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    Berlusconi ha commesso diversi reati, specie finanziari, e di certo la prescrizione non incide sul giudizio morale che ne discende. Certo è che non vedo differenze sostanziali fra il voto al pdl e al pd.

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      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
      Suppongo che il mezzo bifoloco sia Di Pietro. Berlusconi, invece, è un uomo di cultura, come dimostrò nella famosa citazione di Romolo e Remolo
      ma guarda quella è un gaffe ed è palese
      puoi dire tutto a berlusconi tranne che non sia un oratore eccezionale
      di pietro è proprio ignorante e non può fare politica uno che non conosce l'italiano
      http://www.youtube.com/watch?v=yjPKP3Y5ZT8

      sigpic

      "Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni! "

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        vi prego basta...se no inizio con i copia incolla....e questa è una minaccia.....
        boss123 alex2 e conan vi invocooooooooooooo
        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


        grazie.




        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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          Caffarella, si indaga su un altro stupro

          Uno dei romeni fermati sospettato anche per una violenza di 8 mesi fa
          di Massimo Lugli
          Uno stupro di otto mesi fa di cui non si era mai parlato, una nuova pista investigativa per gli uomini della mobile nell´attesa dell´interrogatorio di Alexandru Jean Jonut, 18 anni e Gavrila Oltean di 27, che verranno ascoltati dal Gip Guglielmo Muntoni per l´aggressione della Caffarella.

          Teatro della violenza sessuale del luglio scorso, di cui è sospettato il più anziano dei due romeni, il parco del Pigneto tra la Tuscolana e la Prenestina. La vittima, anche quella volta, era una ragazza minorenne che fu aggredita e brutalizzata da un uomo con l´accento dell´est europeo. La giovane donna disse di non aver visto altre persone oltre al violentatore. Le tracce biologiche furono raccolte dalla scientifica ma, in assenza di sospettati, il test del Dna non fu mai effettuato e i campioni sono ancora a disposizione degli investigatori.

          Quando Alexandru Jonut fu arrestato (inizialmente con la sola accusa di una rapina del 15 febbraio scorso al parco di via Lemonia) gli agenti di Vittorio Rizzi, il capo della mobile, gli chiesero in modo molto generico se aveva saputo qualcosa di una violenza sessuale. Il ragazzo non sospettava di essere sotto tiro anche per lo stupro della Caffarella e raccontò senza esitare che Gavrila gli aveva confidato di aver stuprato una ragazza italiana al Pigneto.

          Il diciottenne aggiunse una serie di particolari molto precisi che, secondo lui, gli erano stati riferiti proprio dal suo amico. L´orario era lo stesso dell´aggressione ai due fidanzatini.

          Ma il particolare più significativo è che la violenza del luglio scorso non fu mai resa nota e i due romeni non potevano averne letto sui giornali o sentito alla radio o alla televisione.

          Giusto per ricordare che gli stupri su minorenni e non solo spesso non vengono resi noti su richiesta della vittima. Un altra ragazzina era stata stuprata da un rumeno, forse lo stesso della caffarella, e ancora si addita la banca del dna come strumento da regime (un noto giurista comunista su tutti).

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            Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
            caffarella, si indaga su un altro stupro

            uno dei romeni fermati sospettato anche per una violenza di 8 mesi fa
            di massimo lugli
            uno stupro di otto mesi fa di cui non si era mai parlato, una nuova pista investigativa per gli uomini della mobile nell´attesa dell´interrogatorio di alexandru jean jonut, 18 anni e gavrila oltean di 27, che verranno ascoltati dal gip guglielmo muntoni per l´aggressione della caffarella.

            teatro della violenza sessuale del luglio scorso, di cui è sospettato il più anziano dei due romeni, il parco del pigneto tra la tuscolana e la prenestina. La vittima, anche quella volta, era una ragazza minorenne che fu aggredita e brutalizzata da un uomo con l´accento dell´est europeo. La giovane donna disse di non aver visto altre persone oltre al violentatore. Le tracce biologiche furono raccolte dalla scientifica ma, in assenza di sospettati, il test del dna non fu mai effettuato e i campioni sono ancora a disposizione degli investigatori.

            Quando alexandru jonut fu arrestato (inizialmente con la sola accusa di una rapina del 15 febbraio scorso al parco di via lemonia) gli agenti di vittorio rizzi, il capo della mobile, gli chiesero in modo molto generico se aveva saputo qualcosa di una violenza sessuale. Il ragazzo non sospettava di essere sotto tiro anche per lo stupro della caffarella e raccontò senza esitare che gavrila gli aveva confidato di aver stuprato una ragazza italiana al pigneto.

            Il diciottenne aggiunse una serie di particolari molto precisi che, secondo lui, gli erano stati riferiti proprio dal suo amico. L´orario era lo stesso dell´aggressione ai due fidanzatini.

            Ma il particolare più significativo è che la violenza del luglio scorso non fu mai resa nota e i due romeni non potevano averne letto sui giornali o sentito alla radio o alla televisione.

            Giusto per ricordare che gli stupri su minorenni e non solo spesso non vengono resi noti su richiesta della vittima. Un altra ragazzina era stata stuprata da un rumeno, forse lo stesso della caffarella, e ancora si addita la banca del dna come strumento da regime (un noto giurista comunista su tutti).
            è inaccettabile una frase del genere..tutti i maggiori stati europei hanno la banca del dna

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              anche la romania, sob.

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                Penso veramente che nel 2009 non avere una banca dati del DNA sia una cosa da terzo mondo sottosviluppanto andante per il quarto
                sigpic

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                  ROMA - Forse è arrivata la parola fine sul caso dello stupro della ragazzina di 14 anni avvenuto il giorno di San Valentino nel parco della Caffarella a Roma. E' arrivata con la confessione dei due romeni arrestati venerdì, Ionat Joan Alexandru e Oltean Gavrila, unita alla coincidenza del dna con i profili genetici estrapolati dai reperti raccolti nel parco della Caffarella e sulla vittima. Il caso ormai sembra chiuso. Rimangono ancora dei particolari da definire, in particolare se, come ipotizzato dal pm Vincenzo Barba, i primi due romeni arrestati, e poi scagionati, Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racz, abbiano avuto un ruolo marginale nella vicenda, forse come pali. Il passaggio conclusivo è arrivato oggi con le confessioni di Alexandru, 18 anni, e Gavrilia, 27, davanti al gip Guglielmo Muntoni.

                  Sono loro i violentatori della Caffarella, hanno detto al magistrato nel corso dell'interrogatorio di garanzia. Entrambi hanno aggiunto di non conoscere Izstoika Loyos e Racz e di aver appreso dai quotidiani che i due erano stati arrestati. Gavrilia, inoltre, rischia di essere accusato per un altro stupro avvenuto nel luglio scorso sempre in un parco periferico a Roma. La certezza della sua colpevolezza anche per questa violenza arriverà però dal test del dna. Alexandru ed a Gavrilia, già detenuti per la rapina di telefoni cellulari ad una coppia di fidanzati nel parco di via Lemonia il 15 febbraio, il giorno successivo all'episodio della Caffarella, si erano visti notificare le ordinanze di custodia cautelare il 20 marzo scorso.

                  Ad incastrarli, oltre ad una serie di indizi, anche il test del dna: il loro codice genetico era sovrapponibile con il dna rinvenuto sui reperti. A loro gli investigatori erano arrivati seguendo la pista di una serie di rapine tutte avvenute nei parchi della zona sud di Roma, tutte ai danni di coppie, tutte tra il 13 e il 15 febbraio. "Alexandru ha fornito dettagli importanti su quanto commesso la sera del 14 febbraio - ha detto il pm Barba - Gavrilia ha dato una motivazione che dovrà essere valutata, ma i particolari forniti dal più giovane sono importanti perché danno maggiore certezza oltre alla prova regina del Dna". Una confessione dunque che assieme al test del dna fa tirare un sospiro di sollievo ad investigatori ed inquirenti dopo un mese di indagini serrate, incidenti di percorso e poi la svolta di venerdì scorso. Soddisfatto anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno: "si chiude così una tragedia che ha colpito tutto il Paese".

                  Intanto, dopo oltre un mese di detenzione, è tornato in libertà Racz. Dopo essere risultato estraneo dalla vicenda Caffarella, nella quale era rimasto coinvolto in seguito alle dichiarazioni di Iszotoika Loyos, oggi il tribunale del Riesame lo ha scarcerato revocando la misura cautelare emessa per lo stupro di una donna di 41 anni avvenuto il 21 gennaio in via Andersen, a Primavalle. "Era un atto dovuto quello dei giudici del riesame - ha dichiarato l'avvocato Lorenzo La Marca, difensore del romeno - sono soddisfatto per la decisione dei giudici, chiederemo il risarcimento dei danni". E domani lo stesso tribunale del Riesame dovrà esaminare l'istanza di revoca dell'arresto di Iszotoika Loyos per la calunnia nei confronti di Racz e della polizia romena. Loyos infatti fornì una falsa confessione e, disse, che gli fu estorta dalla polizia romena dopo essere stato picchiato.

                  RACZ LIBERO DOPO 35 GIORNI DI CARCERE
                  Alle 19,45 dopo 35 giorni di carcere, Karol Racz ha lasciato Regina Coeli. Con lo sguardo fisso, senza mai abbassare la testa, il romeno accusato ingiustamente degli stupri di Primavalle e Caffarella, ha affrontato flash e telecamere prima di salire a bordo di un'auto assieme al suo avvocato, Lorenzo La Marca. "Siamo pronti a chiedere il risarcimento danni, ma adesso non è il momento di parlarne - ha assicurato l'avvocato mentre attendeva l'uscita del suo assistito - Oggi abbiamo vinto una battaglia legale importante ma credetemi di gente come Racz ce ne è tanta in galera". Giacca blu, camicia a righe bianche e celesti, jeans: 'Faccia da pugile' ha lasciato la cella circa due ore dopo la decisione del Tribunale del riesame. La prima notte da uomo libero la trascorrerà in un albergo della capitale: "Non so cosa farà Karol in futuro - ha proseguito La Marca - ma mi sento in dovere di lanciare un appello: lui è un bravo pasticciere e fornaio, chiunque voglia offrirgli un lavoro lo faccia". Racz era stato arrestato in un campo nomadi di Livorno il 16 febbraio scorso. A tirarlo in ballo per lo stupro della Caffarella era stato il suo amico Alexandru Loyos: i due vivevano in una tenda all'interno di un insediamento abusivo a poche centinaia di metri da via Andersen, a Primavalle, luogo dove il 21 gennaio avvenne lo stupro di una donna di 40 anni (per gli inquirenti 'Faccia da pugile' era coinvolto anche in questa violenza). La vittima conferma anche se non si dice "completamente sicura" che Racz sia il suo aguzzino. Un dubbio spazzato via dal test del Dna che scagiona il romeno sia dalla violenza di Primavalle che da quella del giorno di San Valentino. Oggi, dopo 5 settimane di carcere e dopo essersi dichiarato dal primo momento innocente, Racz torna libero.
                  Originariamente Scritto da modgallagher
                  gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
                  " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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                    Ovviamente, come e dove poteva finire questo spettacolo se non nel salotto di colui che si eccita all'immagine del sangue, il torbido e miserevole Vespone?


                    Il «perfetto colpevole» scagionato
                    da tutto e già pronto per i talk show


                    Karol Racz a Porta a Porta

                    Affiancato dal suo avvocato, che ha già frequentato il salotto tv di Porta a Porta, e pronto per esservi accompagnato lui stesso, stasera: un ex colpevole che diventa agognato ospite da talk show, come già accadde con Patrick Lumumba, l'africano falsamente accusato e poi scagionato per il delitto di Meredith Kercher a Perugia. Potrà raccontare la disavventura che gli è capitata, e chissà se riuscirà a cancellare le ombre e le ambiguità che ancora restano sulla sua vicenda. Ai magistrati e agli investigatori, subito dopo l'arresto, aveva fornito una versione della trasferta a Livorno (che per gli inquirenti equivaleva a una fuga) contraddetta dallo stesso connazionale da lui indicato come testimone a discarico. È possibile che certe dichiarazioni, malferme come l'italiano che parla, derivino dalla necessità di proteggere i confini incerti in cui vive una buona quota di immigrati romeni come lui; e naturalmente, anche se restano senza spiegazione, non possono sorreggere un'accusa di stupro. Anzi due. Ma anche su quelle ambiguità s'è poggiata l'insistenza con cui i pubblici ministeri hanno continuato ad chiedere di tenerlo dentro, finché sono arrivati dei giudici a liberarlo.
                    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                    ma_75@bodyweb.com

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                      ma come si fa a liberarlo e mandarlo in giro questo qua...
                      Originariamente Scritto da modgallagher
                      gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
                      " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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                        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                        Ovviamente, come e dove poteva finire questo spettacolo se non nel salotto di colui che si eccita all'immagine del sangue, il torbido e miserevole Vespone?


                        Il «perfetto colpevole» scagionato
                        da tutto e già pronto per i talk show

                        Karol Racz a Porta a Porta

                        Affiancato dal suo avvocato, che ha già frequentato il salotto tv di Porta a Porta, e pronto per esservi accompagnato lui stesso, stasera: un ex colpevole che diventa agognato ospite da talk show, come già accadde con Patrick Lumumba, l'africano falsamente accusato e poi scagionato per il delitto di Meredith Kercher a Perugia. Potrà raccontare la disavventura che gli è capitata, e chissà se riuscirà a cancellare le ombre e le ambiguità che ancora restano sulla sua vicenda. Ai magistrati e agli investigatori, subito dopo l'arresto, aveva fornito una versione della trasferta a Livorno (che per gli inquirenti equivaleva a una fuga) contraddetta dallo stesso connazionale da lui indicato come testimone a discarico. È possibile che certe dichiarazioni, malferme come l'italiano che parla, derivino dalla necessità di proteggere i confini incerti in cui vive una buona quota di immigrati romeni come lui; e naturalmente, anche se restano senza spiegazione, non possono sorreggere un'accusa di stupro. Anzi due. Ma anche su quelle ambiguità s'è poggiata l'insistenza con cui i pubblici ministeri hanno continuato ad chiedere di tenerlo dentro, finché sono arrivati dei giudici a liberarlo.
                        Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggio
                        ma come si fa a liberarlo e mandarlo in giro questo qua...
                        Oltre al danno anche la beffa porca puttaxx
                        Ora si beccherà pure un bel pò di euro (pagati con il nostro canone ) come gettone di presenza
                        sigpic

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                          è veramente assurdo..

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                            Originariamente Scritto da diavolettoroma81 Visualizza Messaggio
                            Oltre al danno anche la beffa porca puttaxx
                            Ora si beccherà pure un bel pò di euro (pagati con il nostro canone ) come gettone di presenza
                            [SIGPIC]

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                              Originariamente Scritto da rocky 80 Visualizza Messaggio
                              ma guarda quella è un gaffe ed è palese
                              puoi dire tutto a berlusconi tranne che non sia un oratore eccezionale
                              di pietro è proprio ignorante e non può fare politica uno che non conosce l'italiano
                              anche costui era dotato di un'abilità oratoria non indifferente
                              File Allegati
                              "
                              Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                                Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
                                anche costui era dotato di un'abilità oratoria non indifferente
                                non lo conosco
                                http://www.youtube.com/watch?v=yjPKP3Y5ZT8

                                sigpic

                                "Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni! "

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