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Tribuna politica - bw edition

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    Mi sfugge come il fatto che qualcosa sia una tradizione millenaria la leggittimi in tutto e per tutto e la renda immune alle critiche. L'essere umano come usi e costumi si evolvono e migliorano. Anche noi millenni fa avevamo tradizioni "barbariche", eppure ci siamo evoluti e migliorati.

    Auspicare lo stesso per il resto del mondo sarebbe sbagliato? A volte sembra di sentire l'art right che tenta di utilizzare un linguaggio forbito e discussione (apparentemente) ben articolate per giustificare cose fuori da mondo.
    La domanda da farsi e': "perche' chi comanda non dovrebbe essere una donna?"
    Il mio diario

    juggernaut

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      Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
      Oggi ovviamente molti di questi rituali non vengono più seguiti alla lettera,
      Non posso reppare manco te, in ogni caso uno dei motivi per l'abdicazione e` proprio l'incapacita` fisica dell'ormai 85enne Akihito di seguire la fittissima e stancantissima agenda imperiale.
      Mi fa spaccare come poi Repubblica marci sulla depressione della moglie del nuovo imperatore, togliendo ogni velo di obiettivita` nel dare una simile, storica, notizia
      Originariamente Scritto da claudio96

      sigpic
      più o meno il triplo

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        Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
        In aggiunta a cio` la mia passione di studioso (in parte collegata al mio lavoro) risiede nella filosofia del linguaggio, aggiungendo a questo la passione per la cultura giapponese trovo sia FONDAMENTALE studiarne la lingua per cogliere sfumature e atteggiamenti (il film Arrival nella sua fantasia esplica una delle maggiori teorie moderne su come la lingua modifichi letteralmente la struttura del cervello)
        Cosa fai di lavoro se posso chiedere?

        Il film arrival e', probabilmente, il firm sugli alieni piu' bello che ho visto, proprio per come e' incentrato sul linguaggio.
        Il mio diario

        juggernaut

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          Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
          Non posso repparti Sean ma la dinastia Giapponese parte ufficialmente nel 660 a.C., rendendola vecchia oltre DUEMILA e cinquecento anni, vero e` che storicamente si riconosce la discendenza "solo" da circa 1500 anni.

          Circa l'antichità della dinastia giapponese io mi riferivo alle tracce storiche comprovate Le origini poi si perdono nel mito e nelle storie leggendarie giapponesi (ogni casa regnante fa risalire le proprie origini a qualche ascendenza mitica, pensiamo alla casa giulio-claudia che si legava ad Enea e dunque addirittura ad Afrodite) ma se anche prendiamo e ci teniamo alle origini storiche e documentabili, parliamo di 1500 anni, cioè comunque della più antica casa regnante del mondo, con ininterrotta discendenza diretta (I Savoia, per dire di un'altra antichissima casa reale, hanno "solo" mille anni, così come i Borboni).
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Originariamente Scritto da lukinosnake Visualizza Messaggio
            Cosa fai di lavoro se posso chiedere?

            Il film arrival e', probabilmente, il firm sugli alieni piu' bello che ho visto, proprio per come e' incentrato sul linguaggio.
            incentrato sul linguaggio come intenzione, ma di fatto è deludente, non spiega come da quei disegni riescono a decifrare delle frasi, si deve andare sulla fiducia

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              Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
              incentrato sul linguaggio come intenzione, ma di fatto è deludente, non spiega come da quei disegni riescono a decifrare delle frasi, si deve andare sulla fiducia
              E' un film di fantascienza, non un documentario. Inoltre non puo' durare 10 ore perdendosi in tecnicismi che annoierebbero lo spettatore medio che vuole godersi un film.
              Il mio diario

              juggernaut

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                Tornando alla politica, e' davvero interessante vedere come il governo che si proponeva come il "cambiamento" per andare contro lobbies, poteri forti, vecchia politica e corruzione sono proprio quelli con le mani in pasta con lobbies internazionali, poteri forte, vecchia politica e corruzione.



                E' inoltre interessante vedere come, pur parlando di "lotta alla mafia", non si faccia nulla di concreto, anzi che quest'ultima sia molto vicina al governo e come quest'ultimo stia spingendo proprio su settori su cui la mafia, secondo i rapporti della DIA, sta puntando maggiormente. Il caso Siri, su cui la Lega cerca di buttar sabbia verge specificatamente su accuse (anche ben sostenute) di corruzione nell'ambito di modifiche legislative atte a favorire proprio questi settori, dove sono gia' state identificate infiltrazioni mafiose. Alla faccia dell "spazzacorrotti".

                Sorvoliamo pure l'ironica questione di collegamento tra la mafia rom ed esponenti della Lega per favorire quest'ultima a Latina.

                Sorvoliamo anche su come il buon capitano abbia allegramente preso per il cul0 il suo intero elettorato (a cui non sembra importare). Dopo aver promesso 600 mila rimpatri immediati in campagna elettorale, appena arrivato al governo afferma lui stesso che ci vorrebbero 80 anni, se ci aggiungiamo anche il DL "sicurezza", che cambia lo status di molti stranieri, il numero necessario per il rimpatrio sale a ben oltre 100 anni.


                Il cambiamento era stato promesso ed lo stiamo vedendo. Il trucco stava nel non specificare se in meglio o in peggio.
                Last edited by Lukinosnake; 01-05-2019, 12:38:42.
                Il mio diario

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                  Mo' diranno che sono tutti "attacchi politici" da parte di Magistrati, Antimafia, carabinieri, polizia, analisti, investigatori (insomma, tutti tranne i diretti interessati) che sotto i vestiti hanno la maglietta del Che?
                  Il loro elettorato senza chiedersi o saper nulla dira' di si, ripetendosi che le pecore sono gli altri.

                  What a time to be alive.

                  Non pensavo che lo avrei mai detto, ma rimpiango Berlusconi e PD.
                  Last edited by Lukinosnake; 01-05-2019, 13:16:00.
                  Il mio diario

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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Hai centrato perfettamente il punto. Il Giappone, nel suo imperatore, vede l'ultimo residuo tradizionale della sua grandissima storia. Parliamo infatti della più antica casa regnante del globo, che è su quel trono - per discendenza diretta - da circa 1500 anni.

                    La famiglia imperiale osserva una strettissima legge salica, cioè le donne sono escluse dalla successione. Se anche la costituzione imposta dagli americani dopo la II GM ha obbligato a togliere ogni riferimento alla natura "divina" dell'imperatore, egli per il popolo resta il rappresentante massimo del Paese e dei legami ancestrali, religiosi e mitologici che pervadono la cultura giapponese. Ne abbiamo una visibile prova nei misteriosi riti di intronizzazione che ha dovuto seguire Naruhito per ascendere al trono, compresa la segretissima consegna dei simboli imperiali che nessuno, al di fuori dell'imperatore, può vedere e toccare - vengono svelati e "consegnati" al nuovo imperatore la spada Kusanagi (antichissima spada imperiale), lo specchio sacro Yata No Kagami (uno specchio in bronzo di cui si hanno notizie fin dal 600 dc) e il gioiello Yasakani No Magatama (forse una collana composta da giada o forse una pietra unica anch'essa di provenienza millenaria). Nessuno li ha mai visti, non ne esistono rappresentazioni o immagini: solo l'imperatore sa come sono fatti.

                    Insieme al papato, il trono giapponese è la più antica istituzione politico-religiosa del mondo. Come sottolinei, questo fatto è un pugno in un occhio per chi vorrebbe che il "progresso", la "modernità" entrasse anche in quei domini tradizionali...ai quali pero' il popolo giapponese è strettamente legato. Vi rivede il Giappone ideale, il Giappone che poi ha subito la colonizzazione economica e culturale americana.

                    Alla base del Giappone ultramoderno e iperindustializzato odierno vi sussiste, incredibilmente, questo cuore, questa radice mistico-religiosa (imperituro simbolo di orgoglio ed identità del popolo e della nazione) che rappresenta il segno stabile e riconoscibile, centro-immoto di una Idea identitaria in un mondo dove tutto si vorrebbe mutasse.

                    Il guardare alla figura dell'imperatore del Giappone è la muta protesta di chi la pensa diversamente, di chi ancora trova nelle istituzioni fondative il proprio speccio sacro che riflette la propria coscienza, la propria ragione di essere, la propria identità più vera.
                    Per come la vedo io, e' il simulacro di una societa' che non esiste piu'. Il giappone attuale e', di fatto, una societa' con fortissimi elementi distopici. Molto onestamente, cosa se ne fa della tradizione una popolazione che e' troppo triste per fare l'amore (e quindi figli), fatta ormai di vecchi, di hikikomori (termine che indica i giovani che, rinchiusi nella loro camera, passano ANNI a giocare a videogiochi senza vedere il mondo esterno) e morti di lavoro? Secondo me se ne fa ben poco. Anzi, potenzialmente e' una fonte di staticita' quando servirebbe il cambiamento

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                      Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                      Per come la vedo io, e' il simulacro di una societa' che non esiste piu'. Il giappone attuale e', di fatto, una societa' con fortissimi elementi distopici. Molto onestamente, cosa se ne fa della tradizione una popolazione che e' troppo triste per fare l'amore (e quindi figli), fatta ormai di vecchi, di hikikomori (termine che indica i giovani che, rinchiusi nella loro camera, passano ANNI a giocare a videogiochi senza vedere il mondo esterno) e morti di lavoro? Secondo me se ne fa ben poco. Anzi, potenzialmente e' una fonte di staticita' quando servirebbe il cambiamento
                      Concordo in pieno Barone. E' piu' un limite che altro, oltre ad appoggiarsi a regole e concetti ormani anacronistiche.
                      Il mio diario

                      juggernaut

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                        Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                        Per come la vedo io, e' il simulacro di una societa' che non esiste piu'. Il giappone attuale e', di fatto, una societa' con fortissimi elementi distopici. Molto onestamente, cosa se ne fa della tradizione una popolazione che e' troppo triste per fare l'amore (e quindi figli), fatta ormai di vecchi, di hikikomori (termine che indica i giovani che, rinchiusi nella loro camera, passano ANNI a giocare a videogiochi senza vedere il mondo esterno) e morti di lavoro? Secondo me se ne fa ben poco. Anzi, potenzialmente e' una fonte di staticita' quando servirebbe il cambiamento
                        L'Hikikomori ha poco a che fare con i videogiochi, è un fenomeno più vecchio. Oltretutto è famoso in Giappone ma non è chissà che di assurdo, si stima un 1% scarso della popolazione quando in Italia siamo allo 0,5% e in crescita.

                        I morti sul lavoro, come la diminuzione di natalità sono, probabilmente, figli proprio del cambiamento. Inserire un sistema fortemente capitalistico sopra una etica del lavoro così forte ha prodotto uno sfruttamento accettato e perpetrato dal lavoratore stesso. In aggiunta a ciò è da considerarsi i 20 e oltre anni di stagnazione economica giapponese.

                        Per la tristezza e il non figliare è abbastanza sostenuta la tesi che il nuovo atteggiamento femminile abbia scosso una società schematica, statica, imponendo "con la forza" un cambiamento negli uomini che ancora non avviene. Ci si aggiunga, ancora, stagnazione economica e commistione di elementi occidentali riguardo cosa sia avere successo.
                        Nella Cultura Giapponese riuscire è fondamentale, eccellere nel proprio è un faro. Quando si sposta il paradigma per cui riuscire ad essere un bravo artigiano nella "azienda" familiare non basta più, perché l'archetipo occidentale questo dice, si crea un punto irraggiungibile ed utopico che crea disillusione e insoddisfazione.
                        Originariamente Scritto da claudio96

                        sigpic
                        più o meno il triplo

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                          Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                          L'Hikikomori ha poco a che fare con i videogiochi, è un fenomeno più vecchio. Oltretutto è famoso in Giappone ma non è chissà che di assurdo, si stima un 1% scarso della popolazione quando in Italia siamo allo 0,5% e in crescita.

                          I morti sul lavoro, come la diminuzione di natalità sono, probabilmente, figli proprio del cambiamento. Inserire un sistema fortemente capitalistico sopra una etica del lavoro così forte ha prodotto uno sfruttamento accettato e perpetrato dal lavoratore stesso. In aggiunta a ciò è da considerarsi i 20 e oltre anni di stagnazione economica giapponese.

                          Per la tristezza e il non figliare è abbastanza sostenuta la tesi che il nuovo atteggiamento femminile abbia scosso una società schematica, statica, imponendo "con la forza" un cambiamento negli uomini che ancora non avviene. Ci si aggiunga, ancora, stagnazione economica e commistione di elementi occidentali riguardo cosa sia avere successo.
                          Nella Cultura Giapponese riuscire è fondamentale, eccellere nel proprio è un faro. Quando si sposta il paradigma per cui riuscire ad essere un bravo artigiano nella "azienda" familiare non basta più, perché l'archetipo occidentale questo dice, si crea un punto irraggiungibile ed utopico che crea disillusione e insoddisfazione.
                          E in tutto questo cosa ci sarebbe da stimare e non criticare?
                          Il mio diario

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                            Per come la vedo io, e' il simulacro di una societa' che non esiste piu'. Il giappone attuale e', di fatto, una societa' con fortissimi elementi distopici. Molto onestamente, cosa se ne fa della tradizione una popolazione che e' troppo triste per fare l'amore (e quindi figli), fatta ormai di vecchi, di hikikomori (termine che indica i giovani che, rinchiusi nella loro camera, passano ANNI a giocare a videogiochi senza vedere il mondo esterno) e morti di lavoro? Secondo me se ne fa ben poco. Anzi, potenzialmente e' una fonte di staticita' quando servirebbe il cambiamento
                            Forse l'alienazione è dovuta proprio a quella perdita di radici successiva alla invasione (non solo militare) operata dagli americani e dunque da tutti i vizi e le (poche) virtù occidentali, snaturando ad un tratto una cultura fiera, orgogliosa, viva, ricca e millennaria.

                            La salvezza dunque forse è in un ritorno al Giappone: se per "cambiamento" si intende un ritorno alle proprie tradizioni, alla propria identità, ad una unità di forma e di pensiero, allora sì, servirebbe un "cambiamento".
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Forse l'alienazione è dovuta proprio a quella perdita di radici successiva alla invasione (non solo militare) operata dagli americani e dunque da tutti i vizi e le (poche) virtù occidentali, snaturando ad un tratto una cultura fiera, orgogliosa, viva, ricca e millennaria.

                              La salvezza dunque forse è in un ritorno al Giappone: se per "cambiamento" si intende un ritorno alle proprie tradizioni, alla propria identità, ad una unità di forma e di pensiero, allora sì, servirebbe un "cambiamento".
                              L'unico modo per mantenere una tale cultura e mentalita' sarebbe stato isolarsi presto o tardi, indipendentemente dall'arrivo degli americani.
                              Questo pero' avrebbe voluto dire rimanere un paese del terzo mondo, arretrato e sottosviluppato, mentre il resto del mondo va avanti.

                              E' un po' lo stesso concetto che si cerca di spiegare a chi va contro il globalismo: che piaccia o no il mondo sara' sempre piu' globalizzato e rimanere indietro vorra' dire perdere sotto ogni punto di vista, quindi bisogna accettarlo, organizzarsi di conseguenza e coglierne i frutti.
                              Il mio diario

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                                A me i giapponesi sembrano un branco di imbecilli automi... E credo proprio che l'imperatore abbia la stessa rilevanza del Papa in Italia .. ovvero non se lo caga nessuno se non qualche tg e qualche nostalgico/ fanatico
                                Poi qualcosa ho letto e visto anch'io sulla loro cultura e mentalità incentrata sul lavoro... Bello schifo ,lavorare 80 ore a settimana quando poi non si ha tempo libero , famiglia o interessi.
                                Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                                Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                                Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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