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L'unione europea

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    #31
    Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
    L' UE è l'unico modo in cui questo continente può continuare ad essere qualcosa senza diventare una gigantesca terra di confine stretta tra Russia, mondo Arabo e interessi americani.
    E soprattutto è ancora giovanissima...
    Io resto dell'idea che ci hanno cmq in mano!!!
    Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)

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      #32
      Originariamente Scritto da Lucone Visualizza Messaggio
      Io resto dell'idea che ci hanno cmq in mano!!!
      Indipendentemente dal fatto che sia vero o meno.. hai una vaga idea di cosa sarebbe ora l'Italia se non fosse entrata nell'Unione Europea?
      E poi non ho capito a cosa tu ti riferisca.. contro quale accordo ce l'hai? Proprio con quello del 1957? O con Maastricht e l'ingresso in Eurolandia?

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        #33
        Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
        Indipendentemente dal fatto che sia vero o meno.. hai una vaga idea di cosa sarebbe ora l'Italia se non fosse entrata nell'Unione Europea?
        E poi non ho capito a cosa tu ti riferisca.. contro quale accordo ce l'hai? Proprio con quello del 1957? O con Maastricht e l'ingresso in Eurolandia?
        C'è l'ho con l'allargamento ad est e con il dictat burocratico della stessa
        Tutto ciò che ami rimane, il resto è scorie. Tutto ciò che ami non ti può essere sottratto. Tutto ciò che ami è la tua stessa eredità..." (Ezra Pound)

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          #34
          Originariamente Scritto da Lucone Visualizza Messaggio
          C'è l'ho con l'allargamento ad est e con il dictat burocratico della stessa
          Con l'allargamento ad est indifferenziato ce l'ho anch'io.. è stato un errore, a mio avviso.. tuttavia le redini restano comunque de facto in mano ai paesi dell'Europa Occidentale..

          Che intendi, di preciso, per "diktat burocratico"..? Considera sempre che, essendo un organismo sovranazionale, che riunisce al suo interno Paesi piuttosto diversi tra loro in termini economici, politici, storico-culturali, sociali, etc.. ogni sua azione dev'essere organizzata efficientemente, avvalendosi anche di "lungaggini" burocratiche..

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            #35
            In attesa dei risultati, mi piacerebbe ascoltare dei pareri su questa notizia:
            L'estrema destra avanza in Olanda - Corriere della Sera

            L'avanzata in Olanda del partito di Wilders fa "temere" agli analisti che questa sera avremo un forte avanzamento dei partiti nazionalisti, inglesi, irlandesi, greci etc, quei partiti che questa Unione se non distrutta, la vorrebbero almeno rifondata.
            Il fatto che poi queste spinte avvengano nel cuore del Nord Europa, l'Europa integrata, evoluta, aperta, forse fa considerare non così scontato il successo di questa UE così come è stata pensata fino ad oggi.
            Credo che l'allargamento a tutti (fattore contro cui le destre nazionaliste lottano a piè fermo) rischi solo di sottolineare come questa Europa miri troppo al mercato, e troppo poco alla politica.
            Ci si dice fieri di esserne cittadini, si, ma forse è più giusto dire che, allo stato, si è ancora e solo clienti (delle banche e dei sistemi economici).
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              #36
              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              Ci si dice fieri di esserne cittadini, si, ma forse è più giusto dire che, allo stato, si è ancora e solo clienti (delle banche e dei sistemi economici).
              Sean però non puoi non prendere in considerazione i grossi passi fatti avanti nelle legislazioni di tutti i vari Paesi (tra cui ovviamente anche l'Italia) in altri ambiti, non solo in quelli prettamente economico-finanziari, sotto la spinta delle direttive comunitarie..

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                #37
                Concordo con tutti gli interventi di Icarus. Concentrandosi solo su di un piccolo aspetto, come esempio banale: questa recessione economica ha fatto crollare la sterlina inglese, deprezziata nei confronti di euro e dollaro; provate ad immaginare cosa sarebbe successo ad un'Italia isolazionista, ed alla sua lira.
                Oggettivamente, la fusione economica era il primo passo da compiere: forse, idealmente, quest'aspetto non appare il più nobile, ma nei fatti era l'unico collante possibile.
                Le differenze storico-culturali, tra i componenti l'Unione, sono immani; purtroppo una lingua comune non c'è, e questo è un altro grande ostacolo da non sottovalutare affatto

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                  #38
                  Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                  Sean però non puoi non prendere in considerazione i grossi passi fatti avanti nelle legislazioni di tutti i vari Paesi (tra cui ovviamente anche l'Italia) in altri ambiti, non solo in quelli prettamente economico-finanziari, sotto la spinta delle direttive comunitarie..
                  Io li prendo in considerazione, ma non me ne viene in mente uno che non abbia un risvolto innanzitutto economico (premetto, ma lo sai, che non sono un grande esperto e/o appassionato di politiche comunitarie)

                  Se invece penso ad un intervento schiettamente politico, come magari quello auspicato sull'immigrazione, ecco che si viene lasciati soli, ed ecco che i popoli e le loro istanze non avvertono la presenza della Casa Comune.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    #39
                    Originariamente Scritto da boss123 Visualizza Messaggio
                    gli integratori dall'inghilterra arrivano grazie a schengen

                    comunque cè ancora molto da lavorare, io credo nell'europa anche se molte volte se ne vien fuori con cavolate..

                    oggi come oggi se la si sa sfruttare bene puo' essere anche risorsa in termini monetari attigendo ai fondi comunitari..

                    e poi se non fossimo entrati nell'euro la lira oggi sarebbe...saremmo morti di fame peggio dell'africa

                    Crepa boss..sei candidato alle europee e non sai che l'inghilterra non ha firmato gli accordi di schngen. Benissimo.

                    Tralascio poi le altre demenzialità.
                    E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                      #40
                      Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                      Crepa boss..sei candidato alle europee e non sai che l'inghilterra non ha firmato gli accordi di schngen. Benissimo.

                      Tralascio poi le altre demenzialità.

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                        #41
                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Io li prendo in considerazione, ma non me ne viene in mente uno che non abbia un risvolto innanzitutto economico (premetto, ma lo sai, che non sono un grande esperto e/o appassionato di politiche comunitarie)

                        Se invece penso ad un intervento schiettamente politico, come magari quello auspicato sull'immigrazione, ecco che si viene lasciati soli, ed ecco che i popoli e le loro istanze non avvertono la presenza della Casa Comune.
                        Certo, la maggior parte delle politiche comunitarie si muove in ambiti economici, ma specificherei in senso lato, dall'occupazione e dalla produzione al commercio, dai trasporti all'informazione, passando per i servizi finanziari.. però non dimentichiamo le politiche di sicurezza (connesse alla libera circolazione delle persone), le politiche ambientali, le politiche culturali (ad esempio con bandi a disposizione per progetti culturali per i giovani..)
                        Certo è che il tema dell'immigrazione è un argomento difficile.. penso sia per il diverso valore che i paesi europei danno a tale problema.. sia perchè alcuni addirittura non lo considerano proprio un problema (anzi..), sia perchè comporterebbe una presa di posizione da parte dell'Unione Europea in toto verso l'estero.. cosa non sempre facile.. quindi credo che la difficoltà nel trovare un accordo sia più che normale, per quanto sia per noi negativa..

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                          #42
                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          In attesa dei risultati, mi piacerebbe ascoltare dei pareri su questa notizia:
                          L'estrema destra avanza in Olanda - Corriere della Sera

                          L'avanzata in Olanda del partito di Wilders fa "temere" agli analisti che questa sera avremo un forte avanzamento dei partiti nazionalisti, inglesi, irlandesi, greci etc, quei partiti che questa Unione se non distrutta, la vorrebbero almeno rifondata.
                          Il fatto che poi queste spinte avvengano nel cuore del Nord Europa, l'Europa integrata, evoluta, aperta, forse fa considerare non così scontato il successo di questa UE così come è stata pensata fino ad oggi.
                          Credo che l'allargamento a tutti (fattore contro cui le destre nazionaliste lottano a piè fermo) rischi solo di sottolineare come questa Europa miri troppo al mercato, e troppo poco alla politica.
                          Ci si dice fieri di esserne cittadini, si, ma forse è più giusto dire che, allo stato, si è ancora e solo clienti (delle banche e dei sistemi economici).

                          Il problema olandese e' di ordine diverso, e poco ha a che fare con l'europa.

                          Negli anni 60-70 il governo olandese invitò moltissimi lavoratori dal nord africa (i cosidetti gaastarbeiten) per fare i lavori cosidetti "non qualficati" (un po come succede ora da noi).

                          Il problema e' che se la prima generazione si e' integrata in maniera soddisfacente, cio non e' successo con la seconda, che si e' anzi progressivamente ghettizzata e causa tantissimi problemi in olanda
                          E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                            #43
                            Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                            Il problema olandese e' di ordine diverso, e poco ha a che fare con l'europa.

                            Negli anni 60-70 il governo olandese invitò moltissimi lavoratori dal nord africa (i cosidetti gaastarbeiten) per fare i lavori cosidetti "non qualficati" (un po come succede ora da noi).

                            Il problema e' che se la prima generazione si e' integrata in maniera soddisfacente, cio non e' successo con la seconda, che si e' anzi progressivamente ghettizzata e causa tantissimi problemi in olanda
                            è sempre così, dappertutto: in us, ad esempio, i black che giungono ora dall'africa o gli ispanici di prima generazione, sono morigerati e si comportano bene. i black e gli ispanici american born si ghettizzano da soli e si comportano in modo indecoroso

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                              #44
                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Io li prendo in considerazione, ma non me ne viene in mente uno che non abbia un risvolto innanzitutto economico (premetto, ma lo sai, che non sono un grande esperto e/o appassionato di politiche comunitarie)

                              Se invece penso ad un intervento schiettamente politico, come magari quello auspicato sull'immigrazione, ecco che si viene lasciati soli, ed ecco che i popoli e le loro istanze non avvertono la presenza della Casa Comune.
                              E' una questione di tempistica.

                              L'europa puo essere considerata come un concetto embrionale, o cmq appena nato.

                              Che in futuro l'europa non debba avere solo una politica monetaria comune, ma anche e soprattutto politica e' civile e' pacifico ed assolutamente fondamentale.

                              L'europa senza ciò e' destinata a collassare senza se e senza ma.
                              E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                                #45
                                Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                                Certo, la maggior parte delle politiche comunitarie si muove in ambiti economici, ma specificherei in senso lato, dall'occupazione e dalla produzione al commercio, dai trasporti all'informazione, passando per i servizi finanziari.. però non dimentichiamo le politiche di sicurezza (connesse alla libera circolazione delle persone), le politiche ambientali, le politiche culturali (ad esempio con bandi a disposizione per progetti culturali per i giovani..)
                                Certo è che il tema dell'immigrazione è un argomento difficile.. penso sia per il diverso valore che i paesi europei danno a tale problema.. sia perchè alcuni addirittura non lo considerano proprio un problema (anzi..), sia perchè comporterebbe una presa di posizione da parte dell'Unione Europea in toto verso l'estero.. cosa non sempre facile.. quindi credo che la difficoltà nel trovare un accordo sia più che normale, per quanto sia per noi negativa..
                                Mi chiedo poi perchè si abbia così tanta difficoltà a voler parlare e a voler inserire il termine radici nella costituzione europea...Certo più ci si allarga, e meno queste radici hanno senso compiuto e comune, ma mi paiono ancora pochi gli spazi per l'etica, e troppi quelli per l'economia.
                                Riconoscere delle radici comuni non permetterebbe l'ingresso a paesi totalmente alieni, e questo forse può dare fastidio a chi legge nei nuovi ed indiscriminati allargamenti solo delle ulteriori quote-mercato.

                                Vedremo comunque stasera come andrà, sono abbastanza curioso
                                Grazie della risposta, Pina
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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