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    #16
    Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza Messaggio
    Quello che manca attualmente a livello culturale nel mondo dei pesi è capire che a chi fa forza serve la massa, come a chi fa massa serve la forza.
    Una volta capito ciò ci si rende conto che un BB, lontano dalla gare o dalla sua fase di massima specializzazione, può trarre giovamento da un ciclo di forza (senza necessariamente scendere a ripetizioni troppo basse), così come un PL può trarre giovamento da un ciclo puramente ipertrofico (senza necessariamente salire troppo di ripetizioni).
    In questo contesto, sebbene si punti a due obiettivi specialistici diversi, si capisce facilmente che in fase di off season le due strade si incrociano in un obiettivo comune.
    Far OGGETTIVAMENTE PROGREDIRE le capacità aspecifiche di un atleta perché possa far ripartire una programmazione specialistica da una base di forza, per l'uno, e di ipertrofia, per l'altro, superiore a quella dalla quale è partito all'inizio della precedente programmazione.

    Il punto quindi, in fondo, è sempre uno. Bisogna saper programmare.

    in seguito al tuo ragionamento ritengo la conclusione, il punto di partenza e la partenza quello conclusivo.
    In merito a ciò mi soffermo sul "bisogna saper programmare".
    Ritengo che tu assieme ad altri amici qui dentro possieda la conoscenza delle cause e dei principi per definire forza e ipertrofia.
    Ritengo altresì che tu non possa che condividere, avendolo già fatto qui sopra, che forza e ipertrofia non si sovrappongono l'una sull'altra, perché sono cose differenti.
    5 x 5 con 100 kg e 5 x 5 con 120 dimostrano, dette così, inconfutabilmente una sola delle due cose di cui sopra, ovvero la forza e non l'ipertrofia migliorata.
    credo che fin qui tu possa essere d'accordo.
    Risalendo verso la superficie del tuo ragionamento, è convincente quanto esprimi, ovvero che un BB trae giovamento di un ciclo di forza, sottolineando l'estrema attenzione a non confonderla con ipertrofia, e che il PL
    per analogia trarrebbe un giovamento dal ciclo ipertrofico, anche qui non confondendolo con forza.
    Ancora, e penso tu sia nuovamente d'accordo, forza e ipertrofia sono scollegate l'una all'altra.
    E poi si giunge secondo me al nocciolo della questione, ovvero quelli che definisci giustamente "due obbiettivi specialistici diversi" lasciando intendere ancora una volta che forza e ipertrofia si incrociano ma ognuna procede per la propria strada,
    mantenendo ciascuna le proprie incontrovertibili caratteristiche.
    Ora la questione interessante, se mi permetti, è proprio in quello che definisci "obbiettivo comune", ovvero "a chi fa forza serve la massa e a chi fa massa serve la forza", non è comunità di obbiettivi, al contrario è
    divisione di obbiettivi, nella loro diversità di metodologia applicativa, producono effetti "instabili" (nel tempo dedicato a forza per ipertrofia, e ipertrofia per forza) cioè effimeri.
    Giusto porsi la questione circa i risultati effimeri.
    La forza acquisita in un ciclo per uno specialista BB, sarà la forza più bassa realizzata in un ciclo di forza in una programmazione di sola forza (per intenderci PL).
    L'ipertrofia raggiunta in un ciclo per uno specialista della forza, sarà l'ipertrofia più bassa raggiunta in un ciclo di ipertrofia in una programmazione da BB.
    GUTTA CAVAT LAPIDEM
    http://albertomenegazzi.blogspot.it/
    MANX SDS

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      #17
      Originariamente Scritto da Vivalaghisa Visualizza Messaggio
      Capisco che Menez sia stato un po' drastico a dire che se c'è forza non c'è ipertrofia e viceversa, ma non credo non abbia mai aperto un libro di fisiologia

      Certamente va anche letto un po' fra le righe, una sovrapposizione di alcuni fattori è sempre presente, come accenna in alcuni punti della spiegazione.
      Non mi riferivo a Menez.
      BIOLOGO NUTRIZIONISTA, PERSONAL TRAINER E COACHING ONLINE
      https://gabrielelangiu.it/

      INSTAGRAM:
      https://www.instagram.com/dott_gabriele_langiu/

      CANALE YOUTUBE (DIVULGAZIONE SCIENTIFICA A TEMA CULTURA FISICA)
      https://www.youtube.com/channel/UC4b...e9_WbitGkPpRZA

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        #18
        Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
        circo la confusione di termini è proprio nella inscindibilità dei termini.
        Veniamo ai punti della questione resa più semplice proprio dall'esempio che riporti circa i "blocchi".
        Mi spiego meglio.
        Non sei tu che citi il "blocco forza"?
        direi di si.
        Quindi è evidente che non consideri un "blocco forza in un blocco ipertrofia"?
        Ma un "blocco forza" slegato da un "blocco ipertrofia"!
        anche qui mi sento che mi risponderesti di si.
        Sarebbe quindi utile secondo te un "blocco forza" per aumentare l'ipertrofia.
        Ma in questo caso aumenteresti la forza e secondariamente l'ipertrofia.
        Ma non è da ricercare un aumento primario ipertrofico e non un effetto secondario ipertrofico?
        La scienza ci dice che generalmente un organo si potenzia di un livello per sopravvivere ad una certa funzione, significa che se suono la chitarra dopo un pò noterò un inspessimento di pelle sui polpastrelli.
        Concluderemmo tutti con facilità che se utilizziamo il blocco forza, il mio apparato muscolare accrescerà la forza, come difesa.
        Se utilizziamo il blocco ipertrofia il guadagno in termini di forza sarà più basso del guadagno realizzato dal blocco forza,
        ma la risposta ipertrofica sarà superiore.
        Quindi ancora la scienza ci dimostra che i due metodi utilizzati nel contesto della stessa seduta o nella stesso ciclo allenante (microciclo intendo), incideranno ciascuno per la propria parte
        per una risposta inferiore rispetto all'allenamento preso singolarmente.
        Questo è molto interessante, tanto da far ragionare gli allenatori di tutto il mondo sull'utilizzo, per atleti di alto livello, dei blocchi individuali di forza, o di resistenza ecc.
        La risposta é si...

        Quello che critico (in generale non parlo di te) é la difficoltà dei più nel riuscire a contestualizzare le cose più tosto che nel dividerle in fazionismi.

        La forza fa parte del ipertrofia e viceversa...
        Dire come é stato scritto che "la forza non é un requisito per avere ipertrofia" significa non conoscere minimamente i determinanti che portano ad ipertrofia...é fisiologia, non si scappa e non c'è da avere opinioni...é scienza fatta e finita.

        Spesso non si ha padronanza della materia e si parla a sproposito riportando concerti, ripetendoli ma senza averli minimamente capiti.

        Poi qui come altrove si va a mode...a momenti.

        Prima il power Building con totale attenzione verso forza neuronale, ora noto che siamo in un momento in cui, stop...la forza non esiste nel bbing (non intesa come basse RM, ovvio).

        Siamo sempre lì ..senza basi solide e scientifiche si é in balia delle mode, delle frasi fatte.

        Come ripeto spesso, la scienza é l'unica salvezza (ma quella vera dove si studia ore sui libri non quella sentita qui e lì).
        Last edited by circoloco; 04-05-2023, 21:22:44.
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          #19
          Originariamente Scritto da circoloco Visualizza Messaggio
          Non mi riferivo a Menez.
          Lo so che parlavi di me, cercavo di farti uscire allo scoperto, ma i tuoi post sono talmente assurdi che non so cosa dire

          Prima mi critichi, poi dici che l'1RM non serve per l'ipertrofia, dicendo la nostra stessa cosa.

          Menez è ancora più dicotomico di me scindendo forza e ipertrofia, però sei d'accordo con i suoi messaggi...
          Io parlo di sovrapposizioni, dunque in maniera più morbida di lui, e dici che non ho mai aperto un libro di fisiologia?
          Cioè sei d'accordo con chi dice il tuo opposto, e sei in disaccordo con chi è più vicino alla tua posizione? Capisci che è folle da leggere...

          Poi torni a dire che le basse reps "è ovvio" non c'entrano nel BB... quindi siamo di nuovo d'accordo...

          L'unica "fazione" a cui ti appigli per criticare, al massimo l'ha nominata Menez dividendo nettamente forza e ipertrofia, sulla quale, again, hai detto di essere d'accordo con lui, puoi trovare pace per favore?

          L'unica giustifica che riesco a darti in questa tua critica nei miei confronti, è che non hai capito mi stia riferendo a cicli di forza massima, attenzione su pesi alti a basse rep con buffer ecc, come nominavi tu stesso; magari hai pensato dicessi che qualunque espressione di forza è "nemica" dell'ipertrofia?

          Ma penso sia abbastanza difficile tirar fuori un significato del genere dalle mie risposte, e in più nuovamente considerando che c'è chi è stato "meno morbido" di me sull'argomento... per cui sono in difficoltà nel capire i tuoi ragionamenti
          Se hai bisogno di un Coach

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            #20
            Originariamente Scritto da circoloco Visualizza Messaggio

            La forza fa parte del ipertrofia e viceversa.

            ecco Circo la frase che occorre approfondire.
            Scritta in questo modo riecheggia nella maggior parti delle menti, ma in coloro che reputi a digiuno della conoscenza scientifica produce l'effetto di giustificare la forza come elemento cruciale dell'ipertrofia
            Su questo asserto ha fatto la sua interessante rinascita il powerlifting e il powerbbing.
            Dire che la forza non è un requisito per l'ipertrofia è corretto quanto dire che l'ipertrofia non è un requisito per la forza.
            Se noi avessimo due atleti possenti dotati di volumi muscolari sulle gambe di poco differenti non potremmo fino a prova conclusa stabilire chi dei due è più forte nello squat.
            Quanto voglio restituire io attraverso conclusioni all'apparenza drastiche e per certi versi paradossali, è proprio la dignità scientifica all'ipertrofia e le sue metodiche esecutive di sviluppo, estraendola dalla forza,
            cosa che invece noto venire male a quasi tutti gli esperti del settore.
            Parlando di scienza escludendo le manualistiche dell'effimero, buona parte dei testi cita come raggiungere la forza intesa come qualità massimale, non l'ipertrofia.
            Nei testi di fisiologia si giunge al breve capitolo (spesso paragrafo) dell'ipertrofia solamente dopo il capitolo fondamentale riguardante la forza.
            Nella suddivisione scientifica per categorie il riferimento alla forza è un capitolo intero e complesso.
            In alcuni testi recenti di BBing e di forza, quelli più seri naturalmente, quando vai alla bibliografia ti rimandano ad alcuni studi i quali a loro volta sono delle aggiunte spesso insipide, di soluzioni offerte da studiosi precedenti.
            Noi qui abbiamo un problema ed è quello di come fare muscoli e questo problema si chiama Ipertrofia e non forza.
            L'identificazione del problema diviene quindi la ricerca della conoscenza delle cause e dei principi che determinano Ipertrofia.
            Ma se una delle cause dell'Ipertrofia è la forza, ebbene l'ipertrofia avrà come natura la forza che sarà dunque una forza ipertrofica opposta alla forza massimale.
            GUTTA CAVAT LAPIDEM
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              #21
              Originariamente Scritto da Vivalaghisa Visualizza Messaggio
              Lo so che parlavi di me, cercavo di farti uscire allo scoperto, ma i tuoi post sono talmente assurdi che non so cosa dire

              Prima mi critichi, poi dici che l'1RM non serve per l'ipertrofia, dicendo la nostra stessa cosa.
              Una certa rivalità culturale è un buon segno e possiede, visto che ne stiamo trattando, una buona forza, utile per continuare a ricercare e produrre idee.
              Mi auguro sia questo l'intento.
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                #22
                Se il ciclo di forza (da contestualizzare poi: aumentare l'1RM? Lavorare con pesi più alti e basse reps?) ha come obiettivo quello di sfruttare quel guadagno per un successivo ciclo ipertrofico, a mio modesto parere ha perfettamente senso.
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                  #23
                  Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
                  Se il ciclo di forza (da contestualizzare poi: aumentare l'1RM? Lavorare con pesi più alti e basse reps?) ha come obiettivo quello di sfruttare quel guadagno per un successivo ciclo ipertrofico, a mio modesto parere ha perfettamente senso.

                  questo Fede è un'opinione comune non confortata ad ora da dati scientifici.
                  Faccio un esempio che è frutto di una ricerca.
                  Dopo un ciclo ipertrofico mi sottopongo a test su panca e realizzo un massimale di 98 kg per tre colpi.
                  Mi dedico quindi a un ciclo di due mesi di forza migliorando le 3 reps con 105kg.
                  Il ciclo o mesociclo per essere precisi ha contato un totale di 30 sedute di forza su esercizi selezionati ma l'oggetto della mia osservazione
                  è stato l'esercizio di panca.
                  Possiedo dunque due dati oggettivi:
                  1) il valore della "vecchia-forza" espressa nel numero di ripetizioni, 3, con il carico di 98 kg, che diviene il punto di riferimento per il nuovo risultato conseguito.
                  2) il valore della "nuova forza" espressa dal numero di ripetizioni, 3, con il nuovo carico, 105kg, che diviene in nuovo punto di riferimento.

                  La forza iniziale di 98kg e la forza finale 105 kg indicano inequivocabilmente il guadagno a carico di due strutture biologiche:
                  1) le fibre componenti la struttura muscolare, le fibre potenti, bianche.
                  2) l'organizzazione della struttura nervosa, nell'invio coordinato degli impulsi superiori, ai motoneuroni.

                  E' logico supporre che l'allenamento della forza, non contraddice anzi dimostra la conclusione: migliora la forza.

                  Poniamoci la questione:
                  è corretto pensare che la forza, anche se di poco, sia migliorata utilizzando un metodo di forza?
                  non avremo difficoltà a confermare questo.
                  Ma se interrompessimo l'allenamento alla forza che cosa succederebbe alla forza conquistata?
                  anche qui risponderemmo senza esitare che la perderemmo, secondo la nota legge della specificità.
                  Noi però non interrompiamo l'esercizio, ma lo proseguiamo con un metodo di sollevamento differente, ovvero che prevede una forza su 6/8 reps.
                  E' logico pensare dunque che la perdita di forza massimale sui 3 colpi avverrà comunque, anche se in un lasso di tempo superiore alla condizione
                  di interruzione completa dell'esercizio?
                  E' lecito pensare di si.
                  E se incrementassi il carico nei 6 colpi invece che nei 3 colpi quale differenza otterrei?
                  Aumenterebbe anche il 3max reps?
                  varrebbe la stessa regola?
                  perchè, ai fini dell'ipertrofia è maggiormente utile un lavoro sulle 6 reps piuttosto che sulle 3 reps.
                  GUTTA CAVAT LAPIDEM
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                    #24
                    Un atleta, che ha come obiettivo principale l'ipertrofia, necessita di un periodo di forza? Secondo me no. L'ipertrofia muscolare è direttamente correlata alla forza poichè un aumento dell'area della sezione trasversale del muscolo aumenta il suo potenziale di forza producibile.
                    Un atleta, che ha come obiettivo principale l'ipertrofia e decide di seguire una programmazione che prevede un periodo di forza, avrà sprecato o buttato nel cesso quei mesi di lavoro? Assolutamente no, anzi ne gioverà nella restante parte della programmazione in termini di ipertrofia, visto che sarà in grado di generare più tensione meccanica.

                    Come fai a stabilire quale sia il percorso migliore o magari il più veloce? Non è possibile, non possiamo resettare un singolo individuo e ricominciare da capo, calcolando che entrano in gioco anche altri mille fattori esterni (stress, sonno, ect).
                    Last edited by DexJ; 05-05-2023, 16:07:06.

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                      #25
                      Inoltre aggiungo e spero la cosa non alzi un polverone, bisognerebbe scindere sempre l'atleta doped da natural in questi discorsi.
                      Se parliamo di doped il punto 1 è la via, fare cicli di forza è inutile.
                      Nel caso di natural assolutamente punto 2, la programmazione diventa fondamentale per la giusta crescita, soprattutto perchè bisogna lavorarci su anni.
                      Ovviamente è solo il mio pensiero.

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                        #26
                        Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
                        questo Fede è un'opinione comune non confortata ad ora da dati scientifici.
                        Faccio un esempio che è frutto di una ricerca.
                        Dopo un ciclo ipertrofico mi sottopongo a test su panca e realizzo un massimale di 98 kg per tre colpi.
                        Mi dedico quindi a un ciclo di due mesi di forza migliorando le 3 reps con 105kg.
                        Il ciclo o mesociclo per essere precisi ha contato un totale di 30 sedute di forza su esercizi selezionati ma l'oggetto della mia osservazione
                        è stato l'esercizio di panca.
                        Possiedo dunque due dati oggettivi:
                        1) il valore della "vecchia-forza" espressa nel numero di ripetizioni, 3, con il carico di 98 kg, che diviene il punto di riferimento per il nuovo risultato conseguito.
                        2) il valore della "nuova forza" espressa dal numero di ripetizioni, 3, con il nuovo carico, 105kg, che diviene in nuovo punto di riferimento.

                        La forza iniziale di 98kg e la forza finale 105 kg indicano inequivocabilmente il guadagno a carico di due strutture biologiche:
                        1) le fibre componenti la struttura muscolare, le fibre potenti, bianche.
                        2) l'organizzazione della struttura nervosa, nell'invio coordinato degli impulsi superiori, ai motoneuroni.

                        E' logico supporre che l'allenamento della forza, non contraddice anzi dimostra la conclusione: migliora la forza.

                        Poniamoci la questione:
                        è corretto pensare che la forza, anche se di poco, sia migliorata utilizzando un metodo di forza?
                        non avremo difficoltà a confermare questo.
                        Ma se interrompessimo l'allenamento alla forza che cosa succederebbe alla forza conquistata?
                        anche qui risponderemmo senza esitare che la perderemmo, secondo la nota legge della specificità.
                        Noi però non interrompiamo l'esercizio, ma lo proseguiamo con un metodo di sollevamento differente, ovvero che prevede una forza su 6/8 reps.

                        Qui però stai beneficiando del primo "periodo del blocco di forza", ovvero prima di interromperlo, e ti sposti in un range di reps più "ipertrofico".

                        E' logico pensare dunque che la perdita di forza massimale sui 3 colpi avverrà comunque, anche se in un lasso di tempo superiore alla condizione
                        di interruzione completa dell'esercizio?
                        E' lecito pensare di si.
                        E se incrementassi il carico nei 6 colpi invece che nei 3 colpi quale differenza otterrei?

                        Probabilmente lo farai, ma con tempi più lunghi rispetto alle 3 reps
                        Aumenterebbe anche il 3max reps?

                        Si

                        varrebbe la stessa regola?

                        Si, ma come scritto sopra, probabilmente aumenteresti comunque la forza ma con tempi più lunghi.

                        perchè, ai fini dell'ipertrofia è maggiormente utile un lavoro sulle 6 reps piuttosto che sulle 3 reps.
                        Quello che volevo dire con la mia frase è che impostando un periodo di forza (mesociclo di un paio di mesi), si benificerà di quell'incremento in un successivo meso di ipertrofia, poichè il carico iniziale che verrà utilizzato di partenza dal nuovo ciclo ipertrofico, sarà maggiore di quello precedente.

                        Il lavoro di forza puoi impostarlo anche sulle 6 reps, ma diventa più diluito nel tempo, questo mi porta a pensare che i 105Kg che hai raggiunto con un classico ciclo di forza di 2 mesi, potrebbe raddoppiare impostandolo a 6 reps, da qui la domanda: è conveniente?
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                          #27
                          Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
                          divisione di obbiettivi, nella loro diversità di metodologia applicativa, producono effetti "instabili" (nel tempo dedicato a forza per ipertrofia, e ipertrofia per forza) cioè effimeri.
                          Siamo globalmente d'accordo, solo su questo punto ritengo però di avere una visione e, di conseguenza, un'idea di sviluppo probabilmente diversa.

                          Giusto, quanto riportato negli altri interventi, il discorso, se mi alleno sulle 3 ripetizioni e poi ritorno alle 6 non è detto che avrò ottenuto miglioramenti in quel range.
                          Io, nelle mie programmazioni, lavoro per evitare che si crei quella discrepanza.

                          Senza troppi teoremi entriamo nel pratico. Atleta X, che può essere tanto delle forza ed essere specializzato nel range 1-3 rip, quanto dell'ipertrofia, ed essere specializzato nel range 8-10 ripetizioni. Per ora restiamo sul generico, poi vedremo.
                          Off Season, lo prendo e lo metto ad allenarsi un range in cui non è specialista, o dove comunque si è despecializzato nel tempo a seguito proprio del lavoro specialistico del suo indirizzo. 4-6 ripetizioni a seconda della situazione.

                          Ora l'atleta, in funzione dei carichi dei range dove è specialista, dovrebbe avere IN TEORIA per il nuovo range di lavoro un determinato carico. In PRATICA ne ha di meno. Perché su un determinato range è molto performente, su un altro molto meno.
                          Prima fase della programmazione, rendere l'atleta performante perfomante, nel nuovo range, in maniera coerente alle sue potenzialità.
                          Abbiamo quindi il primo aumento di carico. Ma in realtà il nostro atleta non è ancora migliorato, si è solo adattato.

                          Seconda fase della programmazione. Far migliorare l'atleta nel range dove non è specialista. Ossia permettergli di fare un carico superiore a quello che era nelle sue potenzialità originarie. Allora e solo allora l'atleta potrà essere potenzialmente più performante dove è specialista.

                          Ora, io ho parlato di carichi, perché è il valore che si può quantificare più velocemente. Ma in un atleta della forza io devo assicurarmi che lo sviluppo dei carichi sia direttamente determinato dallo sviluppo ipertrofico. Lì mi interessa proprio che il maggiore carico non sia dato da adattementi neurali quanto dall'aumento della sezione trasversa del muscolo dato dal diverso range di lavoro.

                          Terza Fase. Trasformazione del miglioramenti aspecifci in miglioramenti specifici.
                          Essenzialmente non devo saltare di palo in frasca. Se il mio atleta della forza stava facendo 6x6, domani non deve fare assolutamente singole, deve scendere gradualmente di ripetizioni, ma allo stesso tempo mi deve verosimilmente aumentare le serie per farmi mantenere il tonnellaggio complessivo che ha generato quell'ipertrofia.
                          Allo stesso modo l'atleta con finalità ipertrofiche, che con un 8x4 ha migliorato le sue abilità neurali, non deve passare al 4x8. Deve risalire piano con le ripetizioni, mantenendo i nuovi carichi raggiunti per garantire di ritornare nel suo range con la massima capacità di reclutamento di tutte le fibre muscolari.

                          Solo se faccio bene tutti i passaggi, a ridosso della fase agonistica o di specializzazione, mi ritroverò tanto un atleta dell'ipertrofia in grado di reclutare un maggiore numero di fibre muscolari, quanto un atleta della forza con una maggiore sezione trasversa dei muscoli target.

                          Così è come lavoro io.

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                            #28
                            Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
                            Quello che volevo dire con la mia frase è che impostando un periodo di forza (mesociclo di un paio di mesi), si benificerà di quell'incremento in un successivo meso di ipertrofia, poichè il carico iniziale che verrà utilizzato di partenza dal nuovo ciclo ipertrofico, sarà maggiore di quello precedente.

                            Il lavoro di forza puoi impostarlo anche sulle 6 reps, ma diventa più diluito nel tempo, questo mi porta a pensare che i 105Kg che hai raggiunto con un classico ciclo di forza di 2 mesi, potrebbe raddoppiare impostandolo a 6 reps, da qui la domanda: è conveniente?
                            Quanto sopra è opinione comune, alcune cose considerate vere sono errate, altre vere, rimangono da scoprire.
                            Per esempio sei giunto a realizzare 3*103kg.
                            nella tabella del calcolo percentuale troverai intersecando i valori:
                            3*103kg
                            6/7*92kg
                            9/8*86kg
                            10/11*80kg
                            Questi valori sono da considerarsi "matematicamente" corretti, ma non corretti nel complesso "fisiologico".
                            Quanto dicevo prima considerava una forza espressa in 3 reps come un tipo di forza tendente, se non allenata alla diminuzione nell'arco temporale.
                            Ho fatto molti controlli ottenendo svariati risultati.
                            Dopo un test massimale, riprendendo i carichi ipertrofici la correlazione Forza Massimale: Forza Ipertrofica non era l'espressione diretta della tabella di cui sopra e,
                            solo per alcuni distretti considerati si verificava l'aumento immediato di un carico nelle 6/8 ripetizioni, ma non senza difficoltà.
                            fin qui è tutto chiaro?
                            Penso di si.
                            E' lecita la tua supposizione:
                            discendo da 3*103 verso 8*86.
                            salgo da 8*78 verso 8*86.


                            Con la prima via accresci la forza massimale per la forza ipertrofica e raggiungi le 8*86.
                            Con la seconda via accresci la sola forza ipertrofica verso le 8*86.

                            Il processo di stabilizzazione dell'ipertrofia, è tanto più efficace quanto più tempo il muscolo ha lavorato nel regime ipertrofico.
                            Il regime di forza massimale è tanto meno efficace per l'ipertrofia quanto più tempo gli è stato dedicato.
                            In un programma di ipertrofia, l tempo nel regime di forza massimale è sempre inferiore al tempo del regime di forza ipertrofica.




                            Nel primo caso lavori de-loading
                            Nel secondo caso lavori loading

                            nel primo caso potresti rischiare una inaspettata sorpresa, una sovrastima dei carichi ipertrofici e una conseguente demoralizzazione.
                            nel secondo caso il lavoro in loading è pur sempre un vantaggio psicologico/motivazionale.

                            concludendo:
                            stando al principio secondo il quale si beneficia dell'incremento di forza nel meso di ipertrofia, allora è conseguenza che più tempo
                            permani nel regime di forza maggiori saranno i benefici nel meso di ipertrofia.
                            Dunque se il powerlifter dedicasse alcuni meso all'ipertrofia otterrebbe dei vantaggi nei carichi ipertrofici di gran lunga superiori rispetto a un bber
                            che dedica brevissimi meso alla forza.
                            GUTTA CAVAT LAPIDEM
                            http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                            MANX SDS

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                              #29
                              Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza Messaggio
                              Siamo globalmente d'accordo, solo su questo punto ritengo però di avere una visione e, di conseguenza, un'idea di sviluppo probabilmente diversa.

                              Giusto, quanto riportato negli altri interventi, il discorso, se mi alleno sulle 3 ripetizioni e poi ritorno alle 6 non è detto che avrò ottenuto miglioramenti in quel range.
                              Io, nelle mie programmazioni, lavoro per evitare che si crei quella discrepanza.

                              Senza troppi teoremi entriamo nel pratico. Atleta X, che può essere tanto delle forza ed essere specializzato nel range 1-3 rip, quanto dell'ipertrofia, ed essere specializzato nel range 8-10 ripetizioni. Per ora restiamo sul generico, poi vedremo.
                              Off Season, lo prendo e lo metto ad allenarsi un range in cui non è specialista, o dove comunque si è despecializzato nel tempo a seguito proprio del lavoro specialistico del suo indirizzo. 4-6 ripetizioni a seconda della situazione.

                              Ora l'atleta, in funzione dei carichi dei range dove è specialista, dovrebbe avere IN TEORIA per il nuovo range di lavoro un determinato carico. In PRATICA ne ha di meno. Perché su un determinato range è molto performente, su un altro molto meno.
                              Prima fase della programmazione, rendere l'atleta performante perfomante, nel nuovo range, in maniera coerente alle sue potenzialità.
                              Abbiamo quindi il primo aumento di carico. Ma in realtà il nostro atleta non è ancora migliorato, si è solo adattato.

                              Seconda fase della programmazione. Far migliorare l'atleta nel range dove non è specialista. Ossia permettergli di fare un carico superiore a quello che era nelle sue potenzialità originarie. Allora e solo allora l'atleta potrà essere potenzialmente più performante dove è specialista.

                              Ora, io ho parlato di carichi, perché è il valore che si può quantificare più velocemente. Ma in un atleta della forza io devo assicurarmi che lo sviluppo dei carichi sia direttamente determinato dallo sviluppo ipertrofico. Lì mi interessa proprio che il maggiore carico non sia dato da adattementi neurali quanto dall'aumento della sezione trasversa del muscolo dato dal diverso range di lavoro.

                              Terza Fase. Trasformazione del miglioramenti aspecifci in miglioramenti specifici.
                              Essenzialmente non devo saltare di palo in frasca. Se il mio atleta della forza stava facendo 6x6, domani non deve fare assolutamente singole, deve scendere gradualmente di ripetizioni, ma allo stesso tempo mi deve verosimilmente aumentare le serie per farmi mantenere il tonnellaggio complessivo che ha generato quell'ipertrofia.
                              Allo stesso modo l'atleta con finalità ipertrofiche, che con un 8x4 ha migliorato le sue abilità neurali, non deve passare al 4x8. Deve risalire piano con le ripetizioni, mantenendo i nuovi carichi raggiunti per garantire di ritornare nel suo range con la massima capacità di reclutamento di tutte le fibre muscolari.

                              Solo se faccio bene tutti i passaggi, a ridosso della fase agonistica o di specializzazione, mi ritroverò tanto un atleta dell'ipertrofia in grado di reclutare un maggiore numero di fibre muscolari, quanto un atleta della forza con una maggiore sezione trasversa dei muscoli target.

                              Così è come lavoro io.
                              Penso che tu prenda in considerazione un efficace esempio nel quale proponi il tuo piano di lavoro in cui la suddivisione è fra ciò che il tuo atleta è e ciò che non è ancora.

                              Si tratta di una trasformazione accurata che stimi in tre passaggi idonei a rendere ciò che era un atleta della forza o dell'ipertrofia, in ciò che è adesso atleta dell'ipertrofia o della forza.
                              Reputi che questi passaggi conducano a ottenere un apparato neuromuscolare in grado di reclutare un maggior numero di fibre muscolari nel caso dell'ipertrofia, e con una maggior sezione
                              trasversa nel caso della forza.
                              ritengo che tu abbia conoscenza pratica a conforto della teoria.

                              Penso che potremmo essere d'accordo che un qualsiasi lavoro quanto più non si fa, tanto più si perde.
                              tant'è che proponi un passaggio lento a un nuovo range di lavoro.
                              la transizione "lenta" trattiene i benefici di forza per molto più tempo.

                              Possiamo anche dire che sposare le due idee, ovvero ottenere tanta massa muscolare ed essere tanto forte, sia un tentativo irragionevole di rendere
                              quanto più simile ipertrofia a forza.

                              Utilizzo l'aggettivo irragionevole in quanto sono due realtà ciascuna essenziale in "amore fino ad un certo punto, in odio oltre quel certo punto".

                              La specializzazione è quindi l'abilità dell'atleta nel compiere l'allenamento, dipende dal sistema neuromuscolare allenato allo scopo.
                              penso che tu condivida anche questo

                              Ora, la specializzazione è una situazione estrema che nel caso raro di trasformazione ad altro tipo di specializzazione, richiede:
                              1) la ri-educazione neuromuscolare
                              2) il lavoro in forza opposta

                              Concordi sul fatto che la trasformazione prevede il cambio di uno o più elementi costituenti la "cosa",
                              ovvero la "cosa" cessa di essere "cosa" e si trasforma in altro, e quanto era della cosa non c'è più?

                              La realtà della cosa "a-specifica" è che essa entra nella "specificità" perdendo ogni attributo di "a-specificità" e scomparendo.
                              Quanto di "a-specifico" c'è nello "specifico"?
                              penso e mi dirai tu, che non siamo in grado di quantificarlo.
                              GUTTA CAVAT LAPIDEM
                              http://albertomenegazzi.blogspot.it/
                              MANX SDS

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                                #30
                                Originariamente Scritto da Vivalaghisa Visualizza Messaggio
                                Lo so che parlavi di me, cercavo di farti uscire allo scoperto, ma i tuoi post sono talmente assurdi che non so cosa dire
                                In realtà l'unica assurdità che ho criticato l'hai scritte te: "la forza non é un requisito per avere ipertrofia".
                                Ribadisco che non c'è palesemente conoscenza di fisiologia da parte tua, non c'è altro da aggiungere, quello che hai scritto basta a fare intendere cio che sostengo, fine, non vado oltre.

                                Originariamente Scritto da DexJ Visualizza Messaggio
                                Inoltre aggiungo e spero la cosa non alzi un polverone, bisognerebbe scindere sempre l'atleta doped da natural in questi discorsi.
                                Se parliamo di doped il punto 1 è la via, fare cicli di forza è inutile.
                                Nel caso di natural assolutamente punto 2, la programmazione diventa fondamentale per la giusta crescita, soprattutto perchè bisogna lavorarci su anni.
                                Ovviamente è solo il mio pensiero.
                                Concordo pienamente, come sai sostengo da tempo la cosa.
                                BIOLOGO NUTRIZIONISTA, PERSONAL TRAINER E COACHING ONLINE
                                https://gabrielelangiu.it/

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                                https://www.instagram.com/dott_gabriele_langiu/

                                CANALE YOUTUBE (DIVULGAZIONE SCIENTIFICA A TEMA CULTURA FISICA)
                                https://www.youtube.com/channel/UC4b...e9_WbitGkPpRZA

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