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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Moggi riavvia il disco: “Riaprite Calciopoli”

    Stavolta è diverso perché il microfono è di fronte ad Agnelli e Arrivabene, mentre la platea sono i piccoli azionisti della Juventus. Fa un certo effetto vedere Luciano Moggi a 85 anni nella pancia dello Stadium, sotto il nuovo logo della Juventus, a tratti commosso ma per nulla rassegnato agli eventi post Calciopoli. (...) Alla fine saranno cinque gli interventi al microfono per l’ex dg, che prima di consegnare una chiavetta usb contenente “le verità di Calciopoli” ad Andrea Agnelli non risparmia nessuno. "Questo applauso mi commuove, sono qui per capire, perché vedo cose diverse rispetto a quelle che leggo sui giornali - così si presenta Luciano Moggi all’assemblea azionisti della Juventus (...) Le vittorie sono state tutte ottenute sul campo, anzi forse hanno rubato qualcosa a noi. In quali occasioni? A Perugia, col diluvio che rese impraticabile il terreno di gioco. E l’anno dopo, quando hanno cambiato le regole in corsa per favorire la Roma facendo giocare Nakata che segnò proprio contro di noi il gol scudetto. Io sono abituato a vivere, non a sopravvivere e lotto ancora per Calciopoli. Siamo stati ritenuti colpevoli per cose che hanno fatto altri". (...)


    (Il Messaggero)
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    They could not take your PRIDE

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      Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
      Moggi riavvia il disco: “Riaprite Calciopoli”

      Stavolta è diverso perché il microfono è di fronte ad Agnelli e Arrivabene, mentre la platea sono i piccoli azionisti della Juventus. Fa un certo effetto vedere Luciano Moggi a 85 anni nella pancia dello Stadium, sotto il nuovo logo della Juventus, a tratti commosso ma per nulla rassegnato agli eventi post Calciopoli. (...) Alla fine saranno cinque gli interventi al microfono per l’ex dg, che prima di consegnare una chiavetta usb contenente “le verità di Calciopoli” ad Andrea Agnelli non risparmia nessuno. "Questo applauso mi commuove, sono qui per capire, perché vedo cose diverse rispetto a quelle che leggo sui giornali - così si presenta Luciano Moggi all’assemblea azionisti della Juventus (...) Le vittorie sono state tutte ottenute sul campo, anzi forse hanno rubato qualcosa a noi. In quali occasioni? A Perugia, col diluvio che rese impraticabile il terreno di gioco. E l’anno dopo, quando hanno cambiato le regole in corsa per favorire la Roma facendo giocare Nakata che segnò proprio contro di noi il gol scudetto. Io sono abituato a vivere, non a sopravvivere e lotto ancora per Calciopoli. Siamo stati ritenuti colpevoli per cose che hanno fatto altri". (...)


      (Il Messaggero)
      in pratica, la risposta all'uscita di Moggi https://footballnews24.it/juventus-b...da-calciopoli/

      Il giornale è degli Elkann, La Stampa
      Last edited by Irrlicht; 28-12-2022, 17:10:31.
      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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        Moggi, come tutti, andrebbe valutato nel merito di quel che dice e non perchè è Moggi e dunque "deve stare zitto". E' da tempo che occorrerebbe mettere su una commissione storico-giuridica su calciopoli, così come è innegabile (e oggi sarebbe improponibile) che a Perugia si giocò quando non si sarebbe mai giocato in nessun altro campo del mondo e che nel 2001 il Coni modificò le norme a competizione in corso, cosa che non si fa nemmeno coi giochi di Natale, perchè le norme si decidono prima di giocare, non si cambiano durante - questo ovviamente nulla ha a che vedere col merito di chi poi alla fine vinse quei due campionati, ma il merito non cancella la stortura.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Lo dirò sempre, andiamo per un calcio sempre più malato, fatto solo di ricconi che spendono cifre astronomiche, di società iper-indebitate, che offrono cifre irreali e quant'altro.
          Sono da anni convinto che bisogna mettere un tetto massimo al salario massimo dei calciatori ed un tetto massimo anche per l'acquisto degli stessi.
          Senza che si vada dunque più a cifre astronomiche, tipo i 200 milioni l'anno di Ronaldo/Mbappè, o centinaia di milioni di gente appena scoperta a 20 anni.
          Non ha senso, non è sostenibile per nessuno e distrugge solo il calcio.
          Mettessero un limite massimo, per ipotesi 75 milioni per l'acquisto del giocatore e 10 milioni l'anno.
          A costo che tutti i top club se interessati offrono tutti la stessa identica cifra massima.
          Sarà il calciatore a scegliere dove andare.





          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            Napoli-scudetto, per Spalletti è già Inter: «Non ci siamo mai fermati, la testa è rimasta al campo»

            Gennaio è un mese decisivo per il Napoli capolista: oltre all'Inter incrocia Juventus e Roma. Spalletti già al lavoro col gruppo completo, 5 i reduci dai Mondiali


            Il ritmo è intenso, il Napoli rimette benzina nel motore ed è pronto a far partire la sua auto alla velocità di prima. Da prima, con un nuovo start che nello spogliatoio dei partenopei sta per partenza, non ripartenza: Spalletti ne è sicuro. Convinto che il meccanismo sia stato tenuto ben oleato e soprattutto che l’effetto Mondiale rappresenti sì una variabile («vale per tutte le squadre di vertice») ma, per quanto possibile, da affrontare con la tranquillità del vantaggio-punti acquisito.

            Tre nazionali hanno chiuso presto l’avventura in Qatar, fermandosi ai gironi (Anguissa, Olivera e Lozano) due invece sono tornati a casa dopo gli ottavi (Zielinski e Kim), ed è probabilmente anche per questo che l’allenatore dei partenopei ha potuto gestire, finora, il «vuoto» dei 47 giorni di pausa senza particolari ansie, più preoccupato dal recupero di Kvaratskhelia, l’esterno georgiano che già prima della sosta si era fermato per un problema alla schiena e aveva saltato tre gare, che dal riposo forzato degli altri. Partenza, dicevamo. Intesa come proseguimento di una stagione avviata all’insegna della rivoluzione, con addii eccellenti e nuove scommesse. E che in pochi avrebbero pronosticato così «importante».

            «Non ci siamo mai fermati», ripete l’allenatore del Napoli, come se fosse un mantra. «La testa è rimasta sempre lì» aggiunge, allontanando lo spettro di possibili timori. Lì dove la squadra ha chiuso la prima parte di stagione mantenendo la distanza di sicurezza di otto punti sulla seconda in classifica (il Milan), lì dove ha cominciato a realizzare che avrebbe potuto recitare un ruolo da protagonista. Il Napoli capolista ha così una consapevolezza mentale: il 4 gennaio contro l’Inter non sarà un ricominciare tutto daccapo ma la naturale prosecuzione di un percorso a ostacoli. Che si tratti di un mese decisivo, non vi è alcun dubbio: il Napoli sfiderà la Juventus al Maradona il 13 e a fine mese incrocerà la Roma. Test fondamentali prima di ritrovare poi a primavera al Maradona i campioni d’Italia del Milan.

            Sta meglio chi insegue o chi è avanti? Questo è un dilemma che Spalletti non si pone, così come si tiene lontano dai paragoni sul suo passato in Russia e l’esperienza maturata per gestire una pausa di campionato così lunga. Fa affidamento sulla testa del suo gruppo che è rimasto «sul pezzo» e sulle condizioni fisiche dei singoli giocatori. L’artiglieria d’attacco che non ha partecipato alla spedizione di Doha (da Osimhen a Raspadori a Simeone) non ha pagato dazio di viaggi intercontinentali, Kvaratskhelia ha rimesso a posto la schiena e i nazionali reduci dal Qatar hanno avuto la possibilità di godere fino all’ultimo giorno di vacanza. Da qualche giorno nel centro sportivo di Castel Volturno ci sono tutti, e non c’è più sosta fino a mercoledì prossimo. Una settimana per essere al meglio contro l’Inter, nobile in rampa di (ri)lancio, contro un campione del mondo, Lautaro, appena rientrato.

            CorSera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Gia' al 4 perdiamo l'Inter...che uscira' definitivamente dalla corsa scudetto.

              Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk
              I SUOI goals:
              -Serie A: 189
              -Serie B: 6
              -Super League: 5
              -Coppa Italia: 13
              -Chinese FA Cup: 1
              -Coppa UEFA: 5
              -Champions League: 13
              -Nazionale Under 21: 19
              -Nazionale: 19
              TOTALE: 270

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                Lo sbocco dopo la sosta è una incognita per tutti, quindi pure per il Napoli. La prima parte di campionato per loro è stata perfetta...ma la corsa vera inizia adesso...e con tanti big match.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Lo sbocco dopo la sosta è una incognita per tutti, quindi pure per il Napoli. La prima parte di campionato per loro è stata perfetta...ma la corsa vera inizia adesso...e con tanti big match.
                  In Premier hanno ripreso esattamente come avevano finito. Il Napoli ha riposato...ripartira' alla grande!

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                  I SUOI goals:
                  -Serie A: 189
                  -Serie B: 6
                  -Super League: 5
                  -Coppa Italia: 13
                  -Chinese FA Cup: 1
                  -Coppa UEFA: 5
                  -Champions League: 13
                  -Nazionale Under 21: 19
                  -Nazionale: 19
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                    Rip napoli.

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                      Sean, ma che è sto lassismo in quel di Vinovo?

                      Juve, la furia dei tifosi su Di Maria e Paredes: cosa sta succedendo

                      Un riposo da campioni del mondo. La Juve si prepara alla delicata sfida contro la Cremonese del prossimo 4 gennaio, punto di partenza di una seconda parte di stagione che si preannuncia infuocata su più fronti. Massimiliano Allegri dovrà però fare a meno di Angel Di Maria e Leandro Paredes, che torneranno a Torino il 2 gennaio.

                      ULTIMI A RIENTRARE - Gli argentini saranno gli ultimi a tornare alla Continassa, mentre Adrien Rabiot (che con la sua Francia è stato comunque finalista in Qatar) già domani rientrerà per la ripresa degli allenamenti. Dopo l’amichevole contro lo Standard Liegi di venerdì, gli argentini cominceranno a lavorare in gruppo dall’inizio della prossima settimana. L’obiettivo è mettere nelle gambe qualche minuto nella sfida contro l’Udinese (7 gennaio) e puntare al big match contro il Napoli capolista del 13 gennaio.

                      POLEMICHE - Allegri ha dato ai vincitori qualche giorno di relax in più per smaltire i festeggiamenti, mentre Rabiot ha voluto anticipare il rientro. Non sono mancate le polemiche tra i tifosi, anche considerando le ultime vicende legate a Pogba e Cuadrado. Così la Juve inizia la rincorsa.

                      calciomercato.com
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                        I giornali non si impegnano neanche più a creare polemiche, fanno tutto da soli i tifosi beoti

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                          Le polemiche social riguardano, come detto ieri, Pogba e Cuadrado che sono andati a sciare. L'articolo fa un brodaglia.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

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                            Io comunque vedo troppo lassismo
                            Siamo sempre gli ultimi a radunarci


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                              E’ mancato Pele’.

                              RIP
                              Last edited by Sly83; 29-12-2022, 20:01:38.



                              Originariamente Scritto da Giampo93
                              Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                                Pelé va via...[emoji3590]

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                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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