vuoto c’è stato. Niente di paragonabile alle partite con Monza, Udinese e Parma, resta però il fatto che l’ultima gara di campionato giocata per 90 minuti (più recupero) senza sbavature resta quella con l’Atalanta dello scorso 16 marzo.
Anche ieri, con 5 titolari in avvio (le rotazioni sono irrinunciabili), l’Inter è partita col passo dell’armata napoleonica: possesso, esecuzioni esatte e avversari ridotti a spettatori. Dopo un tempo i gol erano due e le parate di Sommer una, ma decisiva. Bastavano però 3 minuti del secondo tempo per cambiare scenario. Segnava Piccoli e col gol ecco materializzarsi i soliti fantasmi.
Il Cagliari iniziava a manovrare, a crederci e provvidenziale, questa volta, arrivava la gran testata di Bisseck per il 3-1 e la gestione, pur tra qualche spavento, diventava molto più semplice. Non sembra un problema di energie fisiche, ma mentali. Mantenere la concentrazione feroce e assoluta giocando tre volte a settimana è difficile. Ogni tanto ci sta di respirare, prendersi una piccola pausa pensando magari di aver chiuso la questione. Sarà probabilmente così fino alla fine della stagione e le recite migliori saranno riservate alla Champions. Con la speranza, di Inzaghi e di tutti i nerazzurri, di arrivarci alla fine.
La Juventus di Tudor è solida, chiara, logica e sa cosa fare. Non cerca soluzioni complesse e la terza uscita conferma che il sostituto di Motta ha impiegato poco a disegnare — sul campo — la squadra che aveva nella testa.Le buone notizie sono tante, la vittoria (con un po’ di sofferenza finale) sul Lecce e, dopo tanti mesi, il risveglio di Koopmeiners. Se l’infortunio che lo ha costretto a uscire non si rivelerà grave, Tudor avrà un’arma in più. Che può fare tanta differenza.
Anche ieri, con 5 titolari in avvio (le rotazioni sono irrinunciabili), l’Inter è partita col passo dell’armata napoleonica: possesso, esecuzioni esatte e avversari ridotti a spettatori. Dopo un tempo i gol erano due e le parate di Sommer una, ma decisiva. Bastavano però 3 minuti del secondo tempo per cambiare scenario. Segnava Piccoli e col gol ecco materializzarsi i soliti fantasmi.
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Atalanta-Bologna
(ore 12.30 su Dazn)
È una vera sfida Champions quella tra Atalanta e Bologna. Nessuna delle due può perdere: la Dea ha 58 punti, i rossoblù inseguono a 57. La squadra di Gian Piero Gasperini arriva da tre sconfitte di fila (Inter, Fiorentina e Lazio) senza segnare neanche un gol. Non ci sarà De Ketelaere, out per infortunio (salterà anche il Milan). Invece, il Bologna arriva da sei risultati utili di fila: cinque successi consecutivi e il pari in rimonta contro il Napoli (1-1, 7 aprile).
Fiorentina-Parma
(ore 15 su Dazn)
Archiviato il 2-1 in Slovenia contro il Celje (10 aprile), la Fiorentina si è pronta a sfidare il Parma con la formazione tipo. In difesa rientra Pablo Marì (al posto di Comuzzo), con Mandragora e Fagioli a centrocampo a fianco di Cataldi. In attacco Kean con Gudmundsson. Da parte sua, la squadra di Cristian Chivu arriva dal pareggio in rimonta contro l’Inter (2-2, 5 aprile) e punta a conquistare punti preziosi in ottica salvezza.
Lazio-Roma
(ore 20.45 su Dazn)
È il giorno del derby di Roma. La Lazio si deve riprendere dalla sconfitta in casa del Bodo Glimt in Europa League (2-0, 10 aprile) e prova a fermare i giallorossi. Invece, Claudio Ranieri ha confermato che è il suo ultimo derby: «Ho detto che smetto. Roma non è stata fatta in una notte. Noi stiamo facendo il massimo per avvicinarsi e vedere dove possiamo arrivare, poi starà alla proprietà e al nuovo allenatore mettere mano per arrivare a quello che è il sogno del presidente», le sue parole.
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“Il ruolo di Fagioli e Tonali nelle scommesse illegali “Se lo convinci hai il 10%”. Le chat”
Non è solo una storia di ludopatia. È molto di più. È il ritratto impietoso di un mondo dorato che, lontano dai riflettori, si muoveva tra debiti milionari, scommesse clandestine e manovre nascoste dietro vetrine di lusso. È questo il quadro tracciato dalla nuova inchiesta della Procura di Milano, guidata da Marcello Viola e raccontata oggi da Repubblica.
Al centro ci sono dodici calciatori – passati o presenti in Serie A – con nomi di primo piano come Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Nicolò Zaniolo, Weston McKennie, Raoul Bellanova, Alessandro Florenzi, Samuele Ricci. Tutti legati da un vortice di scommesse illegali su piattaforme clandestine, in particolare su poker, blackjack e anche su sport come tennis e basket.
Il “metodo Elysium” e i Rolex mai acquistati
Le indagini dei pm Paolo Filippini e Roberta Amadeo hanno svelato il “metodo Elysium”: i calciatori, oberati dai debiti accumulati sulle piattaforme illegali, saldavano le perdite simulando acquisti di orologi di lusso. Tramite bonifici alla gioielleria “Elysium”, indicavano nella causale il nome di un Rolex o di un altro pezzo pregiato, senza ritirarlo mai. Solo un trucco per coprire transazioni di decine o centinaia di migliaia di euro.
La Finanza, nel blitz di ieri, ha trovato nel negozio un fiume di denaro in contanti e ha sequestrato beni per 1,5 milioni di euro. Tra le curiosità: nello store si è presentato anche Dusan Vlahovic per acquistare due orologi da 50mila euro ciascuno. Il suo nome però, viene precisato, non risulta coinvolto nelle scommesse.
Le chat segrete: Fagioli “catturava” colleghi, Tonali arruolava Florenzi
Il materiale più inquietante emerge però dalle chat recuperate dagli investigatori. Nicolò Fagioli non era solo un giocatore, ma anche un “procacciatore di clienti” per il gruppo degli organizzatori guidato da Tommaso De Giacomo (detto “Tommy”), Patrik Frizzera e Pietro Marinoni, l’arbitro dilettantistico sospeso ieri.
In una conversazione, De Giacomo scrive a Fagioli riferendosi a Nicolò Zaniolo:
«Bravo, catturalo… lavora per me, stagli vicino che se lo catturo bene poi ti faccio il regalo a te».
Alla richiesta di chiarimenti sul compenso, “Tommy” precisa:
«Il 10%».
Fagioli, divertito, aggiunge:
«Sto ridendo da solo… quale è la mia percentuale?».
Zaniolo, ignaro, viene indirizzato sulle piattaforme illegali. Bellanova viene definito da Fagioli:
«Un pollo, sto ridendo da solo… gli sto consigliando io dove giocare».
Anche su Weston McKennie si leggono messaggi emblematici:
«Il buon Weston… perché non me lo fai prendere per gli altri giochi? Stai lì che dormi».
Nel frattempo, su altri tavoli virtuali, si gioca pesante: Leandro Paredes, la notte stessa dopo la sconfitta della Juve 5-1 contro il Napoli, partecipa a una sessione di poker online.
Il gruppo si auto-organizza creando una chat dal nome sarcastico:
“Poker senza Zaniolo”, in cui si escludeva il talento azzurro, considerato poco abile al tavolo da gioco.
Debiti e pressioni: il panico di Marinoni
Non c’era solo il divertimento. C’era il terrore delle conseguenze. Pietro Marinoni, l’arbitro di Serie D coinvolto, a un certo punto entra nel panico:
«Ma cosa volete da me con ‘sta storia?!».
Fagioli lo rimprovera:
«È colpa tua se c’è questo casino, Piè. Mettitelo in testa!».
Marinoni si occupava di raccogliere in contanti parte dei debiti da portare agli organizzatori. Debiti enormi: Fagioli avrebbe versato quasi 700mila euro, Florenzi 155mila, Tonali 57mila.
Pressioni e paura: le confessioni di Zaniolo
Zaniolo, interrogato, ha ammesso di aver avuto timore:
«Non ho ricevuto minacce esplicite, ma quando dissi che non potevo pagare immediatamente, il tono di chi gestiva le piattaforme cambiò. Avevo paura: sapevo di giocare su siti illegali, sapevo che dietro potevano esserci persone pericolose».
Tonali invece ha raccontato di aver accumulato fino a 500mila euro di debiti, partendo da “innocenti” puntate da 20mila euro a settimana.
E ora?
I calciatori rischiano soprattutto a livello sportivo. Se verrà accertato che hanno scommesso su eventi calcistici, scatterebbe la violazione dell’art. 24 del Codice di Giustizia Sportiva, con squalifiche pesanti fino a 3 anni. Altrimenti, la violazione riguarderà solo la partecipazione a piattaforme illegali: scenario che potrebbe limitarsi a una multa.
Per i cinque organizzatori (De Giacomo, Frizzera, Marinoni e due soci della gioielleria) è stata chiesta la misura degli arresti domiciliari. Gli interrogatori sono fissati per il 17 aprile.
Per ripagare le perdite coinvolgevano compagni da spennare. Il sospetto di Perin e la chat WhatsApp per il “Poker senza Zaniolo”
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Ma la federazione sta facendo finta di niente o ha intenzione di fare qualcosa? Perchè qua non mi pare si rientri nella casistica della prima squalifica, dove furono fatti passare per "ludopati"...perchè qui emerge che erano complici di un sistema di scommesse, non soggetti passivi caduti nella rete in quanto "malati"....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMa la federazione sta facendo finta di niente o ha intenzione di fare qualcosa? Perchè qua non mi pare si rientri nella casistica della prima squalifica, dove furono fatti passare per "ludopati"...perchè qui emerge che erano complici di un sistema di scommesse, non soggetti passivi caduti nella rete in quanto "malati".
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L’Atalanta risorge, il Bologna s’arrende: a Bergamo 2-0
Le reti di Retegui e Pasalic, le parate di Carnesecchi: i rossoblù, con una brutta prestazione, perdono la zona Champions. Gasp torna alla vittoria dopo tre giornate
Le reti di Retegui e Pasalic, le parate di Carnesecchi: i rossoblù, con una brutta prestazione, perdono la zona Champions. Gasp torna alla vittoria dopo tre gi…
Fiorentina-Parma 0-0: occasione mancata per i viola, punto d’oro per i ducali
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