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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Sono partite insidiose queste, perchè devi riapprocciare dopo la sosta. Inoltre il Bologna è una squadra non banale, coriacea, che gioca anche con certi ritmi e cercando sempre di andare all'attacco...quindi li considero 3 punti importanti perchè vengono appunto dopo la sosta e poteva girarti decisamente peggio, in specie nel finale.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Non per accanirsi, ma tra i golden boys 2019 c'è anche lui: https://sport.sky.it/calcio/Altro/20...tori-finalisti
      Ora ditemi se gli altri hanno le sue stesse deludenti prestazioni oppure no, onestamente

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        Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
        Strano che ogni volta che c'e' qualcosa a favore della Juve...c'e' anche qualcos'altro contro. A sentire voi la Juve non ha mai ricevuto "regali" in tutta la sua storia.
        Strano che noi non ci lamentiamo a priori perché quello che ho detto è successo mica me lo sono inventato
        Per altro il rigore per il Bologna non c'era per cui...

        Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk

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          Di certo de Ligt ha capito da un pezzo che non sta giocando nel campionato dei papaveri, dove tutto è verde e colorato, dove ci sono i mulini ad acqua, i prati, le biciclette e le belle olandesine...no, qua è tutta un'altra storia per cui occorre essere sempre sul pezzo, ridurre al minimo gli errori e certe giovanili irruenze (a me comunque non pare rigore perchè prima la prende col piede e solo poi di rimbalzo col gomito).

          Gli do certamente il tempo pero', perchè 8 partite che sono? Questo è stato buttato senza passare dal via nella fossa dei leoni. Da noi i diciannovenni giocano in primavera, lui è titolare in campionato e in champions. Ha fatto partite senza sbavature (l'ultima in champions, quella con l'Inter...)...a questi livelli di tensione e di attenzione non ci ha mai giocato. E' materiale grezzo che va lavorato.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
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            “La S.S. Lazio - si legge sul sito dei biancocelesti - considera del tutto ingiustificate ed inaccettabili le dichiarazioni rilasciate da Gian Piero Gasperini al termine della partita svoltasi oggi all’Olimpico. Secondo l’allenatore dell’Atalanta il risultato di parità sarebbe stato provocato dall’indirizzo impresso all’incontro dagli errori arbitrali relativi ai due rigori provocati dalla ‘furbata’ simulatoria di Ciro Immobile, indirizzo che avrebbe rinnovato agli ipotetici errori arbitrali avvenuti nel corso della finale della Coppa Italia vinta dalla Lazio lo scorso maggio. Le affermazioni di Gasperini non hanno alcuna giustificazione alla luce della piena e riconosciuta fondatezza dei rigori provocati dalla sua squadra. Esse rappresentano anche una inaccettabile offesa alla professionalità ed alla correttezza di un giocatore come Ciro Immobile che non ha mai fatto ricorso a simulazioni di sorta nel corso della sua carriera. L’amarezza per una vittoria svanita è umanamente comprensibile ma non giustifica in alcun modo il tentativo di respingere il risultato del campo formulando tesi fantasiose e strampalate e mettendo in discussione la serietà di un giocatore esemplare come Ciro Immobile”.

            Il club biancoceleste risponde all’attacco del tecnico dell’Atalanta: “La partita non è stata falsata. Non si metta in discussione la serietà di un giocatore esemplare come Ciro”
            Last edited by Sean; 19-10-2019, 23:21:02.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Il regolamento:



              Come si legge, se il pallone "proviene dalla testa o dal corpo (compresi i piedi)" del giocatore e tocca poi mani/braccia non è rigore.
              ...ma di noi
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                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                Di certo de Ligt ha capito da un pezzo che non sta giocando nel campionato dei papaveri, dove tutto è verde e colorato, dove ci sono i mulini ad acqua, i prati, le biciclette e le belle olandesine...no, qua è tutta un'altra storia per cui occorre essere sempre sul pezzo, ridurre al minimo gli errori e certe giovanili irruenze (a me comunque non pare rigore perchè prima la prende col piede e solo poi di rimbalzo col gomito).

                Gli do certamente il tempo pero', perchè 8 partite che sono? Questo è stato buttato senza passare dal via nella fossa dei leoni. Da noi i diciannovenni giocano in primavera, lui è titolare in campionato e in champions. Ha fatto partite senza sbavature (l'ultima in champions, quella con l'Inter...)...a questi livelli di tensione e di attenzione non ci ha mai giocato. E' materiale grezzo che va lavorato.
                Ma per esempio Donnarumma e Zaniolo non giocano titolari e fanno prestazioni migliori? Anzi, spesso sono i migliori in campo. Con l'Inter non ha giocato bene, si faceva saltare regolarmente, e ha preso rischi anche lì. Ti posto un'analisi tattica su Inter Juve, che spiega tra le altre cose, numeri alla mano, che De Ligt non è stato performante: https://www.youtube.com/watch?v=FEqfSJY5CkY

                Detto questo, spero che almeno arrivi ai livelli di Rugani, altrimenti Sarri lo mette fuori squadra per un Demiral qualsiasi

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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Il regolamento:



                  Come si legge, se il pallone "proviene dalla testa o dal corpo (compresi i piedi)" del giocatore e tocca poi mani/braccia non è rigore.
                  Quando vi fischiano qualcosa a favore, vi attaccate sempre al regolamento

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                    Ma secondo voi danno un rigore contro la juve allo scadere? Ahahah che illusi

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                    Originariamente Scritto da Pesca
                    lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                      Il ritorno del campionato. La Juve batte il Bologna, oltre Ronaldo il grande protagonista è Pjanic. La Lazio pareggia con l’Atalanta: il gruppo Inzaghi rimonta tre gol ai bergamaschi, Gasperini si infuria per i due gol di Immobile. Il Napoli batte il Verona con i gol di Milik, Insigne prende applausi: è tregua, ma i dubbi restano.

                      JUVENTUS-BOLOGNA 2-1
                      La Juventus batte il Bologna, un bel Bologna anche un po’ sfortunato. Al di là dei riflettori accesi su Ronaldo è la grande ascesa di Pjanic, sia come trascinatore, che ispiratore di gioco, che uomo gol il dato più impressionante della nuova Juve di Sarri.


                      ***


                      NAPOLI-VERONA 2-0
                      Battuto il Verona con due gol di Milik. Una buona notizia per il Napoli che dopo giorni abbastanza agitati e le tensioni tra il presidente De Laurentiis e la squadra aveva bisogno di ritrovare alcuni punti fermi. Milik è sicuramente uno di questi, gli infortuni e anche una certa discontinuità di rendimento gli hanno impedito quella crescita che tutti immaginavamo dopo le sue prime apparizioni nel Napoli ormai quattro anni fa. Insigne uscendo ha preso pure gli applausi. Il risultato mette un po’a tacere le polemiche, ma non più di tanto. Le perplessità intorno ad Ancelotti, Insigne & C non possono essere scacciare via da una vittoria col Verona.


                      ***


                      LAZIO-ATALANTA 3-3
                      forte discussione, dopo la sparata in settimana del presidente Lotito che afferma di aver dato una Ferrari a Inzaghi e adesso pretende i risultati, e infine non più diritti ma doveri. Il secondo tempo ha ribaltato tutto e spazzato via anche i due temi di discussione, ma secondo Gasperini l’impressione è del tutto falsa e la rimonta “è stata permessa” alla Lazio per la concessione di due rigori inesistenti simulati, trovati e trasformati da Immobile. Per il Var e per Inzaghi ovviamente i rigori ci sono tutti, e le parole di Gasperini sono inaccettabile. Alla fine l’esito è lo stesso di un noioso 0-0, ma ci siamo divertiti parecchio e ci possiamo comunque fare un sacco di chiacchiere intorno.

                      JUVENTUS-BOLOGNA 2-1 La Juventus batte il Bologna, un bel Bologna anche un po' sfortunato. Al di là dei riflettori accesi su Ronaldo è la grande ascesa di Pjanic, sia come trascinatore, che ispiratore di gioco, che uomo gol il dato più impressionante della nuova Juve di Sarri. *** NAPOLI-VERONA 2-0 Battuto il Verona con due gol di Milik. Una buona notizia per il Napoli che dopo giorni abbastanza agitati e le tensioni tra il presidente De Laurentiis e la squadra aveva bisogno di ritrovare alcuni punti fermi. Milik è sicuramente uno di questi, gli infortuni e anche una certa discontinuità di rendimento gli hanno impedito quella crescita che tutti immaginavamo dopo le sue prime apparizioni nel Napoli ormai quattro anni fa. Insigne uscendo ha preso pure gli applausi. Il risultato mette un po'a tacere le polemiche, ma non più di tanto. Le perplessità intorno ad Ancelotti, Insigne & C non possono essere scacciare via da una vittoria col Verona. *** LAZIO-ATALANTA 3-3 forte discussione,
                      ...ma di noi
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                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Juve, è un passo indietro. Ma grandi meriti al Bologna

                        La prima partita di cui vorrei parlare è Lazio-Atalanta: pari splendido, me la sono goduta. Bergamaschi dal gioco più qualitativo, laziali con più attributi. Vedere uno spettacolo del genere mi ha riconciliato con il calcio in tv. Certo, il primo rigore per la Lazio fa discutere e rafforza la mia idea sulla inutilità del Var. Ma ormai anche io mi sono rassegnato a questo andazzo. La cosa che mi fa piacere è essere in compagnia di Liam Gallagher, il cantante degli Oasis: in una intervista ha detto che il Var anche in Inghilterra ha rovinato il calcio.

                        Il Napoli ha battuto con merito il Verona, però sinceramente ha sofferto troppo. Ancelotti deve aggiustare ancora parecchi meccanismi. Anche la Juve ha sofferto, ma è giusto dare merito al Bologna, che ha giocato una grande partita. Rispetto alla gara con l'Inter è un passo indietro, ma evidentemente questa è una squadra che ha bisogno di stimoli molto forti per dare il massimo: fattore che potrebbe essere un problema per chi vuole vincere tutto. La qualità della rosa è comunque indiscutibile: basta vedere Rabiot, che sta trovando la forma. Lui, come gli altri giocatori della Juve, dovranno essere bravi a gestire la loro condizione anche nel momento in cui resteranno fuori. E poi Buffon, che ha fatto una parata semplicemente sensazionale. Dico solo che per arrivare in fondo alla Champions ci vuole grande personalità, e tra lui e Szczesny non c'è partita. E' lo stesso discorso che facevo a proposito del ballottaggio tra Dybala e Bernardeschi: il secondo basta per vincere il campionato, ma per vincere la Champions serve il primo.

                        Vorrei chiudere con una considerazione amara. A me è parso che il saluto dei giocatori turchi a Parigi sia stato frutto di una imposizione arrivata dall'alto, dimostrazione di come lo sport possa venire strumentalizzato per fini politici e militari. Voglio sperare e pensare che sia stato imposto, perché non è accettabile vedere dei ragazzi in mezzo ad un campo di calcio che spontaneamente danno sostegno a una vergogna per l'umanità.

                        ...ma di noi
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                        forse, tra mille inverni
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                        nella necropoli deserta»

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                          L’Inter corre già contro il tempo: Conte prepara un altro filotto

                          Dopo il doppio stop con Barcellona e Juve, il tecnico cerca il rilancio contro il Sassuolo (12.30, Sky). Parte un ciclo durissimo: «Non siamo una scintilla, daremo battaglia»

                          Le corse contro il tempo sono quasi sempre inutili e spesso finiscono con una sconfitta. L’Inter si è forse fatta grande troppo in fretta, con una striscia di sei vittorie consecutive in campionato. Gli stop imposti dal Barcellona in Champions e dalla Juventus prima della sosta hanno ricordato a tutti l’importanza del tempo: non si può forzare e crescere di colpo. «In soli tre mesi non posso pretendere che alcune cose siano fissate nella testa dei giocatori», sottolinea Antonio Conte (foto Ansa) cercando di togliere pressione alla sua creatura. L’Inter però il tempo deve dosarlo e vincerlo, riprendere la corsa contro il Sassuolo, magari infilando la prima di un’altra cinquina di vittorie da qui alla prossima sosta. È l’obiettivo per restare addosso alla Juventus e fortificare una squadra bastonata da tre infortuni pesanti.

                          Persi D’Ambrosio, Sensi e Sanchez, Conte in casa del Sassuolo cerca la ripartenza per rilanciare l’Inter, pur sottolineando un aspetto caratteriale per nulla scontato
                          : «Fin qui non siamo stati una scintilla, abbiamo dato continuità ai risultati e dobbiamo continuare ad avere regolarità».


                          Il tecnico però va a caccia di conferme da chi ha giocato meno come Gagliardini e dalla coppia Lukaku-Lautaro, ancora in debito di risposte concrete, soprattutto sull’affiatamento. «Certe disavventure, come gli infortuni, a volte possono dare maggiori stimoli e opportunità, quindi testa alta, petto in fuori e pronti a dare battaglia», è la chiamata alle armi dell’ex c.t. su un campo, quello del Sassuolo, da sempre nemico.

                          Conte non ammette flessioni, non concede nulla ai brutti ricordi del passato, ha però una dolce carezza per Giorgio Squinzi, l’ex patron dei neroverdi scomparso più di due settimane fa: «Un grande dispiacere, è stato l’artefice di una realtà splendida».

                          Il tecnico nerazzurro vuole la reazione, ritrovare un’Inter vincente e capace di mettere il muso davanti agli avversari già nel primo tempo, quando la squadra è sempre andata in gol con l’unica eccezione del derby, comunque poi vinto.

                          Conte si volta indietro soltanto per rammaricarsi dell’infortunio di Sanchez («una perdita pesante, stava tornando ai suoi livelli»), ma non guarda troppo avanti, non ancora al mercato, anche se gli infortuni hanno evidenziato carenze d’organico in attacco. Un nome più di altri risuona nel chiacchiericcio interista: Zlatan Ibrahimovic. «Ho grande rispetto per lui, ma è ingiusto parlarne», sottolinea l’allenatore, non avallando un possibile ritorno dello svedese.

                          Preferisce per ora promuovere il 17enne Sebastiano Esposito. Niente Mondiale Under 17 in Brasile per il ragazzo. «Un prospetto importante, non avrò nessuna paura a farlo giocare, volevo metterlo già a Barcellona. Avevo detto al responsabile delle Nazionali giovanili, Maurizio Viscidi, che ero felice di mandarlo, ma pure che l’avrei trattenuto se fosse successo qualcosa», rivela Conte. Con l’infortunio di Sanchez è diventata una necessità arruolare il giovane Esposito. Troverà spazio nel lungo cammino da qui a gennaio e nel tour de force dei prossimi venti giorni, in cui l’Inter è attesa da sette partite tra cui il doppio impegno con il Borussia, decisivo per la Champions. Un’altra corsa contro il tempo, l’Inter stavolta deve provare a vincerla.


                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
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                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Sampdoria-Roma, brivido Ranieri: debutta contro i suoi giallorossi

                            Allerta meteo rientrata, la partita (15, Sky) dovrebbe essere disputata regolarmente. Il tecnico prende in mano i blucerchiati. Dzeko convocato nonostante la frattura

                            L’allerta meteo resta, ma c’è ottimismo sullo svolgimento di Sampdoria-Roma: la decisione sarà presa solo stamattina. Il fischio di inizio è previsto per le 15, le previsioni non sono buone ma il picco di pioggia dovrebbe arrivare dopo la fine della partita. In caso di rinvio, la prima data per il recupero è il 18 dicembre. Claudio Ranieri è pronto per il suo debutto sulla panchina blucerchiata proprio nel giorno del suo compleanno (68). Tutti conoscono il suo tifo romanista, ma anche la sua grande professionalità. La Samp è ultima in classifica, la tifoseria è sul piede di guerra. Fonseca, che non sarà in panchina perché squalificato, ha convocato Dzeko. Si è allenato con una maschera protettiva per la doppia frattura allo zigomo, si cercherà di non rischiarlo. Al suo posto, Kalinic. Ballottaggio Zaniolo-Pastore per il trequartista.

                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggio
                              Ma secondo voi danno un rigore contro la juve allo scadere? Ahahah che illusi

                              Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
                              poi se da regolamento non c’era sarebbe ancora più assurda la situazione:

                              I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                                Roma, a Genova doppia allerta

                                IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Marassi fa il pieno per Sampdoria-Roma. Non di pubblico, però. C'è comunque altro e in abbondanza per prendersi la scena nell'ottava giornata di campionato. Lo stadio Ferraris, nel pomeriggio in cui riapre dopo la sosta, non si vuole far mancare niente. Basta pensare alla domenica degli allenatori: Ranieri, nel giorno del suo 68° compleanno, debutta da blucerchiato (17° club in carriera, con bis a Valencia e a Trigoria, più la Grecia) proprio contro la squadra del cuore che ha lasciato solo 5 mesi fa; Fonseca, squalificato per la protesta plateale alla fine della gara con il Cagliari, sale invece in tribuna, delegando la guida al vice Nuno Campos (ricetrasmittente al tattico Tiago Leal che, ascoltato il tecnico, girerà ogni aggiornamento in panchina). Dentro la sfida pure il 4-3-1-2 doriano e quindi il ritorno al passato (Giampaolo), Dzeko mascherato, Kalinic verso la prima da titolare in campionato, Perotti finalmente convocato e Ferrero separato in casa. Come se non bastasse, anche il rischio del rinvio: il maltempo si è accanito sulla Liguria per dare il peggio di sé proprio durante il match. Dal Comune, però, in serata apertura all'ottimismo: a meno di ulteriore ribaltone atmosferico, in campo come da programma alle ore 15. L'allarme meteo rimane sempre da monitorare. Alla vigilia allerta gialla e quindi situazione, in città e fuori, sotto controllo. Dalla mezzanotte, però, è diventata arancione. E dopo le 17, sarà addirittura rossa. Ma a partita conclusa. Di qui il sereno (il quasi via libera) arrivato a fine giornata.


                                MAL DI GOL - Scontato che la Sampdoria (ultima in classifica con 6 ko) minimizzi la questione meteorologica soprattutto se paragonata a quanto vissuto qui in passato e spinga per giocare, anche considerando l'emergenza che penalizza Fonseca in questo viaggio. Alla Roma (fuori dalla zona Champions), di conseguenza, non dispiacerebbe invece di tornarsene a casa senza nemmeno entrare a Marassi. Dove Dzeko, intanto, si presenta in maschera, con la protezione in carbonio da sistemare, se dovesse scendere in campo, sulla faccia a difesa della doppia frattura allo zigomo destro. Il centravanti è stato operato lunedì 7 ottobre e il chirurgo gli ha consigliato di non avere fretta. Fonseca lo ha inserito tra i 21 convocati, avendolo visto convinto in allenamento. Kalinic, schierato titolare a Graz contro il Wolfsberger, spera di avere la stessa chance in campionato. Magari per interrompere il digiuno: ultima rete a gennaio, in Coppa del Re, contro il Girona. Anche i giallorossi hanno perso efficacia (media di 3 gol a partita nei primi 4 match stagionali, di 1 nei successivi 5). «Non sono preoccupato. La squadra crea: 10 le occasioni avute contro il Cagliari. Ma lavoriamo per migliorare nella finalizzazione» ha ammesso l'allenatore. La dipendenza da Dzeko, 4 reti in questo torneo più 1 in Europa League, è accertata, anche se la statistica fa coraggio al gruppo (11 vittorie e 4 pari nelle 15 partite di campionato senza Edin, media gol che da 1,9 sale a 2.6). Pastore cerca spazio, ma per il tridente c'è pure il recuperato Florenzi. Nel giorno in cui ritrova Perotti, fermatosi 2 mesi fa, l'allenatore invia il suo messaggio a chi governa il movimento in Italia e all'estero: «E' difficile giocare così tanto in così poco tempo. Si stanno colpendo i grandi giocatori che non hanno tempo per riposare. I troppi recenti infortuni dimostrano questo. Chi gestisce il calcio dovrebbe riflettere». Consiglio a Under, dopo per il saluto militare pro Erdogan: «Come dice Valdano, sport e politica non devono stare nello stesso letto».

                                IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Marassi fa il pieno per Sampdoria-Roma. Non di pubblico, però. C'è comunque altro e in abbondanza per prendersi la scena nell'ottava giornata di campionato. Lo stadio Ferraris, nel pomeriggio in cui riapre dopo la sosta, non si vuole far mancare niente. Basta pensare al...
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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