Attenzione: Calcio Inside! Parte III

[Sean]

Roma-Empoli 7-0: alla sagra giallorossa partecipa anche Lukaku

Più che una partita una sagra, dove ci non ci si abboffa di funghi e salsicce ma gol. Alla festa ha partecipato, buon per lui, anche Romeu Lukaku. Sarebbe stato imbarazzante se su sette gol non ce ne fosse stato almeno uno per lui, che è stato il jolly dell’ultimo mercato. Va all’ Inter, no va alla Juve, no va alla Roma. Di Dybala sapevamo già, è “er meno fico del bigoncio” – la stagione è quella giusta del resto – della squadra di Mourinho. Che dopo un avvio tutto sbagliato e assai contestato aveva bisogno di mettere un punto e ripartire, sia pure con l’handicap di un punto conquistato in tre partite. Più in là meglio non andare coi ragionamenti il destinatario della goleada dell’ Olimpico è stato il derelitto Empoli: ultimo in classifica, 4 partite, 4 sconfitte, nessun gol fatto, 12 subiti. E ho detto tutto, direbbero Totò e Peppino.

https://www.bloooog.it/2023/09/16/la-juventus-rifila-tre-gol-alla-lazio-con-vlahovic-e-chiesa/

[Sean]

Il Napoli non decolla, perché tra Garcia e gli azzurri non è ancora scattato il feeling

Il tecnico si è messo in testa di dare un taglio netto con il passato ma le sue idee non trovano il consenso dei giocatori, i big i più in difficoltà. Mercoledì l’esame Champions a Braga, servirà partire nel migliore dei modi

https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2023/09/17/news/napoli_garcia_feeling_squadra_champions-414808729/?ref=RHLF-BG-I414787810-P19-S2-T1

[Sean]

Inter e Juventus, il ritorno della bellezza del contropiede. Milan troppo dipendente da Leao, Napoli ancora in rodaggio

di Massimo Mauro

Inter-Milan e Juventus-Lazio sono state due partite fotocopia. L’Inter nei 10 minuti durante i quali il Milan ha giocato meglio ha avuto la capacità di soffrire, cosa che a parti invertite non ha saputo fare la squadra di Pioli. Stesso discorso per la Juve nel momento di crescita, sia pure estemporaneo, della Lazio. Partite che hanno messo in risalto la bellezza dei contropiede, delle verticalizzazioni superiori a un possesso palla fine a se stesso. La Juve ha avuto la bravura di mettere Vlahovic e Chiesa nelle condizioni di tirare in porta, e si tratta di gente che se ha spazio diventa incontenibile. Dall’altra parte, e qui mi ripeto, c’è un Thuram cui bastano 45 minuti per far dimenticare qualsiasi centravanti avuto dall’Inter negli ultimi tempi. Se riuscirà a essere continuo per 90’, allora potrà essere considerato un giocatore di prima grandezza.

Mi sembra anche importante sottolineare che l’Inter ha sei giocatori italiani tra i titolari (ci metto anche Frattesi, che è entrato nella ripresa ma prima o poi troverà più spazio). E’ particolare in controtendenza e non di poco conto. Se poi aggiungiamo le prestazioni di Lautaro e Mkhitaryan, ecco che questa squadra diventa uno spettacolo.

La Juve invece mi è sembrata allenata meglio, con più sincronismi: il Bologna (pari a Torino) ci ha insegnato che manca un po’ di continuità, ma si vede che Allegri sta mettendo a posto le cose. Il Milan invece è troppo dipendente da un giocatore straordinario come Leao, bellissimo ma che deve avere vicino un grande centravanti. Giroud ha fatto un assist stupendo sul gol, ma per il resto è stato evanescente. Non mi piace inoltre l’accanimento tattico di mettere Calabria a metà campo, in quella posizione mi è sembrato improponibile.

Insomma, per adesso è un duello tra Inter e Juve, anche perché ancora il Napoli, che rimontando due gol al Genoa ha mostrato comunque carattere, sta assorbendo il rodaggio del nuovo corso di Garcia.

Repubblica

[Sean]

Milan, Pioli non si tocca ma contro il Newcastle di Tonali deve ripartire in Champions

La botta del derby è stata forte, sul web impazzano le richieste di esonero di Pioli, ma la proprietà si stringe attorno all’allenatore. Cambi in vista: rientra Tomori, Chukwueze può giocare titolare

La botta è stata forte. E fa male, molto male. Chi ieri era a Milanello racconta di teste basse e pochissima voglia di parlare. Ma come canta Luciano Ligabue, interista, il problema adesso «non è il male né la botta ma purtroppo il livido», vale a dire le conseguenze dell’ennesimo derby straperso. Il rischio contraccolpo esiste e non va sottovalutato, perché il derby è un moltiplicatore di effetti, nel bene e nel male. Ora è tutta una questione di testa. Anche perché non c’è tempo per piangersi addosso: domani arriva il Newcastle del grande ex Tonali per un debutto di Champions che è già un crocevia del girone di ferro.

Subito dopo la partita, sabato sera, così come ieri mattina a Milanello, la dirigenza rossonera s’è stretta attorno a Pioli e alla squadra. Non per istruire processi, ma per far sentire la vicinanza del club nel primo momento delicato di una stagione di enormi cambiamenti. La fiducia è intatta. Non sarà una partita sbagliata a rovinare il progetto, il senso del confronto. Riflessione condivisibile, tanto più a settembre: gli investimenti estivi della proprietà sono stati onerosi, con oltre 100 milioni di euro spesi sul mercato, ma era impensabile che il rodaggio fosse già completato. La squadra è stata stravolta, sia negli interpreti sia nei meccanismi tattici: se le prime tre giornate avevano dato segnali positivi, il derby ha certificato che il gap con l’Inter al momento è ancora molto lontano dall’essere colmato.

Ora tocca a Pioli, finito nel mirino della critica soprattutto sul web, dove c’è chi lo attacca per non aver voluto chiedere scusa. Inzaghi si è confermato la sua bestia nera: cinque derby persi di fila sono un trend da brividi e fra i tifosi c’è pure chi chiede l’esonero. Anche qui, riflessione doverosa: è evidente che il tecnico abbia la sua buona parte di colpe nel disastro, soprattutto nella gestione della fase difensiva, con Calabria mandato ostinatamente a spasso anziché farlo raddoppiare su Thuram, ma da qui a cacciarlo dopo 4 giornate ce ne passa. Soprattutto ora che con l’addio di Maldini il suo ruolo è ancora più centrale, più decisivo. Detto questo, è il primo dal quale ci si aspetta una netta reazione già domani. Ieri non ha parlato alla squadra: botta troppo fresca, lo farà oggi.

Non è da escludere che, per dare una scossa, possa cambiare qualcosa: oltre al rientro di Tomori al posto di Kjaer, potrebbe esserci la prima da titolare per Chukwueze, che peraltro sabato non è entrato bene, come Jovic e Okafor. Non è da escludere un ritocco a centrocampo, dove andrà arginato Tonali: dall’Inghilterra assicurano che giocherà, dopo esser rimasto in panchina sabato nell’1-0 sul Brentford per un lieve problema muscolare. San Siro non dovrebbe fischiarlo, ma sul campo sono vietati i romanticismi: serve solo e soltanto vincere. Per partire bene in Champions League, ma anche per provare a guarire i brutti lividi del derby, che altrimenti rischiano di restare a lungo sulla pelle del Diavolo.

CorSera

[Sean]

Eppure è semplice, o così nel senso comune appare: se c'è una cosa che funziona, perchè andarla a toccare, modificare, in definitiva turbare?

Se alleni la squadra che ha appena vinto lo scudetto, che cosa ti porta ad infilarci del tuo, i tuoi concetti, le tue filosofie, i tuoi diagrammi, il "tuo calcio"? Prudenza e saggezza vorrebbero che tu ti limitassi a gestire quanto hai trovato, proseguire nel solco del lavoro fatto, al più occuparti del lato motivazionale e psicologico, perchè dopo le vittorie vanno senz'altro ricaricate le pile da quel punto di vista, per evitare di sedersi sugli allori, evitare la pigrizia mentale.

Garcia è stato una scelta rischiosa da parte di De Laurentiis, questo lo si percepì nettamente fin da luglio. Il Napoli è ancora in rodaggio, come quasi tutte le squadre adesso, e quindi nessun catastrofismo...ma certo occorrerebbe prima di tutto avere quell'umiltà di entrare in un meccanismo rodato e laureato, e sulle prime al più dare semplici ritoccate all'ambiente. Solo dopo, una volta in pieno controllo, allora si può iniziare a fare un discorso più approfondito - vedremo se Garcia questa umiltà ce l'avrà, perchè la stagione del Napoli molto dipenderà da quei risvolti.

Circa il Milan, invocare l'esonero di Pioli alla quarta giornata e per un derby perso (contro una squadra attualmente la più in forma della A) è ridicolo. La stagione è appena nata.

Nel calcio i tifosi sono la pancia del club...ma si deve ragionare con la testa, non con i sommovimenti o le irritazioni intestinali. Alla quarta giornata cambiano allenatore solo le provinciali.

[KURTANGLE]

Il Napoli non decolla, perché tra Garcia e gli azzurri non è ancora scattato il feeling

Il tecnico si è messo in testa di dare un taglio netto con il passato ma le sue idee non trovano il consenso dei giocatori, i big i più in difficoltà. Mercoledì l’esame Champions a Braga, servirà partire nel migliore dei modi

https://www.repubblica.it/sport/calc...7810-P19-S2-T1

ci ha messo 3 settimane a distruggere quanto di buono fatto da spalletti in 1 anno
sto mangiarane maiale

[Irrlicht]

Quoto in toto la tua ultima parte di discorso.

Il sommovimento comunque c'è solo sui social, dove gli sbalzi d'umore al limite del patologico sono routine.

[Venkman85]

A proposito di tifosi arrabbiati già alle prime giornate, leggo che tanti napoletani siano già per #garciaout prendendo il cambio a fine partita che ha visto entrare Zerbin per Kvara come simbolo dell'incapacità dell'allenatore.

Non so come sia venuto in mente a De Laurentis di prendere una allenatore che era già finito in Arabia, ma soprattutto si doveva prendere qualcuno che desse continuità a una squadra che aveva un bel modo di giocare che garantiva pure risultati. Per mettere le proprie idee era meglio aspettare di più

[Sean]

I limiti delle presidenze personalistiche, quella da padre-padrone, risiedono appunto nel fatto che ci si sente dei "creativi" infallibili per cui si arriva a fare anche scelte astruse, incomprensibili ai più.

"Faccio tutto io" questa è la bussola del padrone della bottega. Anche con Lotito la stessa cosa: ha trascorso tutta l'estate a vantarsi di stare conducendo lui il mercato, una volta esautorato Tare.

Non voglio trarre conclusioni circa i riflessi sul campo, quelli li vedremo...però non sempre l'accentramento, l'intuizione (che può essere anche un colpo di testa), l'esasperato controllo si risolvono in successi.

Oggi i club sono anche una specie di azienda e i manager comunque servono.

[NaturalHardCore]

Mi auguro che Pioli per il prossimo derby abbia capito che l’Inter ama giocare di rimessa per cui giocare a viso aperto con una squadra che ha dalla sua anche più qualità, oltre che rodata, forse non è il caso. C’è differenza tra le rose non ma l’abisso che abbiamo visto nel 2023

[Irrlicht]

C'è da ricaricare le pile a Kvara

[Françis1992]

ieri ero allo stadio ed i 7 goal sono stati uno spettacolo; non vorrei pero' che ci si gasasse troppo perche' ci sono alcuni aspetti da migliorare e pontenzialmente rivedere. Quando perdiamo palla nella metacampo avversaria siamo troppo sfiliacciati e secondo me paredes-cristante non garantiscono la copertura che dovrebbero. Ripeto, fa quasi ridere parlare di questo dopo un 7 a 0 ma meglio parlarne ora che mai

[Sean]

T'è capitata la giornata migliore per andare allo stadio: quella con un sacco di goal

[fede79]

ieri ero allo stadio ed i 7 goal sono stati uno spettacolo; non vorrei pero' che ci si gasasse troppo perche' ci sono alcuni aspetti da migliorare e pontenzialmente rivedere. Quando perdiamo palla nella metacampo avversaria siamo troppo sfiliacciati e secondo me paredes-cristante non garantiscono la copertura che dovrebbero. Ripeto, fa quasi ridere parlare di questo dopo un 7 a 0 ma meglio parlarne ora che mai

Stesse identiche parole utilizzate dal nostro allenatore a fine partita: lucido come sempre.

[Fabi Stone]

ci ha messo 3 settimane a distruggere quanto di buono fatto da spalletti in 1 anno
sto mangiarane maiale

Seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee

A chiesa ar centro de sto cazz000000000000!!!!